La nostra giornata era iniziata presto, prendendo un treno da Amsterdam in direzione Lisse, per raggiungere degli amici al Giardino di Keukenhof. Dopo alcune ore trascorse nella meraviglia ad ammirare tulipani, giacinti e orchidee, invece di rientrare nella capitale olandese, abbiamo deciso di fare ancora un tappa. A Delft. Quando vedi cose belle, non ti stanchi mai.
Delft richiama subito alla mente ciò per cui è conosciuta nel mondo: le ceramiche bianche e blu (si chiamano appunto blu Delft) e il dipinto olio su tela Veduta di Delft di Jan Vermeer (se vi suggerisco La ragazza con l’orecchino di perla avete le idee più chiare?). Chi ci aveva suggerito questa gita da organizzare in un giorno partendo da Amsterdam aveva aggiunto che avremmo trovato l’Olanda da cartolina. Come resistere?
Scesi dal treno nella piccola stazione di Delft, siamo stati accolti, come nel dipinto di Vermeer, da un cielo azzurro ingombro di grandi e basse nuvole che sembravano schiacciarci a terra. Dalla stazione il centro della città si può raggiungere a piedi in dieci minuti e con tre ore a disposizione si può fare una discreta visita di Delft in giornata. Se avete tempo a disposizione e viaggiate senza programmare in anticipo, può essere interessante anche fermarsi a dormire e curiosare in uno dei laboratori di ceramica. Se nei vostri giorni in Olanda non avevate pensato a questa città, provate a riorganizzarvi perché Delft è da vedere. Le distanze sono circa 60 km da Amsterdam e solo 15 da Rotterdam.
Passeggiare lungo l’Oude Delft, il canale vecchio della città, attorno al quale sono stati costruiti a raggiera gli altri, come ad Amsterdam. Camminare all’indietro nel tempo. Perdersi a guardare il riflesso dei palazzi con i frontoni decorati che si specchiano nei canali. Riflesso che ogni tanto un lento battello turistico spezza in mille frammenti e che poi si ricompone. Sedersi all’ombra dei tigli in Beelstenmarkt. Godere del silenzio, interrotto appena dallo scampanellio delle biciclette che avvisano di spostarsi. Fissare il campanile pendente della Oude Kerk cercando di raddrizzarlo con un movimento della testa. Siamo entrati in un quadro. Non sprechiamo questo tempo.
Scegliere tra le città olandesi quale sia la più bella non è semplice. Curate, ben tenute, con quell’atmosfera rilassata che conquista immediatamente. Delft dalla sua, in più, ha la dimensione a misura d’uomo. Ma non solo, perché quello che traspare è l’armonia della vita di oggi che convive con le costruzioni del passato, senza urti, senza stridere.
Il nostro breve giro a Delft si è snodato per le strade del centro. Dalla stazione ci siamo diretti a piedi in Grote Markt, la spaziosa piazza principale sulla quale si affacciano il municipio, la Nieuwe Kerk (si possono scalare i 365 gradini del campanile), i negozi in cui degustare formaggi, altri in cui curiosare e acquistare qualche oggetto in blu Delft, che a me ricordano la delicata ceramica ossolana Kamares, quella bianca e bluette. Noi abbiamo fatto razzia di magneti, cornici, casette. Abbiamo passeggiato lungo i canali che costeggiano le case raggiungendo Beestenmarkt, piazzetta in cui ho avuto un déjà vu di Carcassonne. Lì ha sede la più antica birreria di Delft, ma abbiamo preferito una cioccolata calda con panna. La panna più grassa e densa che si possa trovare, tipica dell’Olanda.
Per chiudere la giornata prima di risalire sul treno direzione Amsterdam, abbiamo trascorso un po’ di tempo lungo il canale che si affaccia sulla Oude Kerk. Caffetterie, piccoli ponti che scavallano il canale, quiete, panchine sulle quali concedersi una pausa per leggere un libro, per scattare qualche foto aspettando il tramonto.
Qualche indicazione utile. Per pranzo, fermatevi allo Stads-Koffyhuis Kleyweg (foto sopra) al 133 di Oude Delft: serve i migliori panini d’Olanda. E – particolare che non guasta – ha molti spazi (tra cui la toelette) decorati in blu Delft. Per uno snack a base di aringa, segnatevi il Visbanken in Camaretten. Se preferite il dolce, le frittelline tipiche si preparano da Gulden ABC in Markt, 34. Polpette fritte all’ora dell’aperitivo insieme a un boccale di birra nei caffè sulla piazza del mercato oppure da De Wijnhaven, nell’omonima strada. O, ancora, per una cena completa, ricordatevi del ristorante Van der Dussen, Bagijnhof.
Per suggestioni, sapori e panorami di Amsterdam da imprimersi nella memoria, leggete Ad Amsterdam con il naso all’insù. Per perdervi nella magia floreale, cliccate su Olanda, i mille colori di Keukenhof.
Giuliana says
Grazie