Da Panguitch, un villaggio formato giusto da un paio di incroci di strade, poche case, alcuni ristoranti, ma che richiama quei sapori del vecchio e lontano West che andiamo cercando, si percorre un tratto della Scenic Byway 12 e si entra nella Dixie National Forest, superando le rocce infuocate del Red Canyon. E’ questa la salita che porta agli oltre duemila metri (fino a 2.748) del Bryce Canyon, nello Utah, con i suoi picchi dorati inconfondibili, che non si trovano nelle altre gole e vallate degli Stati Uniti. [Read more…]
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2017: consigli di viaggio per un anno (senza paura)
E’ iniziato così, il nostro 2017: con quella sfumatura inconfondibile di oro rosa che ha solo Petra, in Giordania, una delle sette meraviglie del mondo moderno. Eppure per la prima volta ci siamo trovati a mettere in dubbio una partenza perché solo pochi giorni prima c’era stato l’attentato al Castello di Karak, proprio in Giordania, in cui sono state uccise undici persone, tra cui alcuni turisti. E poi è stato un susseguirsi di stragi: a Berlino e a Istanbul, la notte di Capodanno. Perché te lo domandi, inutile negarlo, se stai andando proprio nelle fauci del nemico. Ma il nemico dov’è? Riusciamo a stabilirlo e a individuarlo per poterlo isolare?
Inghilterra: quell’aria vintage di Brighton e la torre panoramica più alta del mondo
Il mio primo ricordo di Brighton risale a molto tempo fa: avevo appena finito la quarta Ginnasio e la mia amica del cuore (di quelle con cui ci si giura amicizia eterna e poi le cose vanno diversamente) mi disse che sarebbe partita per una vacanza studio in Inghilterra, a Brighton, per due settimane. Quindici giorni lunghissimi in cui ci siamo scritte lettere con carta e penna da mare a mare: lei da quello freddo sulla Manica, io da quello mediterraneo della Liguria. Ricordo ancora oggi a memoria l’indirizzo a cui le scrivevo: Crescent Road e da qualche parte su un bigliettino so di aver conservato il numero di telefono di quella famiglia che l’ospitava e a cui telefonavo ogni tre giorni. Oggi due settimane scorrono via nello stesso tempo in cui un alito di vento porta via le prime foglie secche cadute dagli alberi, allora erano un’eternità. E ricordo il suo amore di quell’estate. Che poi non è stato solo di quell’estate.
Sì, perché Brighton con quella sua aria un po’ kitsch e un po’ vintage nello stesso tempo, in cui puoi ancora imbatterti in una signora che passeggia sul lungomare troppo ventoso con una lunga gonna vittoriana e c’è qualcuno che a ogni ora del giorno esce un troppo sbronzo da un pub, è sempre stata scenario delle storie d’amore estive. E non solo: perché per i londinesi è da sempre località ideale per una scappatella del fine settimana, spesso con l’amante, usando come scusa quella di qualche convention di lavoro. E Brighton è a solo un’ora di treno da Londra. Ecco che cosa vedere.
Londra dall’alto in #4idee (e 2 bonus) – n.17
Si specchiano quasi l’uno con l’altro, come quattro dirimpettaie che fanno a gara a chi ha i fiori migliori. In questo caso, però, si tratta del panorama di una delle città più affascinanti del mondo, Londra. Sono gli edifici da cui ammirare Londra dall’alto in #4idee. E’ proprio qui, sulle rive del Tamigi e verso la zona di South Bank e di Southwark che Londra ha cambiato aspetto negli ultimi decenni. Da zone considerate di infimo ordine, come succede nelle grandi metropoli sempre in trasformazione, ecco che si sono sollevate le gru e, velocemente, sono spuntati i nuovi grattacieli che hanno definito lo skyline di oggi. In #4idee possiamo scoprire un’angolazione nuova di Londra dall’alto, scorgendo, ogni volta, qualcosa di nuovo e diverso.
Viaggio in India: Rajasthan, Udaipur come “Le mille e una notte”
C’è chi pensa possa essere lasciata fuori da un tour del Rajasthan, perchè è piccola e magari, così facendo, si riesce a recuperare un giorno per aggiungere una tappa altrove, magari per arrivare sino ad Agra. Udaipur, invece, è un prezioso gioiello quasi che dà l’idea si possa allontanare per un momento il pensiero dell’India più povera, prima di tornare a percorrere quelle strade di fango tra un villaggio e l’altro. Qui a Udaipur, nel Rajasthan, in cui i deserti sembrano ad anni luce di distanza, la povertà pare davvero essersi rarefatta con l’aria limpida che si respira tra queste montagne e si ha l’impressione di galleggiare, anche se solo per un paio di giorni, in un sogno.
Brexit: che cosa cambia per i viaggi in Inghilterra
UPDATE 2 FEBBRAIO 2020
Siamo andati a letto, ieri sera, pensando che (forse) tutto sarebbe rimasto invariato perché gli IN – remain – erano in testa. Questa mattina ci siamo svegliati con un brivido di freddo che ci ha percorso subito la spina dorsale: hanno vinto gli OUT – leave – nel referendum del 23 giugno 2016 della Brexit. E la Gran Bretagna, ben orgogliosa della sua indipendenza e di essere altro rispetto al Continente, ha scelto di uscire dall’Unione Europea. Di certo è un giorno che è già passato alla storia.
Che cosa cambia per chi viaggia in Inghilterra, d’ora in poi?
AGGIORNAMENTO 2 FEBBRAIO 2020
Il Regno Unito è uscito dall’Unione Europea alle 11 pm del fuso di Greenwich del 31 gennaio 2020. Fino al 31 dicembre 2020 si può viaggiare nel Regno Unito con la carta d’identità valida per l’espatrio e senza richiedere un visto.
Dopo 47 anni UK non fa più parte dell’Unione Europea, con la quale d’ora in poi saranno in corso le trattative economiche, commerciali, sanitarie per rivedere tutti i rapporti che hanno legato questo Paese con quelli dell’Unione. È quasi certo che dal 2021 servirà il passaporto per viaggiare in UK e che sarà necessario richiedere un visto, tipo l’Esta per andare negli Stati Uniti.
Per la copertura sanitaria, per adesso è valida la tessera sanitaria europea. In futuro, sarà necessario stipulare un’assicurazione sanitaria di viaggio.
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USA, le spiagge più belle di Los Angeles
E’ oro puro liquido, caldo, la luce all’ora del tramonto sulle spiagge di Los Angeles. Te ne rendi conto subito, già quando stai per atterrare al LAX in pieno giorno, quando i raggi del sole rimbalzano sulle carrozzerie delle automobili in perenne coda nel dedalo di strade di questa infinita città americana. Sei ancora in aereo, eppure sei quasi accecato dai bagliori che rimandano i tetti e i parabrezza delle auto. Sembra un serpente luminoso, quello che cerca di muoversi e di imboccare uno svincolo pur di uscire dall’inferno. Il sole, qui in California, non perdona e a Los Angeles picchia duro. Poi, a fine giornata, si ammorbidisce e resta, come sulla pelle, solo quell’ultima carezza tiepida prima che cali la sera.
Il nostro viaggio on the road nell’Ovest degli Stati Uniti è cominciato e finito a Los Angeles. Nel mezzo, oltre cinquemila chilometri, il Nevada, lo Utah, l’Arizona e quell’America che non ti scordi.
In viaggio tutto l’anno con Valigia a due piazze
Gennaio. E’ di nuovo tempo di bilanci e i più golosi, proprio come noi, al ritorno dall’ultimo viaggio durante le vacanze di fine anno, sono già alle prese con Volagratis e Skyscanner – solo per citarne alcuni – per trovare l’offerta per le prossime avventure. Inoltre, lo abbiamo letto con grande interesse, il 2016, con pochi giorni di ferie, concederà a molti di partire per lunghi ponti: oltre a Pasqua che ci regala sempre delle soddisfazioni, il 25 aprile sarà un lunedì, e il 2 giugno un giovedì, con la possibilità, prendendo il venerdì, di organizzare un viaggio di quattro giorni. Il 15 agosto è di nuovo lunedì e il primo novembre è un martedì, quindi alzi la mano chi non ha già pensato di prendere ferie il 31 ottobre, giorno di Halloween, per una fuga d’autunno. E poi, di nuovo, eccoci a dicembre, con un 8 dicembre che arriva di giovedì e concede a chi ruberà venerdì 9, altri quattro giorni pre-natalizi. Allora ripercorriamo l’anno appena concluso con tanti consigli di viaggio e con fotografie che fanno venire voglia di partire subito, senza neanche finire di leggere.
Svizzera: weekend a Basilea in #4idee (n.16)
Si sveglia presto, la città vecchia di Basilea. Nelle prime ore del giorno, la foschia si solleva dal letto del fiume Reno, che la separa dalla parte nuova di Basel, e si sposta lenta tra le strade medievali in salita, avvolgendo le fontane e bussando alle persiane in legno delle piccole case che, un po’ storte, sembrano sorreggersi l’una con l’altra. Poi si alza il sole e, nelle giornate di bel tempo, spazza via tutto con il suo calore. Si respira aria di montagna e il cielo è così blu da accecare. Basilea però si stanca presto e alle cinque del pomeriggio Altstadt – la città vecchia – si è già svuotata. Sono forse tutti presi da un languorino, i locali si affollano e dalle finestre illuminate si intravedono i boccali di birra che si alzano verso i bei soffitti a cassettoni per un brindisi e le risate arrivano fin sulla strada. E così, come in tutta la Svizzera e nel Nord Europa, bisogna adattarsi ai diversi momenti in cui è scandita una giornata. Con le nostre #4idee vi suggeriamo che cosa non perdere a Basilea in un fine settimana.
Quello che Parigi vorrebbe
E voi, quali Paesi avete cancellato dalla lista dei viaggi ancora da fare? Quando si punta l’indice sulla mappa, ci sono alcune zone del mondo sulle quali lo sguardo non scivola neppure più per sbaglio. Qui no, perché c’è la crisi e forse posso pagare solo in contanti, è scomodo. Qui no, perché c’è stato un attentato qualche mese fa. Qui no, perché le donne vanno in giro con il volto coperto, non c’è da fidarsi. Qui no, c’è la guerra. E così, un po’ alla volta, la carta geografica si è sbiadita: ha perso nomi e colori e interesse. Forse anche i confini, così gli insegnanti, a scuola, a volte sono in difficoltà nell’indicarli ai loro studenti che, invece, più di tutti avrebbero bisogno di costruirsi un’idea leggendo e imparando la storia. Perché è da lì che nasce il pensiero, non tra le chiacchiere da bar.