Anche a Londra i ritmi nella giornata di domenica finalmente rallentano. È il momento da dedicare alle passeggiate, se si ha la fortuna di trovare una giornata di sole, ai mercatini vintage e al brunch. Ci portiamo sempre un piccolo ombrello o una giacca impermeabile da ripiegare in borsa o nello zaino, perché non si può mai sapere come possa cambiare il meteo, ma intanto ci alziamo presto per arrivare in East London. Questa è una delle zone che amo di più della città e che mi piace vivere, con un percorso ormai rodato, proprio la domenica, ma – tranne i mercatini – potete utilizzarlo ogni giorno della settimana. Che cosa fare per vivere una domenica da insider a Londra?
Tra Germania e Svizzera: il Bodensee in #4idee (n.18)
Il fiume Reno a un certo punto, all’altezza della città di Costanza, in Germania, ma davvero a due passi dalla Svizzera e a breve distanza dall’Austria, è come se si allargasse per accogliere più acqua e ci regala il Lago di Costanza o Bodensee. Oggi è un lago limpidissimo e regala un clima mite a tutte le cittadine che lambisce. Ma ha anche tre isole: Mainau, Reichenau e Lindau. Noi siamo andati a visitare Mainau, detta anche l’isola dei fiori. Le #4idee sulla regione del Bodensee includono anche lo straordinario Zeppelin Museum di Friedrichshafen, Meersburg e il suo castello medievale e San Gallo, in Svizzera, con l’antica biblioteca cui pare si sia ispirato il mio concittadino Umberto Eco per il Nome della Rosa.
Giappone, tre giorni a Kyoto: imparando il significato di komorebi
Arrivando a Kyoto, si impara subito il significato della parola komorebi che, ne sono certa, non può che affondare le sue radici in questa città magica e delicata, così diversa da Tokyo. Non c’è una traduzione, per komorebi. E’ una parola che si deve sentire con il cuore e che si legge tra gli alberi. Perché komorebi è quella luce smorzata che filtra tra le foglie degli alberi. Foglie che, qui in Giappone, sembrano di carta velina, tanto sono sottili e leggere. E Kyoto è così: sottile e leggera, come se i suoi abitanti fluttuassero invece di camminare, come se scivolassero invece di accelerare il passo. E’ una città sospesa, con i templi così diversi l’uno dall’altro e che offre il meglio di sé in primavera, durante la fioritura dei ciliegi, i sakura, e in autunno, il periodo degli aceri in fiamme.
Road trip, le strade panoramiche più belle
Carichi le borse nel bagagliaio e parti. E’ il momento più bello. Ancora più dell’istante in cui l’aereo si stacca da terra. Perché c’è più contatto fisico con il viaggio, quando ingrani la marcia e le ruote iniziano a girare, aderendo sull’asfalto. Il mondo si mette in moto intorno a te.
Noi abbiamo un debole per il road trip. Ne sentiamo il bisogno, se è un po’ di tempo che non ne organizziamo uno. Il viaggio on the road mostra i cambiamenti del luogo che ti circonda a poco a poco. Ti fa penetrare ogni volta in un territorio diverso, scoprendolo a ogni metro. Solo un finestrino, a separarti da ciò che c’è fuori, ma non è solo una vetrina lontana perchè è sufficiente fermarsi – quando vuoi, dove vuoi – per entrare in contatto con l’esterno. Il viaggio in macchina è come se lasciasse la scia dietro di sé. Quella che poi ti resta dentro per sempre, appena chiudi gli occhi.
Questo vuole essere solo un assaggio delle strade panoramiche più belle del mondo da percorrere in automobile, tra Irlanda, Francia, Marocco, Stati Uniti, Sud America e Australia.
Lazio: il parco delle peonie di Vitorchiano
Non è solo un vivaio, quello delle peonie di Vitorchiano, è un’intera collina ricoperta di fiori. E qui non si viene solo per fare una passeggiata e per ammirare il paesaggio, ma per ricaricarsi di nuova energia a contatto con la natura. Arrivano non solo da tutta Italia, ma anche dall’Europa per visitare questo Giardino delle Peonie che nei mesi di aprile e maggio è davvero preso d’assalto. Per quanta gente possa esserci, gli spazi sono così ampi che c’è posto per tutti e ognuno può trovare il suo momento magico.
Giappone: fare hanami tra i sakura a Tokyo
Sono, questi, i giorni di massimo splendore per la fioritura dei sakura, i cherry flowers, in Giappone. Nel Sole Levante vi sono vere e proprie migrazioni verso le località che offrono questo tanto incredibile quanto passeggero spettacolo della natura che colora l’intero Paese di rosa e bianco. La fioritura dei ciliegi dura circa tre settimane, di solito tra metà marzo e i primi giorni di aprile, ma, di anno in anno, varia a seconda delle condizioni meteo.
Questa è la storia del nostro hanami a Tokyo.
Londra, consigli per un weekend romantico (conoscete i mews?)
Ogni occasione è buona per volare a Londra. E’ una città che offre così tanto che è possibile disegnare la vacanza o anche il breve viaggio seguendo, di volta in volta, un tema. Si può scegliere la Londra finanziaria e dei grattacieli, quella dei musei, la Londra dei divertimenti per i turisti – dal museo delle cere a quello dell’orrore e un giro sul City Sightseeing per dire, dopo qualche ora di hop on hop off, di aver visto tutta la città -. E poi la Londra alternativa – che inizia sempre da Camden Town -, la Londra delle vie dello shopping da Piccadilly Circus a Oxford Street e, se il vostro portafoglio è gonfio, fino a New Bond Street. Questa volta, noi abbiamo scelto di passeggiare nella Londra romantica, tra le strade di Kensington, Chelsea e Belgravia, immaginando la famiglia che vive in quella graziosa casa dei Mews di Portobello Road e la vita che scorre dietro alle porte tinta pastello di Nottingh Hill. La nostra, è la Londra di King’s Road e quella dei parchi, soprattutto in primavera, quando anche il color Fumo di Londra – quel grigio cenere di cui acquistavano sempre i collant le nostre nonne in merceria – è spazzato via dai tulipani in fiore, a volte ancora umidi di pioggia.
Roma, foliage al Parco Botanico di San Liberato
Come farfalle, le foglie d’autunno volteggiano intorno ai rami degli alberi, illuminate dai raggi del sole. Quest’anno l’autunno si trascina lento, come se avesse trattenuto dentro di sé gli ultimi scampoli di un’estate arrivata troppo tardi. Anche le foglie degli alberi, seguendo questo rallentamento, hanno conservato più a lungo le sfumature estive, gli ultimi verdi, solo un po’ cotti dal sole e ammorbiditi dall’alto livello di umidità. L’esplosione di colori dal giallo oro, passando per il marrone aranciato fino al rosso fuoco è ancora visibile in questi primi giorni di dicembre. Gli amanti del foliage d’autunno anche in Italia possono andare alla ricerca di questo fenomeno che non dà mai una data precisa, ma va seguito con attenzione per trovarlo nel suo momento migliore. Nel Lazio, in provincia di Roma e a pochi chilometri dal Lago di Bracciano c’è un Parco Botanico che, al di là di un alto muro, come un giardino segreto, ospita alcuni alberi provenienti da tutto il mondo che in questo periodo sono ancora in pieno fall foliage. E’ San Liberato.
Val Varaita in #4idee, tra Saluzzo e il Monviso (n.8)
Della pioggia te ne freghi, perché a Saluzzo puoi passeggiare sotto i portici. Poi apri l’ombrello e sali sulla collina, fino alla parte vecchia della città. Perché è tutto un salire e scendere, lungo la valle, per cambiare prospettiva. Abbiamo camminato in mezzo alle nuvole e le abbiamo respirate, umide e gonfie d’acqua, al Colle dell’Agnello, a 2744 metri, là dove dall’Italia si va in Francia e lo sguardo spazia, al cospetto del Monviso – il Re di Pietra – sul Queyras. Nuvole che corrono veloci, si sfaldano e inghiottiscono la vetta di una montagna. I paesi con le case dai tetti in ardesia emergono a fatica dalla nebbia e, sebbene sia estate, viene subito il desiderio di sentire profumo di leccornia cotta nel forno a legna. Le #4idee di Valigia a due piazze raccontano della Valle Varaita, in provincia di Cuneo, ai piedi delle Alpi Cozie.
Viaggio in Provenza (fai da te)
Il Sud della Francia è stato protagonista di un nostro viaggio on the road per venti giorni. Partiti dal Piemonte in macchina, ci siamo allungati fino quasi al confine con la Spagna. Mentre organizzavamo la vacanza d’agosto, abbiamo guardato il film Un’ottima annata, con Russell Crowe e Marion Cotillard, e io ho letto i libri da cui era stato tratto, Un anno in Provenza e Provenza dalla A alla Z, di Peter Mayle. E poi ci siamo affacciati sui canyon più alti d’Europa, siamo andati alla ricerca dell’ultima lavanda in fiore, abbiamo visto le stelle più brillanti nel cielo di Arles, passeggiato per le eleganti vie di Aix-en-Provence, conosciuto la Marsiglia di Jean-Claude Izzo e del suo Fabio Montale, degustato formaggi, oli e vini francesi. Ci siamo immersi nella natura selvaggia della Camargue, siamo passati di castello in castello da Tarascona a Carcassonne, di abbazia in abbazia da Senanque a Thoronet. E in questo post vi raccontiamo nel dettaglio le tappe, come abbiamo fatto già con l’Irlanda (che resta uno degli articoli più letti di Valigia a due piazze), cosicché anche voi possiate costruire il vostro tour di Provenza.