La città vecchia di Lucerna è una piccola fiaba. Si fa lambire dalle acque del Lago dei Quattro Cantoni che addolcisce il suo clima e, alle spalle e di fronte, al di là dello specchio d’acqua, è circondata dai monti. Una posizione che già da sola offre un panorama meraviglioso nelle giornate terse. A questo si aggiunge una città le cui case storiche sono decorate con affreschi conservati con grande cura. Ce ne siamo (facilmente) innamorati. Forse anche perché siamo capitati in una giornata di sole splendente, a fine ottobre, con le foglie che già viravano all’arancio e al giallo. Con il profumo di caldarroste nell’aria, ma poi era sufficiente un plaid sulle gambe per poter godere dell’aria ancora tiepida d’autunno. Vi raccontiamo Lucerna in #4idee.
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New England: Boston, Halloween e foliage
La stagione di Boston è l’autunno. Foliage, zucche ad addobbare l’ingresso delle case, insomma la città si colora di giallo, rosso e arancione. E ci siamo accorti di quanto Halloween sia sentito negli Stati Uniti (potendo, cercate di trascorrerne almeno uno in vita vostra lì) quando, dalla finestra del nostro albergo, la mattina del 31 ottobre abbiamo visto salire sullo scuolabus i bambini travestiti da streghe, scheletri e fantasmi. Eccoli lì, in fila, mano nella mano con le mamme e i papà, poi un veloce saluto e tutti insieme sul pullman giallo per una giornata di divertimento mostruoso prima della serata da trascorrere, bussando di porta in porta, chiedendo Trick or treat?, Dolcetto o scherzetto?
Visitare Copenaghen in tre giorni
Copenaghen. Il pittoresco canale di Nyhavn sul quale si affacciano le casette color pastello, la statua della Sirenetta, i migliori ristoranti del mondo e la cucina tipica, come quella a base di smørrebrød, biciclette e cargo bike (quelle con il trasportino coperto su ruote attaccato davanti per riparare i bambini e di cui in città se ne contano 35mila), gli edifici progettati dagli archistar, tra cui la Opera House, i negozi di design e la città indipendente di Christiania, le tre F – fashion, food and forniture, insomma. Qui, c’è davvero di tutto e per tutti. La capitale danese, inoltre, si è aggiudicata il titolo – istituito nel 2010 dalla Commissione europea – di città più verde d’Europa, European Green Capital 2014, poiché è stata considerata un esempio di sviluppo sostenibile. Noi siamo volati a Copenaghen da Milano un’alba di fine ottobre, nei giorni di Halloween, e siamo rimasti tre giorni. Così compatta e raccolta è facile da girare a piedi e da vivere sin dal primo contatto.
Week end a Marrakech in #4idee (n.9)
E’ un ritmo frenetico, quello a cui vive Marrakech che io, prima di visitarla come inizio di un viaggio on the road, m’immaginavo affollata sì, colorata sì, rumorosa anche, ma così veloce come una metropoli no. Marrakech, a tre ore e mezza di volo da Milano e Roma, è una città che, seppur vasta e labirintica, può essere visitata e goduta anche in un weekend. Con le nostre #4idee su Marrakech vi indichiamo i posti da non perdere o a cui dare la priorità, qualora aveste più tempo a disposizione. La vostra valigia, al ritorno a casa, saprà di datteri, arance, olio di rose, argilla e spezie. E non riuscirete più a contare quante babouches vi siete portati via.
Arizona, USA: Radiator Springs e la Route 66
Radiator Springs esiste davvero. Se avete figli piccoli o siete appassionati di lungometraggi di animazione, non potete non conoscere Cars – Motori ruggenti della Pixar. Radiator Springs si trova lungo la storica U.S. Route 66. Highway mitica per tutti i biker del mondo, la Route 66 in 2.448 miglia (3.755 km, cioè molto meno del nostro roadtrip appena concluso negli States e di cui avete visto delle anticipazioni se ci seguite su Instagram) collega, dal 1926, la East Coast e la West Coast, dalla città di Chigago, in Illinois, a Santa Monica, in California, passando per Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, New Mexico e Arizona.
Sud-est asiatico: Singapore, lo scalo ideale
Quando andare a Singapore? Sempre. E’ lo scalo ideale per i viaggi nel Sud-est asiatico. Bastano un paio di giorni per visitarla, spezza le lunghe ore di volo ed è moderna e accogliente perché ognuno può trovare ciò che più gli interessa. Architettura ambiziosa, alberghi coloniali, grandi firme, una vasta Chinatown, angoli di verdissima giungla in piena città, giardini avveniristici, templi induisti e la piscina più bella del mondo: la SkyPool del Marina Bay Sands.
Monferrato, un tramonto al Bar Chiuso (quando piove)
Il Monferrato è la mia terra. Mi riconosco nei suoi colori, così differenti da stagione a stagione: le spighe di grano e i girasoli, i fiordalisi e i papaveri ai bordi delle strade in estate, i grappoli d’uva con gli acini ormai turgidi e pronti per essere raccolti nel primo autunno, poi arriva la nebbia, nasconde il sole, si fa densa, corposa e rende tutto grigio prima che arrivi la neve e il paesaggio diventi bianco. La primavera è lenta ad arrivare. E’ una stagione che nel Monferrato arriva e se ne va in fretta. Non dura mai tre mesi. Da quando vivo a Roma la primavera copre la maggior parte dell’anno, ho scoperto una stagione nuova. Invece nel Monferrato stenta ad arrivare, si fa desiderare. Le piogge e l’artiglio dell’inverno le agguantano la coda e rallentano il suo arrivo. Mi riconosco negli odori del Monferrato. E tornare ogni volta è davvero sentirsi a casa. E’ una sensazione che ha del primordiale.
Almeno una volta, ogni estate, con gli amici ci incontriamo a Moleto, al Bar Chiuso (quando piove). Il tramonto è l’orario migliore. La sua magia si interrompe con le tenebre. Non c’è più il panorama che spazia sulle colline, i vigneti e i paesi di cui spicca sempre l’alto campanile della chiesa. E arrivano le zanzare. Quindi si scappa e le chiacchiere proseguono nella tappa successiva. Eppure per quelle due ore a cavallo del tramonto, è un posto incredibile e che infonde serenità.
Come organizzare un viaggio fai da te – parte I
Siamo appena tornati dal Giappone e ancora ho negli occhi le centinaia di sfumature di verde che ho trovato nei giardini di Kyoto e nei parchi di Tokyo. La squisita gentilezza dei giapponesi. Il fascino nascosto della vecchia Kyoto. La meraviglia della New York del Sol Levante, Tokyo. Così veloce e puntuale, affollata e solitaria nello stesso tempo. Erano 18 anni che sognavo di fare questo viaggio, eppure ogni volta per un motivo differente ho dovuto rimandarlo. Quando chiudi la valigia a due piazze e stai per salire sull’aereo con il cuore in gola e le farfalle nello stomaco, allora sai che quello è il viaggio giusto.
Week end last minute ad Atene
Perché, amici miei, ogni volta che organizzate un fine settimana all’estero, sento sempre ripetere le stesse mete? Andiamo a Londra. Facciamo due giorni a Parigi. Vado a Berlino. Beh, lo sapete che Atene è bellissima?
Grecia non è solo sinonimo di vacanze estive, spiaggiati come balene a prendere il sole sulle isole, aspettando l’ora del tramonto per fare l’aperitivo e aprire le danze per tutta la notte. Atene è una città che si può raggiungere facilmente con voli low cost (con Ryanair o EasyJet in due ore e mezza da Milano senza scalo, oppure da Roma con volo diretto Alitalia, EasyJet, Aegean o Olympic in due ore) e soprattutto, pur nella sua estensione, permette di potersi gestire un week end senza perdere nulla di quello che è essenziale per portare a casa un po’ di magia, un po’ di presente e un po’ di passato fusi insieme. Scendere dall’Acropoli e perdersi negli animati vicoli del centro, ricchi di negozi di artigiani e di gallerie d’arte è un attimo. Lo dice anche Google AdWords che cosa vedere ad Atene e visitare Atene sono ricerche con una media mensile molto bassa. Vediamo se con qualche consiglio mirato può venirvi voglia della capitale greca.
Il 2013 di Valigia a due piazze, un viaggio lungo un anno
Questo non è proprio il primo post dell’anno, in quello sul Messico c’era un trucco: preimpostato prima della partenza per il Marocco (di cui avete già visto qualche scatto sul mio profilo Instagram @laeli e sulla pagina Facebook di Valigia a due piazze), l’ho poi pubblicato accordandomi con i colleghi de IlGiornale.it, che, come sapete, dallo scorso novembre ci ospita sul suo server.
E quindi eccoci con l’effettivo primo articolo 2014, con cui entriamo nel nostro secondo anno di vita (il compleanno del blog sarà il 3 marzo, annotatelo!). Ripercorriamo con voi i post 2013, con una foto a viaggio, scelta perché più significativa o sull’onda dell’emozione che mi risveglia.
Vi rammento che i viaggi che abbiamo realizzato nel 2013 non corrispondono ai post che man mano avete letto l’anno passato. Quelli li penso, li preparo e poi li scrivo – dopo avere lungamente riordinato gli scatti di Francesco (e qualcuno mio, soprattutto quelli con lo smartphone) – a seconda di ciò di cui ho voglia di raccontarvi. A volte è un’urgenza, a volte mi rendo conto che può essere il periodo giusto per farvi venire voglia di raggiungere una precisa destinazione, altre volte ancora capita che mi venga in mente un episodio che desidero condividere con parole e immagini con voi. E poi sapete che devo fare decantare un viaggio, dopo essere tornati a casa e aver disfatto la valigia a due piazze. Diciamo che l’ordine cronologico mi piace in ogni particolare della mia vita, ma resta fuori da questo blog, che cresce, con amore, in ordine sparso.