E’ un grande mammifero addormentato. Gli si può girare intorno, ma non svegliarlo. Ha fessure e orifizi bui e profondi o che si illuminano per pochi minuti a seconda di come ruota il sole. Se si allunga una mano a sfiorarlo, la corazza è increspata – a volte rotta – e calda, sembra quasi di sentirlo respirare. Ha orecchie e bocche, perché il suo sonno non è così profondo come sembra e non bisogna rischiare di svegliarlo. Di notte, nel buio assoluto di quando manca anche la luna, sotto il cielo di stelle dell’emisfero australe, forse si sposta, forse si muove. Nessuno lo sa davvero. E’ Uluru, l’Ayers Rock, che se ne sta quasi al centro dell’Australia, nel Northern Territory, dove si trovano ancora gli aborigeni.
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Ouarzazate, la Hollywood del Marocco tra oasi e kasbah
No, non è un miraggio. Quello che si vede laggiù, oltre il letto di un fiume ormai arso dal sole, l’Oued Ounilla, è davvero un castello. E’ di sabbia e sembra che sia stato costruito da un gigante bambino. Con quei muri un po’ storti e le torri sdentate. Siamo vicini a Ouarzazate e quella è la kasbah in mattoni di fango rossi di Aït Benhaddou.
Londra, consigli per un weekend romantico (conoscete i mews?)
Ogni occasione è buona per volare a Londra. E’ una città che offre così tanto che è possibile disegnare la vacanza o anche il breve viaggio seguendo, di volta in volta, un tema. Si può scegliere la Londra finanziaria e dei grattacieli, quella dei musei, la Londra dei divertimenti per i turisti – dal museo delle cere a quello dell’orrore e un giro sul City Sightseeing per dire, dopo qualche ora di hop on hop off, di aver visto tutta la città -. E poi la Londra alternativa – che inizia sempre da Camden Town -, la Londra delle vie dello shopping da Piccadilly Circus a Oxford Street e, se il vostro portafoglio è gonfio, fino a New Bond Street. Questa volta, noi abbiamo scelto di passeggiare nella Londra romantica, tra le strade di Kensington, Chelsea e Belgravia, immaginando la famiglia che vive in quella graziosa casa dei Mews di Portobello Road e la vita che scorre dietro alle porte tinta pastello di Nottingh Hill. La nostra, è la Londra di King’s Road e quella dei parchi, soprattutto in primavera, quando anche il color Fumo di Londra – quel grigio cenere di cui acquistavano sempre i collant le nostre nonne in merceria – è spazzato via dai tulipani in fiore, a volte ancora umidi di pioggia.
#MIA2014, Valigia a due piazze tra i migliori siti di viaggi
Nove ore di fuso orario, Italia/California. Ci siamo svegliati venerdì mattina quando in Italia i finalisti per i migliori blog e siti di viaggi d’Italia in lizza per i #MIA2014 stavano già gioendo da ore. Chi riconfermato perché super esperto di viaggi. Chi new entry come Valigia a due piazze. Davanti a noi, spalancata la finestra, l’Oceano Pacifico e le belle case di Hermosa Beach, giunti al termine di un viaggio di 5mila km nel West degli Stati Uniti. Vicino a noi, lo smartphone che lampeggiava. Messaggi di amici, svelti sulla Rete e sempre informati, ma soprattutto post su Twitter da parte degli altri colleghi nominati insieme a noi nella top ten dei Macchianera Italian Awards 2014. In poche parole: la Festa della Rete, che si svolge dal 2003 a Rimini e che fino all’anno scorso era conosciuta come BlogFest.
Sud-est asiatico: Singapore, lo scalo ideale
Quando andare a Singapore? Sempre. E’ lo scalo ideale per i viaggi nel Sud-est asiatico. Bastano un paio di giorni per visitarla, spezza le lunghe ore di volo ed è moderna e accogliente perché ognuno può trovare ciò che più gli interessa. Architettura ambiziosa, alberghi coloniali, grandi firme, una vasta Chinatown, angoli di verdissima giungla in piena città, giardini avveniristici, templi induisti e la piscina più bella del mondo: la SkyPool del Marina Bay Sands.
New York, sui tetti di Manhattan
Manhattan è una città a più livelli. La metropolitana sotto terra. Il traffico congestionato da taxi gialli e limousine lungo le strade. Poi le decine di piani dei palazzi che puntano verso il cielo. Tra le nuvole. Ed è proprio quassù che – soprattutto negli ultimi anni – sono stati inaugurati i rooftop, i bar e i ristoranti dai quali ammirare i tetti di New York City. Si sbircia nelle finestre sempre illuminate del grattacielo di fronte, restando quasi incantati a scoprire le vite degli altri. Si aspetta che il tramonto infuochi il cielo e che il sole tramonti dietro alla skyline in continua evoluzione. Si sorseggia un cocktail sulle terrazze illuminate da mille luci.
30 paesaggi sul mare da sognare (e visitare)
Fin da bambina ho sempre pensato che puoi passare ore e giornate intere a fissare il mare perché non è mai uguale a se stesso. Che si infranga contro alte scogliere o che scivoli come una carezza sulla sabbia scaldata dal sole. Ha forme in continuo cambiamento, se c’è vento, se viene solcato da un’imbarcazione, se un bimbo, sul bagnasciuga, schizza la sorellina incrinando quella distesa di velluto. E ha decine di sfumature che si susseguono l’un l’altra a seconda dell’ora del giorno, della stagione, delle condizioni del cielo. E’ un grande specchio in cui perdersi. A volte è un limpido abbraccio immobile in cui potersi bagnare, spingendosi un po’ più in là, lontano dalla riva. Altre volte si infuria e si gonfia, riversandosi sugli scogli con rabbia. Il mare ha un rumore, ha un odore, ha un colore e ha un sapore. Ed è sempre diverso. Questi sono alcuni dei luoghi di mare che portiamo nel cuore. Sono fotografie impresse prima di tutto nei nostri ricordi. Sono tra le spiagge più belle del mondo. E le condividiamo con voi.
1. Indonesia – La spiaggia di Seminiak, Bali
Tour d’Irlanda
E’ tempo di pensare ai viaggi estivi. Quelli che di solito si organizzano con un po’ d’anticipo. Perché quando li si programma è un po’ come viverli due volte (tre nei ricordi, quattro se avete un travelblog, cinque sei e oltre se rileggete i post del vostro blog!).
L’estate scorsa, ad agosto, siamo stati in Irlanda e confesso che ero molto scettica, quando mio marito se n’è uscito con questa proposta. Mi sembrava un posto scontato, un viaggio un po’ da sbarbati. Che errore! Credetemi se vi dico che da allora penso quasi ogni giorno all’Irlanda. Non sto scherzando. Ci sono particolari e momenti che mi vengono in mente all’improvviso e mi perdo nei ricordi di quella bellissima vacanza.
Irlanda del Nord, la Contea di Antrim: Giant’s Causeway
Per un amante della fotografia che cosa può significare, secondo voi, arrivare alla Giant’s Causeway senza macchina fotografica? E – soprattutto – non sapendo dove sia finita perché non ce n’è traccia. E – ancora peggio – con già oltre mille scatti fatti. Ricordi di una intera vacanza.
Ve lo racconto io.
Il Selciato del Gigante è uno di quei paesaggi irreali che potrebbero fare da location al film Lo Hobbit o a qualche pellicola post Giudizio Universale. E’ uno di quei non luoghi in cui puoi perdere la misura del tempo e dello spazio. Noi abbiamo perso la macchina fotografica.
Londra, Camden Town e i miei (primi) anfibi
Per me, sono passati gli anni degli anfibi, lo so (dite di no? dite di no?! ripetetelo più forte!). Sono passati da una quindicina d’anni. Quando tra la fine delle medie e l’inizio delle superiori, le mie compagne di classe li indossavano neri o viola melanzana e io li avrei desiderati tanto. Tanto. Ma non c’era verso di farmeli regalare dai miei genitori, che li consideravano il male. E così non osavo neanche insistere, come invece ho fatto (per molti anni) con tutto quello che mi piaceva e poi, da brava figlia unica, sapevo che presto o tardi avrei ottenuto.
E poi pure all’università. Forse solo nei giorni di pioggia, perché dove andavo io erano tutte pettinate, le ragazze. La sottoscritta arrivava a lezione dopo autobus e metro e molte delle altre entravano in aula con la piega da parrucchiere, la giacchettina bella stirata. E mi ritrovavo, di nuovo, a invidiare ‘sti anfibi. Le rendevano un po’ grunge, un po’ rock.
E poi, con il tempo, li ho sempre trovati un di più, una cosa inutile e, via, non li ho mai comprati.
Tutto questo ha avuto un senso, poi siamo stati a Camden Town. Il Regno degli anfibi.
Eh sì, nella prima foto li vedete ai miei piedi. Finalmente.