Se state cercando informazioni sulla vita notturna a Ibiza, questo post potrebbe non fare per voi, a meno che non vi lasciate tentare dalla faccia diurna di questa isola dei Pini, come la definì Diodoro Siculo insieme alla sua sorellina minore, Formentera. Ibiza, a poco più di un’ora di volo da Milano, offre acque trasparenti e spiagge caraibiche che ricordano molto quelle delle zone più belle della Sardegna. Chi pensa, dunque, che Ibiza sia una vacanza solo per amanti delle discoteche e del divertimento fino all’alba si sbaglia di grosso perché c’è un altro modo per vivere e scoprire questa isola spagnola che fa parte delle Baleari.
Calette sperdute che si raggiungono solo dopo aver superato una ripida salita tra le pinete profumate, mare trasparente, terra rossa da cui crescono rigogliosi aranci, fichi, ulivi e mandorli, case tradizionali, le fincas, in pietra naturale o dipinte di bianco con le porte azzurre, a un solo piano, al massimo due. Ci si può lasciare alle spalle non solo lo stress del lavoro e della città, ma anche quelle aree dell’isola di Ibiza che sono state rovinate dal turismo di massa per fuggire nelle zone più remote, a nord soprattutto, per ritrovare i borghi antichi, le spiagge paradisiache e il silenzio interrotto solo dal frinire dei grilli tra gli alberi.
Ibiza, gioiello del Mediterraneo, colonizzata dal flower power e della musica techno, è perfetta per una vacanza d’estate di una settimana/dieci giorni, ma anche per un breve soggiorno di tre notti grazie al comodo aeroporto proprio a due passi da Eivissa, il capoluogo dell’isola da cui si arrocca la città vecchia e da cui partono i traghetti veloci per Formentera. Non vi sarà difficile trovare un volo comodo tra tutti quelli offerti dalle compagnie low cost, certo è che se avete l’avvedutezza di acquistarlo con un certo anticipo potreste rischiare di pagarlo anche meno di trenta euro andata e ritorno. Al contrario di Formentera, che inizia a risvegliarsi solo a fine maggio o anche inizio giugno e a metà settembre si prepara già per il letargo invernale, Ibiza è un’isola abitata tutto l’anno e, anche se nei mesi più freddi di sicuro non farete il bagno, può essere la meta per un fine settimana da addio al nubilato o al celibato e la proposta di eventi e concerti dance e techno è sempre interessante per gli amanti del genere.
La nostra Ibiza è stata quella delle spiagge nascoste, un po’ difficili da raggiungere, quella della colazione nel locale storico del paese, l’Ibiza che sa di resina di pino scaldata dal sole, quella delle chiese di campagna dal biancore accecante, quella dei mercatini hippies, quella delle cene all’aperto in mezzo agli sconosciuti nei cortili sterrati di grandi fincas e consumate solo alla luce delle candele.
SPIAGGE PIU’ BELLE DI IBIZA
– Cala d’Hort, l’ho sempre vista da Formentera, quando la rupe d’Es Vedra si incendia al tramonto. La caletta si trova sulla punta sud-occidentale di Ibiza. Dopo Sant Joseph, sulla strada che porta a Sant Antoni, girate a sinistra in direzione di Cala Vedella. Poi girate di nuovo a sinistra e, non potete sbagliarvi, perché arrivando a Cala d’Hort sarete accolti dal promontorio roccioso alto quasi 400 metri che spunta dal mare e simile a un vulcano. Es Vedra è popolata solo da capre selvatiche e da lucertole, ma si racconta sull’isola che sin dall’antichità abbia evocato forze misteriose. All’epoca dei cartaginese, in una grotta dello scoglio si venerava la dea Tanit. Nel XIII secolo, si allevavano i falchi. Qui si trova anche il sito archeologico di Ses Païsses de Cala d’Hort. Andateci anche solo per il panorama.
Arrivateci in automobile o in scooter. Il parcheggio è libero, ma in alta stagione potreste trovare qualcuno che, nelle ore di maggiore affluenza, chiede un contributo di 2 euro e 50 centesimi per indicarvi dove lasciare il mezzo. La spiaggia della caletta è libera, ma se volete un lettino sistematevi pure, poi arriveranno a riscuotere i cinque euro per il noleggio. Per pranzare, potete scegliere El Carmen che si affaccia sulla spiaggia con la sua ampia terrazza al primo piano e che prepara al momento paella e insalata payesa, ma potete anche venire qui alla sera per godervi il tramonto color carta da zucchero. Prenotate la vista mare chiamando il 971187449.
– Cala Comte o platja de Comte si trova a poco più di un chilometro a ovest di Sant Antoni. Se dormite nella cittadina, potrebbe anche esservi comodo raggiungere la caletta tra le più belle dell’isola con il pullman numero 4 (da giugno a ottobre passano sette mezzi al giorno dalle 9.10 alle 18 e l’ultima corsa per il ritorno è alle 18.45). La caletta offre un mare blu intenso ed è incassata tra le scogliere. Anche qui, alcune aree della spiaggia sono libere, altre offrono lettini: sistematevi dove più vi piace o dove trovate libero e poi una sorta di bagnino/custode passerà a chiedervi di pagare.
Non ci sono alberghi nelle vicinanze ma alcuni bar e ristoranti che si sono organizzati con qualche tavolo e un tendone bianco per riparare dal sole, oppure scegliete il Sunset Ashram che si affaccia sul mare ed è arroccato sugli scogli. Fermatevi fino al tramonto per vedere il più bel tramonto di Ibiza. Vi sembrerà di stare in una grotta che si tuffa nel blu. Il parcheggio dietro alle spiagge è ampio e gratuito, ma qui l’affluenza di visitatori è senza limiti e potreste dover girare un po’ per trovare dove lasciare il mezzo.
– Cala de Benirràs è davvero un gioiello e per raggiungerla con un mezzo proprio dovrete percorrere alcuni chilometri tra le rosse colline di terra, poi su per alcuni ripidi tornanti in pineta in cui resterete quasi storditi dal frinire dei grilli. Quando ormai avrete perso la speranza di vedere il mare, si apre come un lago verde e molto tranquillo. E’ un luogo ideale anche per chi ha bambini e per le giornate da trascorrere al mare con tutta la famiglia.
Siamo nella parte settentrionale dell’isola: la meno visitata e la più selvaggia. Ci troviamo nei pressi di Sant Joan, a otto chilometri per l’esattezza. La caletta è circondata dal verde ed è stato uno dei santuari hippie che qui organizzavano le feste della luna piena. I lettini sulla spiaggia costano cinque euro. Per una sosta rinfrescante, un po’ di shopping o un pranzo leggero potete andare da Elements, proprio alle vostre spalle, un locale che riprende i ritmi lenti e hippie dell’isola.
CHE COSA FARE E CHE COSA VEDERE A IBIZA
– Dalt Vila, la Città Alta o Città Vecchia di Eivissa con i suoi bastioni costruiti nel 1555 per ordine di Carlo V da due architetti italiani e che avevano il compito di proteggere il cuore della città dalle incursioni dei pirati. Si tratta dei bastioni meglio conservati d’Europa. L’ingresso principale è da Puerta del Mar o de las Tablas o anche conosciuto come Portal de se Taules. Le mura arabe vanno invece da Plaça de Vila a Plaça del Sol, salgono verso il castell e hanno tre entrate: quella del Mar e due laterali, Baluard Sant Joan e Porta Nou.
– Le saline di Ibiza il cui sale è famoso per la purezza. La zona di Ses Salines, proprio come a Formentera, è un paradiso per gli uccelli migratori. Dal 1995 le saline sono una riserva naturale e fanno parte della rete Natura 2000 della Comunità europea per la loro biodiversità. Dal 1999 sono entrate a far parte del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Portate a casa un po’ di sale di Ibiza per ricordo, lo utilizzerete a lungo e se siete dei cultori della materia potete scegliere di acquistare anche quello con i fiori per decorare i vostri piatti. Uno dei rivenditori di grandi dell’isola si trova lungo la strada per Santa Eulalia e si chiama Sal de Ibiza.
– I mercatini hippie, che sono un vero must per chi frequenta le Pitiuse, ovvero Ibiza e Formentera. I più famosi sono l’Hippy Market e il Las Dalias. L’Hippy Market si trova a Punta Arabì. Svoltate all’altezza del ristorante Grill. Il parcheggio è ampio e sotto la pineta, poi percorrete circa duecento metri a piedi. Lo trovate aperto tutti i mercoledì da aprile a ottobre dalle 10.00 alle 18.00, fino alle 19.00 giugno, luglio e settembre e fino alle 20.00 ad agosto. Il grande spazio del mercato hippies ospita artigiani, anticaglie, prodotti per la cura del corpo, quadri e abbigliamento.
Las Dalias si trova vicino a San Carles ed è più curato di quello di Punta Arabì, inoltre per la cena propone alcuni ottimi piatti e un bello spazio in cui si balla alla sera. Si tiene il sabato dalle 10.00 alle 20.00 con il prolungamento notturno fino all’una di notte nell’alta stagione, inoltre lo trovate il lunedì da giugno a settembre, il martedì a luglio e agosto e la domenica ad agosto. Qui potete consultare il programma di Las Dalias. Siamo all’interno di un bel giardino di una vecchia finca trasformata in ristorante, caffè e spazio culturale.
– San Carles, un tipico villaggio con una delle più belle chiese dell’isola con azulejos, croci greche e altari lignei (e una gran bella frescura all’interno, se avete bisogno di riprendere le forze in estate). Qui dovete fare tappa al Bar Anita, in Plaça de la Església. Negli anni Settanta era anche sede dell’ufficio postale e ancora oggi gli abitanti della zona arrivano a ritirare la posta nelle loro cassette mentre voi state degustando un bocadillo con la frittata di patate. Il Bar Anita è stato a lungo punto di ritrovo degli hippies. Lo trovate aperto tutto l’anno e tutti i giorni, dalle 7 alle 2 del mattino. Fate colazione in tarda mattinata sotto il pergolato con qualche tapas o con un bocadillo tostado al serrano prima di andare in spiaggia. Se siete qui per pranzo o per cena, chiudete il pasto con un bicchierino di hierba ibicenca ghiacciata.
La scelta dei posti dove dormire è davvero infinita, tra villaggi, alberghi, appartamenti e ville. Noi abbiamo scelto un economico alloggio in un residence a Playa Es Cana, con affaccio sulla spiaggia. Circa 30 euro a notte a testa senza colazione, ma era sufficiente scendere in piazza per trovare bar di ogni tipo per un cornetto e una tazza di tè o di caffè. Per il noleggio dell’automobile ci siamo affidati ad Autos Union lungo Carrer Canar, con i quali avevamo già accordato il prezzo e il tipo di coche che ci serviva via mail.
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Marco says
Ciao bellissimo articolo mi sarà sicuramente utile. Mi dai un consiglio su dove alloggiare per godere meglio le spiagge e se è meglio noleggiare un auto o uno scooter? Grazie mille
valigiaaduepiazze says
Ciao Marco,
per auto o scooter dipende solo da te 🙂 Io per esempio non ho mai guidato uno scooter in vita mia, per cui l’auto è l’unica soluzione. Certo lo scooter è più agevole da parcheggiare, ma Ibiza non è piccola come Formentera per cui l’auto se vuoi girare di più l’isola è la scelta migliore. In quale periodo andrai?
Anche l’alloggio dipende dal tipo di vita ibizenca che vuoi fare: se preferisci la discoteca e la vita notturna o la tranquillità delle spiagge in famiglia. O un po’ e un po’. Per esempio è appena uscita la nuova edizione di Ibiza Low Cost di Morellini Editore (anche versione per tablet) firmata da Marina Savarese che vive lì sei mesi l’anno, per cui lo consiglio spassionatamente.
Ciao!
Elisa