Ho ancora il timbro di Machu Picchu sul passaporto. Sì, perché arrivare a Machu Picchu è già di per sé un viaggio e un’avventura. Tutto quello che sta prima di arrivare lì, in mezzo alle montagne della foresta amazzonica, è come una preparazione a ciò che si sarà ammessi a vedere con i propri occhi. Si percorre El Valle Sagrado degli incas, costeggiando quello stesso fiume Urubamba che poi ci sembrerà così impetuoso e minaccioso, una volta lassù. Si arriva a Cuzco, ma si è ancora lontani da Machu Picchu. Il Perù se lo tiene stretto in mezzo al cuore. Bisogna ancora fare della strada, per arrivarci. E così si prende il treno. Una rotaia sola che si arrampica sempre più in alto, sulle Ande, poi all’improvviso scende come in picchiata e sembra quasi che i binari si confondano con il letto dell’Urubamba. E di nuovo su. Eccoci ad Aguas Calientes, nota anche come Machu Picchu Pueblo, un villaggio o poco più, annidato nella profonda e stretta valle sottostante le antiche rovine inca. E’ uno dei posti più brutti e squallidi che abbiamo incontrato nei nostri viaggi in giro per il mondo (insieme a Juliaca, vicino a Puno, e forse ad alcuni paesi indonesiani), sembra che il fiume lo possa portare via da un momento all’altro, con rabbia, per cancellare il dissennato sviluppo turistico e le tonnellate di cemento. Eppure a pochi passi si apre la foresta, con i suoi lussureggianti giardini tropicali. Siamo arrivati a Machu Picchu? No, non ancora. Adesso bisogna prendere un pullman. Che sale. E sale ancora, lungo una strada stretta che, da una parte dà nel vuoto, dall’altra quasi sembra di strusciarsi contro la roccia e le piante, le liane. Ecco, adesso ci siamo. Un’ultima salita a zig zag a piedi, il timbro sul passaporto ed entriamo a Machu Picchu.
Machu Picchu è una di quelle meraviglie della Terra che vanno viste almeno una volta nella vita. Il guaio è che poi non basta e, rientrati a casa, avrete voglia – anche bisogno – di tornarci ancora. Di rivederlo, di viverlo ancora un poco. Machu Picchu è affascinante fin dalla sua posizione. Archeologia fusa con la natura circostante, che la ingloba. Posto su una collina verde, domina sulla valle dell’Urubamba, che in questo punto si fa stretta, il fiume sembra essersi trasformato in un serpente marrone, di fango. Tutt’intorno le Ande che siamo abituati a vedere in foto.
A scoprire Machu Picchu fu l’ esploratore Hiram Bingham, nel 1911. In un primo momento, cercando la Città Perduta degli incas, credette di trovarla proprio in Machu Picchu. In seguito trovò quella città, sempre nelle Ande peruane, Vilcabamba, ma non la identificò in quanto tale.
E’ talmente grande l’aspettativa e così forte l’emozione quando ci si trova davanti a tutto questo che mi sono commossa. La pelle d’oca è salita dalle caviglie fin lungo la schiena e sul collo. E qualche lacrima è scesa. Perché sembra la location di un film, finché lo vedi in una foto. Quando Machu Picchu ce l’hai di fronte a te, è un impatto con la realtà quasi violento, anche se sapevi bene che te lo saresti trovato di fronte in tutta la sua meraviglia. Le nuvole basse mosse velocemente dal vento, il sole che fa capolino ogni tanto e quella pioggerella che sembra uscire dal prato, dalle rocce, dalle foglie, cambiano continuamente il paesaggio e sembra di trovarsi davanti una visuale nuova, sempre diversa.
Il sito è aperto dall’alba al tramonto, ma le visite si concentrano tra le 10 del mattino e le 2 del pomeriggio. Il nostro consiglio è quello di fermarvi la notte prima della visita ad Aguas Calientes, così da essere tra i primi, il mattino seguente, a prendere il pullman per salire alle rovine. I biglietti di ingresso vanno comprati in anticipo presso la biglietteria di Machu Picchu, nell’Edificio del Instituto Nacional de Cultura ad Aguas Calientes, aperto dalle 5 del mattino alle 22. Oppure potete comprare il pacchetto biglietto+albergo, ad esempio, in un’agenzia di viaggio o presso un tour operator a Cuzco. Per la visita, portate con voi acqua in abbondanza, ma non potrete introdurre né cibo né zaini di grosse dimensioni, anche se poi su questi ultimi di solito si chiude un occhio. Se desiderate conoscere la storia di Machu Picchu nei dettagli, soprattutto la posizione delle costruzioni e di alcune pietre, il consiglio è quello di farvi accompagnare da una guida, concordando in anticipo la tariffa. Ci sono anche guide che, unendovi a un po’ di altre persone, vi faranno un prezzo speciale.
La visita inizia dalla Capanna del Custode della Roccia Funeraria (le foto qui sopra) e prosegue verso il Tempio del Sole, la Tomba Reale, la Piazza Sacra, il Tempio delle Tre Finestre, la Casa dell’Alto Sacerdote e l’Intihuatana che, in quechua, è il palo che cattura il sole. Avvicinatevi con i palmi delle mani a questa specie di meridiana di roccia, senza toccarla, e prendete la sua energia.
La più famosa tra le passeggiate sulle montagne circostanti il sito è quella, ripida e impegnativa, che porta al Wayna Picchu, o Huayna. La salita è aperta solo dalle 7 alle 13 e prima di salire dovrete lasciare il vostro nome scritto su un registro. La salita dura circa un’ora, un’ora e mezza, percorrendo anche un tratto di galleria. Nei periodi di pioggia i gradini diventano molto scivolosi. Se volete salire, vi conviene svegliarvi molto presto ed essere tra i primi 400 che si iscrivono per essere ammessi e, così, arrampicarvi sul monte a forma di corno di rinoceronte. Invece di arrivare in vetta, potete scegliere anche di deviare verso il Tempio della Luna: un santuario cerimoniale costruito in una grotta.
Tra le passeggiate, certo non mi scordo di parlarvi dell’Inca Trail, anche se mi pare superfluo specificare che noi non lo abbiamo percorso. Si tratta del più famoso trekking di tutto il Sud America. Il percorso dura quattro giorni per 33 km e corre lungo l’antica pista tracciata dagli incas per collegare la Valle Sacra a Machu Picchu. Le regole stabilite dal governo peruano per l’Inca Trail vengono aggiornate molto spesso, quindi è necessario consultare sempre online il sito. E ricordatevi di prenotare con almeno un mese e mezzo d’anticipo in bassa stagione, fino a un anno prima in alta stagione.
Quando visitare Machu Picchu? L’alta stagione va da fine maggio all’inizio di settembre. Nonostante gli oltre 2500 visitatori al giorno in quel periodo, il sito è così vasto da dare l’impressione di essere a vostra disposizione. Noi siamo stati il 31 dicembre, per concludere l’anno nel migliore dei modi (e in luna di miele). Anche dicembre è un periodo buono per visitare il sito. Come abbigliamento, vi consigliamo un paio di jeans o di pantaloni in tessuto tecnico, abbastanza leggeri. Copritevi a cipolla di sopra: una maglietta a maniche lunghe di cotone, un pile leggero e una giacca a vento impermeabile, con qualcosa al collo e un cappelli nello zaino (portatevi l’acqua! I servizi sono all’ingresso del sito, vi consigliamo una sosta). Potreste trovare il sole a picco, come il tipico clima da foresta nebulare, come viene chiamata, una pioggerellina fastidiosa che sembra quasi restare sospesa nell’aria. Il clima, qui, è davvero molto mutevole, quindi durante le ore di visita (perché almeno quattro ore dovete considerarle), il meteo potrebbe cambiare più volte.
Il treno per arrivare ad Aguas Calientes parte da Cuzco o da Ollantaytambo. Il viaggio dura quattro ore perché in alcuni punti il mezzo procede molto lentamente. E’ consigliato comprare i biglietti con molto anticipo per essere sicuri di trovare posto. Sul sito ci sono tutte le informazioni utili. Il servizio Vistadome è quello di lusso, ma potete anche scegliervi di regalarvi la tratta di andata o quella del ritorno sul famoso Orient Express Hiram Bingham, come abbiamo fatto noi la notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio.
La notte prima della visita a Machu Picchu siamo rimasti a dormire all’Inkaterra Machu Picchu Pueblo Hotel. Si raggiunge comodamente a piedi dalla stazione dei treni di Aguas Calientes ed è anche vicino ai pullman su cui siamo poi saliti la mattina dopo. L’albergo è uno dei più belli in cui abbiamo mai soggiornato: in un cottage di legno in stile andino, con il caminetto e vista sul Rìo Urubamba, in piena foresta amazzonica. I vari cottage sono collegati tra loro da corridoi pedonali in pietra e distribuiti nei giardini tropicali. Non ci si fa mancare la sauna e la zona massaggi in bambù e legno di eucalipto. Al mattino, lasciati in custodia i bagagli, ci siamo avventurati verso Machu Picchu. Un’altra sistemazione che molti – a caro prezzo – adottano è quella di dormire a pochi metri dall’ingresso di Machu Picchu al Sanctuary Lodge, ma scordatevi la tranquillità di cui potrete godere invece qui.
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Perù: Claudio e i bambini delle “invasiones” di Canto Grande
goodnightandtravelwell says
Non c’è molto da dire: è una vera meraviglia.
Antonella says
ma è fantastico…. oggi proprio inizio la mia ricerca informativa su questo meraviglioso sito e il perù in generale… ho conosciuto questo blog che mi è piaciuto troppissimo… e mi ha già dato delle buone basi…… ma il mio dubbio è ampio e permanente……. ma con due bimbi…. riusc irò in questa impresa?
mi puoi dare qualche dritta?
valigiaaduepiazze says
Ciao Antonella e grazie! Che piacere leggerti. Riuscirai, ne sono sicura. Quanti anni hanno i tuoi bambini? Camminano, si adattano bene, sono dei piccoli viaggiatori?
Quando arrivate a Cuzco – e fin lì nessun problema – prendete il treno da Ollantaytambo per Aguas Calientes. Vi consiglio di dormire lì perché così al mattino potete prendere un pullman che parte da questo paese e che si arrampica su fino a Machu Picchu. Più difficile a dirlo che a farlo. E’ poi un’emozione fortissima!
Se pensate di passare per luoghi con altitudini maggiori ti raccomando solo di farlo in modo molto graduato perché ad esempio al Lago Titicaca il soroche, il mal di altutudine, può essere molto violento. A Machu Picchu e a Cuzco questo problema non dovreste averlo. Se hai bisogno di altro, scrivimi!
Silvio says
Ciao,volevo chiederti un’informazione circa il treno…dopo essere arrivato a Cuzco dovrò prendere il treno, ma non ho ben capito se prenderlo da Ollantaytambo o da Poroy per Aguas Calientes. Cosa conviene? Grazie in anticipo. Silvio
valigiaaduepiazze says
Puoi prenderlo sia da Ollantaytambo sia da Cuzco, Silvio. Dipende in quale periodo andrai perché nella stagione delle piogge a volte vengono chiuse delle tratte. Noi siamo partiti da Ollantaytambo, perché ci era più comodo, ma poi, per lo stesso motivo, tornando da Aguas Calientes, siamo scesi a Cuzco. Se hai bisogno di altro, fammi sapere!
Ciao e viva el Perù!
Elisa
Silvio says
Grazie per la risposta. Dovrei andare a metà Maggio. Potresti dirmi le cose assolutamente da portare con me durante la visita a Machu Picchu?Grazie Silvio.
valigiaaduepiazze says
Porta uno zainetto leggero e non ingombrante (se no rischi che te lo blocchino) con acqua e snack. All’interno delle rovine, dove resterai dalle 2 alle 5 ore, a tua scelta, non vendono nulla. E non c’è il bagno, perciò è consigliato fare pipì nei servizi prima di varcare il sito di Machu Picchu, di solito sono molto puliti. Poi la macchina fotografica, ovvio! Come abbigliamento, una giacca leggera ma antivento perchè spesso si alza l’aria oppure arriva una nuvola a coprire tutto e a spruzzare un po’ di pioggia. Almeno sei coperto. Scarpe comode e via. Buona avventura! Se hai bisogno di altro, scrivimi!
Elisa
Silvio says
Avrei bisogno di un altro consiglio: dove e quando comprare i biglietti del treno e per l’ingresso al sito di Machu Picchu e che tipo di biglietto comprare ed in più se hai un nome di albergo ad Agua Calientes da consigliare.
Grazie Silvio.
valigiaaduepiazze says
Ciao Silvio, noi siamo stati all’Insatura, proprio all’interno della foresta. Oggi il biglietto va acquistato online e in anticipo perchè ogni giorno sono ammessi solo 400 visitatori, suddivisi in due gruppi. Puoi acquistarlo qui, indicando la data della visita:http://www.machupicchu.gob.pe. Acquistato il biglietto, ricordati di entrare di nuovo nella pagina web, come indicato, e di inserire il codice della prenotazione come se fosse un check.in.
Spero di esserti stata utile, Silvio!
Buon viaggio!
luciano says
ciao,sono luciano sto considerando di andare in perù ,anche perchè leggendo le tue recensioni,è aumentata la voglia di andarci,sono indeciso se noleggiare un suv a lima ,e andare fino a agua calientes,e li prendere il bus per il macho picchu,poi andare al lago titicaca,per poi scendere da arequipa verso il mare e poi risalire per la costa fino a lima,tu cosa mi suggerisci per lo sbalzo di altitudine,siamo tutti sui 67 anni circa ,non ci sono cardiopatici,vorremmo andare a febbraio,per adesso ti ringrazio e saluti
valigiaaduepiazze says
Ciao Luciano!
Se invece di un suv guidato da voi, vi metteste in contatto con un driver, così lui conosce la strada e voi vi godete il panorama? Giusto per non accumulare stanchezza, visto che il soroche, il mal di altitudine, già vi creerà qualche disagio.
L’importante è che vi acclimatiate e che non facciate sforzi, ma un controllo rapido dal medico per sicurezza lo farei. Sai, il mal di testa è così potente che può provocare anche la nausea, poi magari starete benissimo. Ve lo auguro!
La tappa più pesante è proprio quella al Lago Titicaca, perché l’altitudine picchia davvero, valutate se farlo. Invece per Machu Picchu e Cuzco è come alta montagna da noi, non dovreste avere difficoltà.
Mi farai sapere, Luciano, che cosa decidete di fare? Mi raccomando!
Un caro saluto,
Elisa
Americo says
Ciao, sono Americo
A gennaio sarò per 6 giorni a Cuzco e dintorni ed ho abbozzato un programma di viaggio. Mi piacerebbe avere un tuo consiglio in merito :
5.01 – arrivo a Cuzco intorno alle 10 del mattino e, dopo aver capito come e dove, mi sposto a pisaac dove farò un giro e vedrò il mercatino (hotel e notte a pisaac)
06.01 tour (da organizzare) rovine di pisaac e spostamento ad ollantaybambo (hotel ad ollanta)
07.01 visita ollanta e nel pomeriggio treno per Aguas calientes (hotel aguas calientes)
08.01 di buon mattino visita Machu Picchu (non so se fare entrambi o solo. Mp)
08.01 ultimo treno nel pomeriggio per ollanta e notte li
09.01 Cuzco hotel monasterio 09/01 – 11/01
11.01 ore 10 volo per lima e lì alle 21 volo per il rientro.
Cosa te ne pare ? Potrebbe andar bene ?
Grazie e complimenti
valigiaaduepiazze says
Ciao Americo,
a una prima lettura direi che tutto torna. Mi sembra un buon giro, in cui visitare l’essenziale. Se ci sta, ti consiglierei di non perdere Sacsayhuaman, da cui si vede anche tutta Cuzco dall’alto.
Buon viaggio!!!
Elisa
inca trail says
For those who want to travel this 2017 to machu picchu have to be aware that the prices to machu picchu went up and changed the schedules (There are now 2 shifts).
Source: http://www.incatrailmachu.com