Questa è la seconda parte dei consigli per organizzare una vacanza intelligente fai da te in giro per il mondo. Vi consiglio di leggere la prima parte in cui vi raccontiamo di itinerari, voli e spostamenti. L’ABC del viaggiatore che prepara da sé una vacanza on the road è questo: prima itinerario, poi volo, poi alberghi. Le tappe vanno stabilite sempre prima di ogni altra cosa, perché sono loro a dare le dimensioni e il ritmo a tutto il viaggio.
Prenotiamo in anticipo gli alberghi? Questa è un po’ una nostra fissa. So che in molti amano andare all’avventura e se trovano un posto che gli piace decidono di fermarsi una o due notti in più, invece quando si ha un itinerario già organizzato questo è quasi impossibile da fare. Però abbiamo visto più volte degli amici arrancare e cambiare i programmi più volte perché non sempre si ha la fortuna di far coincidere l’improvvisazione con la fortuna e la disponibilità degli hotel. Se siete pronti ad accontentarvi, questo stile di viaggio può fare per voi. Io lo feci nel lontano 1999 in Spagna e mi bastò vagare con amici tra l’Andalusia, Valencia e Barcellona senza meta. No grazie. E poi con le prenotazioni senza anticipo di denaro non è detto che non si possa anche cambiare idea. L’anno scorso a Bali siamo stati così bene che abbiamo rinunciato ad andare a Gili Island e ci è stata restituita l’intera somma di denaro dal gentile Angelo del Dream Village.
Come prenotiamo gli alberghi? Per me non c’è altro sito che tenga, paragonato a Booking e non ho mai avuto impicci o delusioni. Il sito è sicuro, per chi me lo dovesse chiedere la millesima volta. Credo di prenotare – non so – una media di 15 alberghi ogni anno. Poi, certo, se non trovo guardo anche altrove, come su Venere. Su Booking potete cercare per città, ma vi consiglio di selezionare sulla sinistra le caratteristiche che volete che abbia la struttura che vi ospiterà. In tanti si stupiscono perché ho sempre internet. Vi svelo un non segreto: basta scegliere sempre la sistemazione con wifi gratuito nella struttura. L’unica notte in cui non lo abbiamo avuto è stato nel Sahara, ma direi che per il resto siamo sempre rimasti connessi alla rete, con sms e mms gratis e con telefonate gratuite verso l’Italia da ogni angolo del mondo. Controllo sempre la grandezza della stanza, di cui non mi importa se resto tre notti a Stoccolma o a Copenhagen, ma che diventa un problema se ho le valigie per venti giorni negli Stati Uniti. L’ultima notte a Tokyo eravamo in una stanza così piccola che non potevamo aprire neppure una valigia, altrimenti ci era precluso l’ingresso al bagno. Controllo, inoltre, gli orari di check in e di check out dell’hotel e se devo lasciare anticipi. La maggior parte degli alberghi non chiedono autorizzazione a prendere soldi dalla carta di credito. La colazione non è indispensabile, ma verificate di averla compresa se vi fa comodo. Un consiglio in più: io qualche giorno prima di arrivare in un posto, mando una mail all’hotel (è sempre indicata al momento della prenotazione o nel promemoria che vi invia il sito) e ricordo a che ora arriveremo, in modo da non avere problemi. A volte infatti può succedere di arrivare al mattino presto, ma abbiamo ormai riscontrato che mandare una mail con qualche dettaglio ci ripaga spesso con una stanza libera e rassettata anche più di tre ore prima del check in previsto, cosa da non sottovalutare dopo 15 ore di viaggio. Stessa cosa se abbiamo previsto il nostro arrivo molto tardi: un’accortezza in più fa piacere ai gestori e al personale dell’hotel, come a noi.
Come facciamo per muoverci da un posto all’altro quando ci sono gradi distanze? Se le distanze sono davvero impossibili da affrontare in automobile, prendiamo l’aereo. Ad esempio tra Singapore e Java, tra Java e Bali e così via fino a 7 voli in un’unica vacanza. Se la compagnia aerea che ci interessa ha un sito agile in inglese, allora compriamo direttamente lì il biglietto (ad esempio Tigerair). Altrimenti utilizziamo il comodo Volagratis. Confronto le offerte, le compagnie aeree, gli orari e acquisto in sicurezza. Se invece è fattibile spostarsi in macchina, di solito la noleggiamo. Abbiamo fatto così, per esempio, in Irlanda o negli Stati Uniti (qui, prezzi ottimi con Alamo). A Bali, invece, ci siamo resi conto che sarebbe stato più comodo pagare un driver. Ormai è una formula che, soprattutto nei paesi in cui la guida è all’opposto rispetto alla nostra oppure è un po’ più approssimativa, è molto comodo. A Bali spostamenti che duravano anche intere giornate non ci costavano più di 30 dollari in due. Un amico che è appena tornato da Vietnam e Cambogia ha fatto lo stesso. E anche per l’India ci si può organizzare in questo modo. Nessun timore: si arriva nella città, si chiede all’albergo di farsi indicare i drivers, che di solito stazionano nelle vicinanze, si controlla la licenza, ci si mette d’accordo e via.
Arriviamo già con valuta in contante? Dipende. Con i dollari è comodo partire già con il malloppo. Altre volte, invece, abbiamo preferito cambiare appena arrivati in aeroporto. Ad esempio a Singapore o in Indonesia, subito scesi dal volo, ritirati i bagagli e sbrigate le formalità con la dogana, si trova una fila di banchetti per cambiare il denaro in valuta del posto. Io vi confesso che oltre agli euro che posso cambiare, porto sempre un po’ di dollari che spesso mi hanno tolto dai guai, ad esempio quando ti scordi che, all’uscita da un paese straniero, dovrai pagare in contanti il visto. I dollari di solito vengono accettati ovunque. Non amo invece ritirare all’estero con la carta di credito perché i costi di questo servizio sono a dir poco da usura. Quindi pago con la carta di credito tutto ciò che posso e già prima di partire mi faccio un’idea di quello che eventualmente potrei dover o voler spendere in contanti. Street food, musei, ingressi a parchi e giardini, cartoline (noi siamo di quelli che non si scordano mai di spedirne) e quindi francobolli, bibite, mance, taxi o driver che non hanno la carta di credito.
Le city card danno reali vantaggi? Dipende. Se la city card con il numero minore di giorni è di una settimana e noi ci fermiamo in qualche città europea, per esempio, solo 4 giorni, valutiamo se la cosa comunque conviene. Non tanto per gli sconti nei musei o nei parchi a tema (che ci fanno orrore), ma per non salassarci con l’acquisto di singoli biglietti dei mezzi pubblici. A Berlino, a Londra e a Parigi di solito è molto comoda e a Londra è anche compreso uno sconto sui pullman da e verso gli aeroporti. Invece a Stoccolma, a Copenhagen e ad Amsterdam ci siamo sempre spostati a piedi o con pochi mezzi che abbiamo preferito pagare al momento comprando un biglietto singolo. In alcune città, come Manhattan, preferisco muovermi in taxi visto il prezzo conveniente. Se avete in programma di andare in Giappone, prendete nota e comprate in Italia prima di partire il JRP, Japan Rail Pass. Nella versione seconda classe, ma c’è ben poca differenza di qualità ma piuttosto elevata di prezzo, 7 giorni costano 197 euro a testa (mi sembra ridotto per i bambini) e vi permette di muovervi senza limiti sulla Yamanote, la linea metropolitana di superficie di Tokyo che è circolare e porta in quasi tutti i siti di maggiore interesse per un turista, ma anche su alcuni treni locali, ad esempio se da Kyoto volete andare a Nara, famosa per i bambi addomesticati, o a Fushimi, conosciuta per il percorso di Torii rossi lungo la montagna omonima. Inoltre, potrete utilizzare senza limiti gli Shinkansen Hikari. Per fare un paragone, se decidete di pagarvi un biglietto del treno superveloce senza JRP da Tokyo a Kyoto a/r preparatevi a spendere quasi più del biglietto aereo che vi ha portati in Asia.
Utilizziamo assicurazioni sulla salute? Valutiamo volta per volta il luogo in cui trascorreremo la vacanza. In Perù l’assicurazione mi era stata utile. Era Mondial Assistance (che credo che ora sia Allianz) e hanno dovuto ricoverarmi una notte a Cuzco per farmi delle flebo di antibiotico per una grave infiammazione alle tonsille. Era una clinica privata e non voglio immaginare la spesa, che invece io non ho sostenuto. L’estate scorsa abbiamo fatto un’assicurazione di viaggio con Europ Assistance, pagando un centinaio di euro in due, per una ventina di giorni nel Sud Est Asiatico. Io sono stata male, malissimo, per un pesce mangiato sulla spiaggia di Jimbaran, io credo, ma pagammo comunque il medico balinese che venne a visitarmi senza utilizzare l’assicurazione. Con 50 dollari mi curò così bene da rimettermi in piedi, straccio che ero, in due giorni. Considerate voi e soprattutto informatevi se è necessario fare con un certo anticipo dei vaccini. Io mal sopportai le pastiglie di antimalarica quando andai in Senegal per lavoro, ad esempio. Quando andammo sulle Ande, sottovalutammo i dolori del soroche, il mal di altitudine, non fatelo anche voi. Basta una pillola apposita (soroche pills, le vendono ovunque) e starete benissimo, altro che mate de coca che non serve a nulla. Insomma, preparatevi ma senza ansie.
E’ importante entrare in sintonia con il luogo che si sceglie di visitare. Rispettando la cultura, la religione, gli usi e i costumi del Paese che ci ospita. Imparare a mangiare cibo locale è buona cosa per capire di più una popolazione. Poi, certo, si può arrivare a fine vacanza con una gran voglia di pizza o di un piatto di pasta (non scoderò i cento euro pagati da Francesco a Singapore per due pizze), ma con un po’ di pazienza e di elasticità si può anche mangiare ciò che ci viene offerto, eliminando magari qualcosa che ci può sembrare estremo o che sappiamo che faremmo fatica a digerire. Io ormai mi conosco e so che sono debole di stomaco, quindi cerco di mangiare di tutto, stando però attenta alla freschezza di quello che mi viene proposto.
Altri piccoli consigli sono quelli di spostarsi sempre con delle salviette umidificate per le mani, per il viso e per l’igiene intima. Ricordate il gel igienizzante e le salviettine disinfettanti. Porto con me dei disinfettanti intestinali e, curandomi quasi esclusivamente con medicine omeopatiche, nella valigia a due piazze ho un essenziale arsenale di granuli a disposizione: contro il mal di stomaco, la nausea, l’intossicazione alimentare (che significa semplicemente indigestione), il mal di testa, la ritenzione idrica soprattutto per i lunghi tragitti in volo, la cinetosi. Inoltre, proprio per i viaggi in aereo, mi preparo con un paio di calze elastiche che dovrebbero favorire la circolazione, ho le salviette struccanti per lasciare respirare la pelle, collirio, crema idratante, acqua termale da spruzzare più volte, un paio di bottiglie d’acqua naturale per idratarmi (da comprare una volta superati i controlli di sicurezza), burrocacao, spazzolino e dentifricio, cuscino gonfiabile per il collo. Di solito scendo dall’aereo fresca come una rosa, quando gli altri sono in preda a crisi di nervi. Altro dettaglio importante, cerco di evitare il cibo (spesso pessimo) servito in volo e distribuito a ritmi forzati per tenere addormentato il cervello. Una barretta di sesamo e un bel po’ di acqua naturale, possono bastarmi, se ho avuto l’accortezza di mangiare qualcosa di decente prima di partire. E ricordate anche piccoli dettagli che però vi saranno utili: il giusto innesto per le prese di corrente, vitamine, integratori, controllate le chiusure delle vostre valigie soprattutto se andate negli Stati Uniti e, come sapete, dovete avere la serratura TSA. A me, al rientro da New York, ne aprirono una, ma non dovettero forzare la chiusura perché avevo la TSA già incorporata. Esistono però fascioni per le valigie con la TSA, che vi permetteranno di lasciare il bagaglio senza lucchetto tradizionale, ma comunque protetto.
Siete pronti a partire? Quale meta avete adocchiato?
Leggete anche:
Come organizzare un viaggio in Giappone (fai-da-te)
Come organizzare un viaggio in India (quasi) fai-da-te
Indonesia, Bali: come organizzare un viaggio tra templi e spiagge
Franco Martano says
Se istituiranno il Nobel per la banalità non te lo toglie nessuno! Oltre a far sapere che viaggi tanto, mi illumini su una sola cosa utile che si trova nei tuoi “consigli” da”ESPERTA”? Un dubbio mi viene, ma io sono maligno: non è che le varie Allianz, Europe Assistance e le altre aziende che citi nel tuo “articolo” ti danno qualche soldino per fare pubblicità? E non è, ma io sono maligno, che sei amica di qualcuno che ti regala qualche altro soldino per farti scrivere? Ma io sono maligno! Comunque, se vuoi qualche suggerimento vero per imparare a viaggiare, chiedimelo: maligno sì, ma anche tanto buono.
Franco Martano
valigiaaduepiazze says
Gentile Franco,
magari qualcuno mi offrisse viaggi gratis o assicurazioni omaggio sulla salute! Ogni viaggio è frutto di sacrificio, ma è così bello riuscire poi a salire su quel volo tanto desiderato! Io credo che ognuno decida di investire i propri sudati risparmi su ciò che più ama: una macchina nuova, una borsa firmata, una vacanza in un villaggio in Sardegna. Noi viaggiamo e lo facciamo, spero sempre di più, con coscienza e cercando di risparmiare.
Forse questi consigli sono banali per te, ma ci sono molte persone che non sanno davvero da che parte cominciare anche solo per prenotare un volo, per non parlare delle tappe di un viaggio on the road. Io spero di aver dato loro qualche consiglio, ma se tu, a tua volta, ne vuoi dare a me, non credere di farmi rimanere male, anzi! Non mi sono mai definita esperta. Per me è già importante passare dal livello turista al livello viaggiatrice.
Grazie per averci letto e commentato, Fabio, ma non pensare che dietro a qualsiasi post ci siano dietro dei poteri forti o dei soldi, forse solo la voglia di scrivere in libertà delle proprie esperienze. Quando mai avrò uno sponsor, lo metterò in chiaro.
Filippo says
Ciao volevo chiedere un informazione…il 29 maggio andro per 4 giorni a singapore per poi spostarmi per una settimana in mMalesia alle isole Perhentian…. Volevo chiedervi per andare sul rooftop di marina bay a singapore, quanto si paga ? Ed eventualmente posso andarci anchè se non dormo in hotel? Grazie ! 🙂 Filippo
Ps secondo te quali sono le tappe da non perdere assolutamente a Singa?
valigiaaduepiazze says
Ciao Filippo,
al rooftop del Marina Bay si può andare anche se non si è clienti dell’hotel pagando una ventina di dollari, ma non si può fare il bagno in piscina. Se si ha una stanza, invece, si ha libero accesso alla piscina, muniti di bracciale di riconoscimento: dal check-in fino alle 10 del mattino del check-out, se non erro. La stanza vista città costa sui 250 euro a notte, ma spesso ci sono offerte data la grande disponibilità di stanze.
Cose imperdibili: Gardens by the Bay, i giardini del futuro. Si trovano di fronte alla baia, ai piedi del Marina Bay Sands. Ti consiglio di vederli al tramonto quando si illuminano di migliaia di luci colorate a suon di musica. Prendi i biglietti e sali sul ponte sospeso tra un albero e l’altro. Spero di scrivere presto un post così vedrai tutte le fotografie.
Passeggia lungo la baia che si affaccia sui grattacieli del Marina Bay, anche questa bellissima al tramonto. Sempre lì troverai la ruota panoramica più alta del mondo.
Cambiando zona: Little India, un’unica lunga strada, Serangoon Rd, da percorrere a piedi per fermarsi nei vari templi. Chinatown, per la quale ti consiglio di iniziare il giro dal Tempio del Dente di Buddha, perdendoti nelle stradine laterali. E’ molto elegante la zona di Pearl’s Hill e da Chinatown la raggiungi a piedi.
Le case colorate di Hemerald Hill Rd.
Vai anche all’Hotel Raffles, in stile coloniale. L’ingresso è libero, consigliano di vestirsi discretamente eleganti, ma in realtà vedrai anche flip flop e bermuda. A proposito di flip flop, in alcuni alberghi sono vietate perché considerate indecorose. A Singapore, che come saprai è definita la città dei divieti, sarebbe anche vietato masticare chewing gum in strada, io ho evitato, ma stacci attento!
Se vuoi vedere negozi di grandi firme, vai in Orchard Rd.
Noi non ci siamo stati, ma sembrano deliziosi anche i giardini botanici. Per la spiaggia, vai all’isola di Sentosa, che si trova a mezzo km da Singapore.
Se posso darti altre indicazioni, fammi sapere. Noi abbiamo dormito una notte al Marina Bay e, in un’altra tappa, in un hotel discreto, ma non così costoso. Se hai bisogno, fammi un cenno. E mi racconterai delle Perhentian, in cambio 😉
Micky says
Ciao, ho letto con tanto interesse i tuoi consigli, sei veramente un angelo a condividerli con noi viaggiatori (o che vorremmo tanto esserlo), soprattutto le dritte per risparmiare, e quelle per non fare vacanze da anziani in luoghi per famiglie. Mi hai fatto venire voglia di partire adesso, e per una pigrona come me che sta evaporando al caldo non è cosa da poco, continuate così!!!! L’unico suggerimento magari scrivi anche degli intoppi che avete avuto, le disavventure insomma (per il mio compleanno son finita a dormire in un’autentica topaia con scarafaggi, solo perchè i commentatori dell’ostello volevano essere gentili e non infierire)
Spero di incontrarvi nel prossimo viaggio per darvi un forte abbraccio di persona:)
valigiaaduepiazze says
Ma che piacere questo commento! Grazie, Micky! Ti assicuro, però, che di viaggi andati non come avremmo voluto ne abbiamo avuti. Se dai un occhio ai post sul Massachusetts (l’uragano Sandy), sul Perù (io fui ricoverata!) e se leggi di alcune disavventure in Irlanda del Nord, allora ti farai qualche risata (a posteriori).
Per fortuna (facciamo le corna!) sugli alberghi leggiamo sempre molte recensioni prima di prenotare e, a parte l’ultima notte a Dublino, direi che ci è sempre andata bene in tutto il mondo.
Adesso siamo di nuovo in partenza, speriamo che tutto fili liscio 🙂
Il tuo prossimo viaggio dove sarà?
mariateresa says
salve da novembre a febbraio non lavoro e come ogni anno quando posso mi auto organizzo un bel viaggio DI 7, 8 GIORNI , di solito scelgo mete fredde PERCHE’ MI PIACCIONO, ma potrei anche cambiare per questo prossimo viaggio, il problema e’ che NON HO assolutamente idea di dove poter andare; sono gia’ stato in Inghilterra molte volte, a Londra e altre citta’ del regno unito, ho gia’ visto anche DUBLINO, PARIGI e BARCELLONA…..MI POTETE CONSIGLIARE UNA META DA SOGNO CHE MI RESTI NEL CUORE? P.S. viaggio da sola sempre , cosa che mi fa tanto piacere perche’ mi fa stare sola con me stessa e mi fa godere a pieno il mio viaggio….
valigiaaduepiazze says
Ciao MariaTeresa, vedo che all’appello manca Berlino. Noi ci siamo stati numerose volte e in una settimana riusciresti a viverla proprio come si deve. Inoltre in inverno, ma già da metà novembre, troverai i mercatini natalizi. Ti consiglio di leggere il post dedicato: https://valigiaaduepiazze.ilgiornale.it/2013/03/berlino-cenare-nella-cupola-del-reichstag-e-dieci-suggerimenti/.
Oppure potresti andare ad Amsterdam e dintorni. Anche per questo, un po’ di consigli qui: https://valigiaaduepiazze.ilgiornale.it/tag/amsterdam/.
Cosa ne dici?
Per qualsiasi cosa, scrivici!
valentina says
Ciao,
sono appena approdata sul tuo blog e non so ancora muovermi bene per cui ti chiedo scusa se scrivo nel posto sbagliato!
Ti chiedo un parere: Vorrei fare un desideratissimo viaggio del sud est asiatico. In realta potrei andare a marzo ma, forse per deprimermi a pensare quanto manca alle ferie, sto cercando di fare già mente locale!
Premesso che non dispongo di un gran budget (mala tempora currut), ti chiedevo un parere superficiale su questa bozza.
Arrivo su Kuala Lampur (perchè ho trovato un offerta buona facendo scalo li).
Poi vorrei andare a Singapore in treno o pulman (mi hanno detto ci vogliono 6/8 ore) perchè mi affascina l’idea di passare in luoghi che non potrei mai visitare.
poi aereo per Bali.
Secondo te restando 2 giorni a Kuala, un 2/3 a Singapore e 9 a Bali (o Bali e Gili) faccio un bel viaggio?
Grazie per ogni consiglio chr vorrai darmi!!
ps ora mi spolpo con calma il tuo blog che , come detto, conosco da poco ma mi piace tanto tanto
baci Vale
valigiaaduepiazze says
Ciao Valentina e benvenuta nella Valigia a due piazze, dove c’è posto per tutti i viaggiatori!
Secondo me, è una durata ottima. Se vai a vedere il post su Singapore, i consigli che diamo sono proprio per due/tre giorni. E per Bali 9 giorni sono perfetti. Ti consiglio di contrattare con un driver (magari non giorno per giorno, ma per alcuni giorni di seguito) per farti girare l’isola. Preferisci le spiagge o i templi? Bali offre davvero di tutto. Per il volo da Singapore a Bali puoi utilizzare Garuda (acquistalo su Volagratis). Per Gili, scegli le navi veloci, ma occhio ai bagagli perché nello sbarco ogni tanto finiscono in mare. Nessun problema perché si è a riva, però se non sono impermeabili rischi di trovare tutto bagnato.
Se hai bisogno di qualche altro consiglio, scrivimi pure qui: valigiaaduepiazze@gmail.com.
Dimenticavo! Se sei di Milano, da domani ci trovi anche in versione cartacea nella rubrica Dove mi porti? della nuova freepress pomeridiana Mi-Tomorrow. Altrimenti ci vediamo in rete! 🙂
valentina says
Grazie mille per la risposta!!!appena avrò le date esatte delle feie ti contatterò, intanto grazie, sei stata preziosa! ps scusa il ritardo nella risposta!!