La prima volta che si arriva a New York si ha l’idea che la vedrai da vicino, che ci passerai accanto su un battello che quasi la sfiorerà, tra gli spruzzi, con il mare mosso e, ondeggiando, alzerai lo sguardo verso l’alto e lei sarà lì, impassibile, con la sua fiaccola nella mano e la corona con le sette punte sul capo. E, quando davvero arrivi a NYC, c’è un momento in cui quasi ti dimentichi di lei. Perché non la vedi mai. Eppure eri così convinto che sarebbe stata sempre lì, nella baia, a ricordarti che sei approdato negli Stati Uniti d’America. E, così, la cerchi mentre passeggi lungo il ponte di Brooklyn, ma, se c’è un po’ di foschia, lei non si mostra. Ti aggiri al belvedere della Freedom Tower e non la metti a fuoco. Poi, all’improvviso, un raggio di sole la illumina tra le scie lasciate dalle navi ed è laggiù. La Statua della Libertà è piccolissima. E ti dà le spalle.
La Statua della Libertà svetta sulla rocciosa Liberty Island e, proprio perché sta di vedetta all’entrata del porto all’imbocco dell’Hudson River, dà le spalle a tutta Manhattan. Spesso è una gran delusione ed è necessario salire su un traghetto e arrivare sino a lei per vederle il volto.
C’è però un vecchio porto di Brooklyn in cui è in atto la gentrification – quel processo di rinnovamento dei quartieri periferici di cui è difficile trovare un corrispettivo in italiano che non sia il cacofonico gentrificazione – da cui la Statua della Libertà finalmente vi guarderà negli occhi. Si chiama Red Hook, uncino rosso, proprio per la forma a uncino di uno dei suoi lunghi moli in cui attraccano ancora i mercatili. Lì la subway non arriva (la fermata più vicina è Carroll Gardens), ma potete percorrere alcuni block – isolati – a piedi e raggiungere questo quartiere così poco turistico di Brooklyn in cui stanno migrando gli artisti. Insomma, non arriverete sin qui solo per lei, anche se vale davvero la pena raggiungere il Valentino Pier, ma, tra murales, vecchi magazzini, di cui numerosi in uso, e locali hipster, godrete di una straordinaria vista della verde Governors Island e della punta sud di Manhattan con il suo inconfondibile skyline. Proprio di fronte a voi si solleva, tra gli altri grattacieli, One World Trade Center.
Fabbricati di mattoni rossi e recinzioni ondulate di lamiera, ma anche street art e insegne di nuovi locali. Ce n’è uno che è un must per chi vuole provare la cucina del Maryland, ma a me ha ricordato quei piatti che ho assaggiato a Cape Cod: si chiama Brooklyn Crab e se quando fa freddo ci si riscalda all’interno tra mille piccole luci che scendono dal soffitto, nelle sere d’estate si ammira la baia di New York dall’ampia terrazza in legno.
Da porto industriale di una delle più grandi città del mondo, Red Hook a Brooklyn oggi è quasi un villaggio di pescatori dove già in tanti hanno allungato lo sguardo (e il portafoglio) per comprare gli appartamenti che tra qualche anno saranno interessanti come quelli di Brooklyn Heights Promenade e Brooklyn Bridge Park.
Insomma, andateci ora, perché entro qualche anno il waterfront avrà davvero cambiato faccia.
TIP n.1 – Se il vento è troppo forte, spostatevi di un paio di isolati verso la bella Van Brunt Street e prendete un dolce o un drip coffee da Baked.
TIP n.2 – Se vi trovate a Manhattan approfittate del traghetto dell’Ikea che, proprio come un water taxi, vi carica a Wall Street al Pier 11 e vi porta dall’altra parte del fiume, proprio dove ha sede il grande magazzino a Red Hook. Il biglietto costa 5 dollari, ma se fate acquisti potete farvelo rimborsare e farete una crociera gratis. Il sabato e la domenica il biglietto non si paga. Qui tutte le info.
TIP n.3 – Per conoscere altre chicche, non vi resta che consultare il mio libro/racconto/guida sulla Grande Mela: “New York al femminile”.
Altri post su New York:
federico says
Sono italiano e non stato a New York. Ma leggo molto e apprezzo chi sa scrivere in modo originale.
Non è facile. Penso che tu ci sia riuscita con questo articolo. Mi è piaciuto molto.
Cari saluti dall’Italia
valigiaaduepiazze says
Ciao Federico, spero che tu possa andare presto nella Grande Mela perché è davvero una grande emozione. Grazie per il tuo messaggio!
Aspettiamo tue notizie…da New York!
Elisa
Marina says
Cari amici abitano a red hook! New York è la mia città del cuore! Ci torno anche questo natale perché la adoro !
valigiaaduepiazze says
Benissimo, porta New York al femminile con te! Ciao, Marina!
Lino linosls63@gmail.com says
Ho alloggiato un po di tempo in Richard Street ed è un posto un po particolare di brooklyn sia per l atmosfera d altri tempi fuori dalle rotte turistiche sia per il fatto che quando c è il mare in burrasca c’è da preoccuparsi…..
valigiaaduepiazze says
Ciao Lino!
Davvero sembra impossibile di parlare di mare in burrasca quando ci si riferisce a Brooklyn, invece è proprio così! Incredibile! Io porto Brooklyn nel cuore!
Ciao,
Elisa