Se si pensa alla Scozia, di solito la nostra immaginazione corre rapida a queste mete: Edimburgo; il lago Loch Ness e le Highlands; l’isola di Skye. Nel nostro viaggio on the road abbiamo incluso tutto, anche il punto più a nord della Gran Bretagna (e poi è seguito un viaggio per raggiungere quello più a sud, è tutto raccontato qui), ma abbiamo scoperto una regione che da tempo attirava la nostra attenzione e che, presa l’automobile a noleggio a Edimburgo, è davvero semplice da raggiungere: il Firth of Forth e i villaggi di pescatori del Fife.
Se avete dubbi su come viaggiare a Edimburgo e in Gran Bretagna dopo la Brexit, potete leggere qui.
Piccoli villaggi di pescatori con le case colorate per distinguere dal mare l’una dall’altra, spiagge su cui vanno a divertirsi i cani con i propri padroni, su cui le alghe verdissime ritardano mollemente il proprio ritorno nella spuma del mare, chiese nei campi di grano, castelli a volte diroccati in cui poter immaginare senza sforzo una principessa affacciata da una delle alte finestre, campi da golf in cui si viene a giocare da tutto il mondo e per i più sportivi un cammino che percorre il cosiddetto Kingdom of Fife.
Firth of Forth è il nome del fiordo in corrispondenza dell’estuario del fiume Forth che sfocia nel Mare del Nord. Dove si trova il Firth of Forth? Subito a sud c’è la città di Edimburgo e appena a nord inizia la regione del Fife. Ecco perché il giro migliore in automobile è quello che, lasciata Edimburgo, prosegue a nord: prima verso gli straordinari ponti sul Firth of Forth e poi nella tranquillità del Fife.
I PONTI DEL FIRTH OF FORTH
Il traffico attraverso il Firth avviene grazie ai ponti Kincardine Bridge (dagli anni Trenta collega da Falkirk a Kincardine nel Fife); il ponte sospeso Forth Road Bridge (collega dal 1964 Edimburgo a South Queensferry e il Fife a North Queensferry); il ponte ferroviario a sbalzo che dal 2015 è patrimonio dell’umanità UNESCO ed è considerato una delle meraviglie dell’era industriale Forth Bridge; Queensferry Crossing.
Lasciata Edimburgo e prima di raggiungere Inverness dove si parla un inglese purissimo (ve ne accorgerete subito!), abituatevi a sentir parlare scozzese, ovvero gaelico. Se siete stati già in Irlanda, allora forse ritroverete quei suoni già familiari sebbene differenti, ma credo che in pochi siano in grado di comprenderli, anche se non gli sono completamente nuovi. Il nostro viaggio on the road in Scozia è durato 17 giorni, ma il bello del Fife è che si può raggiungere in poco tempo da Edimburgo, provando così l’emozione dei fiordi scozzesi che sono tipici di questa parte della Gran Bretagna e – se avete previsto due o tre giorni di visita a Edimburgo – basterà aggiungerne ancora altri due o tre per la visita della regione del Fife e per la zona del Firth of Forth, che di solito nessuno conosce ma, una volta visto qualche scatto, se ne innamora.
Quanti giorni servono, dunque, per visitare i villaggi dei pescatori del Fife e il Firth of Forth? Tre giorni, ma dovete comunque aggiungere andata e ritorno sull’aeroporto di Edimburgo, che è il più comodo e poi il noleggio dell’automobile, che noi abbiamo fatto con SIXT. Come sapete, di solito utilizziamo – in base alla convenienza e alla disponibilità di vetture (in UK preferisco sempre la guida automatica per non avere problemi con la leva del cambio che è dalla parte opposta rispetto al solito) – SIXT, Budget o Alamo (che è la nostra scelta sicura negli Stati Uniti).
I VILLAGGI DEL FIFE
I villaggi di pescatori del Fife sono il luogo perfetto per rilassarsi, farsi spettinare dal vento e lasciare andare i pensieri. Tra quelli più interessanti in cui organizzare una sosta potete appuntarvi (in ordine alfabetico) Aberlady (da non perdere la chiesa un po’ fuori dal centro cittadino), il pittoresco villaggio di Anstruther (andate a mangiare pesce all’Anstruther Fish Bar, non ve ne pentirete), Crail, Culross (protetto dal National Trust for Scotland in particolare per Culross Town House e Culross Palace e noto per essere una delle location della serie tv Outlander, conosciuta da noi anche come La straniera), Dunbar, Dunfermline con la sua abbazia e la città giardino Rosyth, Kincardine, Kirkcaldy, Lower Largo (dove abbiamo fatto base noi per due notti e famoso per aver dato i natali ad Alexander Selkirk, che ha ispirato a Daniel Defoe il suo Robinson Crusoe), North Queensferry (a 16 km circa da Edimburgo, perfetto per godere della vista dei ponti sul Firth of Forth), Pittenweem, Portobello (molto vicino a Edimburgo), Prestonpans (noto per la famosa battaglia scozzese del 1745), Saint Monans (che è uno dei miei preferiti con Anstruther).
E da non perdere è Saint Andrews, la città universitaria con un bellissimo borgo medievale affacciato sul mare. Si trova sulla costa orientale del Fife. È sede dell’Università di St. Andrews, la terza più antica nel mondo di lingua inglese e una delle più prestigiose del Regno Unito, ed è conosciuta come casa del golf, poiché è sede anche del Royal and Ancient Golf Club dal 1754. Ancora oggi si organizza l’Open Championship, il più antico torneo di golf, uno dei quattro Major e l’unico fuori dagli Stati Uniti. Ai più curiosi può interessare anche che qui c’è il locale in cui pare siano venuti a bere un caffè per la loro prima uscita insieme da soli William e la futura moglie Kate, Northpoint Cafe. Noi siamo andati a pranzo ed è un posto semplice e accogliente proprio in centro.
La nostra base è stata a Lower Largo, nel delizioso Seascape Largo sulla spiaggia e con vista Mare del Nord, un B&B che più che altro è l’abitazione dei padroni di casa. Ne abbiamo un ottimo ricordo. Consigliato. Prenotate con anticipo perché soprattutto d’estate sono località con pochi posti letto e le disponibilità finiscono rapidamente.
DUE SUGGERIMENTI
- Se vi piace fare trekking, potete percorrere tutto o una parte del Fife Coastal Path, creato nel 2003. Segue il perimetro della regione per 189 km, da Kincardine a Newburgh e toccando la maggior parte dei villaggi che abbiamo citato prima, compresa Saint Andrews. Alcune tappe sono lunghe e più impegnative: dalle 5 alle 8 ore. Se decidete di percorrerlo, siate certi di avere l’abbigliamento adatto (sempre con voi qualcosa di antipioggia e antivento perché il meteo qui è capriccioso). Il periodo migliore per percorrere il Fife Coastal Path è quello dalla tarda primavera all’autunno. Il senso di marcia consigliato è quello antiorario perché di solito il vento soffia da sud-ovest e così lo troverete contrario solo nell’ultima parte del vostro cammino. Per tutti i dubbi e per altre informazioni, per esempio il Fife Pilgrim Way, vi rimando al sito ufficiale qui.
- Quando abbiamo lasciato il Fife, sulla strada per Aberdeen, ci siamo fermati a sfamare i cerbiatti. Se avete letto il mio articolo dedicato a koala, wallaby, potoroo e canguri sull’Australia, sapete quanto siamo interessati ai centri che salvano gli animali e li curano e presto vi parlerò anche della Cornovaglia, con le volpi). The Scottish Deer Centre si trova a Bow of Fife, Cupar. È aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00, ma controllare sempre gli orari sul sito.
Monica says
Un itinerario interessante e pieno di rimandi storici. Grazie Elisa! @mo16anni
valigiaaduepiazze says
Grazie a te per aver letto l’articolo, Monica!