Come farfalle, le foglie d’autunno volteggiano intorno ai rami degli alberi, illuminate dai raggi del sole. Quest’anno l’autunno si trascina lento, come se avesse trattenuto dentro di sé gli ultimi scampoli di un’estate arrivata troppo tardi. Anche le foglie degli alberi, seguendo questo rallentamento, hanno conservato più a lungo le sfumature estive, gli ultimi verdi, solo un po’ cotti dal sole e ammorbiditi dall’alto livello di umidità. L’esplosione di colori dal giallo oro, passando per il marrone aranciato fino al rosso fuoco è ancora visibile in questi primi giorni di dicembre. Gli amanti del foliage d’autunno anche in Italia possono andare alla ricerca di questo fenomeno che non dà mai una data precisa, ma va seguito con attenzione per trovarlo nel suo momento migliore. Nel Lazio, in provincia di Roma e a pochi chilometri dal Lago di Bracciano c’è un Parco Botanico che, al di là di un alto muro, come un giardino segreto, ospita alcuni alberi provenienti da tutto il mondo che in questo periodo sono ancora in pieno fall foliage. E’ San Liberato.
L’orto botanico di San Liberato si trova all’interno della Tenuta Sanminiatelli ed è una ricercata location per matrimoni. Siamo andati a visitarla per voi un giorno di sole di inizio novembre perché potreste scegliere di convolare a nozze in questo spazio incantevole o, se raggiungete il numero di venti persone, accordandovi con la proprietà è possibile passeggiare nel parco e sbirciare nella piccola chiesa di San Liberato, una bomboniera del Cinquecento fondata dai Padri Agostiniani.
La tenuta di San Liberato si trova tra distese di boschi e colline che digradano verso il Lago di Bracciano, a circa 40 chilometri da Roma. Un tempo è qui che sorgeva la città di Forum Clodii.
L’orto botanico si trova accanto alla chiesa, celato da un alto muro. Girato l’angolo, si apre il vasto prato, con il giardino delle rose perenni e il bosco, che occupa quasi sette ettari. Il parco di fronte alla villa padronale – tuttora privata – è stato progettato negli anni Sessanta dal famoso architetto paesaggista Russel Page che si innamorò del luogo e del suo affaccio sul Lago di Bracciano. A commissionare l’incarico a Page furono il Conte Donato Sanminiatelli e la moglie, Maria Odescalchi. Prima del 1964 San Liberato era solo la piccola e romantica chiesa sulla collina. Cinquant’anni di lavoro e creatività di cui oggi possiamo godere a meno di un’ora di macchina da Roma. Ogni passo nel giardino è come trovarsi in una parte diversa di mondo. Si mette un piede in Canada, sotto l’acero canadese (Acer saccharum), ci si ritrova nel Sol Levante ammirando il ciliegio giapponese (Prunus serrulata). Ciò che colpisce è anche come le piante si siano adattate non solo al clima ma all’inattesa convivenza forzata: l’alto Liquidambar e la Parrotia persica, chiamato anche Albero del ferro per il colore delle foglie in autunno, l’Albero della canfora (Cinnamomum camphora) e la Nyssa sylvatica che in questa stagione si incendia. Avete mai visto dei tulipani fiorire su alti alberi? Allora dovete venire qui a San Liberato in primavera quando il Liriodendron tulipifera è in fiore. E poi, ancora, bambù neri e camelie, rododendri e Choisya ternana dalle piccole infiorescenze bianche che ricordano, anche per il profumo, i fiori d’arancio. Il roseto ha origini antichissime.
Il parco è costruito sullo schema del Giardino all’inglese, scandito da siepi di sempreverdi tipiche dei Giardini all’italiana. Non mancano uno stagno con le ninfee e, di fronte alla chiesa medievale, il Giardino delle erbe, che richiama alla mente l’idea dell’Orto dei semplici. Nel medioevo i semplici erano le varietà vegetali con virtù medicamentose.
Per arrivare a San Liberato, seguite le indicazioni per Bracciano, poi lasciate il paese alle vostre spalle e seguite il lungolago, tenendo il Lago di Bracciano alla vostra destra. Pochi chilometri di strada e sulla sinistra comparirà l’indicazione San Liberato. Suonate il campanello del grande cancello e immergetevi in questa passeggiata nella natura intorno al mondo.
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Posto incantevole e scorci molto belli. I colori delle foglie in autunno mi lasciano sempre a bocca aperta, creano un’atmosfera sempre particolare.
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Se vi dicessi che questo commento mi era sfuggito sino a ora? :-/
Anche per me il fascino delle foglie d’autunno e dei fiori appena sbocciati in primavera supera ogni altro spettacolo della natura.