Sono partita un po’ prevenuta, per il viaggio a Mosca, in Russia. Mi sembrava che saremmo stati per troppi giorni e che la città mi avrebbe lasciato un senso di stordimento e di insoddisfazione perché a me che piacciono i villaggi della campagna inglese e la natura, come può piacere una città che trasuda imperialismo e che m’immaginavo solo come un insieme di marmo, grandi spazi e strade immense? Viaggiare è proprio questo: scoprire che le idee che ci siamo messi in testa non sempre corrispondono al vero. E si torna a casa con un bagaglio nuovo e più pesante, più ricco. Quello delle esperienze.
E così ho trovato una Mosca elegante, pulita, sì gigantesca, ma in modo differente da come può farti sentire una città con i grattacieli, come New York o Chicago o anche alcune metropoli del Sud Est Asiatico. Perché a Mosca i mastodontici palazzi, come le Sette Sorelle, sorgono in mezzo a una piazza di cui non vedi la fine o al limitare di una strada da decine di corsie (per attraversarla se non c’è il sottopasso bisogna fare un complesso giro seguendo i semafori pedonali e non scherzo nell’affermare che ci vogliono almeno dieci minuti) e intorno gli altri edifici appaiono così striminziti che sembrano sparire. Se tra i grattacieli americani ci si può sentire schiacciati e oppressi oppure protetti, a seconda della propria percezione personale, a Mosca ci si sente un po’ come in un deserto eppure tutto sembra sempre vicino, negli spazi enormi in mezzo ai quali ci si trova e, per cui per raggiungere un palazzo, che appare a due passi, si cammina un quarto d’ora.
Eppure, accanto a questo aspetto, che ha un fascino innegabile, ecco anche la parte vecchia di Mosca, quella dei vecchi negozi di souvenir, impolverati e occupati in ogni angolo di matrioske anche di pessimo gusto, ma che regalano scorci a misura d’uomo, panchine ben tenute sulle quali si riposano turisti e moscoviti con i loro cani, per non parlare poi degli spazi verdi, che non mancano, o della zona più alla moda, tra locali che ricordano quelli più eleganti e posh di Londra.
Come ogni viaggio, come vi racconto anche nel mio libro Prête-à-Partir. Tutti i consigli per la viaggiatrice perfetta, quando non si è mai stati prima in un luogo, è bello scoprire i suoi tratti iconici, andando a vedere ciò per cui quella città o quel paese è conosciuto nel mondo. Però è anche interessante associare qualche “dietro l’angolo”, come mi piace definirlo, ovvero andare anche a curiosare qualche strada meno nota, qualche scorcio di cui avevamo letto in un libro e al momento abbiamo potuto solo immaginarlo. E anche questa volta abbiamo seguito questa modalità per organizzare il viaggio.
CHE COSA VEDERE A MOSCA
CREMLINO – PIAZZA ROSSA – SAN BASILIO – TEATRO BOLSHOI – CENTRO COMMERCIALE GUM
Siete arrivati apposta, a Mosca, per vedere il Cremlino, la piazza Rossa e San Basilio e di certo non avete nessuna intenzione di perderveli. E nella stessa area ci sono altri punti da non lasciarsi sfuggire, come il Teatro Bolshoi, la bella via Nikolskaya con la Cattedrale di Kazan e il centro commerciale GUM (Glavnyj Universalnyj Magazin) con le sue fontane, le scalinate preziose e i ponti sospesi che collegano più livelli, ma soprattutto va assaggiato il gelato GUM, quello originale, con una sola pallina a cono. Seguite le file che si snodano dai due cartellini al piano terra, non vi sfuggirà.
Per la visita al Cremlino, potete acquistare i biglietti d’ingresso in anticipo (evitando la coda o almeno facendone una più rapida) e riservarvi anche una visita guidata, se vi interessa. Cliccate qui. Per la visita al Cremlino, considerate almeno mezza giornata perché è ben più di una cittadella fortificata. Che cosa si trova all’interno? Tre cattedrali (Cattedrale della Dormizione – che è davvero un capolavoro, all’interno non si possono scattare fotografie -, Cattedrale dell’Arcangelo Michele, Cattedrale dell’Annunciazione); due chiese (Chiesa della Deposizione della Veste e Chiesa dei Dodici Apostoli); una gigantesca Armeria adibita a museo che vale la pena visitare per la ricchezza dell’esposizione; il Palazzo del Senato (residenza del Presidente russo); il Palazzo del Patriarca; il Palazzo Poteshny (che è stata la residenza di Stalin); il Campanile di Ivan Il Grande. E non è finita qui. Il Cremlino è il cuore del potere politico e, un tempo, religioso della Russia.
IL CONSIGLIO IN PIÙ
Da San Basilio fate una breve passeggiata fino allo Zaryadye Park, un bel parco collinare con auditorium da cui si può godere del panorama su Piazza Rossa e sul complesso del Cremlino.
CONVENTO E CIMITERO DI NOVODEVICHY
In un altro giorno rispetto alla visita del Cremlino, organizzatevi per raggiungere il Convento e il cimitero di Novodevichy. I due edifici principali del convento sono la Chiesa della Trasfigurazione e la Cattedrale di Smolensk. Una parte del convento, poi, affaccia su un lago che pare sia quello che ha ispirato Čajkovskij per Il lago dei cigni.
Nel cimitero monumentale di Novodevichy riposano Nikita Krusciov, il primo ad aver svelato i crimini staliniani; Raissa Gorbaciov, moglie dell’ultimo presidente dell’Unione Sovietica; Boris Eltsin, primo presidente dopo la caduta dell’URSS. Noi però eravamo alla ricerca della lapide dello scrittore Michail Bulgakov, autore de Il Maestro e Margherita.
IL CONSIGLIO IN PIÙ
C’è un altro cimitero, meno turistico, ma molto affascinante, a Mosca. Si trova nel grande parco del Muzeon Park of Arts, lungo il fiume Moscova: il Cimitero delle Sculture sovietiche. Invece di andare completamente distrutte, alcune delle statue di Lenin e Stalin, ma non solo, anche sculture di tutta la simbologia sovietica, sono state raccolte in questi verdi giardini lungofiume. Qui si trova anche il Monument to Victims of Totalitarian Regimes, ovvero teste irriconoscibili e quasi amorfe di pietra imbrigliate dietro a grate di ferro.
Quando siete al Cimitero delle statue sovietiche, allungate il passo fino al famoso Gorky Park, che sembra la prosecuzione del parco in cui vi trovate, ma ha un ingresso monumentale che riconoscerete senza alcun dubbio.
IL TOUR DELLA METROPOLITANA DI MOSCA
Sono certa che poche volte nella vita vi capiterà di visitare luoghi curati e puliti nel sottosuolo di una città, come la metropolitana di Mosca che è un vero simbolo di ricchezza (in teoria) dedicato a tutto il popolo russo. Perché qui marmi pregiati, stucchi e anche ori si susseguono fermata dopo fermata. Attenzione, perché in sé il giro delle stazioni più belle della metropolitana di Mosca si potrebbe fare anche in un paio d’ore (e il biglietto costa pochissimo e si compra all’ingresso per cui è semplice, sia agli sportelli con il personale sia alle macchinette pagando anche con la carta di credito), ma le scritte sono tutte (tutte!) in cirillico. Se conoscete l’alfabeto greco, questo vi sarà un po’ utile per districarvi tra una lettera e l’altra e comporre i nomi, altrimenti il mio consiglio è quello di prendere una guida, una persona russa, che con una ventina/trentina di euro (li vale tutti) vi racconti la storia delle stazioni e vi porti a fare un giro, altrimenti potreste trovarvi nel cuore di un labirinto. Noi abbiamo fatto un primo giro con la guida, poi ci mancavano alcune stazioni a cui tenevamo particolarmente e, presa la mano e con pazienza, abbiamo fatto da noi. Se vi servisse una guida, scriveteci perché vi segnalo una signora deliziosa che parla benissimo l’italiano.
Io vi do un consiglio preziosissimo, ovvero vi indico il tour delle fermate nell’ordine in cui è consigliabile farlo perché è il più semplice, ma poi sta a voi districarvi davvero nel sottosuolo di Mosca.
Partite da Arbatskaya, poi: Plošcad’ Revoljuch, Kurskaja, Komsomol’skaja, Prospect Mira, Mendeleevskaja, Kievškaja, Aleksandrovskij’sad. In questo modo siete anche (quasi) tornati al punto di partenza perché molte delle soste sono sulla circolare, la linea 5. Da aggiungere, però, nel vostro viaggio, se potete, una fermata alla stazione Kolomenskaja.
IL QUARTIERE POSH DI MOSCA
Se avete letto Il Maestro e Margherita, sapete che il romanzo di Bulgakov inizia proprio in questa zona, nell’area verde dello Stagno del Patriarca, anche se un tempo non era solo uno per cui ancora si chiamano Stagni del Patriarca. Questo quartiere è ricco di locali alla moda e si trova tra le vie Yermolayevskiy Lane, Ulitsa Spiridonovka, Spiridon’yevskiy Pereulok e Malaya Bronnaya Street. Uno dei locali da non perdere che fa angolo proprio di fronte allo stagno è Margarita Bistro. Prendetevi il vostro tempo, perché questo quartiere è davvero magico. Vi sembrerà di essere nel cuore di una metropoli occidentale, con l’aura magica dell’oriente. Allo Stagno del Patriarca andateci anche al tramonto nel fine settimana, quando i giovani russi si danno appuntamento per un incontro romantico o per un aperitivo con gli amici.
RISTORANTI DA NON PERDERE
White Rabbit Restaurant & Bar (foto sopra) con vista sul Ministero degli Affari Esteri
Eat and Talk (di fronte al Cremlino per un pasto al volo prima o dopo la visita)
Kafe Puškin per assaggiare il manzo alla Stroganoff e l’insalata russa, che è chiamata olivier. Ambiente elegante.
Glavpivtorg, per un tuffo nell’ex Unione Sovietica. Si trova a pochi passi dall’ex Kgb, Lubjanka.
Per acquistare matrioske e souvenir tipici russi, date uno sguardo ai mercatini e al quartiere tradizionale dell’Arbatskaja, ma anche nei dintorni del Cremlino.
SE AVETE UN GIORNO IN PIÙ
Vi consigliamo una gita fuori porta, ma comunque una meta raggiungibile con la metropolitana: Kolomenskoe. Si tratta di un antico villaggio che si trova a sud-est di Mosca, sulla strada per Kolomna. Fu qui, secondo la tradizione, che San Giorgio, patrono di Mosca, uccise il drago. In una giornata di sole, portate con voi il necessario per un picnic o un pranzo al sacco.
COME OTTENERE IL VISTO PER LA RUSSIA
Ho un’idiosincrasia per i visti. Se avete letto il mio articolo su come organizzare un viaggio in India (quasi) fai-da-te, sapete già come ho patito tutte le trafile per ottenere il visto turistico, anche se da poco l’iter si è sveltito. Questo credo derivi dal fatto che sono numerosi i Paesi che – dichiarando che sei un giornalista – storcono un pochino il naso per questioni di sicurezza o di loro opportunità a ospitarti.
Ma torniamo a ciò che vi interessa se siete qui, ovvero come ottenere il visto turistico per un viaggio in Russia.
Il visto per l’ingresso turistico in Russia (che ha una durata di trenta giorni) si può ottenere tramite un’agenzia di viaggi oppure potete occuparvene direttamente voi. Nel secondo caso, ci metterete un po’ più di tempo, ma risparmierete qualcosa. Iniziate comunque per tempo a fare la richiesta: 5/6 settimane sono ottimali, se passate da agenzia potrebbero essere sufficienti 10/14 giorni.
DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER OTTENERE IL VISTO TURISTICO PER LA RUSSIA (FAI DA TE)
Per richiedere il visto è indispensabile presentare la seguente documentazione:
- modulo di richiesta del visto compilato elettronicamente (dovrai stamparlo, firmarlo e allegare una fotografia formato carta d’identità) e che trovate qui;
- passaporto (devi presentare l’originale, una copia non è valida);
- lettera di invito o visa support (la conferma di accoglienza del turista, rilasciata da un’organizzazione russa che svolge l’attività di tour operator e i cui dati siano presenti all’interno del Registro Unico Federale degli operatori turistici);
- fotografia recente nel formato indicato sul modulo di richiesta del visto. Mi raccomando: seguite le istruzioni. No occhiali con montatura pesante, no frangia, no sorriso, no denti visibili, viso frontale. Se avete una vecchia fototessera a casa e pensate che vada bene, vi sbagliate. La foto dev’essere fatta appositamente ed essere recente;
- assicurazione di assistenza sanitaria durante il viaggio (se ne hai già una, è necessario presentare l’originale in modo che sia valutate se è valida oppure se ne va sottoscritta una ad hoc).
Qui potete poi prendere un appuntamento per consegnare tutta la documentazione richiesta.
DEVO GIÀ AVERE IL BIGLIETTO AEREO PER RICHIEDERE IL VISTO RUSSO?
No, non è obbligatorio possedere già i biglietti aerei per ottenere il visto ma tieni presente che:
- se richiedi prima il visto e poi compri i biglietti, potresti non trovare voli per le date del visto o ritenere che i voli siano troppo costosi (meglio muoversi in anticipo);
- potrebbe accadere che compri il biglietto dell’aereo con anticipo e poi non ti concedano il visto (a volte ci sono semplicemente ritardi perché la foto allegata non va bene o altri dettagli da sistemare il prima possibile).
COSA SONO LETTERA D’INVITO E VISA SUPPORT
La lettera di invito (visa support letter) non è la lettera di invito della prenotazione dell’hotel. La prenotazione dell’hotel è necessaria per ottenere il visto solo se il soggiorno è più lungo di 15 giorni. La lettera d’invito è un documento necessario per ottenere il visto mediante il quale una persona, un’istituzione, un hotel o un’azienda russa ti invita a farle/gli visita. Può farla l’hotel nel quale si alloggerà (di solito è specificato se l’hotel se ne occupa, nel momento della prenotazione).
La visa support per ottenere il visto turistico è la più diffusa. Si tratta di un documento che deve fornire l’albergo nel quale si alloggerà, stampato in un foglio A4 e diviso in due parti:
- contratto di servizi turistici (touristic voucher), che è il documento che dimostra la prenotazione dell’albergo in Russia;
- conferma di ricezione di turista straniero (confirmation letter), ovvero la conferma dell’hotel della visita programmata.
La visa support ha bisogno di quattro dati che sono contenuti in questi due documenti: nome dell’organizzazione, indirizzo della stessa, reference number, confirmation number.
Per le lettere di invito potete appoggiarvi a iVisa o Russia Support. Entrambi per poco meno di 20 euro.
Come avete letto, i passaggi sono lunghi e tanti (almeno noi li abbiamo ritenuti tali), per cui ci siamo appoggiati a un’agenzia che se ne occupa direttamente. Se siete a Milano, potete andare direttamente, è in via Melchiorre Gioia e si chiama Visti per il Mondo, se abitate altrove potete spedire la documentazione che vi richiedono (il grosso, diciamo così, lo fanno loro) e il passaporto, che vi verrà rispedito indietro per tempo per il vostro volo. Il costo è di circa cento euro tutto compreso (pensano loro anche all’assicurazione). Anche VHS, cui ci siamo rivolti per il viaggio in Giappone, funziona molto bene e si trova sia a Milano sia a Roma. A Roma potete fare riferimento anche all’Agenzia Kalinka Service che ha la sede in via Tripoli e sul sito trovate tutte le informazioni necessarie per il contatto.
Qui potete trovare un calcolatore che vi indica i costi che vi troverete ad affrontare chiedendo il visto.
stefano says
ciao, ho letto il tuo racconto e , dovendo andare 3 giorni a Mosca a trovare il figlio (siamo in 3 io, mia moglie e mia figlia 14enne) sono un po’ preoccupato sul come muoverci..
posso farti delle domande precise?
Grazie
Stefano
valigiaaduepiazze says
Gentile Stefano,
intanto buon viaggio! per quanto riguarda le domande, se sono da fare a una giornalista, mi scriva pure qui, se invece sono da agenzia di viaggi, mi pare evidente che questa non è un’agenzia di viaggi.
A presto,
Elisa
Anna prevedello says
Gentile Elisa, ho letto il vostro racconto, ho in programma di visitare mosca in agosto in autonomia con mia figlia. Nell’articolo è stato scritto che potevo scrivere per avere il riferimento di una guida per la metropolitana, una signora che parla l’italiano. Sarebbe un preziosissimo aiuto. Grazie per i preziosi consigli.
Anna
valigiaaduepiazze says
Anna, certo, le do il contatto. Mi scriva via mail valigiaaduepiazze@gmail.com.
Attendo sue,
Elisa
Leonardo says
Se può essere d’aiuto, per il visto per la Russia, mi sono rivolto ad una agenzia di Roma (Kalinka Service) molto valida.
Saluti
Leonardo
Anna says
Buon articolo, mi ha aiutato a richiedere il visto per la Russia.