Da adolescenti, c’è il batticuore per i primi baci scambiati quasi di sfuggita, con gli occhi bassi e le guance in fiamme. Da ragazzi, l’adrenalina dei primi giorni di lavoro, delle esperienze nel mondo dei grandi. Oggi a regalarci queste emozioni sono i viaggi e, ogni volta, è come la prima volta. La gioia del viaggio si irradia proprio dal centro del cuore quando arriviamo in un Paese che non conosciamo, scoprendo un angolo di città in cui non eravamo mai passati, restando senza fiato davanti a una meraviglia della natura.
Un viaggio, per noi, era sempre moltiplicato per tre: fase uno, l’organizzazione da casa; fase due, il viaggio vero e proprio; fase tre, le foto da rivedere una volta rientrati per rivivere il tutto, gustandolo ancora. Valigia a due piazze ci permette di viaggiare una quarta volta. E’ il momento in cui raccogliamo gli appunti, riordiniamo le idee e scriviamo sul nostro blog. Nato solo qualche mese fa per passione, oggi iniziamo con IlGiornale.it, che ci ha offerto ospitalità, il viaggio che speriamo possa essere il più lungo da fare insieme e quello che ci porta più lontano.
Se siete di quelli che pensano che il viaggio sia tornare arricchiti, con un bagaglio di facce nuove, cibi mai assaggiati prima, lingue spesso indecifrabili, profumi che escono dalla valigia, quando la riaprite dopo una tratta aerea, allora noi scriviamo per voi. Ma scriviamo anche per tutti quelli che non riescono a viaggiare come e quanto vorrebbero. Vi prestiamo i nostri occhi e vi portiamo tra le case di un villaggio arroccato, a vedere il sole che scende dietro l’orizzonte di un mare caraibico, tra le rovine di una città abbandonata in mezzo alla giungla. Buon viaggio a noi e a voi.