Quando andare a Singapore? Sempre. E’ lo scalo ideale per i viaggi nel Sud-est asiatico. Bastano un paio di giorni per visitarla, spezza le lunghe ore di volo ed è moderna e accogliente perché ognuno può trovare ciò che più gli interessa. Architettura ambiziosa, alberghi coloniali, grandi firme, una vasta Chinatown, angoli di verdissima giungla in piena città, giardini avveniristici, templi induisti e la piscina più bella del mondo: la SkyPool del Marina Bay Sands.
Lasciato l’elegante Changi Airport di Singapore, appena messo il naso fuori dalla porta scorrevole, giusto il tempo di caricare i bagagli su un veloce servizio taxi, abbiamo capito di trovarci in un’altra parte di mondo. Quella in cui verdi alberi dai tronchi contorti fanno da cornice a una baia coperta di nebbia e di navi che si allungano in ombre quasi sinistre. Quella in cui spiccano alti grattacieli in mezzo a giardini rigogliosi. Singapore è come sospesa nello spazio, come tenuta appena sollevata sul mare dalla forte umidità che pervade l’aria.
Singapore è una città stato che si detesta o affascina. Io sono stata attirata – come un orso goloso dal miele – dal suo Melting pot.
La nostra destinazione ultima sarebbe stata la vicina Indonesia (Java e Bali, che potete cliccare per i post dedicati), ma ci siamo fermati una notte a Singapore sia all’andata sia al ritorno per interrompere le lunghe ore di volo che già avevamo accumulato, partendo da Milano. Inoltre – fateci caso – a volte può convenirvi economicamente spezzare il viaggio con una notte di scalo perché comprare il volo in coincidenza può essere molto più costoso (qui e qui altri consigli di viaggio). La prima notte abbiamo dormito al The Residence at Singapore Recreation Club, da cui si godeva di una bella vista sugli alti grattacieli che svettano sulla baia. Ampie stanze e a pochi passi dalla metropolitana (fermata City Hall, linee rossa e verde), ma già in hotel certo non passa inosservata la dura legge di Singapore città dei divieti (Singapore the fine city). Alcuni sono quasi comici, come quello di masticare chewing-gum e di indossare bermuda e flip-flop. Non andate a Singapore con timore, ma non prendete neppure tutto questo troppo sul ridere, perché le multe sono salate.
La notte del rientro da Bali, prima del volo per l’Europa, abbiamo deciso di trascorrerla nel gigantesco complesso a tre torri del Marina Bay Sands. Su Booking sono numerose le offerte quasi a prezzi stracciati.
Che cosa vedere a Singapore?
1. I super alberi dei Gardens by the Bay. Mi aspettavo molto e sono stata accontentata. Vi consigliamo di andare al tramonto, quando gli alberi si illuminano e sarete catapultati nella natura del futuro. Alla sera, ogni mezz’ora circa fino alle 21, si susseguono spettacoli di suoni e colori e, acquistando il ticket (5 dollari per la passerella aerea, 28 per le serre), potrete salire sul ponte sospeso tra gli alberi usciti da un film di fantascienza, da cui si ammira una bella vista della baia e della piscina del Marina Bay Sands. Se soffrite di vertigini, state sereni: me la sono cavata anch’io.
2. La Singapore Flyer, la ruota panoramica più grande dell’Asia che supera di 30 metri il London Eye. Il giro dura trenta minuti e sarete affacciati sulla skyline e sul Mar Cinese Meridionale. Il biglietto è di 29.50 dollari di Singapore per gli adulti e di 20, 65 per i bambini. La fermata della metropolitana è Promenade. Noi ci siamo gustati l’enorme ruota dalla finestra della stanza al Marina Bay Sands. La Singapore Flyer, situata a Downton, è alta 165 metri e fino al settembre 2013 è stata la ruota panoramica più alta del mondo, superata di due metri dalla High Roller Observation Wheel di Las Vegas.
3. Troverete frotte di turisti, più che in qualunque altro luogo di Singapore, ma un giro al Raffles Hotel è imperdibile. Facciata color avorio e portieri sikh a darvi il benvenuto in questo albergo coloniale che riporta alla mente come deve essere stata la città quando era solo uno sperduto e paludoso avamposto britannico. Cercate i giardini tropicali e il palmeto.
4. Chinatown: tra mercati, lanterne rosse e ventagli. Voi puntate la bella strada di Ann Siang Road con le case a schiera da poco restaurate e prendete come riferimento per chiedere informazioni il Buddha Tooth Relic Temple, in South Bridge Road. Fate una sosta nel verde dell’Ann Siang Hill Park, una graziosa oasi da cui si ammira la skyline della città.
5. I templi di Little India si trovano lungo la stessa strada, Serangoon Road, e sono facili da individuare perché spiccano per le loro forme e i colori pastello tra brutti palazzi di cemento. Ho amato molto questo quartiere e ne sono stata rapita a tal punto che per fare una foto ho seriamente rischiato di finire sotto una macchina. Penetrare Little India è come fare un viaggio a sé, tra spezie e incensi, ghirlande di fiori da portare al tempio, donne che indossano i sari. Le ore della giornata sembrano scandite in modo diverso rispetto al resto di Singapore. Al mattino presto, troverete gli indiani in preghiera e le strade deserte, ma subito dopo tutti si raduneranno negli spazi all’aperto dei ristoranti per consumare insieme il primo pasto della giornata. Sri Veeramakaliamman Temple, Sri Srinivasa Perumal Temple, Sri Vadapathira Kaliamman Temple: rispettivamente ai civici 141, 397 e 555 di Serangoon Road.
6. Una gita in barca costeggiando il lungofiume o una passeggiata per i Quays (le banchine) di Singapore. Il più famoso è il Clarke Quay, interamente color pastello. Il molo è affollato soprattutto alla sera per i suoi bar e ristoranti.
7. L’Infinity Pool, che unisce le tre torri dell’hotel Marina Bay Sands come una grande barca sospesa nel cielo, era una mia fissazione da anni e sarebbe stato un delitto andare a Singapore senza poterne beneficiare. L’ingresso allo SkyPark, a pagamento, è aperto anche a chi non è cliente dell’albergo, per poter godere del panorama e di un cocktail. La piscina (per fortuna, aggiungo, perché è grande ma non lo sarebbe abbastanza se dovesse ospitare chiunque), invece, è accessibile solo a chi ha una stanza prenotata presso una delle torri dell’albergo. Trovare la strada e l’ascensore giusto per arrivare all’Infinity Pool non è semplice, ma un po’ di intuito, le indicazioni e la brochure che vi daranno al momento del check-in dovrebbero esservi d’aiuto. Noi vi consigliamo di non perdere la colazione, servita in una zona vicino alla piscina e a pagamento (circa 25 dollari di Singapore a testa). Attenzione a come calcolate l’ingresso in piscina: il giorno del check-out avrete l’accesso libero solo fino alle 10 del mattino, ecco perché noi abbiamo preferito pagare due notti e trascorrere un’intera giornata in quella meraviglia. E di meraviglia vera si tratta, perché non credo ci sia al momento un’esperienza simile al mondo: nuotare tra i grattacieli di Singapore. Nel pomeriggio, dal mare è arrivata una violenta perturbazione e anche l’acquazzone da lassù è stato uno spettacolo. Vedrete dalle foto che, a un certo punto, i palazzi di fronte sono stati inglobati nelle nuvole e sono scomparsi alla vista.
Una notte qui non è economica, ma comparandola ai prezzi irraggiungibili di molti altri famosi alberghi nel mondo, il Marina Bay Sands è un regalo che, tenendo d’occhio le offerte, ci si può anche permettere. E, a questo punto, vi consigliamo di prenotare la stanza vista città.
Io aspetto il prossimo scalo verso Oriente per un’altra notte a Singapore.
Non avete notato che è lo Stato più pulito,più ordinato al Mondo?Con una tassazione “reale” ridicola,con un SISTEMA efficiente,una burocrazia basilare,un sistema politico che funziona,attento ai bisogni,alla realtà,….In italia siamo indietro anni luce!!Informatevi anche se a Singapore,questa “melt pot”è composta da “gente” che arriva alla “va là che vai bene”(clandestini,migranti,etc.,,,stile italia),oppure rigorosamente “selezionata” e controllata.Magari avessimo avuto dal 1947 in poi gli stessi politici di Singapore!!
Capisco, Fabio, ma ammetto che siamo stati a Singapore solo due notti e ci è stato difficile renderci conto proprio di tutto 🙂
Bene!A questo punto,alla gioia dello scenario che avete trovato,aggiungete queste informazioni,che vi faranno ancor più apprezzare Singapore,non solo come meta turistica,ma come Paese per viverci(potendo).Cordialmente!
Proprio la settimana scorsa sono stato a Singapore x tre giorni di ritorno dall’Australia e non era la prima volta che io e mia moglie si è fatto uno stop-over qui, abbiamo già impaparato anche muoverci in città sia la MRT che con il bus, ma se il caldo non fosse sempre così opprimente, molti spostamenti si potrebbero fare a piedi, ci piace camminare. Anche questa volta, come altre volte, si è parlato di eventuale trasferimento visto come vanno le cose qui in Italia ultimamente, ma sempre la solita domanda, a fare cosa? A parte il clima, sempre caldo ed umido, senza contare che vi è l’haze che quando c’è è meglio non uscire, l’anno è diviso in due stagioni, quella delle piogge e quella calda (non secca perché piove, eccome se piove, anche in questa stagione)…. non è certo un aspetto da poco, vi sono molti altri posti dove andare a vivere, i soldi non sono tutto cosa che qui senti molto più che negli USA.
Anche se Italiano non cerco pasta/pizza quando vado all’estero, anzi… evito, mi piace apprezzare le specialità locali, non ho ricordi di quando è stata l’ultima volta in un fast-food, cmq da amante della cucina del S.E.Asia, che per me una tra le migliori del mondo, a Singapore trovo sempre cosa mangiare senza problemi, MA è un tipo di cucina che dopo quattro/cinque settimane consecutive mi ha sempre stancato un poco, modestamente sono una buona forchetta, ma non sono il tipo che può/vuole spendere ogni volta 100+ euro a testa per cenare, l’eccezione non deve divenire una regola, ma neanche essere costretti di andare ogni volta in un Hocker Center anche perché, oltre che piacermi mangiare, mi piace anche cucinare e sotto questo punto di vista Singapura potrebbe non farm mancare nulla, si trovano tutte le varietà di cibo [anche frutta/verdura fuori stagione] tutto l’anno da tutto il mondo, anche i prodotti italiani [overpriced] non mancherebbero da Cold Storage e/o altro supermercato, cmq mia moglie era impressionata di quanto costassero gli ortaggi, ma in effetti DOVE li coltivano? è tutto piuttosto caro perché è tutto importato.
Poi sempre la stessa domanda, trasferirsi a fare cosa? Veniamo alla ‘ciccia’… io e mia moglie siamo entrambi professionisti, per ora in Italia si guadagna ancora dicrescretamente, ma ci abbiamo messo anni per avere riconosciuta la nostra professionalità, a Singapore si ricomincerebbe da zero, titoli di studio e/o esperienze non sono riconusciute perché non verificabili [solita storia], un’attività in proprio? troppi soldi da investire, molti di più di quanti ci permetterebbero di smettere di lavorare fino alla vecchiaia!
La conclusione è che per sbarcare il lunario si è praticamente obbligati ad adattarsi a vivere cinese/coreano/indiano affinchè il costo della vita cali drasticamente, in effetti è molto più facile quando un quarto di pollo è per la cena di tutta una famiglia di cinque persone! A quel punto preferisco restare dove sono e cmq ci sarebbero altri posti dove andare a vivere anche in S.E.Asia.
Singapore è un ottimo stop-over prima del rientro a casa (sono cmq 13+ ore di volo), merita una visita, cmq due giorni IMHO non bastano, anche noi siamo saliti sul Marina Bay SANDS, ricordo ancora quando al suo posto c’era praticamente nulla/mare.
Anche voi siete dei giramondo. Putroppo ogni volta che siamo all’estero anche a noi capita di chiederci se l’Italia è ancora il Bel Paese.
Ciao,
ho letto il tuo commento cercando informazioni utili riguardo un ipotetico scalo a Singapore.
Io devo andare a Melbourne e vorrei fare uno scalo di un paio di giorni a Singapore e approfittarne per fare una visita veloce alla città. Potresti darmi qualche informazione utile riguardo eventuali documenti che servono per poter uscire dall’aeroporto? E qualche consiglio su cosa vedere avendo a disposizione circa 30 h. Grazie mille
Ciao Arianna,
portando il bagaglio con te (certo non farai spedizione in stiva alla final destination) non c’è nessun problema. Puoi uscire senza problema perché a Singapore non servono visti.
Con 30 ore direi che al tramonto puoi andare ai giardini con i super alberi, puoi girare Little India e fare anche una crociera sul golfo.
Buon viaggio!
Sono stato a Singapore un paio di volte.. La città è un esempio di civiltà che in Italia non si immaginano neanche, ma visti i prezzi e il clima torrido, non è proprio il luogo ideale per espatriare…
In Asia ci sono posti molto più economici e con un clima migliore, per lo meno per metà anno…..
Caro Fabio, sono d’accordo. La vita è molto cara (ricordo bene due pizze e due bibite pagate il corrispettivo di cento euro!) e il clima, ahimè, è davvero tosto con quell’umidità che quasi soffoca.