Gennaio. E’ di nuovo tempo di bilanci e i più golosi, proprio come noi, al ritorno dall’ultimo viaggio durante le vacanze di fine anno, sono già alle prese con Volagratis e Skyscanner – solo per citarne alcuni – per trovare l’offerta per le prossime avventure. Inoltre, lo abbiamo letto con grande interesse, il 2016, con pochi giorni di ferie, concederà a molti di partire per lunghi ponti: oltre a Pasqua che ci regala sempre delle soddisfazioni, il 25 aprile sarà un lunedì, e il 2 giugno un giovedì, con la possibilità, prendendo il venerdì, di organizzare un viaggio di quattro giorni. Il 15 agosto è di nuovo lunedì e il primo novembre è un martedì, quindi alzi la mano chi non ha già pensato di prendere ferie il 31 ottobre, giorno di Halloween, per una fuga d’autunno. E poi, di nuovo, eccoci a dicembre, con un 8 dicembre che arriva di giovedì e concede a chi ruberà venerdì 9, altri quattro giorni pre-natalizi. Allora ripercorriamo l’anno appena concluso con tanti consigli di viaggio e con fotografie che fanno venire voglia di partire subito, senza neanche finire di leggere.
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Torino da vedere in #4idee (n.12)
Metà anni Novanta. Appena avevamo il via libera dei nostri genitori, prendevamo il treno da Alessandria e andavamo a Torino. Eravamo sei, otto o anche di più, dai 14 ai 16, forse 17 anni e ci sembrava un viaggio senza fine, su un treno regionale con gli scompartimenti. Non trovavamo quasi mai posto e per tutta la tratta ce ne stavamo in corridoio, sperando che si liberasse un sedile ribaltabile e che non passasse il carrello bar che ci avrebbe mozzato i piedi. Andavamo a trovare gli amici del mare, per trascorrere mezza giornata insieme, per accorciare le distanze, per far arrivare più in fretta la prossima estate. Scendevamo alla stazione di Torino Porta Nuova che era molto diversa da quella di oggi. Sgangherata, sporca, troppo vuota al di fuori degli orari di punta. Attraversavamo il Giardino Sambuy e iniziava il nostro giro. Avevamo tappe fisse irrinunciabili: il pranzo alla pizzeria Seven Up in via Andrea Doria, dietro a via Cavour, oppure al Mc Donalds sotto i portici di Piazza Castello. E guai a non trascorrere qualche ora da Maschio. Il tempio della musica: 650 metri quadrati su tre piani. Quattro vetrine in un palazzo d’epoca. Aperto dal 1961, nel 2003 ha chiuso i battenti. E io non ho più vent’anni.
Un anno di viaggi con Valigia a due piazze
Buon anno di viaggi! E’, questo, l’augurio che vi facciamo da Valigia a due piazze, appena rientrati in Italia dopo un lungo e impegnativo – sotto diversi punti di vista – viaggio in India. Chi ci segue anche su Instagram, ha vissuto giorno per giorno i nostri spostamenti e ha viaggiato insieme a noi da Delhi verso il Rajasthan, poi nell’Uttar Pradesh e nel Madhya Pradesh. Sono di questi giorni le ultime foto che trovate sul profilo Instagram di @laeli o cercando gli hashtag #valigiaaduepiazze e #valigiaaduepiazzeinindia.
Con questo post però vogliamo ripercorrere i consigli di viaggio del 2014 che – ve lo ricordo – non sempre corrispondono a quelli effettivamente realizzati durante lo scorso anno, perché io ho sempre bisogno di raccogliere le idee e di conservare parte delle emozioni provate solo per me prima di raccontarle anche a voi. Qui il post dell’anno scorso.
New England: Boston, Halloween e foliage
La stagione di Boston è l’autunno. Foliage, zucche ad addobbare l’ingresso delle case, insomma la città si colora di giallo, rosso e arancione. E ci siamo accorti di quanto Halloween sia sentito negli Stati Uniti (potendo, cercate di trascorrerne almeno uno in vita vostra lì) quando, dalla finestra del nostro albergo, la mattina del 31 ottobre abbiamo visto salire sullo scuolabus i bambini travestiti da streghe, scheletri e fantasmi. Eccoli lì, in fila, mano nella mano con le mamme e i papà, poi un veloce saluto e tutti insieme sul pullman giallo per una giornata di divertimento mostruoso prima della serata da trascorrere, bussando di porta in porta, chiedendo Trick or treat?, Dolcetto o scherzetto?
Sud-est asiatico: Singapore, lo scalo ideale
Quando andare a Singapore? Sempre. E’ lo scalo ideale per i viaggi nel Sud-est asiatico. Bastano un paio di giorni per visitarla, spezza le lunghe ore di volo ed è moderna e accogliente perché ognuno può trovare ciò che più gli interessa. Architettura ambiziosa, alberghi coloniali, grandi firme, una vasta Chinatown, angoli di verdissima giungla in piena città, giardini avveniristici, templi induisti e la piscina più bella del mondo: la SkyPool del Marina Bay Sands.
Come organizzare un viaggio fai da te – parte II
Questa è la seconda parte dei consigli per organizzare una vacanza intelligente fai da te in giro per il mondo. Vi consiglio di leggere la prima parte in cui vi raccontiamo di itinerari, voli e spostamenti. L’ABC del viaggiatore che prepara da sé una vacanza on the road è questo: prima itinerario, poi volo, poi alberghi. Le tappe vanno stabilite sempre prima di ogni altra cosa, perché sono loro a dare le dimensioni e il ritmo a tutto il viaggio.
Week end last minute ad Atene
Perché, amici miei, ogni volta che organizzate un fine settimana all’estero, sento sempre ripetere le stesse mete? Andiamo a Londra. Facciamo due giorni a Parigi. Vado a Berlino. Beh, lo sapete che Atene è bellissima?
Grecia non è solo sinonimo di vacanze estive, spiaggiati come balene a prendere il sole sulle isole, aspettando l’ora del tramonto per fare l’aperitivo e aprire le danze per tutta la notte. Atene è una città che si può raggiungere facilmente con voli low cost (con Ryanair o EasyJet in due ore e mezza da Milano senza scalo, oppure da Roma con volo diretto Alitalia, EasyJet, Aegean o Olympic in due ore) e soprattutto, pur nella sua estensione, permette di potersi gestire un week end senza perdere nulla di quello che è essenziale per portare a casa un po’ di magia, un po’ di presente e un po’ di passato fusi insieme. Scendere dall’Acropoli e perdersi negli animati vicoli del centro, ricchi di negozi di artigiani e di gallerie d’arte è un attimo. Lo dice anche Google AdWords che cosa vedere ad Atene e visitare Atene sono ricerche con una media mensile molto bassa. Vediamo se con qualche consiglio mirato può venirvi voglia della capitale greca.
Istanbul, ponte tra Oriente e Occidente
Primavera a Istanbul. Il mio cappotto verde a stampa tartan. Il balik ekmek mangiato con l’acquolina in bocca sotto il ponte di Galata. Le voci cantilenanti dei muezzin che, a partire dall’alba, rimbalzano da una moschea all’altra. Le carpe giganti della Cisterna Basilica. Il taxi che sbagliava sempre strada, girando su se stesso e facendoci perdere l’orientamento, e che non riusciva a portarci a Nevizade Sokak. I dolcissimi lokum. Il pepe comprato al bazar delle spezie e che ancora centellino per insaporire alcuni piatti. La maestosità della Basilica di Santa Sofia che fa sentire sperduti e nella quale sembra di poter percepire la stratificazione delle religioni che ha ospitato: cattedrale cattolica prima, sede patriarcale greco-ortodossa poi, moschea dopo, museo oggi. La nebbia di Anadolu Kavagi, alla fine del Bosforo. Il tramonto illuminato da centinaia di puntini lontani, le moschee con i loro minareti, là dove curva il Corno d’Oro, sull’altura di Eyüp. Con qualche giorno a Istanbul non ci si può illudere di capire la complessità della capitale turca né di passare attraverso i vari livelli di questa città, ma certo si può assaporare qualcosa che poi viene a casa con noi. E ci resta per sempre.
Il 2013 di Valigia a due piazze, un viaggio lungo un anno
Questo non è proprio il primo post dell’anno, in quello sul Messico c’era un trucco: preimpostato prima della partenza per il Marocco (di cui avete già visto qualche scatto sul mio profilo Instagram @laeli e sulla pagina Facebook di Valigia a due piazze), l’ho poi pubblicato accordandomi con i colleghi de IlGiornale.it, che, come sapete, dallo scorso novembre ci ospita sul suo server.
E quindi eccoci con l’effettivo primo articolo 2014, con cui entriamo nel nostro secondo anno di vita (il compleanno del blog sarà il 3 marzo, annotatelo!). Ripercorriamo con voi i post 2013, con una foto a viaggio, scelta perché più significativa o sull’onda dell’emozione che mi risveglia.
Vi rammento che i viaggi che abbiamo realizzato nel 2013 non corrispondono ai post che man mano avete letto l’anno passato. Quelli li penso, li preparo e poi li scrivo – dopo avere lungamente riordinato gli scatti di Francesco (e qualcuno mio, soprattutto quelli con lo smartphone) – a seconda di ciò di cui ho voglia di raccontarvi. A volte è un’urgenza, a volte mi rendo conto che può essere il periodo giusto per farvi venire voglia di raggiungere una precisa destinazione, altre volte ancora capita che mi venga in mente un episodio che desidero condividere con parole e immagini con voi. E poi sapete che devo fare decantare un viaggio, dopo essere tornati a casa e aver disfatto la valigia a due piazze. Diciamo che l’ordine cronologico mi piace in ogni particolare della mia vita, ma resta fuori da questo blog, che cresce, con amore, in ordine sparso.
Chi sono
Valigia a due piazze è quella che da qualche anno a questa parte preparo prima di ogni viaggio: per me e per mio marito Francesco. Ci siamo sposati a New York quando ci conoscevamo da appena tre mesi e la nostra vita insieme è sempre stata un viaggio, fin dall’inizio: per fare i pendolari dell’amore tra Milano e Roma e in giro per il mondo.
Valigia a due piazze è quella che vorrei condividere con i lettori, che possono seguire con fiducia i nostri consigli, sperimentati in presa diretta.
Io sono Elisa, giornalista professionista, passata dalla cronaca di strada, dalla radio e dalla tv agli uffici stampa. Sono stata direttore responsabile per tre anni di un mensile femminile, I Like IT magazine. Piemontese di nascita (monferrina orgogliosa: da qui il mio diploma da sommelier professionista), ho scritto con Morellini Editore New York al femminile (settembre 2016, con aggiornamento gennaio 2017 e con seconda edizione completamente aggiornata e rivista novembre 2019), bestseller dell’editore ma anche consigliato da La Feltrinelli tra i 100+1 titoli da non perdere assolutamente, Prête-à-Partir. Tutti i consigli per la viaggiatrice perfetta (giugno 2017), Londra al femminile (settembre 2018), Monferrato Alessandria e Asti (novembre 2019). Sto scrivendo Parigi al femminile che uscirà nell’autunno 2020 e nel 2021 toccherà a Gerusalemme, sempre con Morellini Editore.
Potete sentirmi parlare di viaggi ogni sabato mattina dalle 12.00 alle 13.00 su Radio LatteMiele nella trasmissione con Anna Patti Tutti amano il weekend.
Per scrivermi e per proposte di collaborazione valigiaaduepiazze@gmail.com.