Sotto i cieli d’America, che sembrano non finire mai, stai sempre allerta perché, anche quando sembrano sgombri di nuvole, può alzarsi il vento e ci si trova all’improvviso dentro a un tornado che si avvita su se stesso. Quel giorno abbiamo corso sulle strade tra Utah e Arizona per arrivare alla Monument Valley prima che la pioggia ci inglobasse nella sua nube nera. La vedevamo sopraggiungere da destra e lo spazio di cielo, sotto di lei, era striato di grigio e di freddo. Siamo riusciti a godere delle ombre rosse della Monument Valley senza fango e sferzati da un’aria che portava tempesta, ma non sopra di noi. Eravamo sotto la metà giusta del cielo.
La Monument Valley si trova al confine tra Utah e Arizona. La strada che conduce al parco, Monument Valley Navajo Tribal Park, si trova in parte sul terreno di uno stato, in parte sull’altro. Negli Stati Uniti impazziscono per segnare con la cartellonistica ogni confine e voi impazzirete di conseguenza nello scattare foto nei passaggi di frontiera.
L’entrata della Monument Valley si trova sulla Route 163, tra Kayenta e Mexican Hat. Il parco è aperto da maggio a settembre dall 6.00 alle 20.30, da ottobre a febbraio dalle 8.00 alle 16.30. Ricordatevi che in estate è in vigore l’orario dello Utah, in inverno quello dell’Arizona.
Qui siamo in territorio indiano e non si accetta l’Interagency Annual Pass – di cui invece vi spiegherò come si utilizza per gli altri parchi nazionali degli Stati Uniti e che è molto utile e conveniente -, ma si paga un biglietto di circa 5 dollari in contanti. Al botteghino vi accoglierà un indiano dai capelli lunghi, appena uscito da una pellicola cinematografica. Ed è proprio qui, alla Monument Valley, che sono stati girati grandi film western, da Ombre Rosse di John Ford, datato 1939, al Massacro di Fort Apache, Rio Bravo, I cavalieri del Nord Ovest. Quegli alti pinnacoli – si chiamano butt – che diventano rossi al tramonto e si stagliano, solitari, nell’ampia pianura e che arrivano ad essere alti fino a 400 metri sono proprio la Monument Valley. Vederli fin dalla strada, lontano, e avvicinarsi a poco a poco è come mettere piede in un film western in bianco e nero. E un po’ anche come entrare nella storia d’America.
Come visitare la Monument Valley – è possibile percorrere il trail principale con il proprio veicolo. Ovviamente la strada non è asfaltata e dopo una pioggia scrosciante gli addetti alla sicurezza del parco potrebbe decidere di chiudere la strada, perciò verificate sempre che sia percorribile. La pista è lunga 27 km (circa 2 ore e mezza a 15 miglia all’ora, cioè 24 km orari) e parte dal Visitor Center. Se si preferisce non sollecitare troppo gli ammortizzatori della propria vettura o se la si considera inadatta, potete prendere parte a un’escursione organizzata dalle numerose agenzie presenti sul posto. Vi porteranno anche su piste meno battute, ma potreste dover contrattare un po’ sul prezzo che varia dai 50 ai 70 dollari a persona. Esistono anche passeggiate a cavallo, sempre in gruppo e a prezzi non democratici: da 60 a 135 dollari a persona per un’ora di cavalcata. Se preferite camminare a piedi tra i pinnacoli rossi, scegliete di seguire il percorso ad anello Wildcat Trail, circa 5 km sotto il sole, quindi evitate le ore centrali della giornata perché non trovereste un solo filo d’ombra sotto la quale riprendere fiato. In realtà già dal Visitor Center si gode di una vista incantevole, perché il centro di informazioni per i turisti è stato costruito proprio dietro al famoso John Wayne’s Point, quello che vediamo da sempre nelle immagini in rete e nei film di cowboy e indiani.
Un colpo d’occhio che davvero regala tutta l’emozione che questi luoghi possono scatenare è il Forrest Gump Point, il tratto di Road 163 in cui il protagonista del film di Robert Zemeckis, dopo mesi di strada macinata senza soluzione di continuità decide di terminare la sua corsa: alle sue spalle i pinnacoli della Monument Valley.
Scorrete verso la fine del video:
Lungo il tratto di Road 163 che passa di fianco alla Monument Valley e nella strada che porta all’ingresso del parco, troverete chioschi e baracche di indiani navajo che vendono gioielli in argento e turchese. Il turchese è una pietra semi preziosa che si trova in questa zona e che si usa lavorare insieme all’argento. Contrattate, ma troverete sicuramente qualcosa di grazioso e non eccessivamente costoso, per un souvenir davvero tipico.
Le rocce principali della Monument Valley hanno dei nomi e si chiamano massiccio del Castello, che è circondato da guglie che sembrano merlature, la Gallina nel nido, le due enormi formazioni una vicina all’altra si chiamano le Muffole, ognuna delle due ha un pollice sollevato e delle dita.
Nello Utah, non distante dalla Monument Valley, ci sono due posti molto vicini tra loro che vale la pena di essere visitati. Uno è il villaggio di Bluff, a 83 km a nord-est del parco navajo, sulla Route 191. Bluff è un’oasi che si trova tra falesie rosse e il fiume San Juan. Fate due tappe: agli alti camini delle fate soprannominati Twin Rocks, proprio ai piedi di una tavola calda, il Twin Rocks Café, e al centro visitatori di Bluff, dove simpatiche anziane signore mormoni con grembiule e cuffietta in testa vi racconteranno del loro villaggio e vi illustreranno il breve storico tour di Bluff.
Da Bluff seguite le indicazioni per Mexican Hat. Viceversa, da Mexican Hat seguite la Road 163 per circa 5 chilometri in direzione Bluff, svoltate a sinistra e prendete la 261 per un chilometro e mezzo, poi la W 316 a sinistra per cinque km e mezzo. Finalmente ecco le indicazioni per Goosenecks State Park: un lento serpente formato dalle acque limacciose del San Juan River che ha scavato canyon profondi oltre 300 metri. Il paesaggio è lunare, forse marziano, chissà, ma di certo è da non perdere.
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Giuliano says
Bellissimo, mi ricorda il viaggio che abbiamo fatto in camper negli States nel settembre 2005 . La Monument Valley è una delle chicche di quel viaggio. Splendido il paesaggio, splendido rosso al tramonto e all’alba. Lo rifarei subito
valigiaaduepiazze says
Caro Giuliano,
il gioco di luci e ombre di quei pinnacoli e tutte le sfumature che assumono non si possono scordare. Ti auguro ancora tanti altri viaggi!
goodnightandtravelwell says
Che imponenza quella rocce! Sono decisamente dei posti che vorrei visitare prima o poi! Speriamo 😉
valigiaaduepiazze says
Quando ci si avvicina alla Monument Valley, il cuore inizia a battere all’impazzata e sembra di entrare in un film 🙂