Che cosa fare durante la quarantena. È una delle domande che più spesso, in questo periodo, è rivolta a Google e ai motori di ricerca, come se potessero, loro, darci una risposta o una strada da seguire, un programma a cui attenerci per tenere alto lo spirito e per superare un momento che è indubbiamente inatteso, buio e difficile. Solo fino a 50 giorni fa, mai avremmo immaginato di restare chiusi in casa, come se fossimo intoccabili e superiori rispetto a chi già si stava ammalando a sole 11 ore di volo da noi, rispetto a chi già stava soffrendo e forse aveva qualcosa da insegnarci affinché potessimo essere più pronti di come ci ha trovati il virus.
Ognuno di noi, se non è toccato dalla malattia – e questo è un discorso a parte e un pensiero va a tutti coloro che si sono trovati a combattere con il covid-19 in prima persona -, sta facendo i conti con una casa forse troppo piccola, umida e buia, con una famiglia con la quale non si può essere sempre in sintonia, con acciacchi che necessiterebbero di una passeggiata all’aria aperta per essere alleviati almeno un poco, con bambini che, forse, scalpitano per uscire e rivedere gli amici o che non sono davvero conosciuti dai loro genitori che, così, si trovano all’improvviso catapultati in un rapporto che di solito era di poche o pochissime ore in un giorno. E poi c’è chi è solo e non sa gestire questa chiusura rispetto al mondo, così come c’è chi sta contando ogni giorno i risparmi per capire se riuscirà a fare la spesa senza andare in rosso la prossima settimana. Insomma, ciascuno di noi è messo brutalmente di fronte a una realtà quotidiana a cui prima, bene o male, non eravamo costretti a badare davvero. Oggi l’unico consiglio che con umiltà mi permetto di dare è quello di provare a centrarsi, trovando un equilibrio. Da qui si può partire per trovare piccole soluzioni di sopravvivenza che devono però farci scuola per quando saremo tornati a quella che ormai è giusto chiamare normalità post-covid. Perché la nostra vita sarà comunque diversa rispetto a quella di prima e vedremo il mondo in un modo nuovo a cui ancora dobbiamo abituarci.
Ciò che invece mi piace suggerire sono piccoli stimoli per scoprire qualcosa di nuovo o “viaggiare” nonostante tutto il mondo sia fermo e chiuso. Perché anche se molti di noi stanno ricevendo mail dalle compagnie aeree che li avvisano che per i prossimi mesi tutti i voli acquistati sono stati cancellati, possiamo resettarci, riorganizzarci e, perché no, organizzare ancora meglio i viaggi che verranno, disabituandoci a quel mordi e fuggi da tacche e spunte da apporre sulle nostre agende.
- Ogni sabato mattina su Radio LatteMiele conduco Tutti amano il weekend con la titolare della trasmissione Anna Patti (lei potete sentirla tutti i giorni). Il mio orario in cui vi racconto di viaggi in Italia e nel mondo, di curiosità e suggestioni, è dalle 12.00 alle 13.00 (mi potete sentire in FM, web-radio e app su smartphone). In questo periodo non si va in studio a registrare e l’orario è ridotto dalle 12.00 alle 12.20/30 circa, ma ogni puntata non mancano suggerimenti: da come farsi rimborsare un volo cancellato alla visita dei musei con i virtual tour, ma anche tanto altro. In attesa di poter di nuovo preparare le valigie.
- Sul mio profilo Instagram @valigiaaduepiazze nelle storie che durano 24 ore cerco di riportare un sunto rapido e utile su tutto ciò che riguarda l’emergenza sanitaria, dalle notizie di utilità e di servizio a ciò che può fare riflettere, come anche come sfuggire alle fake news, come individuarle e soprattutto ripeto quanto sia importante spezzare quelle catene di Sant’Antonio che riportano notizie fasulle che altra funzione non hanno se non quella di accrescere il panico soprattutto nelle persone che sono meno attrezzate culturalmente per difendersi da chi fa allarmismo. L’allarme c’è, sì, ma va vissuto con serietà e rigore, non con panico. Trovate anche le storie coronavirus in evidenza sul mio profilo IG da fine gennaio, quando la Cina ha iniziato la quarantena.
- I musei sono chiusi ma possiamo visitarli virtualmente. L’impatto non è lo stesso, è vero. Però quante volte siamo andati in quel museo con i minuti contati e per vedere tutto abbiamo fatto le corse? Ora possiamo soffermarci – senza ressa e osservando i più piccoli dettagli – sulle opere che amiamo di più. E la prossima volta, quando andremo in quel museo dall’altra parte del mondo o anche solo a pochi passi da casa, conosceremo già a fondo quelle opere e potremo lasciarci guidare solo dalle emozioni. Cliccate sul nome del museo per essere reindirizzati: Musei Vaticani; Louvre di Parigi; Pinacoteca di Brera; Galleria degli Uffizi; British Museum di Londra; Museo Archeologico di Atene (che amo moltissimo); Prado a Madrid; MET di New York ma anche il Guggenheim; National Gallery di Washington; Art Institute of Chicago (amo molto anche questo); Van Gogh Museum di Amsterdam; Hermitage di San Pietroburgo. E poi il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e il Museo Egizio di Torino. Quest’anno, poi, ricorrono i 500 anni della morte di Raffaello, che possiamo celebrare almeno in remoto qui.
- Avreste dovuto partire per una destinazione in giro per il mondo e vi hanno cancellato il volo, giusto? A me ne hanno già cancellati due. Uno per Pasqua a Parigi e uno a giugno per Tel Aviv. Già, a lungo scordiamoci code al check-in e al ritiro bagagli e pensiamo a qualche alternativa. Ma intanto assicuriamoci che ci restituiscano i soldi spesi per acquistare i biglietti aerei. Di solito le compagnie aeree offrono un buono da spendere entro 12 mesi oppure il rimborso. Se qualcosa non vi fosse chiaro o addirittura non si facessero vivi, potete affidarvi a RimborsoAlVolo.it. Inserite gli estremi del vostro biglietto e si occuperanno loro di tutto. Gratuitamente perché sarà la compagnia aerea a evadere il compenso per il servizio. È davvero rapidissimo compilare tutto, addio alla burocrazia.
- Da utilizzare non solo per il rimborso del biglietto aereo ma anche in caso di bagaglio arrivato in ritardo o di volo in ritardo, di coincidenza aerea persa o di sciopero aereo e così via (per cui appuntatevelo per quando si tornerà a viaggiare), come consigliato anche nel mio libro Prête-à-partir. Tutti i consigli per la viaggiatrice perfetta, date uno sguardo ad AirHelp.com. Qui tutte le informazioni relative ai voli cancellati per coronavirus.
- A proposito di virus, cerchiamo di non farci annebbiare la ragione dalla paura. I nostri animali domestici non sono veicolo di contagio. Sentire che si stanno abbandonando cani e gatti è riprovevole e da assassini. Cerchiamo di prendere proprio in questo periodo ancora più affetto di sempre da loro (e ricambiamoli) perché sono loro che possono sollevarci dai tanti pensieri negativi che ci assillano. A questo propostito, se abbiamo dei dubbi è possibile rivolgere le nostre domande ai veterinari di Ca’ Zampa (che si trovano a Brugherio, alle porte di Milano, ma anche a Mestre e a Udine). Dal veterinario per urgenze si può sempre andare, anzi, è un dovere soccorrere i nostri animali, ma se avessimo qualche dubbio o necessità si può scrivere o telefonare per un videoconsulto a questi contatti: 3356380827 brugherio@cazampa.it, 3491536829 mestre@cazampa.it, 3386731508 udine@cazampa.it. A volte un buon consulto o videoconsulto riesce a risolvere un dubbio senza doversi spostare da casa, visto che il nostro unico compito ora è quello di non uscire. E se avete dubbi sull’igiene del vostro cane, potete pulirgli le zampe dopo la breve passeggiata necessaria con la Clorexidina, un efficace antimicrobico capace di uccidere virus e batteri. Si trovano già salviette e shampoo ad hoc. Ma non è finita qui perchè la Lega Nazionale per la Difesa del Cane grazie ai suoi volontari in tutta Italia collabora con la Protezione Civile per tutte le attività di supporto ai cittadini che a causa del covid-19 (per esempio quarantena o ospedalizzazione) non possono accudire i propri animali. Segnatevi: emergenze@legadelcane.org e il numero 3356981807. Leidaa Onlus, Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, è molto attiva sui social dove ogni giorno mette a disposizione risposte alle domande frequenti ma anche il numero di telefono 0294351244 . I volontari di Leidaa possono esservi d’aiuto per l’uscita del cane, il reperimento del cibo dei vostri amici animali o una visita urgente dal veterinario. Non avete scuse, per abbandonarli. Fate girare queste informazioni.
- Questa primavera non è possibile ammirare i tulipani che sono in fiore da fine marzo. Possiamo per farceli consegnare a casa in modo che non vadano sprecati, oppure visitare i campi con dei tour virtuali. Io li ho ordinati qui, da Tulipani Italiani: consegna gratuita ad Arese, 4,00 euro di consegna nei paesi limitrofi, 8,00 euro a Milano (verificate i cap). Fiori freschissimi e che, se messi a riposare fuori casa di notte, durano a lungo per portare un po’ di primavera nelle vostre case. E se abitate a Roma potete ordinare i tulipani a Tulipark con consegna gratuita. Conoscete altre realtà di questo tipo? Commentate il post così che tutti possano averne beneficio.
- Ancora tulipani. Perché son in sofferenza anche i meravigliosi parchi di Keukenhof a Lisse, in Olanda, di cui vi ho raccontato qui, e del Castello di Pralormo in provincia di Torino dove ogni anno da oltre vent’anni la Contessa Consolata Pralormo organizza Messer Tulipano ed è uno degli eventi per me più attesi della stagione. Ve ne ho parlato più volte, anche qui. Quest’anno, visto che la fioritura non è in quarantena, la Contessa ogni giorno accompagna i visitatori virtuali a scoprire qualche curiosità delle specie coltivate o della serra in cui si trovano le orchidee o, ancora dell’Orangerie. Si può seguire sui profili Instagram e Facebook.
- Quest’anno niente picnic o merendino di Pasquetta con le uova di cioccolato aperte il giorno prima. Però possiamo curiosare tra gli scatti messi a disposizione dal sito web di Villa Bernasconi a Cernobbio (Como). L’idea è venuta a Elena Franco che sul suo profilo Instagram @_pik_nik_ ha raccolto immagini di picnic sull’erba, al lago, in riva al fiume (tutte anonime) scattate tra Ottocento e Novecento. Così è nata Racconti sull’erba. Fotografia e storie di picnic tra Otto e Novecento. Per dare uno sguardo a come si vestivano, a come preparavano i cestini con le leccornie. Sono delle vere chicche che raggiungete direttamente cliccando qui.
- Se volete scoprire di più su quel geniale illustratore e artista che è Riccardo Guasco, che sta regalando al suo pubblico ogni giorno una piccola opera d’arte sul tema delle restrizioni che ci costringono a riscoprire le nostre case e la convivenza forzata con i familiari 24 ore su 24, sappiate che lui ha le mie stesse origini monferrine. E una sua intervista, con i consigli per scoprire la nostra terra, è proprio nel mio libro Monferrato, Alessandria e Asti. Alcune sue illustrazioni sono qui. Seguitelo, se ancora non lo fate, su Instagram. Qui tre immagini dalla sua galleria.
- A proposito di libri, i piccoli editori sono quelli più in sofferenza in questo periodo, ancor più se si pensa a come stia soffrendo tutto il settore turistico e quindi i libri di viaggi sono quelli che proprio quando sarebbero stati nel top delle vendite per i viaggio di primavera ed estivi sono poco acquistati. Ricevo numerosi messaggi di fedeli lettori che apprezzano i miei libri anche mentre non viaggiano, per sognare e organizzarsi al meglio, scoprire le curiosità, ecco perché tra i suggerimenti vi propongo anche quello di acquistarli direttamente dal sito di Morellini Editore e non dai grandi distributori. In questo periodo e fino al 30 aprile le spese di spedizioni sono gratuite. Il codice di sconto da inserire nel carrello è NSS-2020. Potete scegliere tra New York al femminile (seconda edizione aggiornatissima), Londra al femminile, Monferrato, Alessandria e Asti (anche epub ed ebook) e Prête-à-partir. Tutti i consigli per la viaggiatrice perfetta (anche in versione epub ed ebook) in cui trovate i consigli per la valigia perfetta, per il viaggio su misura, quelli di nozze, gli addi al nubilato, per viaggiare da sole, i cibi da assaggiare nel mondo, i villaggi colorati, i quartieri hipster… Ma c’è di più, se acquistate in libro dal sito Morellini Editore: un buono di 25,00 euro per acquisti superiori ai 50,00 euro e un buono di 60,00 euro per quelli superiori ai 100,00 euro. Non solo viaggi, ma tutta la collana di Yoga Journal, Pink Generation, libri di quiz. Io vi consiglio La prima donna di Malusa Kosgran, che oltre a un’abile narratrice è anche l’illustratrice delle copertine dei miei libri. E, gratis, una playlist creata dall’editore Mauro Morellini su Spotify a tema sopravvivenza, qui.
- Vi propongo di adottare una pecora! In cambio riceverete la vostra produzione di formaggio. L’idea è del caseificio Vallenostra in Val Borbera, in provincia di Alessandria. La vostra pecora continuerà a vivere libera nei pascoli appenninici della Cooperativa Vallenostra, ma potrete gustare il formaggio Montebore, quello – come ho scritto nel mio libro Monferrato, Alessandria e Asti – che per la sua forma a castelletto ricorda i torrioni diroccati della zona in cui viene preparato. Ha rischiato di scomparire, ma negli ultimi anni è stata recuperata la ricetta di questo formaggio a latte misto. Si racconta che sia stato portato da Tortona alla corte di Milano già alla fine del Quattrocento. Oltre al formaggio, nel pacco che riceverete (anche io ho adottato la mia pecora), troverete una bottiglia di vino Timorasso e dei dolci tipici. Qui il link. Una pecora (ma anche capre e mucche) si possono adottare a distanza anche in Toscana, dove l’Oasi Leonardo produce formaggio etico, con caglio vegetale. Nessun animale viene macellato e non c’è mai la separazione tra mamma e piccoli. Il loro sito si chiama LatteAmore e trovate tutti i prodotti in vendita. In attesa di poter tornare a visitare l’oasi dal vivo, potete seguirla su Facebook. Ma ci sono tanti produttori di formaggio che hanno il latte e i prodotti derivati fermi e in attesa di essere acquistati. Con il blocco degli ordini da parte dei ristoranti, questa è una delle filiere – come quelle dei fiori freschi – che sta soffrendo di più. Per cui, perchè non privilegiare – a turno – i vari produttori italiani e acquistare direttamente dai loro siti o telefonando? Lascio qui qualche contatto: il Consorzio Tutela del Taleggio della Bergamasca lancia un SOS e io ho trovato ProdottiBergamaschi.it che consegna non solo Taleggio, ma anche Branzi, Formai Mut Blu dell’Alta Val Brembana e Formai de Mut Rosso. Contattate anche il Caseificio Taddei della Valle Taleggio (Taleggio DOP, Blutunt, Quartino del Casaro, Formaggella bergamasca, Torta orobica, Salva cremasco DOP, Pan di cacio, Regiur…). In Val Brembana potete mettervi in contatto con Casera Monaci. E torniamo in Piemonte per aiutare i produttori di Robiola di Roccaverano che vi consegneranno a casa il loro delizioso formaggio. Qui l’elenco dei produttori da contattare.
- Se volete farvi un piccolo regalo e nel contempo ricordare ai più scettici che gatti, cani e i nostri animali domestici non sono contagiosi, l’illustratrice Michela Negri, che su Instagram trovate come @meriodoc, propone la realizzazione dell’icona del vostro amico a quattro zampe in cui si ricorda che l’unico contagio di cui gli animali sono capaci è quello dell’amore per i loro padroni. Scrivetele e con 7,00 euro potete farvi un piccolo regalo, inviandole delle foto del vostro pet.
- Sembra che viaggiare nel “post coronavirus” – soprattutto passando per gli aeroporti – sarà ancora più complicato rispetto al “post 11 settembre”. Qui non si combatte contro il terrorismo, ma un nemico invisibile. Una sfida per le compagnie aeree, per gli aeroporti e per chi non si adatta facilmente ai controlli e ai cambiamenti. È ora di prepararsi fin da adesso per diventare più elastici e aprire la mente. Bisognerà modificare i comportamenti sociali perché si controlleranno non solo i bagagli, ma serviranno misure complesse per contenere i rischi da contagio. Sarà necessario riprogettare gli spazi, utilizzare tecnologie biometriche e ottiche e la digitalizzazione per evitare le code, così come sui treni già sono attivi servizi che – grazie a particolari algoritmi – permettono l’acquisto dei biglietti nelle carrozze senza mai riempirle del tutto. Bene. A tutto questo siamo pronti? Se non lo siamo può essere il momento per metterci l’animo in pace e imparare ad accettare un nuovo modo di viaggiare e di fare turismo, che forse dovrà essere più paziente, meno mordi e fuggi perché, almeno all’inizio del post emergenza, il virus non ce lo concederà.
- Qualche libro. Non tanto di stretta narrativa di viaggio ma che siano ambientati in luoghi che vi facciano venire voglia di andarci, appena sarà possibile e con le dovute cautele. La lista sarebbe lunga, ma anche se ci sembra infinito, questo tempo sospeso, finirà prima di quanto immaginiamo, per cui vi lascio solo qualche suggestione: L’assassino della città delle albicocche di Witold Szablowski (Turchia), I racconti di San Francisco di Armistead Maupin (San Francisco), Nettare in un setaccio di Kamala Markandaya (India), L’odore dell’India di Pier Paolo Pasolini (India), La tigre bianca di Aaravind Adiga (India), La mia Londra di Simonetta Agnello Hornby (Londra), La trilogia marsigliese di Jean-Claude Izzo (Marsiglia e le calanques), Stato di emergenza – viaggi in un mondo inquieto di Navid Kermani (India, Pakistan, Afghanistan, Iran, Iraq), Una passeggiata nella Zona di Markijan Kamyš (Chernobyl), Edimburgo. Tre passeggiate a piedi di Robert Louis Stevenson (Edimburgo), Il grande viaggio di Giuseppe Cederna (India), Un’idea dell’India di Alberto Moravia (India), Notizie da un’isoletta, Viaggio in Gran Bretagna di Bill Bryson (Gran Bretagna), Piccola grande isola di Bill Bryson (Gran Bretagna), Follie di Brooklyn di Paul Auster (Brooklyn), Autostop con Buddha di Will Ferguson (Giappone), In viaggio con Erodoto di Ryszard Kapuścinski (Egitto, Iran, Africa), Madonna col cappotto di pelliccia di Sabahattin Ali (Turchia e Germania), La Porta Proibita di Tiziano Terzani (Cina), Jerusalem di Selma Lagerlof (Gerusalemme).
Un elenco in 15 punti che potete centellinare nelle prossime settimane e che mi auguro sia utile per spezzare quei momenti di noia o di avvilimento in cui possiamo naturalmente incappare, ma, se non siamo ammalati e se non abbiamo avuto lutti in famiglia per il covid-19, con un buon libro, le opere d’arte, i nostri amici animali, fiori e cibo sano, possiamo ritenerci fortunati.
Le fotografie hanno tutte copyright Francesco Minisci per Valigia a due piazze.
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