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Come organizzare un viaggio fai da te – parte I

05/09/2014 by valigiaaduepiazze 6 Comments

Padiglione d'Oro Kyoto

Siamo appena tornati dal Giappone e ancora ho negli occhi le centinaia di sfumature di verde che ho trovato nei giardini di Kyoto e nei parchi di Tokyo. La squisita gentilezza dei giapponesi. Il fascino nascosto della vecchia Kyoto. La meraviglia della New York del Sol Levante, Tokyo. Così veloce e puntuale, affollata e solitaria nello stesso tempo. Erano 18 anni che sognavo di fare questo viaggio, eppure ogni volta per un motivo differente ho dovuto rimandarlo. Quando chiudi la valigia a due piazze e stai per salire sull’aereo con il cuore in gola e le farfalle nello stomaco, allora sai che quello è il viaggio giusto.

Sensoji Tokyo

Non sentivo il frullio delle farfalle nello stomaco per un viaggio dall’agosto scorso, quando siamo stati a Singapore, a Java e a Bali. E la volta prima mi è successo quando stavamo per salire sull’aereo per Boston. E ancora prima per il Perù, perché sapevo che avrei rivisto un caro amico che vive a Lima e che mi sarei finalmente arrampicata sulle Ande, fino a uno dei luoghi più incantevoli del mondo, Machu Picchu. In mezzo ci sono stati tanti viaggi e numerose scoperte straordinarie, ma non sempre si parte con le mani che tremano dall’emozione. E ogni tanto ci vuole. Bisogna investire in quel viaggio che sai che ti darà tanto, che desideri come se fosse lì, a spingere subito sotto il primo strato di pelle.

Parlando con molte e differenti persone, mi sono resa conto che sono in tanti a non sapere viaggiare. E allora si accontentano della vacanza tutto compreso, preferiscono essere accompagnati per mano o scegliere destinazioni semplici e sempre le solite anno dopo anno. Non includo in questo elenco chi non ama viaggiare, chi ha figli ancora piccoli e ha di conseguenza difficoltà a organizzarsi (sebbene io debba fare i complimenti ad alcune amiche neo mamme che hanno già portato la prole al di là dell’Atlantico e non solo), chi per scelta non è interessato a un certo tipo di viaggio. Mi rivolgo invece a chi si stupisce per il modo in cui ci organizziamo Francesco e io, anche quando abbiamo poco tempo a disposizione e finanze a cui dover sempre badare con attenzione. Procediamo con ordine per capire come organizzare un viaggio fai da te.

Pontocho Kyoto

Come ci vengono in mente i posti in cui andare? Siamo curiosi. A volte basta un libro, un film, una foto postata su Instagram e subito andiamo a informarci per sapere tutto di quel luogo e, cosa fondamentale, per capire qual è la stagione migliore per partire. Non ci fermiamo a quella meta, ma andiamo a scoprire anche come costruire un viaggio in una zona, cosa altro si può vedere in quell’occasione.

Quando andare? Abbiamo imparato a nostre spese (è sempre così del resto, no? Si fa esperienza) che bisogna scegliere il periodo migliore non per noi quando partiamo, ma quello che troveremo là quando arriveremo. Ad esempio, in Messico, nello Yucatàn e nel Quintana Roo per essere dettagliati, siamo andati tra dicembre e gennaio. E’ assurdo, visto che io soffro molto il caldo umido, andare a patire l’inferno (umidità alle stelle e oltre 40° gradi) in estate. Altro esempio: in Indonesia siamo stati ad agosto, cosa che, ignorando il clima, credevamo fosse improponibile. Invece ci siamo informati, grazie anche a Viviana che ci era stata nel 2012, e abbiamo scoperto che le isole indonesiane sono appena sotto rispetto all’Equatore. Quindi per loro è un inverno – aggiungerei tiepido – invece per noi il clima è percepito come una estate calda ma non afosa. Grande errore, invece, nonostante il fascino indiscutibile dell’atmosfera natalizia, andare a New York in inverno perché tra il vento che corre nei canyon cittadini (così sono chiamate le strade di Manhattan chiuse tra alti grattacieli) e la neve abbiamo rischiato non solo di rovinarci le dita per scattare foto senza guanti, ma soprattutto di non poter più ripartire. Abbiamo anche imparato che tra fine agosto e ottobre è meglio evitare la East Coast degli States a causa degli uragani che arrivano dal Golfo del Messico.

Chichen Itza Messico

Come pianifichiamo l’itinerario? Di questo si occupa Francesco, che è il maestro nello stabilire le tappe di un viaggio. Io di solito do il mio meglio con la scelta dei voli e con la scrematura degli alberghi. Francesco invece si mette a tavolino e programma l’itinerario. Ne abbiamo di pronti anche per viaggi che sono ancora in lista d’attesa e siamo così organizzati che potremmo partire oggi stesso. Come leggerete nella seconda parte del post, quella dedicata anche alla scelta degli alberghi, noi preferiamo avere le tappe già scelte alla partenza giorno per giorno, quindi potete immaginare quanto sia fondamentale scegliere i posti in cui dormiremo, calcolare i chilometri e capire in anticipo quale sarà la qualità delle strade che troveremo. Questa è, quindi, una delle parti più complesse di una vacanza non stanziale. M’immagino Francesco con una gigantesca cartina stesa sul pavimento del salone di casa che prende nota del percorso da affrontare. In realtà lui, iPad o computer alla mano, apre Google Map e studia i vari passaggi, prende nota, consulta siti di viaggiatori che hanno già organizzato un viaggio simile a quello che vorremmo fare noi, controlla i limiti di velocità per capire come potremo muoverci e a che ora tramonta il sole (sono numerosi i luoghi in cui, tramontato il sole, si viaggia completamente al buio e non è sicuro). Di solito lasciamo in sospeso questa prima stesura per qualche giorno, poi entro in azione anch’io. Rivediamo insieme il viaggio tappa per tappa, ci consultiamo, faccio i miei calcoli da sola e pongo delle domande per capire se qualche passaggio potrebbe essere semplificato o se ci conviene restare una notte in più, spezzare un tragitto in due o più giorni. Ancora non vi è chiaro perché è così importante questo momento? Immaginate di avere un albergo prenotato e pagato a 700 km di distanza e dovete affrontare una strada disconnessa. Siete sicuri di avere fatto bene i conti?

Mizen Head Irlanda

Come acquistiamo i voli? Direttamente dal sito di una compagnia, se l’andata e ritorno ci convince. Se invece gli orari e i prezzi sono più comodi e vantaggiosi con compagnie aeree differenti, allora compriamo i voli su Volagratis. Sulle brevi distanze, consultiamo sempre i siti dei voli low cost. Preferiamo, invece, volare sulle lunghe distanze con Lufthansa e Klm, ma prendiamo un po’ quello che c’è. Siamo andati a Tokyo con un comodo 12 ore di Alitalia senza scalo da Milano a meno di 500 euro a testa in economica, ma con l’opzione dei posti a sedere più confortevoli. Volagratis è semplice da utilizzare. Si inseriscono gli aeroporti di partenza e di arrivo e le date. E già in questo modo verrà proposta una prima scrematura. Io poi di solito controllo che non ci sia più di uno scalo, se possibile. Cerco i voli che arrivano a destinazione in un orario intelligente, soprattutto se poi dobbiamo ancora noleggiare un’auto (e non possiamo atterrare a mezzanotte, mi pare ovvio) o se l’albergo in cui dormiremo è distante dall’aeroporto. Poi scremo ulteriormente cercando i voli che abbiano un lasso di tempo da trascorrere a terra tra un volo e l’altro che non superi le 2 ore e mezza/3 ore al massimo, perché vi assicuro che su trasferimenti lunghi, poi si rischia di stremarsi di più nell’attesa che non nel volo. Infine, se posso avere un po’ di gioco sulle date di partenza e di rientro, allora utilizzo la griglia che si trova in alto a destra e che propone non solo i costi dei voli sulle date che ho inserito io, ma anche tutti gli intarsi e incroci per altre date a prezzi anche più bassi. Ecco, di solito quello mi permette di risparmiare anche 200/300 euro a testa. Che non è poco, perché esce un altro viaggio!

Offerte al Besakih temple di Bali Indonesia

Sahara Camel Tour

Si può andare ovunque con il fai da te? Se si è viaggiatori esperti e quindi non solo turisti, più o meno sì. Consiglio sempre di consultare il sito Viaggiare Sicuri messo a disposizione dal Ministero degli Esteri, segnalando anche dove ci si trova. Noi per sicurezza l’abbiamo fatto con Java e Bali, ma in realtà non ce n’è stato bisogno. Noi abbiamo in top ten il viaggio in Egitto per andare ad ammirare le Piramidi, ma ancora non siamo riusciti a trovare il momento favorevole. Poco male, ci sono altre destinazioni e non abbiamo fretta. Per alcune mete può essere utile l’appoggio di un’agenzia di viaggi, ma non pensate che si tratti in ogni caso di un gruppone di derelitti e danarosi che si muove tipo gregge dietro alla guida. Per andare in Messico, se avessimo preso un volo di linea, avremmo dovuto cambiare tre aerei e impiegarci 30 ore. Avendo 10 giorni a disposizione, era da pazzi fare questa scelta. Spendendo molto meno, ci siamo affidati a Neos, compagnia aerea charter italiana, e in 12 ore da Milano siamo atterrati a Cancun. Per il resto, siamo stati liberi di fare ciò che desideravamo. Nessun vincolo, nessuna limitazione, nessun orario. Lo scorso dicembre siamo partiti per il Marocco. Francesco aveva pianificato da tempo l’itinerario, ma avevamo qualche dubbio, affittando l’automobile come facciamo di solito, sulla qualità delle strade marocchine, soprattutto oltrepassando la catena montuosa dell’Alto Atlante. Così abbiamo chiesto aiuto alla mia collega giornalista Olga, che ha aperto un’agenzia di viaggi a Marrakech e che disegna vacanze sulle preferenze dei viaggiatori con Oro del deserto tour. Pur essendo liberi di fare ciò che desideravamo, ci siamo resi conto che ci siamo stancati molto meno perché avevamo sempre chi guidava al posto nostro e che ci indicava, su nostra richiesta, i punti migliori per scattare foto e per acquistare ora acqua di rose, ora delizie marocchine, ora olio di argan originale. E il tutto a un prezzo davvero competitivo.

Aggiungerei che la formula last minute per i viaggi e le vacanze non esiste più, quindi la mossa migliore per pagare il meno possibile un volo è sempre quello di acquistarlo con più anticipo possibile, lavoro e impegni permettendo.

Voi avete qualche trucchetto da condividere?

Leggete anche:

Come organizzare un viaggio fai da te – parte II

Come organizzare un viaggio in Giappone (fai-da-te)

Indonesia, Bali: come organizzare un viaggio tra templi e spiagge

Come organizzare un viaggio in India (quasi) fai-da-te

Filed Under: In giro per il mondo Tagged With: asia, giappone, indonesia, marocco, messico, new york, nord america, on the road, usa

Comments

  1. Moroccan Desert Trsips says

    12/05/2014 at 3:30 pm

    e animarvi e orientarvi per farvi scoprire il vero spirito del Marocco, e affinché possiate avere un vero avvicinamento alla realta del paese, alla bellezza delle nostre terre marocchine e vivere momenti indimenticabili al tirmo dei tamburi berberi…

    l gruppo de “Moroccan Desert Trips” vi aspetta per farvi vivere il vostro viaggio in Marocco che supereré, ne siamo certi, in modo crescente tutte le vostre aspettative. Vogliamo essere degni della vostra fiducia. .

    Il prezzo hanno scelto di personalizzare ogni avventura secondo i vostri desideri e in base al vostro budget.

    In Marocco, come nella maggior parte degli altri paesi, i tassi dei prezzi di molti alberghi, ostelli, Ryads sono stagionali, ecc. Abbiamo quindi bisogno di sapere il periodo in cui avete intenzione di visitare il nostro paese al fine di darvi le tariffe più corretti.

    Nota : le nostre proposte viaggi in Marocco possono essere modificati in base alle vostre esigenze e necessità.

    Reply
  2. Veronica says

    08/01/2015 at 2:19 pm

    Ciao! Bellissimo e utilissimo blog!
    Io e mio marito siamo viaggiatori “fai da noi” e in tante cose che scrivi ci ritroviamo appieno!
    volevo comunque chiedere un consiglio perché fra qualche giorno partiremo alla volta del nostro primo viaggio negli U.S.A. e sarà un viaggio che oltre a toccare tre città dell’est (New York, Washington e Philadelphia), sarà un on the road lungo la Virginia e le coste di Maryland e Delaware. Alterneremo tappe più lunghe ad altre decisamente più brevi (max 1 o 2 notti). In un viaggio come questo, che tipologia di bagagli consigli di portare? Secondo me sarebbe utile se scrivessi un post dedicato alle tipologie di bagagli per ogni tipo di viaggio e cosa portarsi per non essere impreparati nelle varie occasioni ma allo stesso tempo essere anche “agili”.
    Grazie e complimenti ancora!

    Reply
    • valigiaaduepiazze says

      08/03/2015 at 9:37 am

      Ciao Veronica, e grazie per i complimenti che fanno sempre tanto piacere! Io credo che in effetti il viaggio “fai da noi” grazie alla Rete ormai sia davvero molto fattibile, applicandosi un po’, con esperienza e stando attenti. Certo, io credo che non tutto il mondo sia visitabile in questo modo, ma in alcuni casi penso sia meglio appoggiarsi a chi è del posto e conosce tutto, però intanto divertiamoci con i “fai da noi”, no?
      Il tuo consiglio è preziosissimo. I bagagli per ogni viaggio. E ti dico di più: ogni compagnia area low cost vuole un bagaglio di misure e peso differenti in ogni parte del mondo (noi stiamo per ripartire e sto dando capacita ovunque per capirci qualcosa), quindi radunare un po’ le idee potrebbe davvero essere d’aiuto. E vorrei anche scrivere un post ad hoc su come organizzare un viaggio negli States, dando appunto i consigli base più utili.
      Io credo che voi noleggerete una vettura, Veronica, dico bene? Se non lo avete ancora fatto, il mio consiglio è di affidarvi ad Alamo che è un po’ più basso come prezzi e ha un’ampia scelta di automobili tra cui scegliere. Sono veloci e non danno fregature. Noi anche l’anno scorso con loro abbiamo fatto 5mila km tra quattro stati. Per i bagagli, andando in auto, potete portare le valigie rigide. Io dico sempre che per grandi viaggiatori questo è il periodo perfetto per cogliere al volo le ultime occasioni dei saldi e regalarsi una coppia di valigie ultraleggere che sono di grande aiuto alla schiena e soprattutto alle bilance in aeroporto! Una volta riposte le valigie nel bagaglio dell’auto, sarete liberi di muovervi senza impicci. Il borsone per quanto sia comodo da sistemare perché morbido ha sempre il problema della mancanza delle ruote che si rivelano di utilità infinita ad esempio nei lunghi chilometri da percorrere all’interno degli aeroporti. E non dimenticare che un bagaglio rigido protegge sempre ciò che hai all’interno! Ricordatevi ancora una cosa: negli States ci vogliono le chiusure TSA se volete essere sicuri di chiudere il bagaglio e far sì che i controlli in aeroporto non siano costretti a rompere il vostro lucchetto. Il TSA infatti ha una chiave internazionale e nel caso di controlli (a me accadde nel 2010 proprio a NYC) vi aprono il bagaglio, vi lasciano un foglietto all’interno in cui vi dicono appunto che c’è stato un controllo e poi lo richiudono come se nulla fosse stato. In caso contrario, saranno costretti a forzare la chiusura. Se non avete valigie TSA, lasciatele aperte, ma comprate una cinghia TSA e chiudete quella intorno ai bagagli. Spero di esserti stata d’aiuto e per qualunque cosa, fai un fischio. Mi trovi anche su Facebook, Instagram, Google+, Bloglovin e via mail!
      Buon viaggio!

      Reply
  3. mario says

    02/22/2017 at 7:56 pm

    Noto che pubblicizzate volagratis, uno dei peggiori siti nel leggere centinaia di commenti negativi da parte di numerosi viaggiatori. Capisco che dobbiate mantenere il vostro blog e un po’ di pubblicità non guasta ma scegliete un sito più serio o se non avete alternative, fatene a meno , evitando spiacevoli contrattempi a persone che volessero utilizzare quel sito.

    Reply
    • valigiaaduepiazze says

      03/02/2017 at 4:13 pm

      Caro signor Mario,

      magari Volagratis o chi per lui investisse sul sito!!! Le chiedo la cortesia di non permettersi mai più di scrivere una cosa simile visto che si tratta di una cosa che non è vera. Il web è vasto e lei può andare a cercare le informazioni dove le pare e piace, ma non si permetta mai più di infangare queste pagine con malignità e illazioni che non hanno nulla – e ripeto nulla!! – di fondato.
      Le pubblicità che lei vede sono solo quelle che inserisce la testata Il Giornale online e sono ben dichiarate nel box a destra.
      Cordiali saluti,

      Elisa

      Reply

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  1. Come si organizza il viaggio perfetto | Oro del deserto tour says:
    05/10/2014 at 10:29 am

    […] Anche Valigia a due piazze concorda… […]

    Reply

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