Se non ci fosse stato Francesco a fermarmi (e a farmi ragionare, puntando sull’inutilità dell’oggetto, ma pure sul senso del pudore), sarei tornata da Tokyo con, in valigia, un abito da marinaretta in stile Sailor Moon e le sue amiche guerriere. In Takeshita Street, la lunga e stretta via sempre affollata nel fine settimana regno delle Harajuku girls, vendono proprio quei souvenir per cui chi è cresciuto a suon di cartoni animati giapponesi negli anni Ottanta non può resistere. Si arriva a sragionare, perché finalmente possiamo assaggiare le crepes con il gelato che preparavano i genitori di Yu, perché tutto costa abbastanza poco (se siete amanti del genere, avrete visto qualche prezzo alle stelle su ebay) e si rischia di portar via davvero di tutto: mollette per i capelli a forma di ciliegia, la bacchetta magica di Creamy Mami, il mascara di My Melody. A Tokyo con queste cose non si scherza, non è roba da festa in maschera. Qui ci si veste così, accanto al manager in abito blu e al trench color sabbia della donna in carriera.
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Giappone: fare hanami tra i sakura a Tokyo
Sono, questi, i giorni di massimo splendore per la fioritura dei sakura, i cherry flowers, in Giappone. Nel Sole Levante vi sono vere e proprie migrazioni verso le località che offrono questo tanto incredibile quanto passeggero spettacolo della natura che colora l’intero Paese di rosa e bianco. La fioritura dei ciliegi dura circa tre settimane, di solito tra metà marzo e i primi giorni di aprile, ma, di anno in anno, varia a seconda delle condizioni meteo.
Questa è la storia del nostro hanami a Tokyo.
I glicini a Milano. Quando e dove vedere i più belli in fiore, itinerari in città: da Cascina de’ Pomm al glicine di Leonardo
Milano si tinge di lilla. Sfumature dal viola più inteso fin quasi al bianco, quando le cascate di glicini sono esposte in pieno sole: la seconda metà di marzo e la prima metà di aprile sono i periodi migliori per passeggiare in città alla ricerca di queste cascate profumate. Ed è anche, questo, un modo per scoprire quelle strade e quegli scorci che troppo spesso non degniamo di uno sguardo, presi come siamo a correre dietro a un tram o fermi in coda a un semaforo. Alziamo lo sguardo: l’intenso profumo del glicine a Milano ci guiderà.
Se avete esplorato la città alla ricerca delle magnolie in fiore, il testimone ora passa ai glicini: sfiorite le prime, sono sbocciati i secondi. Per conoscere il momento migliore per andare a caccia di glicini a Milano – sono molto fortunata – mi aiuto con il patio viola della mia anziana vicina, quelle che ancora parlano il milanese stretto, quelle che hanno fatto la storia di questa città, e appena il profumo entra in casa dalle finestre spalancate e i gradi si alzano un po’, ecco la meraviglia.
A Milano c’è davvero da perdere la testa (e l’orientamento!), da nord a sud, da est a ovest, non solo in centro, ma anche e soprattutto in periferia, sbocciano i glicini, che fino a poche settimane prima non erano che tronchi secchi. E allora vi lascio l’elenco, forza, è questo il momento dei glicini!
Milano in primavera è la città delle magnolie. Tour, percorsi e suggestioni
Milanesi, in alto lo sguardo! È questo il momento di rallentare e alzare la testa dai telefonini, che al massimo possiamo utilizzare per immortalare con un video questo spettacolo della natura. A marzo fioriscono le prime magnolie, quelle che proprio qualche anziano milanese, ormai anni fa, mi disse che qui si conoscono come magnolie uovo di Pasqua, sia perché fioriscono a metà marzo, quando spesso può cadere la Pasqua, sia per la forma dei fiori: le corolle sembrano uova che si schiudono.
Se all’inizio della primavera siamo abituati a veder comparire sui social scatti di eleganti abitazioni londinesi circondate di magnolie rosa e bianche, ma anche abitazioni in mattoni di Brooklyn, ecco che Milano non è da meno e le magnolie si trovano in giardini privati e parchi, lungo viali e a far capolino da un cortile. Dove si trovano? Se alcune zone sono costellate di magnolie – e il trionfo di questi alberi a Milano è piazza Nicolò Tommaseo con il suo giardino dedicato a Renata Tebaldi che, anno dopo anno, dopo che si è sparsa la voce, è sempre più preso d’assalto per scattare la foto perfetta – ce ne sono tante per esempio tra le Cinque Vie e il Duomo, Porta Romana alle spalle della Rotonda della Besana, ma anche verso il Politecnico a Città Studi e tra Conciliazione e Pagano. Insomma, quartieri di ogni tipo che ospitano queste magnifiche piante: la Magnolia liliiflora, la Magnolia soulangeana e la Magnolia stellata.
Viaggio in aereo? Ecco come fare il bagaglio a mano perfetto
E’ il momento di partire, ci siamo dedicati a lungo per preparare le valigie che imbarcheremo nella stiva dell’aereo, ma che cosa mettiamo nel bagaglio a mano? Come preparare il bagaglio a mano per l’aereo? Questo è un passaggio (delicato) e fondamentale soprattutto se il mezzo di trasporto che ci porterà a destinazione è un aereo. Infatti in questo caso non avremo a portata di mano tutti i nostri bagagli, ma solo lo stretto indispensabile, che potrebbe servirci anche per diverse ore, in base alla durata del volo, o, nella peggiore delle ipotesi, se le nostre valigie dovessero subire un ritardo o andare smarrite.
Nel mio libro Prête-à-Partir. Tutti i consigli per la viaggiatrice perfetta (Morellini Editore) dedico un capitolo al bagaglio a mano, ma in vista della partenza alla quale molti di voi si stanno apprestando nei prossimi giorni o settimane, diamo uno sguardo insieme ai fondamentali da portare sempre con sé nel modo più organizzato e assennato possibile (insomma, senza cacciare tutto in borsa alla rinfusa all’ultimo momento, rischiando di non trovare più niente). Proseguite a leggere e troverete la guida definitiva delle regole del bagaglio a mano in aereo. Fate confusione sui liquidi e sulle misure del bagaglio a mano? Nessun problema, risolviamo tutto insieme!
2017: consigli di viaggio per un anno (senza paura)
E’ iniziato così, il nostro 2017: con quella sfumatura inconfondibile di oro rosa che ha solo Petra, in Giordania, una delle sette meraviglie del mondo moderno. Eppure per la prima volta ci siamo trovati a mettere in dubbio una partenza perché solo pochi giorni prima c’era stato l’attentato al Castello di Karak, proprio in Giordania, in cui sono state uccise undici persone, tra cui alcuni turisti. E poi è stato un susseguirsi di stragi: a Berlino e a Istanbul, la notte di Capodanno. Perché te lo domandi, inutile negarlo, se stai andando proprio nelle fauci del nemico. Ma il nemico dov’è? Riusciamo a stabilirlo e a individuarlo per poterlo isolare?
Giappone, tre giorni a Kyoto: imparando il significato di komorebi
Arrivando a Kyoto, si impara subito il significato della parola komorebi che, ne sono certa, non può che affondare le sue radici in questa città magica e delicata, così diversa da Tokyo. Non c’è una traduzione, per komorebi. E’ una parola che si deve sentire con il cuore e che si legge tra gli alberi. Perché komorebi è quella luce smorzata che filtra tra le foglie degli alberi. Foglie che, qui in Giappone, sembrano di carta velina, tanto sono sottili e leggere. E Kyoto è così: sottile e leggera, come se i suoi abitanti fluttuassero invece di camminare, come se scivolassero invece di accelerare il passo. E’ una città sospesa, con i templi così diversi l’uno dall’altro e che offre il meglio di sé in primavera, durante la fioritura dei ciliegi, i sakura, e in autunno, il periodo degli aceri in fiamme.
In viaggio tutto l’anno con Valigia a due piazze
Gennaio. E’ di nuovo tempo di bilanci e i più golosi, proprio come noi, al ritorno dall’ultimo viaggio durante le vacanze di fine anno, sono già alle prese con Volagratis e Skyscanner – solo per citarne alcuni – per trovare l’offerta per le prossime avventure. Inoltre, lo abbiamo letto con grande interesse, il 2016, con pochi giorni di ferie, concederà a molti di partire per lunghi ponti: oltre a Pasqua che ci regala sempre delle soddisfazioni, il 25 aprile sarà un lunedì, e il 2 giugno un giovedì, con la possibilità, prendendo il venerdì, di organizzare un viaggio di quattro giorni. Il 15 agosto è di nuovo lunedì e il primo novembre è un martedì, quindi alzi la mano chi non ha già pensato di prendere ferie il 31 ottobre, giorno di Halloween, per una fuga d’autunno. E poi, di nuovo, eccoci a dicembre, con un 8 dicembre che arriva di giovedì e concede a chi ruberà venerdì 9, altri quattro giorni pre-natalizi. Allora ripercorriamo l’anno appena concluso con tanti consigli di viaggio e con fotografie che fanno venire voglia di partire subito, senza neanche finire di leggere.
Giappone: i torii rossi del santuario di Fushimi Inari
E’ un lungo biscione di torii rossi che si snoda sulle pendici della montagna omonima. Il santuario di Fushimi Inari, a pochi chilometri da Kyoto, è uno dei simboli del Giappone e uno dei luoghi imperdibili per chi sceglie di organizzare un viaggio nel Sol Levante. E chi ha visto il film Memorie di una geisha – tratto dal romanzo di Arthur Golden – non può avere scordato questa celebre scena.
Come organizzare un viaggio in Giappone (fai-da-te)
Siete davvero in tanti ad avermi chiesto nelle ultime settimane qualche informazione sul nostro viaggio in Giappone. So che ancora non ho affrontato il tema qui su Valigia a due piazze, ma, come sempre, ho bisogno di conservare prima un viaggio solo per me e Francesco, poi riesco un po’ alla volta a raccogliere le idee, vado a consultare gli appunti e sono pronta per scriverne. Capisco però che siete in molti a partire per il Giappone in occasione delle prossime feste di Natale e Capodanno (e alcuni già sono al lavoro per agosto 2015), ecco perché ho pensato di riassumere le domande che mi avete rivolto – e che spesso sono le stesse – per organizzare un viaggio in Giappone fai-da-te.