E’ da Chicago che parte la Mother Road d’America, la Route 66 che, dall’Illinois, attraversa sei Stati e arriva in California, sul pontile di Santa Monica. Proprio alle spalle dello straordinario e completo Art Institute of Chicago fa capolino un cartello che, con un’unica immagine, sembra possa raccontare la storia degli Stati Uniti, quelli più veri e profondi.
Chicago è la città che, con il blues, ha aperto la strada al rock and roll. La città il cui nome si lega a quello di gangster mitici, come Al Capone. Chicago è la città dell’architettura, con favolosi edifici che si affacciano sul Chicago River e si specchiano gli uni nelle vetrate degli altri. Chicago è la città della deep dish pizza e quella dei panorami mozzafiato dalla cima dei suoi grattacieli. E’ anche la città del vento, Windy City.
Svetta verso l’alto come New York, ha un tocco elegante che ricorda Boston e alcune strade del Loop – il centro storico del Financial District di Chicago – sono grungy, dirty e filthy, con la metropolitana sopraelevata che sferraglia sopra le teste dei passanti.
Poi c’è quello che Chi-Town è per me: una giornata di sole al lago Michigan, proprio là dove la sabbia bianca della spiaggia arriva fino agli ingressi dei grattacieli e gli abitanti di Chicago si prendono una pausa, riparandosi dal sole dell’indian summer sotto le fronde degli alberi.
Chicago è una città semplice da girare e in cui è facile organizzarsi. A guardare una cartina si individua subito il fiume omonimo che spacca in due la città e che poi si divide, formando quasi due quadranti verso il lago Michigan. A sud rispetto alla foce del Chicago River si allungano il Millennium Park e il Grant Park, paralleli al grande lago che tocca quattro Stati: Illinois, Indiana, Michigan e Wisconsin. Alle spalle della lunga area verde c’è il Loop e, parallela al lungolago, scende da nord, scavalcando il fiume, la Michigan Avenue che, più in alto, è conosciuta come Magnificent Mile.
Che cosa vedere e fare a Chicago in tre giorni
- Millennium Park con The Bean, il grande fagiolo di acciaio inossidabile di Anish Kapoor; il giardino con piante e fiori delle praterie dell’Illinois Lurie Garden; la Crown Fountain di Jaume Plensa con le immagini a rotazione di giganteschi volti di persone comuni dalla cui bocca sembra zampillare l’acqua della fontana.
TIPS
=> toccate la superficie liscia del Fagiolo (il suo vero nome è Cloud Gate, portale delle nuvole) e scattatevi una foto allo specchio, con lo skyline alle vostre spalle
=> riposatevi al Lurie Garden e, se il tempo lo permette, bagnatevi i piedi nel ruscello che lo percorre
- Art Insitute of Chicago, per Nightawks di Edward Hopper, American Gothic di Grant Wood, La Grande Jatte di Georges Seurat, ma anche Picasso, Mirò, Dalì, Chagall, van Gogh, Monet.
TIPS
=> fatevi un selfie con i leoni all’ingresso dell’Art Institute of Chicago
=> Nightawks si trova nella galleria 262, American Gothic nella 263. Entrambi al secondo piano
- The Loop, con il cartello che indica il punto di partenza della Route 66, la metropolitana sopraelevata che si chiama El, il belvedere della Willis Tower, la Daley Plaza che è il cuore di Downton.
TIPS
=> lasciatevi alle spalle l’Art Institute of Chicago e camminate dritti di fronte a voi verso Adams Street, troverete subito il cartello della Route 66
=> assaggiate la deep dish pizza, ovvero la Chicago-style pizza: quasi una pizza ripiena, molto pesante e calorica. Oppure preferite la thin-crust pizza tipica di Chicago e del Midwest
=> lo garantisce una che soffre davvero di vertigini: non perdetevi l’ebrezza dei balconi in vetro della Willis Tower, ex Sears Tower. Lo Skydeck si trova al 103esimo piano e si ha l’impressione di essere sospesi a 442 metri di altezza. La vista spazia su quattro Stati
=> appena a nord di The Loop, passate dal Chicago Theatre e fate una foto alla famosa scritta illuminata (175 N State St)
- In riva all’acqua, tra Near North e Navy Pier, per le escursioni turistiche sul Lake Michigan e sul Chicago River, per la spiaggia Ohio St Beach, per una passeggiata su Chicago Riverwalk.
TIPS
=> prenotate una River Cruise del Chicago Architecture Foundation, la più completa gita in battello sul fiume Chicago, per ammirare le incredibili architetture della città. Riservate il vostro posto per la crociera qui. La Chicago’s First Lady parte dal Riverwalk proprio sotto al DuSable Bridge, quello all’altezza di Michigan Avenue
=> ammirate il lago Michigan dal Navy Pier, dove ha da poco riaperto la Wonder Wheel, la ruota panoramica
=> superate l’Olive Park, al di là del pier, e raggiungete la spiaggia Ohio St Beach
- Gold Coast, con il ristorante e il lounge al 95esimo piano del John Hancock Center, il tratto di Michigan Avenue che prende il nome di Magnificent Mile per i suoi negozi e il Water Tower Place.
TIPS
=> prenotando un tavolo a Signature Room del John Hancock Center eviterete la fila (lunga) per il 96esimo piano in cui si trova lo skydeck. Pagherete la cena o il drink, ma non il biglietto per il belvedere
TIPS
=> l’albergo è il Radisson Blu Aqua Hotel Chicago nel grattacielo Aqua Tower: l’edificio più alto al mondo progettato da una donna, Jeanne Gang
=> se avete un giorno in più e siete appassionati di Happy Days o di moto, andate a Milwaukee, Wisconsin, noleggiando un’auto in giornata
Mina says
Chicago l’ho visitata a cavallo tra il 2000 e il 2001 e me ne sono letteralmente innamorata.
Le sue bellezze sono state ampiamente illustrate in questo servizio, tutte condivisibilissime.
La mia permanenza era avvenuta nel periodo natalizio, quindi ancor più caratteristica, e, passatemi il termine: una vera e propria magnificenza per le sue luci, i suoi addobbi, i suoi negozi e il suo Lago Michigan in parte ghiacciato.
L’unica nota fastidiosa, per me, il suo caratteristico vento.
valigiaaduepiazze says
Ciao Mina!
Anch’io soffro tantissimo il vento, ti capisco. Ma chissà che freddo tra Natale e Capodanno!!! 🙂
Un caro saluto,
Elisa