Un lo chiamano il Quartiere Arcobaleno o la Burano di Milano, l’altra la Piccola Londra di Roma. Ma davvero? Beh, forse non vedo proprio queste similitudini, ma di certo queste strade private, nelle due grandi città italiane, per i colori delle loro case e l’architettura ricordano, se non l’isola veneziana e gli scorci tipici londinesi, qualche borgo ligure.
LA PICCOLA LONDRA DI ROMA
Case basse e dipinte a tinte pastello, al massimo a due piani, piccoli giardini con palme e fiori, strade silenziose anche se poco al di là si è nel cuore nel traffico cittadino più intenso, ingressi con qualche gradino. E poi loro, le porticine colorate, al di là dei cancelli su cui si avvitano i rampicanti. Anche i gatti trovano il loro spazio sui sampietrini al sole, cosa che non potrebbero fare in mezzo a nessun’altra strada di Roma.
Qui siamo nel Quartiere Flaminio, a due passi da quel piazzale delle Belle Arti che è la porta d’ingresso ai Parioli. La strada è privata e si consiglia sempre di rispettare il silenzio e chi ci abita. Il nome di Piccola Londra, a questa strada, è stato affibbiato perché fa molto Instagram, ma da sempre è conosciuto come il Vicoletto del Flaminio. Tra gli alti palazzi borghesi di questa zona – siamo tra via del Vignola e via Flaminia – dietro a un cancellato il più delle volte aperto, ecco la stradina percorribile solo a piedi. Si chiama via Bernardo Celentano, ma se ci state, dite pure che siete andati a visitare la Piccola Londra.
Le villette in stile vecchia Londra di via Bernardo Celentano sono state progettate da Quadrio Pirani. L’idea era venuta al sindaco Ernesto Nathan (siamo all’inizio del Novecento), anglo-italiano, che desiderava portare Roma al livello delle grandi capitali del mondo (stiamo ancora in attesa…). Nel piano regolatore che la sua Giunta approvò c’erano alcune indicazioni, tra cui quella che diceva che i fabbricati non avrebbero dovuto essere più alti di 24 metri e i villini non avrebbero dovuto superare i due piani e avere cancelli di ferro.
Di quel piano urbanistico, oggi resta la testimonianza del Vicoletto del Flaminio. Avete presente i mews di Londra di cui vi ho parlato qui e nel dettaglio nel mio libro Londra al femminile? Ecco, via Bernardo Celentano sembra proprio uno di questi. Andate a scoprirli!
IL QUARTIERE ARCOBALENO O LA BURANO DI MILANO
A Milano, alle spalle di piazza Cinque Giornate e di corso XXII Marzo, c’è un Quartiere Giardino con le case colorate che ricordano i borghi della Liguria, in cui i muri esterni delle abitazioni che affacciano sul mare erano dipinti a tinte accese e diverse l’una dall’altra in modo da fare riconoscere la propria ai pescatori che uscivano per mare. Quella milanese però è stata associata a Burano perché oltre ai pastello, alcuni colori delle villette sono più accesi, proprio come nelle isolette della Laguna. Chiamatela come preferite, ma sappiate, per riuscire a trovarla sullo stradario di Milano, che il suo vero nome è via Abramo Lincoln. E c’è chi lo conosce come il Quartiere Arcobaleno di Milano.
Rosa, giallo, lilla, azzurro, rosso e verde. Con qualche palma dall’alto fusto. Se vivete a Milano da tutta la vita, non crucciatevi. Io ho vissuto a due passi per quattro anni, quando frequentavo l’università, ma non ci so o mai capitata.
La storia? Alla fine dell’Ottocento, una cooperativa operaia progetto un Quartiere Giardino composto da piccole abitazioni a prezzi accessibili e destinate ai lavoratori della zona di Porta Vittoria. Man mano gli abitanti di via Lincoln e dei cortili limitrofi hanno iniziato a colorare le facciate delle case e dal 1998 c’è un’associazione che tutela l’area, Gli Amici della via Lincoln, per preservare quello che nel tempo è diventato – e resta – un villaggio al centro di Milano.
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Luca says
Il Vicoletto del Flaminio è bellissimo, ci sono stato giusto qualche giorno fa!
Non chiamatela Piccola Londra, pero’: Roma è Roma!
valigiaaduepiazze says
Hai ragione, Luca, ma tu lo sai come funziona la ricerca sui blog? 🙂
Navetta San Vito lo Capo says
bellissimo articolo le vie colorate di Milano mi danno un senso di ordine e pulizia e posti tranquilli dove vivere sereni.
valigiaaduepiazze says
È proprio vero e abbiamo tutti bisogno di un po’ di silenzio!
Elisa
Darione says
Sembrano veramente scorci di altre città molto più piccoline.