Ci siamo. Siamo dentro. Expo Milano 2015 sta ballando ed è il caso che nessuno si lasci sfuggire l’occasione di visitarlo almeno una volta. L’Esposizione Universale è in casa nostra e, tra polemiche, difficoltà e qualche scandalo, ci accompagnerà fino al 31 ottobre 2015. Ricordo bene quando, nel pomeriggio del 31 marzo 2008, ai tempi in cui lavoravo all’Ufficio Stampa del Comune di Milano, ci ritrovammo in poco più di una manciata di colleghi a brindare nei bicchieri di plastica alla vittoria di Milano su Smirne per questo Expo che – solo a pensare al 2015 – ci sembrava lontano almeno una vita.
Se anche voi siete tra coloro che hanno la fobia delle fiere, queste istruzioni per l’uso a Expo Milano 2015 fanno al caso vostro. Quando andare, quanto dura, quanto costano i biglietti, come arrivare, dove mangiare, che cosa vedere a Expo. Vi guiderò un passo alla volta per farvi ottimizzare il vostro tempo e affinché non vi perdiate in giro per questo mondo in esposizione. Mi sono preparata, ho ritirato il mio pass stampa, ho studiato prima e ho preso appunti durante la visita, scattando fotografie e ora sono pronta. La prima cosa che vi sarà utile? Un paio di scarpe comode.
Come arrivare a Expo 2015 Milano
– in metro, scendendo al capolinea Rho Fiera Milano della MM1 Rossa (controllate bene la direzione quando arriva il treno, perché dopo la fermata di Pagano si sdoppia in Rho Fiera e Bisceglie). Calcolate circa 20 minuti da Cadorna e 25 da Duomo. All’uscita non fatevi prendere dal panico, proseguite sui tapis roulant a destra e superate anche la stazione dei treni, girate ancora a destra seguendo l’indicazione Ovest Fiorenza. L’ingresso di Expo è lì. Circa una decina di minuti a piedi, dopo essere scesi dalla metropolitana. Potete acquistare il biglietto a/r a 5,00 euro (conservatelo!).
– in treno con le linee suburbane S5, S6, S14 da Rogoredo, S11 per chi arriva da Monza, Seregno, Como con TreNord. Nella stazione Rho Fiera fermano i regionali da Arona, Domodossola, Varese, Torino. Qui trovate anche una fermata dedicata dei FrecciaRossa di Trenitalia. Una volta scesi, seguite per un centinaio di metri le indicazioni verso l’accesso Ovest Fiorenza e sbucherete all’aperto sul viale che porta al piazzale dei controlli.
– in auto seguite le indicazioni per Expo Milano 2015 e prestate molta attenzione perché si tratta di strade nuove e anche gli ultimi modelli dei navigatori potrebbero non essere così aggiornati da portarvi a destinazione correttamente. Lasciate l’auto, avendo già prenotato il posto sul sito dedicato e con biglietto alla mano, presso i parcheggi di Merlata (accesso Sud Merlata), Arese (collegato con navetta gratuita a Est Roserio), Fiera Milano (navetta gratuita fino a Ovest Fiorenza) e Trenno (navetta gratuita fino a Est Roserio). Il costo per l’intera giornata è di 12,00 euro.
UPDATE
Se arrivate da lontano, potete scendere con le Frecce di Trenitalia direttamente al sito di Expo Milano 2015. Ci sono ben 37 Frecce al giorno: 19 Frecciarossa (5 treni Torino-Milano-Roma che non effettuano fermate tra Milano e Roma, 14 treni Torino-Milano-Roma con fermate intermedie anche a Bologna e Firenze, ma anche collegamenti diretti da/per Reggio Emilia AV, Napoli e Salerno) e 18 Frecciabianca (collegamenti diretti da/per Venezia, Padiva, Vicenza, Verona, Brescia, Torino e 4 prosecuzioni da/per Trieste).
E se volete arrivare in automobile a Milano, ma non con la vostra, come si può fare? Potete appoggiarvi a BlaBlaCar, la più grande community al mondo per il ride sharing. Ci sono numerosi automobilisti con posti liberi a bordo che vanno e vengono ogni giorno da Milano anche su tratte molto lunghe. E’ sufficiente iscriversi sul sito e condividere con chi guida le spese di benzina e di pedaggio. Noi abbiamo provato a fare delle simulazioni di costo indicativo per raggiungere Milano con il servizio BlaBlaCar: Roma-Milano 32,00 euro, Firenze-Milano 17,00 euro, Bologna-Milano 12,00 euro, Genova-Milano 7,00 euro.
Come si acquistano i biglietti di Expo Milano 2015 e quanto costano
La scelta è tra numerose tipologie. Se avete intenzione di entrare più volte da oggi al 31 ottobre, vi consiglio di comprare senza dubbio il Season Pass che ha un prezzo davvero vantaggioso di 115,00 euro. Potete infatti entrare tutte le volte che volete, avete un gate riservato e se superate le tre visite singole, già vi conviene comprarlo. Se prima di avventurarvi in questo acquisto preferite dare uno sguardo all’Esposizione Universale e poi decidete che vi è piaciuta davvero molto, niente rimpianti, potete acquistare il Season Pass a 90,00 euro qui. Altra opzione molto intelligente – soprattutto per chi abita a Milano o nelle vicinanze di Expo – è quella di comprare il biglietto serale a 5,00 euro. Si entra alle 19.00, i padiglioni chiudono alle 21.00 e i ristoranti alle 23.00.
Per acquistare il biglietto online, potete costruire il vostro ticket su misura cliccando qui. Non dimenticate di stampare il biglietto e di portarlo con voi il giorno della visita.
Se preferite acquistare il biglietto di persona, potete recarvi all’Expo Gate in Piazza Cairoli a Milano, oppure presso i rivenditori autorizzati di cui qui trovate l’elenco.
Sono disponibili biglietti a data aperta (39,00 euro, da confermare sul sito registrandosi a MyExpo) e a data fissa (34,00 euro), quelli per over65 (28,00 euro) e per bambini, i biglietti per studenti, per famiglie, i carnet per 2/3 giorni, quelli per assistere allo spettacolo del Cirque du Soleil e quello per gruppi. Se siete insegnanti e volete accompagnare i vostri alunni in questo viaggio per il mondo, qui le informazioni utili per voi. Il listino prezzi dei biglietti per Expo Milano 2015 è qui.
Quali sono gli orari di Expo Milano 2015
L’Esposizione Universale di Milano è aperta fino al 31 ottobre 2015 tutti i giorni dalle 10.00 alle 23.00. Partecipano 145 Paesi, ma anche l’ONU, l’UE e il CERN.
Come ci si sposta all’interno di Expo Milano 2015
Il sito di Expo Milano 2015 è molto vasto e ha la forma di un pesce, visto dall’alto. L’area è di circa un milione di metri quadrati (ecco perchè vi consiglio, se pensate di andare un solo giorno a Expo, di scegliere prima quali padiglioni visitare perché tra le file agli ingressi, le pause e la stanchezza, la giornata volerà via) ed è stata studiata come il castrum romano. La strada maestra è il Decumano, la lunga spina dorsale di Expo, lunga 1,5 km, a ricordare la passeggiata di Corso Buenos Aires a Milano. Qui si affacciano tutti i padiglioni dei Paesi ospiti. Più o meno a tre quarti il Decumano incrocia il Cardo, di 350 metri, e lungo il quale si affacciano le eccellenze italiane. E’ qui che si trovano Palazzo Italia e il Lake Arena con, al centro, l’Albero della Vita, uno dei simboli di Expo Milano 2015. Oltre ai padiglioni dedicati a un singolo Paese, sono presenti nove cluster, ovvero grandi stand collettivi tematici: riso, cacao e cioccolato, caffè, legumi, spezie, cereali e tuberi, biomediterraneo, isole, mare e cibo, zone aride della terra.
Per superare l’ingresso, vi verrà chiesto di passare un controllo di sicurezza che di solito è molto veloce e ricorda quello degli aeroporti, quindi se vi preparate con la cintura dei pantaloni, le chiavi e gli oggetti metallici separati rispetto al resto degli altri oggetti che portate con voi, sarà tutto più rapido. Vi chiederanno se avete bottigliette d’acqua. Non significa che non potete portarle all’interno dell’Esposizione Universale, ma le passeranno in un detector separato.
Una volta entrati, per qualsiasi dubbio potete rivolgervi ai punti informazione o ai Volontari di Expo Milano 2015 che sono disponibili e sorridenti. Chiedete loro una mappa del sito per avere un’idea di dove vi trovate. E se avete ancora qualche domanda, potete utilizzare Twitter perché il profilo @AskExpo è molto utile. Esistono anche la mail servizioclienti@expo2015.org e il numero di telefono (a pagamento) 020-2015 attivo dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 23.00 e la domenica dalle 9.00 alle 23.00.
Se avete già individuato che cosa volete visitare, potete andare dritti alla vostra meta usufruendo delle navette gratuite – People Mover – che passano circa ogni 5/7 minuti e che fanno dieci fermate. Il mio consiglio è di scendere alla fermata 7, in corrispondenza della Collina Mediterranea da cui si gode di un bel panorama di tutto il sito. Potete salire sul People Mover subito superata la sicurezza, prima del Padiglione Zero, seguendo la strada verso destra. Quello è il punto finale (la testa del pesce) del Decumano e potreste scegliere di percorrerlo al contrario così da non fare avanti e indietro, se pensate di stancarvi. Altrimenti è proprio da lì che potete riprendere il People Mover (guardando la Collina Mediterranea, con il Decumano alle spalle, andate a destra fino a intersecare il perimetro di Expo) per farvi riportare all’uscita Ovest Fiorenza, fermata 1.
Expo Milano 2015 e i bambini
Per i più piccoli, la visita all’Esposizione Universale di Milano si trasforma in una vera e propria avventura tra lingue diverse, Paesi lontani da scoprire, cibi esotici (che forse non vorranno neppure assaggiare), padiglioni avveniristici come un Paese dei balocchi, gadget e giochi e tante cose da imparare sulla sostenibilità del Pianeta. Per loro sono anche stati pensati spazi e appuntamenti durante la giornata.
– Children Park, è un’area dedicata ai bambini dai 4 ai 10 anni in cui si esplora il tema della vita con otto installazioni interattive.
– Foody & Friends, le mascotte di Expo Milano 2015, sfilano ogni giorno lungo il Decumano alle 11.30 e alle 16.00.
– Albero della Vita, oltre ad affascinare i bambini fa sognare anche gli adulti con i suoi giochi di luci e suoni a ogni punto ora tutto il giorno presso il Lake Arena.
Che cosa si mangia a Expo Milano 2015
Chi ama viaggiare e chi non ha l’opportunità di farlo ma lo desidererebbe, di sicuro andrà a sperimentare i ristoranti che si trovano quasi all’interno di ogni padiglione in cui vengono preparate e offerte le ricette tipiche di quel Paese. I prezzi sono molto vari poiché alcuni ristoranti sono dei self service, in altri si mangia in piedi al banco, altri ancora invece sono location di lusso. Si può scegliere dal menù completo al singolo piatto o street food. I punti ristoro sono oltre 150. Se preferite la cucina italiana a un prezzo etico (un piatto di zuppa di farro è sui 6,50 euro) scegliete la cucina regionale di Eataly o quella di Slow Food. Se volete assaggiare un menù stellato (sui 75,00 euro a persona) andate al ristorante di Identità Golose o a quello del Padiglione del Giappone, se amate la cucina del Sol Levante che è molto più del semplice sushi. Se vi interessa assaggiare un po’ di tutto, spendendo poco o il giusto, buttatevi sul cibo da strada dei food truck. I più interessanti sono nel Padiglione/Parco Giochi dell’Olanda: centrifugati da 3,00 a 5,50 euro (io ho bissato quello a base di barbabietola, pera, lime e menta), patate fritte cotte con la buccia a 3,60 euro o 4,00 euro con la maionese, hamburger con fried cheese, cipolle, spinaci e aceto balsamico a 8,00 euro, hot dog (anche veggie) dai 6,00 euro in su. Ancora food truck accanto al Padiglione della Cina, immerso nei tageti in fiore: qui trovate il camioncino dell’Unico Milano che varia la sua cucina veloce ma stellata in base all’offerta del mercato. Tanti sono poi gli stand della birra. Interessante anche l’offerta lungo il Cardo, verso il Lake Arena, del mini Padiglione verticale dell’Alto Adige. Gli amanti della carne si devono dirigere verso il Padiglione dell’Argentina tra spiedini ed empanadas. I più giovani sono attirati come orsi dal miele dal cibo americano proposto dai food truck che si trovano dietro al Padiglione degli Stati Uniti: BBQ e Lobster Roll tra i 10,00 e i 15,00 euro. Se volete portare qualcosa a casa da assaggiare in tranquillità, andate al Future Food District, una sorta di supermercato del futuro. Potreste non notarlo, ma ricordate che si trova di fronte al Padiglione della Santa Sede e della Francia, quasi all’altezza in cui il Decumano e il Cardo si intersecano. Voglia di pizza? Arrivate al fondo del Decumano, al Parco della Biodiversità, perchè, dietro al Padiglione dell’Oman, si trova la pizza di Berberé e Alcenero. Un assaggio gratis di cioccolato si può fare al Padiglione del Belgio e a quello della Russia si può accedere a una piccola degustazione di acquaviti e vodka. A proposito di superalcolici, lungo il Cardo ha aperto Terrazza Martini e vicino al Padiglione della Bielorussia potete acquistare a pochi euro un gelato alla vodka. Non mancano McDonald’s (quasi alla fine del Decumano, verso la Collina Mediterranea) e Coca Cola, (non lontano dal Lake Arena).
Che cosa vedere a Expo Milano 2015
Io sono stata presa dal sacro fuoco del voglio vedere tutto in pochi giorni, ma in realtà dovrete arrivare organizzati a Expo perchè vi conviene dirigervi là dove siete più interessati. Tra architetture avveniristiche, intrattenimenti, scoperte e cibo, sarà difficile però tirare dritto, lo so bene. Qui una piccola e agile guida per scegliere che cosa visitare se non doveste ancora avere le idee chiare.
– Padiglione Zero, perché è quello che vi dà il benvenuto a Expo e conserva la memoria della vita sulla terra. Vi mostrerà lo spreco di cibo quotidiano sul nostro Pianeta e nella Sala Paesaggi potrete vivere un’esperienza indimenticabile grazie alla Room360° e al video immersivo sul quale scorrono immagini di luoghi d’Italia e del mondo.
– Palazzo Italia, perché è quello che rappresenta il nostro Paese. Preparatevi a una lunga fila all’ingresso, ma non lasciatevelo scappare con la sua architettura che sembra una foresta urbana come sciolta su un grosso parallelepipedo. Al suo interno, giochi di luci, specchi e paesaggi, l’ipotesi di un mondo senza l’Italia e le colture tipiche di ogni regione dello Stivale.
– Albero della Vita, perché sembra essere stato trasportato a Expo Milano 2015 direttamente dai Gardens by the Bay di Singapore.
– Padiglione del Vietnam, perché, come l’Albero della Vita, riproduce gli alberi del futuro, richiamando gli esemplari robot di Singapore, ma ricoperti di bambù.
– Padiglione del Nepal, per rivolgere un pensiero alle oltre settemila vittime del terremoto di poche settimane fa. Questo padiglione non è stato terminato e mi auguro che si organizzi al più presto una raccolta fondi che coinvolga tutti i visitatori che passano di lì. Le 42 colonne di legno di cui si compone lo spazio del Nepal sono state intagliate a mano.
– Padiglione del Belgio, perché oltre al cioccolato si può scoprire che cos’è l’acquaponica, che fa crescere e sviluppare in simbiosi pesci e lattuga.
– Padiglione del Brasile, perché è uno dei più divertenti. Non si visita, ma si attraversa, cercando di mantenere l’equilibrio sul lungo tappeto elastico sospeso.
– Padiglione della Francia, per ritrovarsi all’interno di un grande mercato coperto che ricorda Les Halles.
– Padiglione dell’Estonia, per produrre energia elettrica dondolandosi sui kiik, le altalene di legno tipiche di questo Paese.
– Padiglione della Corea, perché, almeno a Expo Milano 2015, Corea del Nord e Corea del Sud sono unite e vanno d’accordo.
– Padiglione della Santa Sede, perché è una sorta di chiesa primordiale, in cui si entra tramite la fenditura di un grande masso bianco.
– Padiglione della Svizzera, perché si mette di fronte al nostro spreco, chiedendoci Ce n’è per tutti?. Il padiglione è un esperimento sociale. I visitatori possono prendere mele, sale, acqua e caffè gratis, ma la struttura architettonica a silos man mano si abbassa, svuotandosi. Arriveremo al 31 ottobre con il Padiglione della Svizzera inesistente? Riflettiamoci.
– Padiglione dell’Azerbaigian, perchè è uno dei più belli, costruito con sfere di vetro su più livelli che rappresentano tre differenti biosfere.
– Padiglione del Bahrain, perchè si attraversano orti botanici e sembra di stare nel Giardino dell’Eden.
– Padiglione degli Emirati Arabi, perché l’Expo 2020 sarà a Dubai e, qui, sembra di stare tra due alte dune di sabbia. Le pareti del padiglione progettato da Norman Foster sono alte fino a 12 metri.
– Padiglione Vanke, perché anche se non è un Paese, è l’impresa di costruzioni cinese ed è stato progettato da Daniel Libeskind. E’ come un enorme drago senza testa dalle squame rosso fuoco e ripiegato su se stesso.
– Padiglione della Cina, perchè è bello e grandioso con le sue alte capanne che si affacciano su un mare giallo di tageti in fiore. All’interno sono spiegati per la prima volta i progressi della tecnologia cinese applicati all’agricoltura e il raccolto secondo il calendario cinese, lunisolare. Nel grande teatro, giochi di luci e ombre.
– Padiglione del Giappone, perché è costruito con 17mila pezzi di legno incastrati tra loro in modo da far penetrare la luce solare.
– Padiglione dell’Austria, perchè riproduce il microclima di un bosco austriaco. Lo spazio è raffreddato dal naturale effetto rinfrescante dell’evapotraspirazione delle piante. Nelle giornate più calde, sarà preso d’assalto!
– Padiglione della Malaysia, perchè si trova dentro a quattro enormi semi della foresta pluviale costruiti con Gulam, legno lamellare ricavato da materiale locale ecosostenibile.
– Padiglione del Marocco, perché fa vivere i diversi climi che si trovano in questo Paese, dal fresco Atlante al caldo secco del deserto. E’ una vera esperienza.
– Padiglione della Gran Bretagna, perchè ci fa capire come vive un’ape grazie al grande alveare in acciaio che riproduce gli stimoli elettrici procurati dalle api che vivono in un alveare in UK a cui questo è collegato.
– Padiglione della Germania, perchè anche qui si sperimenta il volo di un’ape attraverso 3mila schermi che proiettano paesaggi tedeschi.
– Padiglione della Russia, per entrare in una distilleria del futuro.
– Padiglione dei Paesi Bassi, perché è un enorme lunapark.
– Padiglione dell’Iran, perchè è una grande tenda gonfiata dal vento e, all’interno, il soffitto è coperto di specchi.
– Padiglione del Kuwait, perché riproduce in grande una tipica imbarcazione del Golfo Arabico, dhow.
– Padiglione degli Stati Uniti d’America, perché la passerella in legno che porta all’interno è stata recuperata da Coney Island. E perché lo stand Food 2.0 è studiato, dentro, come un grande granaio, fuori invece ha una parete realizzata come un orto verticale.
– Padiglione dell’Alto Adige, perché, salendo la lunga scala di 14 metri, si gode del panorama più bello di Expo su Palazzo Italia e sull’Albero della Vita.
– Collina Mediterranea, perché si prende una boccata d’aria, alla fine del Decumano e si ammira Expo Milano 2015 in tutta la sua estensione.
– Madonnina del Duomo, perchè anche Expo Milano 2015 ha la sua Piazza del Duomo.
– Expo Milano 2015, perché sembra di stare in tutto il mondo nello stesso momento.
Macchiapam says
Tutto sommato, un falansterio poco interessante.
valigiaaduepiazze says
Mi sembra un po’ riduttivo!
cinzia says
Complimenti, davvero una guida esaustiva e ricca di immagini! Al momento, è l’articolo migliore che ho letto su Expo. Ora ho un’idea più precisa di cosa visitare. Domanda: se dovessi indicare tre padiglioni imperdibili, quale sceglieresti?
valigiaaduepiazze says
Grazie, Cinzia! Ah, solo tre padiglioni, che guaio! 🙂 Allora, sceglierei l’Austria perché nella sua semplicità ci fa capire quanto l’evapotraspirazione delle piante sia importante, l’Estonia con le altalene che sprigionano energia elettrica e infine il Marocco perché rende molto bene, con semplicità, il clima di quel Paese diviso tra il fresco Atlante e il caldo torrido del deserto.
alberto angeli says
Buongiorno Elisa,
grazie del tuo servizio messo a disposizione di tutti. Complimenti.
cortesemente sono a chiederti se mi puoi aiutare:
siamo in 4 mia moglie e i miei 2 figli e vorrei mettere a valore la giornata,
secondo te in scaletta cosa merita di essere visto all’Expo considerando che molte cose si dovranno tralasciare, sopratutto da far vedere ai ragazzi di 20 e 12 anni.
In attesa di una tua risposta ti ringrazio e ti saluto.
Alberto Angeli
valigiaaduepiazze says
Ciao Alberto!!
Ah, ci vuole un piano di attacco oppure si rischia di essere travolti da questa macchina gigantesca. Io vi consiglio: Brasile perché è divertente, Belgio per vedere come funziona l’acquaponica, Austria per capire l’importanza del verde sulla Terra, Marocco per scoprire quanto è vario di panorami e climi un Paese a due passi da noi, Estonia per le altalene che creano energia, Russia per gli alambicchi ultra moderni in cui si creano i superalcolici, Kuwait per la flora nel deserto, Argentina per comprendere il fenomeno dell’immigrazione italiana in quel lontano Paese a metà del secolo scorso. Poi c’è tanto altro, ma così forse si ha l’idea un po’ di tutto. E sarà bello vedere molti padiglioni da fuori per le architetture: Cina, USA, Azerbaijan, Emirati Arabi, Nepal. Fatemi sapere come andrà la vostra giornata e buon giro del mondo a Expo!
Sergio says
Ohhh. Finalmente un articolo esaustivo su EXPO 2015. Adesso ho le idee più chiare. Brava! E grazie!
Una sola domanda, quale parcheggio conviene prenotare, Merlata con accesso diretto o uno degli altri con navetta? E’ così vicino Merlata oppure la scarpinata si arricchisce anche del tratto per arrivare all’ingresso di EXPO? Grazie.
valigiaaduepiazze says
Un po’ da camminare c’è, non posso negarlo, ma anche dall’uscita della metro la scarpinata non ce la riparliamo, ahimè! Io prenoterei Merlata, caro Sergio. Se vi sentite poi un po’ stanchi, approfittate delle navette gratuite che trovate lungo il perimetro di Expo, sono molto comode.
E grazie per i complimenti!
Eliana says
Sto organizzando la gita con la classe e ho trovato una chiara descrizione. Grazie
valigiaaduepiazze says
Grazie, Eliana! Anche mia mamma è un’insegnante e so che questi consigli sono stati utili a lei e alle sue colleghe. Spero lo stesso per te.
Buon Expo!
Stefania says
Grazie! questa guida è fatta molto bene, ora me la studio prima di andare!
valigiaaduepiazze says
Grazie, Stefania! So che è stata utile a molti per un giorno di visita e spero possa esserlo anche a te. Raccontaci la tua esperienza, se ti fa piacere. E quale padiglione hai apprezzato di più!
Claudia says
Articolo fantastico, io ho in mente di salire a Milano (vivo a Catania) verso fine settembre e ovviamente nn può mancare la tappa all’Expo. La struttura apre alle 10,ma tu a che ora consigli di andareandare?
valigiaaduepiazze says
Ciao Claudia! Grazie per l’entusiasmo, fa sempre molto piacere 🙂 Le file all’ingresso scorrono abbastanza velocemente, quindi direi di lasciare passare chi è lì all’apertura e di arrivare tra le 10 e le 11. Non più tardi se pensi di visitare Expo in un solo giorno altrimenti rischi di non avere abbastanza tempo. Fatti un piano con quello che desideri vedere assolutamente e dai la precedenza a quei padiglioni. Troverai molta più fila all’ingresso dei singoli padiglioni che all’ingresso. Per qualsiasi cosa, fammi un fischio! Buon giro del mondo a Expo!
Daniela says
Salve, è davvero una bellissima descrizione, ma purtroppo nel corso degli ultimi giorni , tutti i blog e anche persone della famiglia che si sono recati all’Expo, hanno commentato non positivamente la macchina organizzativa: 1) la pulizia, (scarsa) 2) le code (interminabili), le code (impossibili) per fare anche un piccolo spuntino; 5) l’acqua all’interno si paga (ho sentito di punti d’acqua) o serve un “gettone” come detto da alcuni?, Ho acquistato i biglietti per la mia famiglia, ma ho un bambino di 8 anni e non sono sicura che resista 4 ore di fila per vedere un padiglione; secondo chi c’è già stato c’è un giorno della settimana nel quale c’è meno affluenza e quindi meno file? datemi un consiglio; grazie a tutti
valigiaaduepiazze says
Ciao Daniela,
devo purtroppo confermare che la pulizia non è buona come nei primi due mesi di Expo. Ci sono tornata ad agosto ed era un po’ carente, credo che sia difficile stare dietro alla grande affluenza. C’è però da dire che i servizi igienici sono numerosissimi e sempre puliti e questo è importante in un luogo del genere. Invece ti tranquillizzo sull’acqua che è gratuita. Porta con te una bottiglietta vuota da riempire. Le code ci sono e sono tante, perciò ti sconsiglio, se non vuoi penare troppo, di impazzire per vedere Brasile, Giappone, Kuwait ed Emirati Arabi. E forse anche Palazzo Italia. Per il resto è tutto fattibile. A tuo figlio sono sicura che piaceranno gli alambicchi della Russia, la terrazza degli Stati Uniti, le altalene che producono energia dell’Estonia, il giardino refrigerante dell’Austria, gli spettacoli di luci della Cina. Portalo anche sull’alta scala di legno del Trentino lungo il Cardo verso Palazzo Italia. Si sta a 14 metri da terra e si gode di un bel panorama. Alle 11 e alle 16 poi si divertirà con la sfilata delle mascotte di Expo lungo il Decumano.
Code per gli spuntini non ne ho riscontrate. Se volete andare sul sicuro (c’è sempre poca gente) assaggiate una buona pizza di Alcenero, la trovate alla fine del Decumano, verso sinistra. Di solito c’è meno gente di lunedì, ma poi va un po’ a fortuna. Se puoi, ti sconsiglio dal venerdì alla domenica.
Fammi sapere come ve la cavate!
federica says
Ciao! Ho letto con molto interesse la vostra guida! Bravissimi!
Siamo una coppia di 30enni di Brescia che vorrebbero andare domani all’Expo: purtroppo impegni lavorativi ci lasciano liberi solo alla domenica ahimè!
Sono una grafica, siamo molto interessati all’architettura, all’arte e io adoro la fotografia, quindi cosa mi consigliate di vedere, (visto che in un solo giorno non potremo vedere tutto) e soprattutto di immortalare con la mia macchina fotografica? 🙂
Consiglio2: da quale ingresso accedere?
Grazie mille per la disponibilità
Federica
valigiaaduepiazze says
Ciao Federica, se hai un profilo Instagram, puoi cliccare l’hashtag #valigiaaduepiazzeexpo2015 e vedrai quello che secondo me vale davvero la pena di fotografare. Munitevi di pazienza e godetevi soprattutto i padiglioni dall’esterno. Imperdibili: Vanke, il padiglione delle imprese di costruzioni cinesi riunite (non lontano da Coca Cola e l’Albero della Vita, per avere un riferimento), Palazzo Italia, il giardino del Marocco, il Padiglione del Nepal che è vicino all’ingresso e al Padiglione Zero, quello del Giappone (anche da fuori vale la pena!), l’interno dell’alveare del Padiglione della Gran Bretagna, Vietnam e Malesia anche da fuori, entrate all’Azerbaijan, Emirati Arabi da fuori, il Padiglione della Cina e del Brasile. Salite sulla terrazza del Padiglione USA per il panorama, idem in cima a terrazza Martini all’angolo tra Decumano e Cardo per vedere l’Albero della Vita. Sali poi sulla lunga scala di legno dell’Alto Adige (sul Cardo), uno dei punti più alti a Expo. Foto riflesse all’esterno del Padiglione della Russia. Ecco, questo si può fare in giornata.
Arrivate in metro, seguite le indicazioni a destra, fino in fondo, superando la stazione dei treni, è l’Ingresso Fiorenza Ovest, quello che ha l’accesso sul Padiglione Zero.
Fammi sapere come va 🙂
Simone says
Buon giorno Elisa
Compliementi,perchè ho trovato la sua guida fra le migliori in giro per il web….
Questo fine settimana farò un giro all’expo, Sabato non arrivando li verso le 11 pensavo di tralasciare i padiglioni con più fila (Italia Giappone,Emirati Arabi,Kazakistan,e Brasile) per visitarli domenica dato che dovremmo esser li molto presto al mattino…..puntando a visitare più padiglioni possibili quali Austria,Estonia,Marocco,Belgio,Russia,Kuwait,Argentina,Usa,Cina,Nepal,Vietnam,Malesia, Azerbaijan.
Anche se so di essere ripetitivo volevo avere qualche consiglio utile si sui padiglioni che mertitano di essere visitati e quali meno…..poi qualche consiglio su cosa e dove mangiare senza speder molto…
Grazie per i suoi consigli e di nuovo complimenti ora le idee le ho molto più chiare e mi sto preparando al piano di battaglia….. 😉
valigiaaduepiazze says
Simone, pronto per la due giorni a Expo? Mi sembra che il piano di battaglia sia stato studiato bene. Alcuni dei padiglioni che ha in programma per sabato dovrebbero essere abbastanza scorrevoli (Nepal, Vietnam, Azerbaijan, Estonia, Russia, Argentina e USA in particolare). Un po’ di coda potrebbe comunque trovarla per Austria, Marocco, Kuwait (da fare con gli Stati Uniti perché sono attaccati) e Malesia. Per la giornata di domenica, le auguro in bocca al lupo perché sono i padiglioni per cui bisogna davvero munirsi di coraggio e pazienza. Se in Giappone proprio non riesce a entrare, consiglio di sostituirlo con la Corea. Invece per il Padiglione Italia si metta subito in fila. Non si perda, mi raccomando, il Padiglione Zero, proprio all’ingresso, dopo aver superato i fornelli dell’entrata Ovest Fiorenza.
Per mangiare, consiglio lo street food del Padiglione dei Paesi Bassi (è una piazzetta con una ruota panoramica), il Marocco nel giardino esterno, la pizza di AlceNero Berberè in fondo al Decumano, sulla sinistra (con tutto Expo alle spalle). Anche un piatto in una delle regioni d’Italia di Eataly può essere interessante. Mi faccia sapere com’è andata! 🙂
Francesca says
Ciao Elisa, complimenti per l’articolo!
Volevo andare a expo un giorno, solo un giorno purtroppo, e volevo chiederti consiglio su che giorno scegliere… Posso o andarci il sabato e stare là finché non mi reggo in piedi o (forse) prendere un giorno di ferie e andare in settimana, ma in quel caso alle 5 devo scappare (se non è venerdì). Considerando la quantità di gente in visita, cosa mi conviene fare?
valigiaaduepiazze says
Ciao Francesca! Purtroppo in questo ultimo mese sembra che la gente ci sia proprio tutti i giorni della settimana. Scappare alle 5 del pomeriggio forse è un peccato. Vai di sabato, arriva all’apertura e mettiti l’animo in pace per vedere ciò che puoi. Domenica scorsa una mia amica alle 9.15 ha trovato 5 ore di coda per il Padiglione del Giappone. Sconsiglio di buttare via tutto quel tempo, anche per la sanità mentale 😉 Vedilo da fuori, ne vale già la pena e dirigiti là dove c’è meno coda o semplicemente è più veloce il percorso: Austria, Estonia, Marocco, USA, Belgio, Azerbaijan, Russia, Corea, Argentina, Nepal. E da fuori: Giappone, Brasile, Kuwait, Emirati Arabi. Poi se fortunatamente la fila scorre, allora meglio ancora! Fammi sapere come te la caverai 🙂
Francesca says
Grazie mille 🙂
federica says
Ciao, intanto grazie mille per il servizio, poi volevo chiederti per quanto riguarda le code all’uscita, dovendo prendere il treno da Rho Milano Fiera alle 18,35, a che ora mi conviene avviarmi all’uscita?
valigiaaduepiazze says
Ciao Federica, non ho mai trovato code all’uscita da Expo! Il controllo è solo all’ingresso, perciò all’uscita è tutto molto più rapido. Nel caso, tieni presente che andando lentamente da Fiorenza Ovest ai treni impieghi circa 7/8 minuti, quindi se alle 18 esci, anche trovando code, ce la fai senza problemi.
Marisa says
Ciao Elisa, mi associo ai molti complimenti che hai già ricevuto e che riceverai! Davvero un bel reportage ricco di dettagli utili per i futuri visitatori … come me, che pur abitando a Torino, riesco solo ora ad andarlo a vedere. Per adesso un grazie di cuore, ti farò sapere com’è andata. Ciao, Meryweb
valigiaaduepiazze says
Ciao Marisa e grazie davvero 🙂
In bocca al lupo. Pare che in questi ultimi giorni di esposizione ci siano ancora più file. Fammi sapere se qualche indicazione può esserti d’aiuto.
Morena says
Ciao Elisa,
compimenti per la guida davvero molto interessante! Andrò in visita all’Expo sabato prossimo 17 con mio marito. Abbiamo pensato di andare presto e di entrare dall’ingresso Roserio che ho letto essere uno dei meno affollati e che apre alle 9. E’ vero? Mi confermi?
Entrando da quell’ingresso all’apertura cancelli, se avessimo la fortuna di essere fra i primi ad entrare quali sono i padiglioni più interessanti nei dintorni ai quali dirigersi subito per primi? Oppure a prescindere da cosa c’è lì vicino conviene provare a raggiungere subito uno dei padiglioni più presi d’assalto che forse a quell’ora non avrà ancora molta fila (tipo Emirati arabi, Giappone e Brasile)? Cosa mi consigli? Se è vero il Palazzo Italia resterà anche dopo la fine dell’Expo, potremo vederlo anche dopo e quindi forse è meglio andare a vedere altri padiglioni. Entrando da Ingresso Roserio, è molto distante il padiglione Zero che vorremmo visitare fra i primi? Grazie anticipate per i gentili consigli!
valigiaaduepiazze says
Ciao Morena!
L’ingresso Roserio è proprio dalla parte opposta del Fiorenza, cioè all’altro capo del Decumano rispetto al Padiglione Zero. C’è però da dire che il Padiglione Zero di solito non ha fila all’ingresso, quindi potete percorrere il Decumano in senso opposto alla folla delle 9 che scenderà dalla metro ed entrerà appunto da Fiorenza e vederlo alla fine del giro. Se siete stanchi, per tornare all’ingresso Roserio (immagino sarete in automobile, è corretto?) potete utilizzare la navetta gratuita che circola lungo il perimetro di Expo (ma internamente, appena al di fuori dei padiglioni). Entrando da Roserio, andate subito a vedere il Padiglione Russia e il Padiglione Estonia che sono i più vicini e che vi piaceranno. Il Brasile è proprio all’ingresso di Fiorenza e non credo che vi convenga fare una corsa per arrivare lì, appena entrati. Emirati Arabi è più o meno a metà (proprio lì accanto non perderti il Regno Unito, è stato considerato uno dei più interessanti!). Il Giappone vi è più comodo da Roserio, poco dopo Estonia e Russia.
Insomma, spero di essere riuscita a darti qualche indicazione utile supplementare, se hai bisogno di altro, fammi un fischio.
Giovanni Guzzoni says
La carrellata su EXPO’ 2015 è stata bella e molto interessante. Sono stato in visita ad EXPO’ per tre volte … A me è piaciuto molto il PADIGLIONE DELL’OMAN … Perché? Lo so, è un piccolo Paese prevalentemente montagnoso e arido, confinato in fondo alla penisola arabica, per di più governato da un sultano … Dal punto di vista “politicamente corretto” non tira … Io, invece, vi ho visto – documentato in modo intelligente e coinvolgente – l’ingegnosità di un popolo per sfruttare al massimo le scarse risorse del loro territorio: la palma da datteri (di cui non buttano via niente, come noi italiani col porco!) il sistema antico dei canali di irrigazione, le rose, la pesca … E ho pure visto lo sforzo per usare tecniche moderne e aggiornate per coltivare frutta e verdura … A mio modesto avviso, tale padiglione ha centrato in pieno “la missione” di EXPO’ 2015 … Che di più???
valigiaaduepiazze says
Grazie per il tuo contributo proprio nell’ultimo giorno dell’Esposizione Universale. Continua a seguirci!