Non è un set cinematografico ed esiste davvero. E’ la città blu del Marocco, Chefchaouen. Incorniciata dalle vette del Rif, è una delle città più belle del Nord Africa e – anche se il turismo ha preso piede negli ultimi anni – va detto che a Chefchaouen non si arriva rapidamente, per cui è ancora oggi esclusa dai tour più classici. Insomma, è il momento giusto per godere di questa città tutta dipinta delle svariate tonalità di azzurro. Vicoli, scale, porte, finestre: tutto è blu, turchese, acquamarina. Siete amanti delle foto scattate alle porte, magari quelle un po’ scrostate, intagliate e dalle grandi serrature che fanno tanto atmosfera? E’ tempo di organizzarvi per un viaggio, anche una breve vacanza di tre giorni, a Chefchaouen.
I marocchini sanno essere tanto scostanti quanto accoglienti. A Chefchaouen si capisce subito, appena si mette piede nella medina, la parte più antica della città, quella chiusa al traffico, che qualche sguardo obliquo potrebbe arrivare. Le donne camminano svelte per tentare di evitare i flash delle macchine fotografiche e di restare immortalate per sempre mentre trasportano vassoi di pane nei video dei turisti. E gli uomini con la djellaba celano volentieri il volto nella tipica tunica con il cappuccio. Anche nel suq, soprattutto quando cala la sera, si capisce di essere un po’ fuori luogo, con l’abbigliamento occidentale, quando qui tra le aspre vette del Rif gli abitanti credevano di essere al riparo dai turisti. E’ nelle ore centrali del giorno, infatti, che la cittadina si riempie poiché sono molti i visitatori di giornata, che alla mattina presto e alla sera non sono ancora arrivati oppure sono già ripartiti per altre mete, nei tour che non lasciano scampo e neppure concedono di prendere un po’ di fiato.
- IL CONSIGLIO
Restate a dormire a Chefchouen, è solo così che riuscite a godervi anche qualche ora di assoluto silenzio e soprattutto sarà più facile scattare qualche fotografia senza troppi intrusi in mezzo. Non fate toccata e fuga, perdetevi tra le strade della città blu del Marocco e – assolutamente – scegliete un riad nella medina.
Dove dormire a Chefchaouen? Noi abbiamo fatto base al delizioso Lina Ryad, nel cuore della medina blu. Ricordo favolose colazioni preparate al momento. Lo ha prenotato per noi Olga di Oro del Deserto, di cui vi abbiamo già raccontato in altri articoli sul Marocco.
- COME ARRIVARE A CHEFCHAOUEN
Non lamentatevi se non è semplice e breve raggiungere Chefchaouen perché, per fortuna, è ancora una perla (un po’) nascosta del Marocco. Se presa d’assalto, perde davvero gran parte del suo fascino. Come si raggiunge Chefchaouen? Sono in molti ad allungare il tour delle città imperiali del Marocco, arrivando quindi nella città azzurra da Rabat o da Fez. Significa percorre in automobile dalle 4 alle 5 ore. Ecco perché abbiamo preferito escluderla dal nostro viaggio in Marocco che invece aveva compreso il deserto e di sceglierla come destinazione ad hoc per un’esplorazione più breve. Da Tangeri infatti sono appena due ore di strada. Che abbiamo percorso con un driver, che è poi venuto a recuperarci due giorni dopo (all’andata, da Tangeri, avevamo fatto una sosta nella città bianca del Marocco, sempre nella zona dei Monti del Rif, Tétouan). Lo dico sempre (e l’ho scritto nel mio libro Prête-à-Partir. Tutti i consigli per la viaggiatrice perfetta) : non abbiate fretta e non mettete troppa carne al fuoco, altrimenti non riuscite a godervi niente. Poi il Marocco è così vicino che è facile organizzare un altro viaggio.
- QUANTI GIORNI A CHEFCHAOUEN
Proprio per i trasporti non immediati (non c’è un aeroporto vicino), il consiglio è quello di fermarsi almeno due notti. Sempre per non fare le corse e per poter godere un po’ di questo villaggio incantato, scoprendone ogni anfratto. E’ un labirinto, vi perderete, ma poco importa perché è tutto piccolo e presto o tardi troverete una porta blu che finalmente vi è familiare. E forse è proprio quella del vostro riad.
Chefchaouen è un’ottima meta per un ponte di primavera o per le vacanze di Pasqua. Quando ancora non fa troppo caldo. Ma anche per un weekend lungo a ottobre o novembre.
- CHE COSA FARE E VEDERE A CHEFCHAOUEN
La medina di Chefchaouen è una delle più belle del Marocco. Se la medina di Fez è un dedalo di strade le quali non vi faranno più trovare la strada di casa, quella di Chefchaouen è piccola e compatta e non si corre il rischio di smarrirsi. Il cuore della medina è Plaza Una el-Hammam (con la kasbah e la Grande Mosquée) sulla quale si affacciano caffè e ristoranti in cui vi consigliamo di salire per apprezzare il panorama.
Bighellonate tra i caffè con terrazza, scegliete le inquadrature migliori, fate una scorpacciata di porte e vicoli blu, curiosate tra i negozi di arte e in quelli di profumi, saponi (olio di argan favoloso!) e di borse colorate in rafia per la spiaggia. Scegliete un ristorante grazioso e riposatevi. Due giorni così, vi rimettono al mondo.
Tra i locali da provare a Chefchaouen, detta anche The Blue Pearl, segnatevi Restaurant Beldi Bab Sour, Lala Mesouda, La Lampe Magique (tre piani tutti blu e una bella terrazza in cima). Se avete l’automobile, andate fuori città (circa dieci minuti di strada) all’Auberge Dardara Restaurant.
Fate scorta di pezzi di profumo, di resine profumate. Nella medina c’è un negozio a due piani (non potete sbagliarvi) in cui perdervi. Io, dopo averli provati un paio di anni prima nei suq a ridosso del deserto ed essermi trovata sempre con la biancheria profumatissima, ho acquistato pezzi colorati di profumo. Adoro quello all’ambra, ma qui vanno forte anche quello al sentore di argan e all’erba luisa (è quello verde!).
- PERCHÉ CHEFCHAOUEN È DIPINTA DI BLU?
Chi è stato in India, sa che esiste la città blu di Jodhpur, in Rajasthan. Il borgo più antico della città è ancora oggi dipinto di blu poiché un tempo è lì che viveva la casta dei Bramini, i sacerdoti indiani. Si tratta quindi di motivi religiosi e per differenziarsi, a colpo d’occhio, dalle caste più basse della società. La Perla Blu del Marocco, Chefchaouen, perché è blu? Esiste più di una ipotesi. Intanto, dopo un giorno di passeggiate tra il blu delle strade di Chefchaouen siamo quasi certi che anche voi aspetterete di vedere apparire il mare, girato l’angolo e scesa l’ennesima scala azzurra. No, non siamo su un’isola greca, bensì nell’entroterra marocchino. E pensate che fino a circa quarant’anni fa era considerata sacra per i musulmani per cui era vietato l’ingresso a persone di altra fede religiosa e agli stranieri.
Poiché nel 1471 gli esiliati andalusi – musulmani ed ebrei – hanno fondato Chefchaouen, una delle ipotesi più valide è quella secondo la quale sono stati gli ebrei a dipingere le case e le strade di blu per richiamare i colori di quello che dovrebbe essere il Paradiso. E poi c’è la teoria più pratica: il blu sarebbe un colore che tiene alla larga moscerini e zanzare.
Le varie culture di Chefchaouen oggi si fondono tra loro in città proprio come le varie tonalità di blu: i berberi, i musulmani e gli ebrei-andalusi.
Lasciatevi ispirare dalle ultime foto di Chefchauen e organizzatevi per il prossimo ponte di primavera.
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lucrezia says
ho sentito parlare di questa città da una amica musulmana e oggi ho trovato il vostro articolo. Quanto mi piacerebbe andarci anche perchhè io adoro il Marocco a marra sono stata quattro volte ho fatto il tour delle città imperiali e il sud ma trovo sempre meno persone disposte a venire con me in Marocco.
Tu sei andata da sola o in compagnia. ? Cosa ‘ l’oro del deserto ?
Quindi consigli di andare a Tangeri con l’aereo e prendere unì autista e raggiungere il posto.
Ringrazio anticipatamente per una vostra risposta.
Lucrezia
valigiaaduepiazze says
Ciao Lucrezia,
Chefchaouen è una meta incredibile e ti consiglio di partire appena riesci a organizzarti. Se sei già in Marocco per un tour completo, puoi vedere qual è la città più vicina per raggiungere La Città Blu in automobile. Altrimenti se parti dall’Italia, ti consiglio di atterrare su Tangeri e da lì farti portare da un driver.
Oro del Deserto è un tour operator italiano con sede a Marrakech.
Il Marocco – ci tengo a specificarlo – è molto accogliente e dovrebbe essere escluso dalla scia di attentati terroristici che hanno coinvolto alcuni Paesi in questi ultimi anni. Il Marocco infatti non ha mai aderito alle cosiddette Primavere arabe e – semplificando un po’ il discorso – si può dire che gli attentatori non sono interessati a colpire questo Paese, perché in qualche modo non si è ribellato, diciamo così. È davvero una semplificazione ma può essere utile per comprendere come stanno le cose in Marocco.
Un caro saluto,
Elisa
Arianna Zanforlini says
Ciao!
Che dire, articolo stupendo, stavo proprio pensando di organizzare per il ponte di Ognissanti una gita di tre notti a Chefchaouen. Il vostro alloggio è a dir poco incredibile ma purtroppo non disponibile nelle date in cui ho cerato. Sapreste suggerirne altri simili?
Grazie mille
valigiaaduepiazze says
Ciao Arianna,
il nostro albergo ci è stato indicato dalla mia amica e collega giornalista Olga che ha un’agenzia di viaggi a Marrakech. Vuoi che ti metta in contatto con lei e le mandi una mail a mio nome?
A presto, ciao!
Elisa
Clara says
Ciao, vi ricordate il driver che avete utilizzato per raggiungere Chef da Tangeri? Noi atterreremo il prossimo mese proprio a Tangeri e pensavamo di raggiungerlo appunto con un driver essendo 4 ragazze.
valigiaaduepiazze says
Ciao Clara,
ottima scelta, Chefchaouen! Vi piacerà tantissimo. Il driver è la scelta migliore: la più rapida e la più sicura. Il nostro driver ce lo ha trovato Olga, amica e collega giornalista che ha un’agenzia di viaggio a Marrakech, ma dà assistenza anche solo per l’autista. Vuoi che vi metta in contatto con lei, così le scrivete a mio nome?
Aspetto vostre,
Elisa
daniela vallone says
Ciao io dovrei andare a Marrakech dal 23 al 30 gennaio potresti darmi il contatto della tua amica che ha l’agenzia a Marrakech ?
valigiaaduepiazze says
Ciao Daniela, puoi scriverle qui da parte mia: olga_piscitelli@yahoo.it. Buon viaggio!
Elisabetta says
ciao Elisa, il prossimo aprile saremo a Malaga. Arriveremo in aereo con ripartenza da Siviglia. In quei otto giorni secondo te, è fattibile andare a Chefchaouen ? ci piacerebbe dedicare un paio di giorni a questa città ma non so se tra traversata e driver ci stiamo dentro con i tempi…
Il tuo reportage ha fatto scattare la curiosità di vedere questa perla. Fammi sapere, grazie !
valigiaaduepiazze says
Ciao Elisabetta,
mi sfugge come andate dalla Spagna al Marocco, in volo? Se mi dai qualche informazione in più, provo a darti una mano.
Ciao!
Elisa
Elisabetta says
L’idea è di andare a prendere il traghetto a Gibilterra. Poi da Tangeri a Chefchauen in taxi. Abbiamo già prenotato due notti nella città blu…
valigiaaduepiazze says
Allora siete organizzatissimi. Io però non prenderei il taxi, Elisabetta, molto meglio un driver. Costa meno! Fammi sapere se hai bisogno.
Elisabetta says
Per l’autista devo contattare la tua amica Olga ? Secondo te è meglio prenotare anche i traghetti andata/ritorno?
valigiaaduepiazze says
Per i traghetti non so dirvi, ma io prenoterei. Per il driver vai sul sicuro sentendo l’agenzia di Olga, sì!
paola says
Ciao,
noi andremo a Chef il prossimo febbraio e da Fez avevo pensato di affittare una macchina cosa ne dici? purtroppo a Chef potremo restare solo una notte ma credo che non sia male
valigiaaduepiazze says
Paola, una notte a Chefchaouen è abbastanza, perfetto!
Sara says
Sto sognando di visitare questa città, con tutto il cuore. Adesso non mi resta che andare a caccia di offerte. 🙂
valigiaaduepiazze says
È davvero uno di quei luoghi da visitare senza dubbio una volta nella vita, Sara!
Gianluca says
Questa città è una di quelle mete che rimangono nel cuore, sia per il particolare colore delle sue mura, ma a mio parere soprattutto per il clima che si respira passeggiando per le viuzze, nella tranquillità assoluta senza il “piacevole caos” delle grandi città marocchine.
valigiaaduepiazze says
Ciao Gianluca, quello che definisci caos delle città marocchine a mio parere c’è anche qui, ma è proprio l’autenticità di questi luoghi! Anzi, al tramonto sembra che anche chi è stato al riparo dal caldo esca e davvero la città si anima.
Anna says
Ciao Elisa, io ed il mio ragazzo stiamo progettando di andare a Chefchaouen partendo da Tangeri. Pensavamo di trascorrere una o due notti a Tangeri e poi spostarci con il driver. Per quanto riguarda quest’ultimo, ha un unico punto di ritrovo o basta dargli l’indirizzo di partenza e arrivo ed è tutto fatto? Posso contattare la tua amica Olga a tuo nome prossimamente?
Attendo tue notizie.
Un saluto!
Anna
valigiaaduepiazze says
Ciao Anna,
di solito ci si accorda con il driver in modo che venga a prendervi dove vi è utile e vi porti a destinazione e poi viene a recuperarvi. Certamente, puoi sentire Olga quando vuoi a mio nome. Fammi sapere!!
Elisa
alessandro says
ci piacerebbe visitare la città blu ma anche Marrakech come si può conciliare? se si può
valigiaaduepiazze says
Ciao Alessandro,
non sono così preparata per darti i dettagli di come fare, io racocnto storie di viaggio, ma per conciliare le due mete (non vicine, né comode) in un unico viaggio, ti consiglierei di sentire la mia amica Olga che organizza tour in Marocco. Se hai bisogno il contatto, ti lascio la mail.
Elisa
Monica says
Ciao Elisa,
Complimenti!!!
Vorrei visitare la Città Blu e trascorre qualche giorno in quella zona, posso avere il contatto della tua amica Olga per capire come organizzare?
Pensavo di unire due città, Tangeri o Fez e Chefchaounen…
Grazie mille,
Monica
valigiaaduepiazze says
Ciao Monica, scrivimi una mail e ti do subito l’indirizzo di Olga! Forse mi hai scritto anche su Facebook e ti ho già risposto? Non vorrei foste due Monica e mi sto confondendo. La mia mail è valigiaaduepiazze@gmail.com.
Elisa
anna maria says
Ottimo modo di visitare parti a scelta del Marocco. Io e la mia compagna abbiamo scelto il tour “Marrakech, deserto e sud del Marocco in 8 giorni” ed è stata un’esperienza indimenticabile, ben oltre le nostre aspettative. Le meraviglie naturali e culturali sono numerosissime, ma, cosa da non sottovalutare, vengono valorizzate da un tipo di itinerario che favorisce l’equilibrio perfetto tra un’esperienza turistica e una più profonda, a contatto col territorio ed i suoi meravigliosi abitanti, senza, però, rinunciare alla comodità. Le persone da ringraziare per questa esperienza sono numerose, ma in particolare voglio ringraziare gli organizzatori del tour: Moroccodeserttour4x4.com
Ci siamo trovati benissimo anche con la nostra guida ismail oulfakir, sempre simpatico e disponibile, ci ha spiegato tante cose della cultura e delle tradizioni locali.
Siamo stati del tutto spensierati, che é la cosa fondamentale per vivere a pieno una vacanza
valigiaaduepiazze says
Anna Maria, io lascio il suo messaggio invece di cancellarlo, ma mi sembra ridicolo fare pubblicità qui su questo blog molto letto al tour a cui vi siete appoggiati. Se lo ricordi per la prossima volta.
Felice invece che vi sia piaciuto il viaggio in Marocco perché è un Paese straordinario e i suoi abitanti sono accoglienti con i turisti come ho trovato poche volte nel mondo.
Giuseppe Arona says
Marocco incantevole! Che dire se non che tutto il Marocco è incantevole, un luogo dove ci si trova a proprio agio e per conoscerlo non basta un “tour”: per questo motivo, chi ci va una volta ci ritorna, ci ritorna, e ci ritorna ancora: io l’ho fatto sette volte!
valigiaaduepiazze says
È vero, Giuseppe. Uno dei luoghi più accoglienti in cui sia mai stata! Speriamo di poter tornare presto in Marocco.