Non è il Grand Canyon, quello in cui saltano nel vuoto Thelma & Louise nella scena finale del film di Ridley Scott. Siamo nello Utah, non lontano da Moab. E non è solo un salto nel vuoto, questo è un salto nella preistoria. Nella natura primordiale di Canyonlands c’è qualcosa che non si trova altrove, sulla Terra. Forse siamo addirittura su un altro pianeta. E gli spazi, come sempre fuori dai grandi centri abitati negli Stati Uniti, sono così vasti che sembra che al di là di questo non possa esistere altro. Al Dead Horse Point State Park si ha l’impressione di scoprire, finalmente, che cosa è stata la vita all’inizio della sua esistenza. E’ un viaggio all’indietro nel tempo e, solo in quel momento, ci si rende conto che, prima, non avevamo ancora visto e conosciuto niente.
Thelma & Louise ci hanno sempre tratto in inganno perché nel film dicono che stanno andando verso il Grand Canyon ed è lì che l’elicottero dell’FBI le individua e appare proprio dal fondo del canyon, che però è quello del Dead Horse Point State Park, a Canyonlads. E il lungo viaggio nel deserto non è in Arizona, dove si trova il Grand Canyon, ma nello Utah. Sono facilmente riconoscibili alcuni dei pinnacoli più famosi dell’Arches National Park e, se state organizzando un viaggio on the road nell’Ovest degli Stati Uniti, non potete non inserire queste mete, facendo base a Moab, un’oasi verde nel cuore del deserto, circondata da alte montagne rosse. Facendo tappa a Moab si ha l’opportunità di vedere Arches, Canyonlands e il mitico fiume Colorado che è così lento, a causa delle numerose anse che ha scavato nel tempo, da sembrare immobile. Fermatevi tre notti almeno. Noi siamo arrivati qui da Panguitch, dopo aver visitato il Bryce Canyon e aver percorso la storica Route 12. E il nostro viaggio è poi proseguito dallo Utah verso l’Arizona passando per la Monument Valley.
Arches National Park si trova a pochi chilometri da Moab. Il parco raduna circa duemila archi di pietra, alcuni dei quali a causa dell’erosione del vento e delle piogge sono in parte crollati. Si può entrare in auto, ma dalla strada non vedrete nessuno degli archi, perciò preparatevi a camminare a lungo – e sotto il sole – per riuscire a scorgerli e a fotografarli. Non solo scarpe comode, ma acqua da bere (all’interno del parco non c’è nulla, se non il visitor center all’ingresso, ma è troppo lontano da raggiungere quando siete a caccia di archi), acqua da vaporizzare, un cappellino per ripararvi dal sole e crema solare.
Potete entrare con l’Interagency Annual Pass che vi permette di visitare i parchi nazionali americani per un anno e se pensate di vederne più di tre in un viaggio, vi conviene farlo. Vi ho spiegato di più qui. Altrimenti pagate 10 dollari per entrare con l’automobile e 5 per la moto (dura 7 giorni).
Una strada asfaltata lunga 37 chilometri attraversa il parco degli archi e due biforcazioni permettono di raggiungere il Windows Section e il Delicate Arch. Munitevi di mappa perché, anche se non vi capiterà certo di perdervi, alcune indicazioni non sono molto chiare. Appena superato l’ingresso in salita del parco, ad accogliervi ci sarà Park Avenue, altissime pareti rocciose chiamate così perché ricordano i grattacieli della famosa strada di New York. Questa è una delle location che si riconoscono facilmente in Thelma & Louise. Proseguendo la strada (e visibili dall’automobile, ma è d’obbligo la sosta), scoprirete la rupe delle tre comari, Three Gossips, e la Balanced Rock. I pinnacoli rocciosi più avanti fanno parte del Garden of Eden e le enormi rocce massicce ancora oltre fanno parte della Parade of Elephants perché evocano una parata di elefanti al circo. Seguendo le indicazioni, si raggiungono North and South Windows, il Turret Arch, il Double Arch e il Delicate Arch. Per raggiungere questo famoso arco, tenete conto che impiegherete circa un’ora e mezza per salire e quasi un’ora per scendere.
Canyonlands National Park è la preistoria e anche un condensato dei grandi parchi dell’Ovest d’America. E’ il Far West. Si passa dai rossi pinnacoli agli immensi archi sospesi nel vuoto, dalle gole profonde agli spazi immensi. Qui, la terra è come se si fosse lacerata. Canyonlands è attraversato da due gole imponenti in cui scorrono il Colorado River e il Green River. La confluenza dei due fiumi forma tre enormi isole di terreno: Island in the Sky, isola nel cielo, The Needles, gli aghi, The Maze, il labirinto. Se non siete esperti nelle avventure e se non avete il fuoristrada, è meglio se The Maze, uno dei territori più inaccessibili degli Stati Uniti, lo evitiate. Anche qui vale l’Interagency Annual Pass.
Non vi basterà una sola giornata per visitare Canyonlands, noi ci siamo concentrati su Island in the Sky, l’area in cui è stata girata la scena finale di Thelma & Louise. Island in the Sky si trova a circa 50 chilometri da Moab sulla US 191 in direzione nord, poi si prende la 313 South. E’ davvero un’isola nel cielo e una stretta lingua di terra unisce la terraferma a questo promontorio, The Neck. Seguite dal visito center la Scenic Drive. Un bel percorso da affrontare a piedi è quello che arriva al Mesa Arch in mezz’ora. E’ qui che si apre uno dei panorami più incredibili mai visti. Quando hai camminato a lungo sotto il sole in salita, arrivi a un punto in cui temi che non vedrai nulla e poi al di là di un grande arco di pietra si spalanca il vuoto e un panorama che profuma di un altro pianeta.
Il famoso Dead Horse Point State Park è all’inizio di Island in the Sky e si raggiunge dalla Route 313. E’ un piccolo parco a sé, gestito dallo Stato: si pagano 10 dollari per l’auto (fino a 8 persone) e 5 per la moto. Proseguite fino al fondo della route, dove si aprono i canyon scavati dal Colorado. Il paesaggio è infuocato e chiazzato dai grandi bacini di decantazione per il sale. Il nome, Dead Horse, è riconducibile a una leggenda: mandrie di mustang selvaggi sarebbero stati imprigionati ai margini del dirupo e, dimenticati lassù, morirono poi di sete.
Questa è la scena integrale di Thelma e Louise in cui, al contrario di come l’abbiamo sempre visto, si riconosce il Dead Horse Point quando l’automobile, ormai nel vuoto, si gira su un fianco.
Tre consigli e un itinerario:
- Al Moab Rock Shop cercate fossili e pietre rare. Sono impazzita perché mia mamma e io collezioniamo pietre dal mondo. Sembra di entrare nel ventre di un dinosauro (pare ne vendano le ossa!) e il proprietario è uscito da un film dell’orrore, senza dubbio.
- Prima di andare in giro per parchi, fate una sosta da Love Muffin Cafe per i dolci deliziosi. Nel pomeriggio è chiuso.
- Fatevi regalare un prairie diamond di Moab: con 5,95 dollari vi portate a casa un anello ricavato dal ferro di un cavallo come si faceva nel vecchio West e fatevi raccontare la storia dai due anziani proprietari del negozio.
- A est di Capitol Reef, lasciata la route 12 da Panguitch verso Moab, prendete il bivio sulla route 24 e visitate il piccolo e poco conosciuto Goblin Valley State Park. L’ingresso non è compreso nell’Interagency Annual Pass e costa 7 dollari a vettura per l’intera giornata. I pinnacoli, al Goblin Park, sono arrotondati e sembrano funghi (si chiama anche Mushroom Valley). Arrivati al parco, sembrerà che un esercito di gnomi e folletti vi stia venendo incontro.
Per organizzare un viaggio on the road nell’Ovest d’America, leggi anche:
- USA, Arizona: in elicottero sul Grand Canyon
- USA, Arizona: Antelope Canyon, lo slot canyon delle meraviglie
- USA, viaggio on the road nell’Ovest: tappa a Las Vegas in #4idee
- Death Valley, California: un itinerario nella Valle della Morte
- USA, le “ombre rosse” della Monument Valley
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