Radiator Springs esiste davvero. Se avete figli piccoli o siete appassionati di lungometraggi di animazione, non potete non conoscere Cars – Motori ruggenti della Pixar. Radiator Springs si trova lungo la storica U.S. Route 66. Highway mitica per tutti i biker del mondo, la Route 66 in 2.448 miglia (3.755 km, cioè molto meno del nostro roadtrip appena concluso negli States e di cui avete visto delle anticipazioni se ci seguite su Instagram) collega, dal 1926, la East Coast e la West Coast, dalla città di Chigago, in Illinois, a Santa Monica, in California, passando per Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, New Mexico e Arizona.
Ho scoperto il cartoon Cars solo recentemente, durante il volo Milano/Tokyo. E credevo addirittura che fosse un film appena uscito, fino a quando, cercando in rete, ho letto che è del 2006 (una vita fa, io lavoravo ancora a Mediaset!).
Figlia di un harleysta, sono cresciuta con il mito della Route 66 che, sebbene sia stata sostituita dalla più veloce I-40, per alcuni tratti è ancora percorribile. La strada originaria è stata spezzata in diversi tronconi e le cittadine che sono rimaste tagliate fuori dall’Interstate Highway System cercano di sopravvivere rinfrescando la memoria dei tempi che furono. La Route 66, conosciuta dagli americani come Mother Road, la Strada Madre, è un via vai di motociclisti e, se si sceglie di seguirla per alcune centinaia di miglia, è piacevole farlo lentamente, godendosi il paesaggio da film e fermandosi nei vari villaggi. La nostra Route 66 è stata di 90 miglia in Arizona, tra Seligman e Kingman, passando per Hackberry. Quel giorno, lasciato il Grand Canyon, eravamo di ritorno a Las Vegas.
Radiator Springs in realtà è un collage di più villaggi della Route 66 che hanno dato l’ispirazione ai disegnatori della Pixar e tutti in egual modo si contendono di aver fatto da location alle avventure di Saetta McQueen, di Cricchetto e del Dottor Hudson. Cittadina è addirittura troppo, per una manciata di case, motel e soprattutto caffetterie riconvertitesi a vendita di souvenir di ogni genere (e di cui io, senza vergogna, ammetto di essermi riempita le tasche) tagliate in due da uno stradone che, però, per tutti noi è la Strada Sacra. C’è però un posto che, più degli altri, ha le sembianze della città cartoon e che ha saputo dare vita ad alcuni personaggi del film: si tratta di Seligman, in Arizona.
Qualche consiglio: inserite il tratto di Route 66 tra Seligman e Kingman (o il contrario, se arrivate dal West) in un viaggio on the road che tocca Nevada e Arizona. Ad esempio, allungatevi da Las Vegas, se scegliete un fine settimana all’insegna del gioco d’azzardo (o se vi siete appena sposati di fronte a un sosia di Elvis). Oppure dopo una visita al Grand Canyon o alla bella cittadina di Flagstaff (presto ci saranno i post di tutte queste località), lasciatevi l’Arizona più profonda alle spalle e immergetevi nella nostalgia che sale dall’asfalto della Strada d’America. E’ chiaro che una vacanza per vedere solo Seligman, anche se forse accontenterete i vostri figli, vista la distanza e il costo dei voli e dell’auto che sarete costretti a noleggiare, sarebbe troppo scarna. A quel punto, potreste prendere una cartina storica e, se avete tempo, percorrete l’intera (superstite) Route 66 da Chicago al famoso pier di Santa Monica.
A Seligman, fermatevi all’Historic Seligman Sundries. La signora, innanzitutto, vi preparerà l’espresso più buono che abbiate mai bevuto negli States. Inoltre, è proprio lì di fronte che è stato ricostruito quasi l’intero cast di Cars.
Proseguendo verso ovest, fate una sosta ad Hackberry, luogo di passaggio sulla Route 66 sperduto nel deserto. Non andate in paese, ma rimanete sulla highway, dove incrocerete l’Hackberry General Store. Una bottega di souvenir che sanno un po’ di muffa. Potete anche fare uno spuntino, ma sono sicura che la maggior parte del tempo la passerete, come noi, a scattare fotografie e a scoprire tutto ciò che c’è da vedere in questo museo all’aperto dedicato ai Fifties.
Kingman, che si trova 175 km a sud-est di Las Vegas, da lontano è circondato dalle Black Mountain. La città nuova di Kingman si è molto sviluppata, soprattutto nella zona industriale. Per trovare le scritte della Route 66 e il quartiere storico, seguite le indicazioni sui cartelli marroni. Non mancate una sosta da Mr. D’z, un locale in pieno stile Sixties che richiama alla memoria alcuni diner storici: da Arnold’s di Happy Days a Grease, da American Graffiti al Peach Pit in cui si ritrovavano i ragazzi di Beverly Hills 90210. Se vi piace la root beer, provate la versione float: quella in cui Mr. D’z aggiunge una pallina di gelato alla vaniglia.
Bonus, extra Route 66: se la vostra direzione è Las Vegas, lasciata Kingman, guidate sulla U.S. 93 North verso Chloride. A 23 miglia, mezz’ora di auto, troverete una città fantasma. Sono molti i paesi americani che vivono sui resti di quelle che furono soprattutto città minerarie poi abbandonate, o abitate per 10/15 anni in occasione della costruzione di strade, ponti e dighe. Quelle che sono rimaste fino a oggi sono una via di mezzo tra quello che davvero è stato e alcune ricostruzioni in cartapesta, ma il fascino dal film western al calare della sera è innegabile. La ghost town di Chloride è poco ospitale ma lungo la strada la deviazione non vi porterà via molto tempo e può essere divertente.
Un poco alla volta continueremo a raccontarvi del nostro viaggio on the road in quattro stati del West. Voi seguiteci anche su Instagram e su Facebook, dove gli aggiornamenti sono più frequenti, e su Bloglovin, se volete essere sempre aggiornati dei nuovi articoli, come con una newsletter. Oggi, inoltre, potete ancora votarci per i #MIA14 (Macchianera Italian Awards, gli Oscar della Rete), visto che siamo entrati in nomination tra i dieci siti e blog di viaggi più belli del 2014. Qui la scheda.
PhilosoBia says
I vostri viaggi mi portano tanto lontano! Adoro seguirvi si Instagram, ma leggere questo reportage mi riporta proprio sulla Route… 🙂
valigiaaduepiazze says
Allora mi devi parlare dei tuoi ricordi della Route. Io la desideravo da tanto, profondamente. E quel giorno, a causa di una tempesta, abbiamo rischiato di perderci le soste nei vari villaggi. Invece poi è arrivato uno splendido sole.
roberta says
che belle le vostre foto!
Anni fa mi sono ritrovata per acso sulla route 66, eravamo a Vegas e abbiamo sbagliato strada …sono io il navigatore e da questo si possono capire molte cose! da quella volta mi è rimasta una gran voglia di percorrerla!
valigiaaduepiazze says
I puristi della Route 66 sostengono che ormai ci sia ben poco di autentico. Io però mi sono ritrovata proiettata in un altro mondo che non mi è dispiaciuto affatto. E poi, da figlia di harleysta, mi aspettavo molto e non sono stata delusa! Spero che tu possa tornare presto su quelle meravigliose strade americane, dove il cielo non finisce mai.
Monica I Viaggi di Monique says
Stavo guardando il cartone animato Cars con mio nipote l’altra sera, e mi sono ricordata di aver letto questo tuo post, inutili dirti quanto erano spalancati e curiosi i suoi occhi nel vedere queste foto! E quanto sono in estasi io che sto progettando un viaggio in ottobre California on the road e poi Las Vegas e Grand Canyon soggiornando qui lungo la route 66. Un consiglio, visto le grandi distanze, meglio optare per una notte in “transito” lungo la route 66 da Williams a LA? Grazie e buoni viaggi Monica – I viaggi di Monique
valigiaaduepiazze says
Non gli sarà parso vero di vedere i suoi beniamini “in carne e ossa”! Sono felice che si sia piacevolmente stupito, Monica!
Il tratto di Route 66 che abbiamo percorso noi si può fare tranquillamente in mezza giornata, se poi ti vuoi anche fermare a vivere un po’ l’atmosfera dei locali lungo la strada e se vuoi visitare un paio di città fantasma. In realtà sono poco più di cento km, ma tra la bassa velocità e lo svago, ci vuole un po’ di tempo. Noi non abbiamo avuto necessità di fare una sosta notturna perché stavamo andando a Las Vegas. Se invece vuoi fare la tirata fino a Los Angeles dal Grand Canyon, forse è meglio valutare di fermarti.
A presto!
Elisa
Giuseppe says
Ciao Elisa, sarò a las vegas tra una mese circa, con moglie e figlio molto amante di Cars. Vorrei percorrere la ruote 66 in auto e mi piacerebbe fare i 100 km di cui parli tu. Mi puoi dare qualche indicazione in più? Da che punto sei partita per fare questi 100km? Si trova sul percorso qualcosa che ricorda il film Cars?
Grazie 1000 per il tuo aiuto :).
valigiaaduepiazze says
Ciao Giuseppe, farai un grande regalo a tuo figlio se lo porterai a Seligman, circa a due ore e mezza da Las Vegas. Lì ci sono le automobili che vedi nelle foto del mio articolo, quindi quelle di Cars. Noi, lasciati alle spalle in quei giorni Flagstaff e il Grand Canyon, South Rim, abbiamo percorso proprio il tratto di 66 da Seligman a Kingman per poi andare a Las Vegas. La 66 è una deviazione della 40, è molto facile da trovare e da percorrere. Lentamente e fermandosi nei villaggi a curiosare.
Buon divertimento e buon viaggio!
Federica says
Grandi! Mi avete fatto venire voglia di partire 🙂 vado a seguirvi su istagram che mi sa che non lo faccio ancora! E poi finisco di leggermi tutto il vostro itinerario!
valigiaaduepiazze says
Ciao Federica, grazie 🙂
Qui si stanno già organizzando i prossimi viaggi: ma come si sta a restare fermi, con tutto quello che ci aspetta là fuori?
Marta says
Grazie bellissimo!
Quale è la strada che percorrono Saetta e Sally? Grazie
valigiaaduepiazze says
Proprio questa! Vai a vederla!!