Se avete voglia di fare il pieno di sole in inverno – meglio ancora se per un viaggio a Natale o a Capodanno – una vacanza in quella parte di Messico più sicura e più tranquilla è la scelta ideale. Dicembre e gennaio sono i periodi migliori per andare in Quintana Roo e Yucatan, anche se di solito siamo abituati a chiamare questi due stati messicani con il nome più turistico di Rivera Maya. Su Valigia a due piazze avete già letto molto di Messico, ma ancora non vi abbiamo raccontato della località che abbiamo scelto come base, Playa del Carmen. Immaginatevela come un’appendice dei vicini Stati Uniti d’America. Mi aspettavo molto poco da questa cittadina, invece – pur essendo mille anni luce da quello che è il Messico più tradizionale o, ancor più, l’America Latina – Playa del Carmen è la versione più curata e più piccola di Cancun, ma nello stesso tempo già si può godere già di un bellissimo mar dei Caraibi e, proprio di fronte, è possibile raggiungere l’incantevole isola di Cozumel, anche con una gita in giornata.
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USA, Cape Cod e l’uragano Sandy
Ormai per comprare un biglietto aereo sarebbe utile, dopo aver controllato l’agenda e il portafoglio (o conto corrente che sia), poter sempre chiedere la consulenza di un meteorologo. O forse di un preveggente, sì.
C’è stato un periodo in cui abbiamo accumulato una serie di sfortune meteorologiche e climatiche non da poco. Di quelle che costringono a ridurre un viaggio, a limitarti negli spostamenti che ti sei programmato settimane prima con un entusiasmo difficile da contenere. E quando non sei proprio dietro l’angolo, beh, non fa piacere. E così, imparata la lezione e applicati gli scongiuri da mettere in pratica prima di ogni viaggio, tentiamo di azzeccare la meta. Per Natale e Capodanno cerchiamo di evitare il gelo dei luoghi più freddi, nonostante ci sia piaciuto moltissimo trascorrere la notte di San Silvestro a Manhattan (ma un freddo come quello che corre nei canyon tra le file dei grattacieli non ce lo scorderemo mai) o l’atmosfera natalizia a Parigi non abbia forse eguali. E così l’anno scorso ce ne siamo andati in Messico, a svernare a 28°/30°. La meta di quest’anno è ancora top secret (siamo appunto in fase scongiuri). E d’estate, dopo i miei noti malesseri per le temperature troppo calde, cerchiamo di evitare i luoghi più caldi e umidi del mondo. Mai stata meglio dell’estate 2012 in Irlanda, ma fino ai 25° indonesiani, come quest’anno, posso anche resistere (sempre se con me ho l’acqua termale che mi rigeneri ogni 3 minuti e mezzo).
Direi che vale la pena dedicare un breve post alla sventura che ci ha trovati a trascorrere un lungo ponte di Halloween nel Massachusetts. Proprio quando è arrivata Sandy. L’uragano, esatto.