Detesto aspettare. Stare in coda.
Soprattutto in vacanza (in realtà sempre). Mi sembra di perdere tempo, di buttare via momenti preziosi che avrei potuto utilizzare in altro modo.
Avete presente quando non ci si muove nemmeno di un passo per minuti che sembrano ore e ci si gira per vedere quanto è aumentata la ressa dietro di noi, per consolarci e trovare una ragione valida nello stare lì, fermi, sperando in una accelerata improvvisa? In questi casi, di solito, l’unica cosa che scorre è il tempo.
Allora basta! Dopo aver rinunciato a vedere alcuni posti (mangiandoci poi le mani), Francesco e io abbiamo imparato a muoverci in anticipo, prenotando ingressi, visite, cene, spettacoli. Ormai si può fare un po’ dappertutto. Anche per il Museo del Louvre, a Parigi, non abbiamo atteso un solo minuto (ho aggiunto questa frase solo per rimandarvi ad un altro post, lo confesso).
Questa premessa per suggerirvi un modo per entrare nella cupola di vetro del Reichstag a Berlino, gratis e sbeffeggiando la fila che si snoda sulle scale che danno in Platz der Republik.
E’ semplice: basta andare a cena nel ristorante del Reichstag. Che non è niente male.