Lisbona è una città fatta per chi ha scarpe comode e buone gambe, con le sue ripide salite che portano ai belvedere, i miradouros. Lisbona è una città per romantici, con le piastrelle colorate, gli azulejos, che decorano i muri delle case. Costruita su sette colli come Roma, è inondata da una pura luce che illumina le strade, i caffè in piazza, le insegne dei negozi vintage. C’è un’atmosfera malinconica che pervade i suoi vicoli, le funicolari che arrancano tra sinistri sferragli. Ogni paesaggio a Lisbona è da cartolina, sotto un vasto cielo blu che, così immenso in Europa, lo ricordo solo qui.
Per assaporare un po’ della capitale del Portogallo, vi saranno sufficienti due o tre giorni, per viverla un po’ di più, visitate Lisbona in almeno quattro o cinque giorni, così da avere tempo per guardarvi anche un po’ intorno, spingendovi fino a Belem. Questa che vi raccontiamo è la nostra Lisbona in #4idee.
Idea n.1 – Miradouros di Lisbona
Nei Paesi anglofoni li chiamereste viewpoints, a Lisbona sono i miradouros. Una parola con un suono bellissimo, che conserva tutto il fascino dell’ammirare un panorama. Andateci a tutte le ore. Sia quando il sole è alto in cielo e pare accecare, con i riflessi sulle piastrelle dei muri delle case, sia al tramonto, quando dal bianco tutto si tinge di rosa e gli spigoli sono smussati. Per godervi la città dall’alto non avete che l’imbarazzo della scelta, alcuni belvedere sono imperdibili, eccoli:
- Miradouro das Portas do Sol con la vista che spazio sui tetti dell’Alfama fino al fiume.
- Miradouro de Santa Luzia, nel cuore del pittoresco quartiere dell’Alfama che si raggiunge con lo storico tram 28.
- Miradouro da Graça, nell’omonimo quartiere e da cui si scorge in lontananza il Ponte 25 de Abril sul fiume Tago. Sedetevi a uno dei tavolini dei chioschi e riposatevi dopo la salita.
- Adamastor, il miradouro di Santa Catarina, come un salotto all’aperto da cui ammirare la città e il Ponte 25 de Abril sul fiume Tejo. Questo è uno dei punti di ritrovo della movida di Lisbona dal tramonto in poi. Arrivateci con l’Elevador da Bica.
- Miradouro de São Pedro de Alcântara, con il suo verdeggiante giardino e l’affaccio sul castello che sorge sul colle di fronte. Andateci poco prima del tramonto.
Idea n.2 – Tram, funicolari e ascensori di Lisbona
Lisbona è una città da gustare passeggiando, un po’ alla volta. Curiosando nei negozi, sui banchetti degli artigiani, nei laboratori degli artisti, tra mille oggetti accatastati nei mercatini, come quello delle pulci della Feira de Ladra. Lo trovate al sabato mattina fino a metà pomeriggio in Campo Santa Clara, a due passi dal Panteão e dal monastero di São Vicente de Fora. E ci potete arrivare con il famoso tram 28, che fa un giro circolare della parte più antica e caratteristica della città in poco più di 40 minuti. Il capolinea è a Praça Martim Moniz, ma non lasciatevi scoraggiare dalla lenta e lunga fila di turisti in attesa. La cosa migliore è seguire a piedi il percorso del 28 e salire un paio di fermate dopo. Sarete schiacciati, ma un posticino lo troverete senza dubbio. Prendere il tram 12 non vi farà perdere nulla del fascino della linea elettrica della capitale portoghese. Se il 28 è troppo pieno, salite quindi sul 12 e lasciatevi trasportare. I biglietti potete acquistarli a bordo per 3.60 a tratta, oppure scegliete la tessera giornaliera Carris.
Per affrontare le ripide salite sui colli lusitani, potete utilizzare gli ascensori e le funicolari. L’Elevador de Santa Justa nella Baixa si alza in verticale e risparmia ai visitatori la salita a Largo do Carmo. Questa incredibile struttura neogotica è conosciuta anche come Elevador do Carmo e la biglietteria si trova in Rua do Carmo, ma è possibile anche acquistare il biglietto nell’elegante cabina in legno dell’ascensore.
Non perdetevi un giro sulle brevi e sferraglianti funicolari come l’Elevador da Bica del 1892 che risale con fatica la stretta Rua da Bica de Duarte Belo e l’Elevador da Glòria, la seconda più antica della città, che copre un corto e ripido tratto da Praça dos Restauradores a Rua São Pedro de Alcântara dal 1885. I biglietti costano 3.60 andata e ritorno.
Idea n.3 – Cosa mangiare: Pastel de nata, baccalà, sardine e ginjinha
A Lisbona c’è l’imbarazzo della scelta: che amiate i pesci alla griglia, i dolci o un goccio di alcolico, qui troverete da degustare delle vere leccornie. Il pastel de nata o pastel de Belém un pasticcino servito caldo a base di crema all’uovo contenuta in un cestino di pastasfoglia. Una bomba calorica che vi renderà euforici. La ricetta originale del 1837 pare sia quella che preparano a Belém (arrivateci con il tram 15 così avete l’occasione per visitare la zona): Pasteis de Belém. La fila è lunga per chi compra le paste da asporto, sedetevi e gustatele con un caffè. Se siete in città, potete provare quelle del famoso e antico caffè A Brasileira, in Rua Garrett nel quartiere del Chiado. Aperto nel 1905, ha gli interni in Art déco e dal 1997 è stato dichiarato Patrimonio architettonico portoghese. Una statua in bronzo di Fernando Pessoa, sul marciapiede, seduto a uno dei tavoli esagonali del locale ricorda la sua frequentazione del caffè.
A Lisbona la chiamano Ginja e si tratta di un infuso portoghese a base di amarena (anche se vi diranno che non si tratta né di ciliegia, né di amarena, ma si tratta proprio della ginja, dal sapore più deciso). La gingjinha più famosa si beve come aperitivo al Cafe A Gingjinha in Largo São Domingos al Rossio. Fate la fila che si smaltisce velocemente e pagate i vostri due euro.
Il souvenir che più abbiamo amato e di cui ci siamo riempiti le valigie è stato il pesce in scatola. Acciughe, sardine, filetti di tonno e baccalà in latte dai mille loghi e coloratissime. Da collezione, se la gola non vincesse su tutto. Acquistatele in un vecchio negozio della Baixa, in Rua dos Bacalhoeiros, 34. Si chiama Conserveira de Lisboa, risale agli anni Trenta, e vende solo latte di pesce. Per assaggiare strabilianti sardine alla griglia c’è un ristorante lì vicino: Gaúcha, in Rua dos Bacalhoeiros, 26.
Tra i ristoranti da non perdere, vi consigliamo il Santa Clara dos Cogumelos le cui pietanze sono tutte a base di freschissimi funghi (anche il dessert). I proprietari sono italiani e il locale si trova a pochi passi dalla Feira de Ladra in Campo Santa Clara; il Populi Caffè & Restaurant in Praça do Comércio; il Pharmacia che si trova nel museo farmaceutico di Lisbona e propone piatti e cocktail dai nomi bizzarri. Vetrinate con ampolle e alambicchi, antipasti serviti nelle provette, camerieri con i camici. Siamo proprio alle spalle del miradouro di Santa Catarina. Consigliato prenotare.
Idea n.4 – Azulejos
Le piastrelle in terracotta maiolicata a Lisbona non vanno solo a formare un motivo sui muri esterni delle case, bensì li ricoprono in tutta la loro ampiezza, rendendo gli edifici laccati e, quando il sole li illumina, riflettono i raggi del sole. Nelle ore più calde, quasi vibrano alla luce. Oltre ad aver fotografato tutte le case più belle che abbiamo incrociato lungo le nostre passeggiate, ho portato a casa con noi una piastrella di azulejo. E’ verde smeraldo su fondo bianco latte, con motivi floreali stilizzati (le foto sono sul nostro profilo Instagram o cercando l’hashtag #valigiaaduepiazzealisbona). E’ andata a far bella mostra di sé accanto a una piastrella comprata a Istanbul di ceramica di Iznik, città a ovest dell’Anatolia. All’Alfama ci sono alcune botteghe che mettono in vendita per dieci o venti euro un azulejo recuperato da case dismesse. Il prezzo varia a seconda dell’epoca della piastrella. La nostra dovrebbe essere dell’Ottocento. Insomma, quando camminate non guardatevi i piedi, ma scoprite gli azulejos. Non ce n’è uno simile all’altro.
Con le #4idee su Lisbona (panorami, tram e funicolari storici, che cosa mangiare e gli azulejos) avrete la città portoghese in pugno e vi conquisterà con la sua aria trasandata ma pulita, romantica ma al passo con i tempi. Voi ci siete già stati? E’ una delle mete più ambite per brevi ponti primaverili e nei giorni di Pasqua, ma potete organizzare un viaggio per un fine settimana d’autunno.
macchiapam says
Avete visitato Lisbona e non avete ammirato i tesori della fondazione Gulbenkian? eehh!
valigiaaduepiazze says
Ciao Macchiapam, questo non voleva essere un report esatto di ciò che abbiamo fatto noi, bensì #4idee, cioè quattro suggestioni, per chi si volesse recare nella capitale portoghese.