Valigia a due piazze

Storie d'amore e di viaggi dal mondo

  • Home
  • Chi sono
  • Racconti di viaggio in Italia
  • In giro per il mondo
  • #4idee
  • Privacy
You are here: Home / In giro per il mondo / Perù, in viaggio sull’altopiano andino

Perù, in viaggio sull’altopiano andino

09/02/2013 by valigiaaduepiazze 2 Comments

DSC_0058

Quando ci hanno proposto di percorrere con un driver i circa 300 km da Arequipa a Puno, nel Perù meridionale, avevamo qualche dubbio. Se il tempo a disposizione è poco, vorresti sempre poterti spostare con dei voli. Su un aereo, però, non avremmo potuto ammirare uno dei paesaggi più belli del mondo.

Siamo nella regione dei Canyon e nella Reserva Nacional Salinas y Aguada Blanca. E, qui, abbiamo scoperto a nostre spese che cosa significa la parola soroche di cui avevamo letto vagamente solo sulle guide.

Un esemplare di vigogna

Per il viaggio di nozze in Perù, ci siamo rivolti a un’agenzia di Milano e ci siamo appoggiati all’organizzazione di Tucano, scegliendo un tour personalizzato, ma è possibile anche aderire a viaggi di gruppo. Dopo Lima e Arequipa, era prevista la tappa a Puno e al lago Titicaca, il più alto del mondo. E con un fuoristrada abbiamo percorso questa distanza che resta ad una altitudine media di 4300 metri, con il desolato altipiano che sfiora, nel suo punto più alto, i 4800 metri.

Il nostro viaggio, quella mattina, è cominciato presto e, appena usciti dal centro abitato di Arequipa, la strada asfaltata ha iniziato a inerpicarsi verso nord-ovest, superando i vulcani El Misti, il secondo attivo più grande del mondo, e Chachani, che in lingua Quechua significa donna.

La Riserva Nacional Salinas y Aguada Blanca è vasta oltre 350 mila ettari ed è tagliata da una strada larga e ben tenuta. L’ingresso è libero e, se avete organizzato un viaggio fai da te, potete appoggiarvi a un tour operator sul posto che vi proporrà di visitare la zona dei canyon e l’altipiano con circa 100 dollari per due giorni.

In questa traversata, ci siamo imbattuti in tre dei quattro camelidi sudamericani: vigogne (che si vedono quasi esclusivamente qui), lama e alpaca. Il guanaco, invece, è quasi estinto. Le vigogne vivono selvatiche e nella cultura inca questi animali venivano cacciati ogni quattro anni in una cerimonia conosciuta come chaco. Ora il chaco è rimasto solo come momento della tosatura: centinaia di uomini formano delle catene intorno all’area scelta per la cattura. Il cerchio, man mano, si stringe e si chiude costringendo le vigogne in un recinto per la tosa, al temine della quali gli animali vengono rilasciati. Il valore del manto grezzo di questo animale è di 400 dollari al chilo ed è uno dei più pregiati e cari in commercio.

Lama e alpaca, invece, si trovano anche nelle città andine come animali da compagnia e, qui sull’altipiano, erano pascolati come greggi di pecore.

Lama andini

Lama andini

Alpaca

Alpaca

La valle degli alpaca

La valle degli alpaca. Si vedono le cime imbiancate del Nevado Ampato, 6310 metri

Da alcuni anni, sull’altipiano non si vedevano i fenicotteri (io, a dirla tutta, non pensavo proprio che vivessero ad una simile altitudine), ma pare che noi siamo stati fortunati. Il driver ci ha spiegato che le riserve d’acqua sono di nuovo pulite e i fenicotteri hanno ripopolato la zona e sono visibili nel periodo che va tra gennaio e aprile.

Raggiungendo, alcune ore più tardi, il punto più alto del’altopiano a poco meno di 5mila metri – ed è anche una delle strade carrozzabili più alte del mondo – pensi che non troverai niente. In Europa 4800 metri significano nevi perenni, ghiacciai e rifugi di montagna.  In Perù è diverso. Laghi, un po’ di  verde ed è sufficiente un maglione per coprirsi. Capanne a mo’ di servizi igienici (un buco nel centro della terra verso cui io mi sono messa a correre con gioia, scordandomi delle precauzioni che si dovrebbero sempre prendere quando si cammina così in alto, dove diventa più difficile ossigenarsi), alcune bancarelle in cui  abbiamo fatto incetta di guanti in lana d’alpaca. La nostra avventura con il soroche, il male di altitudine, è iniziata qui e non ci ha abbandonato per tutto il periodo in cui siamo stati a Puno. Gli stessi peruani ci convivono e gli abitanti di Lima, quando si spostano sulle Ande, sanno che bisogna adattare l’organismo per gradi e che avere sotto mano la soroche pill può essere d’aiuto. Bere mate de coca, mangiare brodo di pollo e prendere l’ossigeno non sempre è risolutivo, ma di questo vi racconteremo un un altro post.

E poi, ecco, quella scritta, CASA, che anche se ti trovi a oltre 11mila km dal tuo letto, ti fa sentire parte di una comunità. Non si è soli neppure dall’altra parte dell’Atlantico.

E voi siete stati sulle Ande o avete un posto tanto lontano che vi è rimasto nel cuore?

Filed Under: In giro per il mondo Tagged With: natura, on the road, perù, sud america

Comments

  1. Amina Sabatini (@amisaba) says

    09/03/2013 at 4:19 pm

    Sono stata anch’io nelle Ande del Perù, nella zona di Cusco. Il massimo dell’altitudine raggiunta è stata di 3700 mslm, a Chinchero. Non ho avuto difficoltà, forse perché ho la pressione bassa? Chissà! 🙂 Le capanne nella penultima foto sono i bagni di cui hai scritto?

    Reply
    • valigiaaduepiazze says

      09/06/2013 at 10:55 am

      Ciao Amina,
      sì, quelle graziose capanne sono i bagni! Direi che sono organizzati anche lassù, non trovi?
      Noi a Cuzco, a Machu Picchu e in altri posti anche alti non abbiamo sofferto di soroche, ma le notti a Puno, sulla riva del Titicaca, sono state davvero terribili. Di giorno ancora ancora, ma quando scende la notte sembra che la testa inizi a pulsare e non finisce di farlo sino al mattino. Bisogna andare preparati e una soroche pill può dare sollievo.
      Abbiamo amato Chinchero e ne scriverò presto!

      Reply

Leave a Reply Cancel reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Seguici

  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter

Chi sono

Valigia a due piazze è il bagaglio di esperienze, immagini, spunti, appunti e ricordi con cui torniamo a casa dopo ogni viaggio. Valigia a due piazze è un blog di racconti e di storie d'amore intorno al mondo. Leggi tutto...

Facebook

Twitter

Segui @ElisaBPasino

Più letti

  • Roma, dove mangiare senza fregature (e con soddisfazione): i consigli da insider su ristoranti, osterie, pizzerie, dolci, locali con panorama
  • Domenica a Londra, che cosa fare per vivere una giornata da Londoner
  • Delft, la città più bella d’Olanda
  • Milano in primavera è la città delle magnolie. Tour, percorsi e suggestioni
  • Arizona, USA: Radiator Springs e la Route 66

Tag

africa argentina asia australia berlino borghi più belli d'italia castello europa fiori francia germania giappone giordania gran bretagna india indonesia irlanda irlanda del nord isola istanbul italia londra mare marocco medio oriente messico milano monferrato natura new york nord america olanda on the road panorami parigi perù photopost roma scozia singapore spagna sud america svizzera torino usa

Commenti recenti

  • valigiaaduepiazze on Normandia, visitare la casa di Monet, il giardino e il lago delle ninfee a Giverny (a poco più di un’ora da Parigi)
  • agosvac on Normandia, visitare la casa di Monet, il giardino e il lago delle ninfee a Giverny (a poco più di un’ora da Parigi)
  • valigiaaduepiazze on Venezia (non solo la solita): il ghetto ebraico, Dorsoduro, ottimi ristoranti, panorami, angoli nascosti
  • Lucia on Venezia (non solo la solita): il ghetto ebraico, Dorsoduro, ottimi ristoranti, panorami, angoli nascosti
  • Homepage on Roma, altri punti di vista – fuori le mura

© 2023 Valigia a due piazze • Tutti i diritti riservati a Elisa Pasino - ilGiornale.it Blog Network
Informazioni Legali

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie leggi qui. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie. Accept
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Always Enabled

Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.

Non-necessary

Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.