Se visitassimo San Francisco sulle orme dei racconti di Armistead Maupin? E’ così che ho conosciuto la città californiana per la prima volta, nell’estate del 2006. Dalle pagine dei suoi libri, Maupin regala un affresco completo della città, sembra davvero di vedere i saliscendi di Frisco spaziando fino alla Bay Area dalla scalinata di legno del civico 28 di Barbary Lane. E, così, quando a San Francisco sono stata davvero, ho percorso le strade in cui si sono svolte alla fine degli anni Settanta le vicende di Mary Ann Singleton e degli altri bizzarri personaggi di Tales of the City.
UPDATE GIUGNO 2019 Tales of the City è diventata una miniserie su Netflix. Gli interni sono stati girati a New York, ma le esterne rispettano tutti i luoghi raccontati da Maupin e che esistono davvero a San Francisco, in California. Qui trovate tutte le location di Tales of the City e vi verrà voglia di partire subito per Frisco.
Nei libri come nei film ci si muove nelle location più belle, quelle più impattanti. È per questo che mi piace scoprire le città proprio seguendo le orme di chi, lì, ha creato una storia o ha scelto di girare un film o una serie TV, come la miniserie di Netflix Tales of the City. Così quando andiamo per la prima volta, ci sembra di conoscere ogni angolo e di esserci già stati. E poi è anche la realizzazione di un sogno, sentirsi parte di qualcosa raccontato sulle pagine di un libro o in una pellicola e camminarci dentro.
Ho scoperto I racconti di San Francisco – titolo originale Tales of the City – per caso, in una torrida estate di oltre dieci anni fa. Stavo andando in redazione a Mediaset, avrei fatto la notte e così avevo ancora un po’ di tempo prima di arrivare a Milano 2. Mi sono fermata in una libreria in Corso Buenos Aires, una di quelle in cui non mi capita mai di entrare, e ho bighellonato un po’ tra gli scaffali, come amo fare. Un po’ per il fresco dell’aria condizionata, un po’ sperando di rimanere folgorata da quella che sarebbe stata la nuova lettura di quell’agosto. E mi sono imbattuta nel libro di Armistead Maupin (nella trasposizione italiana i racconti e i libri sono stati suddivisi diversamente dagli originali e sono arrivati da noi solo nel 2002). Mi si è aperto un mondo. Quello in cui il Golden Gate Bridge si staglia contro il cielo nelle giornate terse, ma è molto più facile non riuscire a scorgerlo a causa della nebbia, anche nei freddi mesi estivi. Quello in cui si coltiva la marijuana in giardino, i problemi di cuore assorbono quasi ogni energia, quello in cui la libertà sessuale di San Francisco riguarda eterosessuali e omosessuali e tutto ciò è vissuto come se non ci fossero spiegazioni da dare o domande alle quali rispondere. Si vive e basta.
Proprio a Castro, in cui basterà che guardiate per terra dove al posto delle strisce pedonali zebrate attraverserete la strada su un arcobaleno, simbolo della libertà sessuale, fino a qualche anno fa era possibile incontrare Maupin in una libreria. Eppure il nucleo dei suoi racconti, pubblicati prima sul Pacific Sun e poi sul San Francisco Chronicle, non è Castro, cuore della comunità gay di Frisco ma anche luogo con la più alta concentrazione di omosessuali al mondo (mi piacerebbe viverla come una cosa positiva, ma ho sempre l’idea che sia una sorta di autoghettizzazione per cui poi vivere fuori da lì possa diventare un problema, ma affronteremo il tema in un post dedicato a Castro). Il centro di tutto è Barbary Lane, la strada in cui vivono i personaggi di cui ci narra le vicende Maupin. Siamo nella zona est di Russian Hill. Barbary Lane esiste, bisogna solo cercarla con il nome corretto: Macondray Lane. Allora sì, sarete arrivati nel posto giusto.
Macondray Lane/Barbary Lane è una stretta e lunga via pedonale su una delle colline di San Francisco. E’ un’area protetta agli sguardi dei passanti e, inoltrandosi nella via tra le case private, si scopre che i camminamenti e le scale, proprio come ne I racconti di San Francisco, sono di legno. Siamo tra Leavenworth Street e Taylor Street, paralleli a Union Street e Green Street. Proprio sulla cima del camminamento di legno, lo sguardo spazia sulla Bay Area e sull’isola di Alcatraz.
Diamo insieme uno sguardo a tutti i luoghi principali in cui si muovono i personaggi di cui narra Armistead Maupin e arrivate fino in fondo per scoprire la mappa.
- TELEGRAPH HILL E I FILBERT STEPS
Qui si trova il favoloso attico Art Deco di Dede e Beauchamp (1360 Montgomery). E poi Napier Lane è una delle strade che scendono verso l’imbarcadero attraversando i giardini della collina e percorrendo i Filbert Steps.
Sulla cima di Telegraph Hill si trova la Coit Tower (si vede anche da Barbary Lane). Fate una sosta, prima di inerpicarvi verso l’alto, in Washington Square. Mettetevi in fila e ordinate il brunch più famoso della California da Mama’s (1701 Stockston Street, noi abbiamo rischiato di perdere il volo che ci avrebbe portati al parco di Yellowstone, qui il nostro itinerario).
- GHIRARDELLI SQUARE
Scesi i Filbert Steps, costeggiate i moli che si susseguono uno dopo l’altro, compreso il famoso Pier 39 e il Fisherman’s Wharf e arrivate all’Aquatic Park, proprio di fronte ad Alcatraz (535 Jefferson Street).
- PAINTED LADIES, HAIGHT-ASHBURY
Le Painted Ladies compaiono solo nella miniserie televisiva di Tales of the City, ma è comunque una location da non perdere, compresa una passeggiata nella zona delle case di Haight-Ashbury. Questa collina di fronte alle case dipinte più famose del mondo è il luogo in cui Anna Madrigal incontra Edgar Halcyon nella serie TV.
- GOLDEN GATE PARK
Questo parco di Frisco dalla forma regolare – se visto sulla mappa – non può che ricordare Central Park a New York, anche se a passeggiarci lo troverete completamente diverso. E, anzi, di sera è consigliato non andarci. Come forse sapete, sono molte le aree di San Francisco in cui non è sicuro avventurarsi o almeno non farlo quando è calata la luce del giorno. Qui si trova il Conservatory of Flowers (Kennedy Drive) che compare in Further Tales of the City.
- SEA CLIFF E SUTRO BATHS
Se i punti più noti per ammirare il Golden Gate sono la Marina di Presidio e il Fort Point, forse non tutti sanno che vale la pena spostarsi un po’ più a sud per vedere il ponte dall’altro versante, per esempio da Baker Beach (spostarvi con Uber è la scelta migliore, come consiglio nel mio libro Prête-à-Partir. Tutti i consigli per la viaggiatrice perfetta, Morellini Editore). Ancora più a sud ci sono i Sutro Baths che meritano un articolo a sé. Qui si trova il Seal Rock Inn in cui si svolgono alcune scene di Tales of the City.
- CHINATOWN E NOB HILL
San Francisco non può essere visitata escludendo Chinatown, che è uno dei suoi tanti cuori che palpitano in città. Anche ne I racconti di San Francisco c’è la grande e vivace Chinatown di Frisco che fa da sfondo alle storie di Maupin, in particolare un pranzo in cui i protagonisti sono Mona e Michael. Siamo al Noble Frankfurter al 1900 Polk, un locale che purtroppo non esiste più.
E infine ecco ancora una dritta utile. C’è un sito su cui potete trovare una mappa interattiva delle location dei racconti di Maupin e di alcune di quelle che compaiono nella serie tv che non è mai arrivata in distribuzione in Italia. Cliccate qui.
Ilaria says
Ciao, bellissimo articolo ma come reperire il libro? hai qualche dritta? Grazie
valigiaaduepiazze says
Ciao Ilaria, certo, si trova in libreria! La versione che vedi nella foto in realtà è vecchia, ma proprio nel 2016 hanno stampato una nuova edizione de I Racconti di San Francisco!
Ciao!
Elisa
Health says
Ciao Ilaria, Ciao Giulio, ciao Ilaria. Che vi hanno fatto?
, ma proprio nel 2016 hanno stampato una nuova edizione de I Racconti di San Francisco!
Ciao!