La prima domanda, quando qualcuno s’informa sulla Giordania, è sempre la stessa: è un Paese sicuro? Sì, la Giordania, sebbene si trovi in una regione turbolenta, per utilizzare un eufemismo, è un’oasi stabile e sicura, in cui non vi sentirete in pericolo. Per noi è stata la porta alla visita della Terra Santa, iniziando ad avvicinarci a ciò che è la storia di questi territori magici, da Betania al di là del Giordano al Monte Nebo, a Madaba. E se c’è chi viaggia in Giordania solo per scoprire Petra, uno dei siti patrimonio dell’umanità Unesco di questo Paese, sappiate che c’è anche molto altro da non perdere. Dalle rovine romane di una città meravigliosa come Jerash, alla vitalità della capitale Amman e poi il deserto di fuoco del Wadi Rum, come il Dead Sea, il Mar Morto salato e sotto il livello del mare che di anno in anno si ritira sempre più e un’escursione vale la pena prima che – purtroppo – sia tardi. Per non parlare dell’accoglienza e della generosità dei suoi abitanti nei confronti dei viaggiatori. La Giordania è uno di quei luoghi nel mondo che restano nel cuore per un mix di esperienze e di ricordi che si ha sempre voglia di rivivere.
Quanti giorni servono per un viaggio in Giordania?
Dipende che cosa desiderate vedere e quanto tempo avete a disposizione. Se arrivate su Amman e vi spostate su Petra, come già scritto qui, sono necessari quattro giorni (minimo una notte a Petra, meglio due), ma, se avete la possibilità di fermarvi più a lungo, almeno dovete inserire una visita alla capitale Amman e a Jerash. Il nostro viaggio è durato una settimana, a cavallo tra Natale e Capodanno, e abbiamo visitato la Giordania on the road: Amman, Jerash e Ajilun, Madaba e Monte Nebo, Petra, Piccola Petra e Wadi Rum, Mar Morto, Betania al di là del Giordano e siamo tornati ad Amman. Totale sette notti.
Qual è il periodo migliore per visitare la Giordania?
Se avete occasione di prendere ferie (almeno una settimana) in primavera e in autunno, allora non ci sono dubbi: andate in queste stagioni perché il clima è ideale. L’inverno in Giordania è freddo: in giornate particolarmente assolate potreste anche togliere la giacca, ma di sera è necessario il giubbotto imbottito. In Giordania d’inverno cade molto di frequente la neve, soprattutto in montagna (Monte Nebo e Madaba), e anche nel deserto l’escursione termica è importante (attenzione al vento, nel Wadi Rum). Il bagno nel Mar Morto si può fare anche a dicembre. D’estate meglio evitare il viaggio in Giordania, perché a Petra avreste difficoltà a godere delle escursioni per le temperature troppo elevate.
Documenti necessari per visitare la Giordania
È obbligatorio il passaporto con sei mesi di validità. Il visto si ottiene all’ingresso del Paese, per esempio in aeroporto, pagando in valuta locale, dinari giordani – JOD. Se arrivate via terra, potete richiedere e ottenere il visto alla frontiera di King Hussein Bridge/Allenby Bridge oppure arrivando in traghetto dall’Egitto. Il visto è gratuito se invece arrivate alla località turistica di Aqaba, sul Mar Morto, perché si trova in una zona economica speciale (ASEZ). In questo caso il visto gratuito ha una validità di trenta giorni (via mare, via terra, via aria da Israele o dall’Arabia Saudita). L’ingresso singolo costa 40 JOD, circa 50 euro. I cittadini italiani non devono – almeno fino al momento in cui stiamo scrivendo questo articolo, dicembre 2019 – pagare la tassa di uscita dal Paese.
Se decidete di noleggiare una vettura, è necessaria la patente internazionale emessa secondo la Convenzione di Ginevra o di Vienna, per cui preparatevi alla partenza con un po’ di anticipo. Di solito la patente italiana è sufficiente, ma come scrivo nel mio libro Prête-à-partir. Tutti i consigli per la viaggiatrice perfetta (ma questi sono consigli senza genere!) è sempre meglio essere preparati, per esempio noi in Australia siamo andati correttamente con la traduzione giurata della patente, come richiesto.
Noi in Giordania abbiamo preferito un driver. Come ho raccontato qui più volte, negli Stati Uniti e in Australia, come in Europa, preferiamo noleggiare una vettura, ma in altri Paesi del mondo desideriamo godere del viaggio in un altro modo, affidando anche negli spostamenti le nostre valigie a chi si occupa della vettura senza dovercene preoccupare. Tenete presente, soprattutto, che in alta montagna o nelle zone desertiche le strade giordane non sono sempre perfettamente asfaltate e d’inverno diventa buio presto, per cui badate bene alle buche a terra. Non dimenticate, infine, la nebbia e la possibilità di trovare la neve nei mesi più freddi. Se vi serve un driver in Giordania, scriveteci una mail. Potete anche accordarvi per unire il viaggio giordano a quello israeliano. Se vi serve un driver in Giordania, inviateci una mail.
Se scegliete di restare in Giordania per più di tre notti, da qualche tempo è disponibile il Jordan Pass che esonera dal pagamento del visto e include l’accesso gratuito a oltre quaranta siti turistici e luoghi di intervenne in Giordania. La lista si trova qui. Il costo del Jordan Pass varia: Wonderer 70 JOD – Explorer 75 JOD – Expert 80 JOD e di certo è molto conveniente. Potete fare l’acquisto del Jordan Pass online, inserendo tutti i vostri dati seguendo ciò che è scritto sul vostro passaporto. Stampate il pass su un foglio A4 prima di partire per la Giordania e presentatelo al controllo passaporti per ottenere il visto e per entrare man mano nei vari siti turistici. Il pass si utilizza entro 12 mesi dall’acquisto e scade dopo due settimane dalla prima località turistica visitata.
Noi partiamo sempre con un’assicurazione sanitaria. Anche in questo caso, trovate tutte le dritte più utili nel mio libro Prête-à-partir. Tutti i consigli per la viaggiatrice perfetta (Morellini Editore), anche in formato elettronico.
Il nostro itinerario in Giordania di otto notti (ma in realtà sette, perché l’ultima è stata una mezza nottata perché alle due del mattino eravamo in aeroporto per il rientro in Italia, con cambio del volo a Istanbul) è stato organizzato in questo modo: due notti ad Amman; tre notti a Wadi Musa, il paese di Petra; due notti sul Mar Morto; una notte ad Amman.
Da Amman si visitano Jerash e Ajlun. Spostandoci in automobile con il driver da Amman verso Wadi Musa, abbiamo fatto tappa a Madaba e al Mount Nebo. Facendo base a Wadi Musa, oltre a Petra si possono visitare – spostandosi in automobile – Little Petra e il deserto del Wadi Rum. Per arrivare invece al Dead Sea, abbiamo preferito la strada che passa per una parte del Wadi Araba, scende verso At Tafilah e la Riserva della biosfera di Dana fino al Mar Morto.
Che cosa visitare in Giordania
- Petra
Petra – una delle Sette Meraviglie del Mondo Moderno – ha un reportage dedicato nei minimi dettagli, dal tempo che vi servirà per visitarla a Petra by Night, dai consigli per i trekking ai film più famosi in cui l’avete vista. Potete cliccare qui.
- Piccola Petra
Little Petra (Siq al-Barid) si trova a circa 14 km da Petra e da Wadi Musa ed è incluso con il sito già grande e conosciuto nella lista del patrimonio umanità dell’Unesco. È un’antica città nabatea, con straordinari edifici scolpiti nelle pareti dei canyon di arenaria. Se siete grandi camminatori, vi interesserà sapere che Little Petra è collegata a Petra con il Back Route Trail, un sentiero di 12,6 chilometri che si percorrono in tre ore di cammino. Per tutti gli altri, in un quarto d’ora di macchina si arriva da Wadi Musa a Piccola Petra. L’ingresso a Piccola Petra è gratuito e il sito è aperto tutti i giorni dall’alba al tramonto.
- Amman
Andate al di là del primo contatto. Amman, la capitale della Giordania, è una città gigantesca e caotica che però cela alcune bellezze straordinarie. Per esempio la Cittadella dove si trova il Museo Archeologico Nazionale, il Tempio di Ercole e il Palazzo degli Omayyadi. Da non perdere il Teatro Romano e il Museo della Giordania. Ma per chi ama il contatto con la popolazione autoctona, allora godetevi i souq della downtown e la zona di Amman che io amo di più, una vera chicca: Rainbow Street. Originariamente chiamata Abu Bakr al Siddiq Street, si trova nell’area storica di Jabal Amman. La strada collega First Circle a Mango Street ed è ricca di negozi e ristoranti, da non lasciarsi sfuggire la vista dai tetti dei pub e di alcuni negozi. Il mio preferito è la soap house Trinitae (Rainbow Street, 8b). I falafel più buoni di Amman (sceglieteli nella versione sandwich con la salsa al sesamo) si degustano da AlQuds, al civico 41 di Rainbow Street.
- Jerash
Jerash, o Gerasa, l’antica Antiochia ad Chrysorrhoam – Antiochia sulle rive del fiume d’oro –, non ha nulla da invidiare a Petra. È uno dei luoghi, a mio parere, più affascinanti del mondo e le rovine greche e romane sono così ben conservate da sembrare di essere stati trasportati nel passato con la macchina del tempo. Insomma: meta da non saltare assolutamente! La visita al sito di Jerash ha un costo di 8 dinari giordani, gratuito per i ragazzi sotto i 12 anni. L’ingresso è di fianco all’imponente Arco di Adriano, poi proseguite la vostra passeggiata (dedicate al sito almeno tre ore per poterlo vedere con calma) al Tempio di Artemide, all’anfiteatro greco in cima alla collina che risale al 90 d.C., il colonnato del cardus maximus, il foro con forma ellittica, il Tempio di Zeus, il ninfeo. Per informazioni dettagliate, cliccate qui. Riservate una giornata intera per la visita, con viaggio di andata e ritorno da e per Amman in automobile.
- Wadi Rum
Nella Valle della Luna del deserto del Wadi Rum potete anche fermarvi a dormire, ma noi, dopo l’esperienza del Sahara, in Marocco, abbiamo preferito scoprire quest’area in una giornata, facendo base a Wadi Musa (Petra). Dal 2011 il Wadi Rum è nella lista dei patrimoni dell’umanità Unesco. Abitato dai beduini, un momento da non perdere è quello di farsi accompagnare proprio da loro su una 4×4 al tramonto e poi fermarsi in una tenda a bere un tè caldo.
Il Wadi Rum è conosciuto per essere stata la base operativa dell’ufficiale britannico Lawrence durante la Rivolta Araba contro gli Ottomani tra 1917 e 1918. lawrence lo conoscete di certo come Lawrence d’Arabia. Nel deserto si trova Jebel Rum o Jebel Ram, una montagna che in onore di Lawrence d’Arabia è stata soprannominata The Seven Pillars of Wisdom, i sette pilastri della saggezza. Tra le pellicole ambientate nel Wadi Rum, oltre a Lawrence d’Arabia, anche due capitoli di Star Wars e Indiana Jones e l’ultima crociata.
- Madaba
Nel vostro viaggio a Gerusalemme vi verrà di certo in mente il mosaico di Madaba, un antico mosaico sul pavimento della chiesa bizantina di San Giorgio. La Mappa di Madaba raffigura il Medio Oriente e ancora oggi si possono osservare parti integre di questo mosaico che risale al VI secolo d.C. La mappa raffigura Gerusalemme con le sue antiche mura e una sua copia si può osservare nella Città Santa nel quartiere ebraico in quello che resta del cardo.
Madaba si trova lungo la Via Regia che – costruita cinquemila anni fa – partiva dall’Egitto, si allungava lungo la penisola del Sinai, per arrivare ad Aqaba in Giordania e poi verso Damasco e le sponde dell’Eufrate.
- Monte Nebo
Dal Monte Nebo Mosè avrebbe per la prima volta contemplato la Terra Promessa. In cima al monte (qui il meteo cambia molto velocemente e d’inverno si può trovare la neve che blocca la strada) torreggia la chiesa del Memoriale di Mosè. Da qui si osserva Israele e nelle giornate limpide riuscite a scorgere anche la città più antica del mondo, Jericho.
- Betania al di là del Giordano
Betania si può visitare dal lato del fiume Giordano in Israele o dal lato in Giordania. Una fila di boe separa simbolicamente il fiume in due aree, entrambe controllate da forze armate militari. I pellegrini si possono immergere nelle acque e utilizzare le cabine ai lati del fiume per cambiarsi, ma non possono oltrepassare le boe. La parte giordana di Betania, ovvero la riva orientale del fiume, è la più interessante, perché è ricca di chiese ed è lì che si trova il fronte battesimale dove Giovanni Battista avrebbe battezzato Gesù Cristo. Per visitare Betania al di là del Giordano, potete arrivare in automobile dal Mar Morto, lasciare il mezzo al parcheggio, pagare l’ingresso (12 denari) e attendere di essere scortati con il pullman fino al fronte battesimale. Di solito di questo si occupano i militari perché alcuni terreni intorno al sito religioso e archeologico sono minati. Importante seguire sempre la strada indicata, anche una volta raggiunto il luogo di interesse. Per informazioni, qui il sito ufficiale.
- Mar Morto
C’è chi ama dedicare qualche giorno ai massaggi e agli ozii del Dead Sea e chi, come me, dopo aver ammirato le sue particolarità (si trova nella depressione più profonda del nostro Pianeta ed è salatissimo, per cui non è possibile nuotare o tuffarsi, ma solo lasciarsi trasportare e galleggiare, stando molto attenti al bruciore che l’acqua così salata può arrecare alle zone intime e agli occhi) e il suo colore, già non vede l’ora di ripartire. Di anno in anno, infatti, il Mar Morto si riduce perché il Giordano è deviato a monte e questo fa arrivare meno acqua a questo bacino, che ha una parte israeliana e una parte giordana, dove siamo stati noi. In spiaggia troverete numerosi cartelli che indicano quanto negli ultimi dieci anni sia calata l’acqua del Dead Sea e pare non esserci, al momento, alcun rimedio. Approfittatene per fare dei fanghi e acquistatene anche da portare a casa. Io utilizzo il fango che purifica il viso da allora. Spensate di non fermarvi a dormire, potete aggregarvi a un tour organizzato che di solito fa base ad Amman Beach, la principale spiaggia per turisti del Mar Morto. Il costo dell’ingresso è 18 JOD, circa 20 euro o qualcosa in più in base al cambio. Altrimenti se restate a dormire, i resort hanno sempre un’area privata. Attenzione perchè non potete fermarvi dove desiderate, lasciare l’auto e immergervi perché il Mar Morto è in una conca profonda e non raggiungibile dalla strada, se non nelle aree a pagamento. Inoltre dopo esservi immersi, avrete bisogno immediatamente di fare una doccia con l’acqua dolce per lavare via il sale, per cui la spiaggia attrezzata è obbligatoria.
Per un approfondimento su Petra, potete leggere:
Elle says
Ciao, potresti darmi i tuoi contatti per il transfer, grazie
valigiaaduepiazze says
La mail è segnata sul blog nella sezione chi siamo.
Anna says
Ciao ho visto che nel vostro viaggio in Giordania vi siete spostati utilizzando un auto con conducente.posso sapere a che sito avete fatto riferimento?
valigiaaduepiazze says
In privato posso fornire il contatto del driver.