E’ un ritmo frenetico, quello a cui vive Marrakech che io, prima di visitarla come inizio di un viaggio on the road, m’immaginavo affollata sì, colorata sì, rumorosa anche, ma così veloce come una metropoli no. Marrakech, a tre ore e mezza di volo da Milano e Roma, è una città che, seppur vasta e labirintica, può essere visitata e goduta anche in un weekend. Con le nostre #4idee su Marrakech vi indichiamo i posti da non perdere o a cui dare la priorità, qualora aveste più tempo a disposizione. La vostra valigia, al ritorno a casa, saprà di datteri, arance, olio di rose, argilla e spezie. E non riuscirete più a contare quante babouches vi siete portati via.
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Arizona, USA: Radiator Springs e la Route 66
Radiator Springs esiste davvero. Se avete figli piccoli o siete appassionati di lungometraggi di animazione, non potete non conoscere Cars – Motori ruggenti della Pixar. Radiator Springs si trova lungo la storica U.S. Route 66. Highway mitica per tutti i biker del mondo, la Route 66 in 2.448 miglia (3.755 km, cioè molto meno del nostro roadtrip appena concluso negli States e di cui avete visto delle anticipazioni se ci seguite su Instagram) collega, dal 1926, la East Coast e la West Coast, dalla città di Chigago, in Illinois, a Santa Monica, in California, passando per Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, New Mexico e Arizona.
Viaggio in Provenza (fai da te)
Il Sud della Francia è stato protagonista di un nostro viaggio on the road per venti giorni. Partiti dal Piemonte in macchina, ci siamo allungati fino quasi al confine con la Spagna. Mentre organizzavamo la vacanza d’agosto, abbiamo guardato il film Un’ottima annata, con Russell Crowe e Marion Cotillard, e io ho letto i libri da cui era stato tratto, Un anno in Provenza e Provenza dalla A alla Z, di Peter Mayle. E poi ci siamo affacciati sui canyon più alti d’Europa, siamo andati alla ricerca dell’ultima lavanda in fiore, abbiamo visto le stelle più brillanti nel cielo di Arles, passeggiato per le eleganti vie di Aix-en-Provence, conosciuto la Marsiglia di Jean-Claude Izzo e del suo Fabio Montale, degustato formaggi, oli e vini francesi. Ci siamo immersi nella natura selvaggia della Camargue, siamo passati di castello in castello da Tarascona a Carcassonne, di abbazia in abbazia da Senanque a Thoronet. E in questo post vi raccontiamo nel dettaglio le tappe, come abbiamo fatto già con l’Irlanda (che resta uno degli articoli più letti di Valigia a due piazze), cosicché anche voi possiate costruire il vostro tour di Provenza.
Come organizzare un viaggio fai da te – parte II
Questa è la seconda parte dei consigli per organizzare una vacanza intelligente fai da te in giro per il mondo. Vi consiglio di leggere la prima parte in cui vi raccontiamo di itinerari, voli e spostamenti. L’ABC del viaggiatore che prepara da sé una vacanza on the road è questo: prima itinerario, poi volo, poi alberghi. Le tappe vanno stabilite sempre prima di ogni altra cosa, perché sono loro a dare le dimensioni e il ritmo a tutto il viaggio.
Negozi vintage, mercatini dell’antiquariato, flea market: dove fare il migliore shopping a Londra
Per anni la domanda più ricorrente riguardo al mio abbigliamento è stata: dove l’hai acquistato? E le mie risposte sempre le stesse: a Londra oppure a New York. Poi s’è aggiunta anche Parigi, ma la soddisfazione che mi dà soprattutto Londra per quanto riguarda l’abbigliamento vintage è davvero ineguagliabile (in pandemia mi sono specializzata sul vintage online). Soprattutto perché in città sono disseminati numerosi Charity Shop, imprese a carattere sociale e associazioni benefiche, in cui si può andare a donare oppure ad acquistare e, soprattutto quelli nei quartieri più abbienti, hanno un’offerta da far brillare gli occhi. Acquisto vintage da quando ero una ragazzina, quindi da una ventina d’anni, quando non andava ancora di moda, e da sempre a Londra e ho fatto alcuni affari di cui oggi vado ancora molto orgogliosa, anche dopo oltre un decennio. Uno dei pezzi più interessanti resta sempre una giacca in vera e morbida pelle a cui dentro era stata cambiata la fodera: avevano messo un tessuto con la mappa dei trasporti della Lombardia. Una coincidenza che ancora mi fa sorridere. Gli indirizzi sono raccolti nel mio libro Londra al femminile, Morellini editore, ma qualcuno lo elencherò qui di seguito.
Forse non tutti sanno che Londra è un insieme di villages. L’immagine è molto romantica e Londra è così formata perché è cresciuta inglobando la costellazione di comunità e di sobborghi che erano nati fuori dal nucleo centrale della città. I londinesi sono stati molto bravi a non accontentarsi di vivere in un sobborgo, ma a far sì che ogni villaggio avesse una sua peculiarità, diventando quindi un luogo in cui è piacevole vivere perché ciascuno di essi ha un’anima. Alcuni dei negozi vintage che vi indicherò sono appunto nei villages, ma questa sarà senz’altro una bella occasione per andare fuori dai soliti circuiti più turistici (e in epoca di emergenza sanitaria o anche subito nel post pandemia è la scelta migliore) o dai quartieri già sulla bocca di tutti (Notthing Hill e Portobello Road, Camden Town e Shoredich) che sono molto belli, ma si può scegliere anche altro.
I glicini a Milano. Quando e dove vedere i più belli in fiore, itinerari in città: da Cascina de’ Pomm al glicine di Leonardo
Milano si tinge di lilla. Sfumature dal viola più inteso fin quasi al bianco, quando le cascate di glicini sono esposte in pieno sole: la seconda metà di marzo e la prima metà di aprile sono i periodi migliori per passeggiare in città alla ricerca di queste cascate profumate. Ed è anche, questo, un modo per scoprire quelle strade e quegli scorci che troppo spesso non degniamo di uno sguardo, presi come siamo a correre dietro a un tram o fermi in coda a un semaforo. Alziamo lo sguardo: l’intenso profumo del glicine a Milano ci guiderà.
Se avete esplorato la città alla ricerca delle magnolie in fiore, il testimone ora passa ai glicini: sfiorite le prime, sono sbocciati i secondi. Per conoscere il momento migliore per andare a caccia di glicini a Milano – sono molto fortunata – mi aiuto con il patio viola della mia anziana vicina, quelle che ancora parlano il milanese stretto, quelle che hanno fatto la storia di questa città, e appena il profumo entra in casa dalle finestre spalancate e i gradi si alzano un po’, ecco la meraviglia.
A Milano c’è davvero da perdere la testa (e l’orientamento!), da nord a sud, da est a ovest, non solo in centro, ma anche e soprattutto in periferia, sbocciano i glicini, che fino a poche settimane prima non erano che tronchi secchi. E allora vi lascio l’elenco, forza, è questo il momento dei glicini!
Viaggi, dove siamo andati prima del Covid-19. E dove andremo. Non un bilancio, ma una lista di ricordi (a cui aggiungere i vostri)
L’ultimo ricordo spensierato prima di essere travolti dalla pandemia di Covid-19. L’ultimo viaggio “prima”. Quel viaggio in cui le preoccupazioni potevano andare da “speriamo che non perdano la mia valigia!!” al momento di angoscia del “avrò portato tutto? Ma sì, al massimo faccio shopping appena arrivo a destinazione”, passando per “non peseranno troppo, i bagagli?!”. È cambiato tutto, da allora. Anche chi ha avuto la fortuna – pur con mille accortezze – di organizzarsi la scorsa estate, sa che c’è qualcosa che non tornerà più. E quando c’è chi dice che siamo degli esagerati, che in fin dei conti si tornerà a strusciarsi dal tramonto all’alba al Cavo Paradiso di Mikonos e a prendere un drink assiepati su uno dei rooftop di Manhattan, sì, vero, si farà, ritengo che sarà comunque qualcosa di diverso. In qualche modo si farà. Ma non sarà più come prima. Se il nostro modo di viaggiare è cambiato dopo l’attentato alle Torri Gemelle di New York – e sono trascorsi quasi vent’anni – e il terrorismo ha comportato maggiori controlli di sicurezza rispetto ai quali non si è più tornati indietro – e ciò riguarda più che altro il nostro bagaglio – ora a essere controllato sarà il nostro corpo. Qualcosa da cui noi non ci possiamo separare. Perché forse stiamo portando in giro una bomba di cui siamo all’oscuro. Che potrebbe non toccare noi, ma avere una potenza deflagrante su altri individui più fragili. Di cui dobbiamo prenderci cura. È un nostro dovere.
Sarebbe bello che qui nei commenti o sui social di Valigia a due piazze (Instagram e Facebook) raccogliessimo un diario dell’ultimo viaggio spensierato “prima di”. In attesa di poter tornare a viaggiare con giudizio e rispetto, del nostro prossimo e del Pianeta che ci ospita.
Perché è vero che se vogliamo far parte di una società che sappia assisterci ed essere altruista ed empatica dobbiamo esserlo noi per primi, ma è anche vero che non possiamo negarci pensieri leggeri, con molto tatto verso coloro i quali hanno sofferto e stanno soffrendo sulla loro pelle perdite dovute al Covid-19, così come ci fa solo bene dedicare qualche momento a programmazioni di viaggi futuri, sussurrate sotto voce, a volte appena accennate al nostro partner, all’amica con cui sogniamo di prendere di nuovo il sole d’inverno, al figlio adolescente prima che ci sfugga via per organizzarsi, zaino in spalla, con i suoi compagni.
Elenchiamoli qui, i momenti belli. Gli ultimi ricordi spensierati prima della pandemia. Prima che tutto cambiasse e che il nostro mondo si spostasse dalle aule, dagli uffici, dai ristoranti, dalle spiagge, dalle palestre allo schermo di un computer. Prima che i nostri contatti finissero filtrati dai social e dalle videochiamate. Prima che i nostri sorrisi fossero nascosti dietro a un fazzoletto che ci salva la vita.
Le piscine d’acqua salata più belle del mondo, dall’Australia alla California e in Bretagna
Quel che resta dei Sutro Baths a San Francisco in California, la Bondi Icebergs Pool di Bondi Beach fuori Sydney, in Australia. E che dire della Piscine d’eau de mer di Dinard, in Bretagna? Rocce o muretti che proteggono dal mare aperto, dall’Oceano a volte. Dall’infuriare delle onde, dalle correnti pericolose. Da una parte le acque calme di una piscina d’acqua salata che regala l’adrenalina dell’infrangersi del mare appena oltre un muretto, dall’altra tutto il resto del mondo. Sono luoghi che su di me esercitano un fascino infinito.
Se si cercano le piscine più belle del mondo, magari le piscine a sfioro su una coltivazione di riso o a picco sul mare, piscine panoramiche sospese tra i grattacieli, è sufficiente prenotare un paio di notti in un grande albergo e godere di questa esperienza, come al Marina Bay Sands di Singapore (dove tra l’altro ci sono spesso offerte e il lusso dell’hotel diventa un pochino più abbordabile), oppure a Ubud sull’isola di Bali in Indonesia, ma possiamo rimanere anche più vicini, per esempio la Blue Lagoon con sorgente termale vulcanica a Grindavik in Islanda, la piscina a sfioro sul Mar Egeo del Perivolas Hotel sull’isola di Santorini in Grecia. O, ancora, in Italia, in Costiera Amalfitana dove si trova la piscina dell’Hotel Belmond Caruso all’interno di una dimora dell’XI secolo. Ma in questo articolo sono raccolte, in tre parti diverse mondo e lontanissime tra loro, tre piscine d’acqua salata strappate all’infuriare del mare.
Giordania: consigli pratici per organizzare un viaggio a Petra
Quanti giorni servono per visitare Petra? Come si arriva da Amman? Serve un visto per la Giordania? Sono sempre numerose le domande per raggiungere un luogo così sperduto che sembra quasi fantastico. E in effetti lo è, fin dal primo impatto con il Tesoro. Sì, perché, dall’ingresso del sito di Petra, si percorrono a piedi un paio di chilometri e si penetra nella stretta gola chiamata Siq. Le pareti rocciose sono alte quasi ottanta metri e a volte lo spazio è tanto angusto da apparire impossibile il passaggio delle carrozze trainate da cavalli o muli. E, agli ultimi passi, eccolo. Al mattino, illuminato dal sole diretto, il Tesoro è quasi infuocato. Il Khazneh è finalmente lì, di fronte a noi.
Viaggio romantico nella campagna inglese: Bath e Cotswolds
Bath, con la sua elegante uniformità architettonica. Cotswolds, le colline costellate di villaggi dalle case color miele, muretti a secco, viali alberati, vacche e pecore al pascolo. Siamo nella campagna inglese più romantica, a ovest della capitale britannica. Per arrivarci, noleggiate un’auto in aeroporto e guidate per un paio d’ore. L’area dei o delle Cotswolds abbraccia sei contee, in Inghilterra e nel Galles: Oxfordshire, Glocestershire, North East Somerset, South Warwickshire (dove si trova Bath), Worcestershire e Wiltshire (si leggono shire, non shair). Un viaggio da assaporare.