Dove comincia il deserto? Sembra che sia alla fine del mondo, proprio in quel punto in cui anche l’ultima strada si confonde nella polvere e non è più visualizzabile sulla mappa. E così anche noi siamo andati a vedere il Sahara con i nostri occhi e a trascorrere una notte sotto quel cielo carico di stelle. Quella fine sabbia che è tinta di rosa durante la giornata, infuocata al tramonto e pallida, color della Luna, prima che sorga il sole. Chilometri di strada su un terreno brullo, solo qualche oasi ai lati del percorso, la macchina che sobbalza e porta verso quelle dune altissime e rosa, così lontane. D’improvviso la terra si fa nera, di meteorite. Solo sassi tondi e perfettamente levigati dal vento che, qui, è davvero violento e può compromettere un’escursione nel deserto. Poi ancora polvere, null’altro. Né case, né rumori, solo Merzouga con l’ultimo avamposto in cui sono stati costruiti alcuni alberghi da cui si parte per il camel tour nel deserto (anche se poi si tratta di dromedari) o con il fuoristrada 4×4.
Quasi al termine del nostro viaggio in Marocco durato 11 giorni e organizzato insieme a Oro del Deserto, abbiamo trascorso la notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio in un campo allestito ai piedi della seconda duna di sabbia più alta del Sahara, Erg Chebbi (l’altra, la prima, è Erg Chigaga). Il camel tour parte da Merzouga nel pomeriggio, circa un’ora prima del tramonto. Si lasciano i bagagli in albergo, ci si cambia, indossando abiti pesanti – che si terranno addosso tutta la notte e fino al giorno successivo quando si rientra alla base – e si raggiunge con la jeep il limitare del deserto. Turbante contro il sole, l’aria gelida della sera e per riparare gli occhi dalla sabbia e si va. I passi lenti e ondeggianti del dromedario (sul quale, per salire, sarete aiutati, ma tenetevi ben saldi perché l’animale è molto alto e vi darà non pochi scossoni) prima, quasi rumorosamente, battono sul terreno polveroso del grande spiazzo da cui si parte con il gruppo di avventurieri, poi, all’improvviso, il passo successivo lo zoccolo affonda, l’andatura si fa morbida. Ora è solo sabbia. Siamo dentro al deserto, nel Sahara.
Va detto che io non sono proprio quel tipo di persona che ama le avventure perciò, per me, questa esperienza è stata particolarmente forte. Io credevo che saremmo andati a dormire in tende super attrezzate per un comfort totale e che la passeggiata a dorso di dromedario sarebbe stata proprio per turisti. No, non è così. Toglietevi dalla testa le scene del secondo film di Sex and the City nel deserto arabo. La traversata del Sahara fino a raggiungere Erg Chebbi è discretamente impegnativa, ma non posso che consigliarla a tutti perché non vedrete molte altre volte nella vostra vita le stelle così vicine e il contrasto tra il blu quasi elettrico del cielo al tramonto con le dune così accese da immaginare di trovarsi su Marte.
Nelle tende del piccolo villaggio troverete un pagliericcio con coperte di lana pesante. Non c’è riscaldamento, ma tutta la sera potrete stare intorno al fuoco che prepareranno i berberi per voi. Si canta e si balla tutti insieme e si accende la magia. La cena è servita sotto un grande tendone (sempre senza riscaldamento), ma dopo un primo momento di freddo, tra la tajine bollente e un bicchiere di vino, sentirete subito salire calore e torpore. Il tè alla menta è una vera delizia ed è preparato direttamente sul fuoco che scoppietta. Per riscaldarvi, bevetene tanto e tenete il bicchiere tra le mani infreddolite. La toelette – giusto un buco o poco più tra le dune – è posizionata a circa 300 metri da dove si dorme. L’acqua si recupera con un secchio che va riavvolto da un pozzo.
In realtà ci sono viaggiatori di tutte le età. Da bambini di pochi anni a persone non più giovani e del tutto impreparate a questa notte sotto le stelle del deserto. Se temete il freddo, potete scegliere di affrontare il viaggio nel deserto in una stagione più clemente. In Marocco l’inverno è tiepido, a volte anche caldo, ma nel deserto le temperature sono più estreme. Forti escursioni termiche. Le giornate calde, ma l’aria fresca e la notte le temperature si avvicinano allo zero. Il nostro consiglio per l’attrezzatura (minima) da portare con voi è questo: una tuta pesante con cui restare anche sotto le coperte (non pensate di potervi cambiare perché le tende sono aperte e si vive tutti insieme), una giacca a vento o un piumino leggero tra dicembre e gennaio, scarpe da ginnastica o da trekking, una piccola torcia o una luce da mettere in fronte per spostarvi senza problemi, qualche salvietta e dell’acqua, un paio di guanti di lana per tenere tra le mani il sostegno in acciaio quando siete in cima alla gobba del dromedario. Soprattutto – se solo l’avessi immaginato prima! – portate con voi una boule dell’acqua calda che vi terrà caldi per ore sotto le coperte e che vi farete riempire dai sorveglianti/tuttofare del campo.
L’arrivo all’oasi in cui si trascorre la notte, dopo una sosta tra le dune del Sahara proprio nell’istante in cui il sole infuoca tutta la sabbia, è a notte ormai calata. Poche luci, si intravedono appena le tende, si riconoscono a fatica i volti delle altre persone presenti. Sembra un sogno. Approdati su un altro Pianeta. Solo al mattino, dopo lo spettacolo silenzioso dell’alba nel deserto, si raccolgono zaini e idee e ci si guarda intorno, si imprimono nella memoria le immagini di un’esperienza che forse non si ripeterà più. Di sicuro si tratta di un lungo viaggio nello spazio di una notte.
Il nostro campo, Oasis Tombouctou, è allestita ai piedi di Erg Chebbi (a meno di 40 km dal confine con l’Algeria) nel Sahara dall’albergo Kasbah Hotel Xaluca di Merzouga, prenotato per noi da Oro del Deserto Tour. Ed è lì che al mattino seguente – dopo un’altra lunga e faticosa traversata nel deserto (ma si può chiedere di rientrare in 4×4) – si trova una comoda stanza utile per fare una doccia e una veloce colazione per poi rimettersi in viaggio.
A 40 km da Merzouga, si trova Rissani, una cittadina molto caratteristica della provincia di Errachidia. Non lontana dalla grande città di Erfoud è ai margini del Sahara. Il nostro consiglio è di farvi portare dal vostro driver al tradizionale souq di Rissani che non solo non è turistico, ma, passeggiando tra i banchi che odorano di spezie, ambra e rosa, vi sembrerà di stare in un villaggio uscito dalla saga di Star Wars. Assaggiate anche la pizza berbera, farcita all’interno, con verdure, carne e spezie. E portate a casa quanti più ricordi, sapori e profumi potete.
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goodnightandtravelwell says
Io ci andrei già solo per poter vedere le stelle nel deserto (che immagino si vedano in modo splendido!). Poi in generale tutta l’esperienza del villaggio alla Star Wars, dei profumi e dei colori deve essere impagabile 🙂
valigiaaduepiazze says
E’ uno di quei viaggi che ti porti con te per sempre. E poi basta rivedere qualche scatto per richiamare alla memoria i profumi, i colori e la sabbia sul viso.
mauro56 says
Voi nel deserto ci siete stati per 11 giorni…Io per lavoro ci sono stato per anni e anni…Dall’Algeria alla Libia e poi per altri tre anni nel deserto piu’ maledetto di questa terra..Il Rub AL Kalj desert.Mi manca solo quello del Gobi e poi sono a posto.Le due cose più belle del deserto?Il silenzio ed il cielo NERO di stelle che puoi toccare con un dito.
valigiaaduepiazze says
Che bellezza, Mauro! Anche se non conosco il tuo lavoro, immagino che non sia sempre facile avere a che fare con il deserto, a qualunque livello. Però il cielo nero di stelle vale tutto. Se chiudo gli occhi, me lo ritrovo di fronte.
Mauroo says
Incredibile articolo e informazioni sul Marocco. Mi ricorda il nostro Marocco tour.
valigiaaduepiazze says
Ciao Mauro, ti ringrazio per l’entusiasmo! E’ un viaggio spettacolare e a due passi da casa. Speriamo che il turismo non ne risenta troppo dopo gli attentati in Tunisia!
Marcilla says
Grazie per aver condiviso questo articolo, siamo appena tornati da 14 giorni di tour in Marocco per tutto il paese ed è stato bellissimo
valigiaaduepiazze says
Ciao Marcilla,
hai ragione, il Marocco è un Paese favoloso. In pochi posti nel mondo sono stata accolta in modo straordinario come in Marocco.
Prossima meta?
Ciao!
Elisa
Morocco Vacation says
nice pictures of morocco
Paul says
Wow!! Stupendo articolo veramente. Mi ha fatto tornare in mente tutti i ricordi del tour fatto con la mia famiglia l’anno scorso per 14 giorni con Travel Morocco tour, per la precisione questo qui https://travelmoroccotour.com/it/package/tour-per-le-famiglie-14-giorni-marrakech-dades-deserto-di-merzouga-fes-asilah-rabat-essaouira-marrakech/
Voglio assolutamente tornarci !
Let's Visit Morocco says
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Morcco Travel Company says
Thnak you so much for sharing with us your amazing experience in Morocco to show the beauty of the world ?
Baha says
Mi piace molto il tuo blog e le tue fantastiche foto, grazie per aver condiviso le informazioni utili.
Ambra says
Un posto davvero unico sono http://www.ZahraDesertCamp.com , nel deserto di Erg Chebbi vicino Merzouga, si dorme in tende di super lusso con tutti i confort (elettricità, acqua calda, bagno in tenda, tappeti pulitissimi, stufa a gas), atmosfera meravigliosa con le candele accese la sera, cena e colazione perfetta. Incluse anche le escursioni un cammello con tanto di pranzo sulla duna. Non ho mai visto un cielo così bello immersi nel silenzio, un’esperienza unica nella vita magari da condividere con una persona speciale.
Ismail says
Thnak you so much for sharing this with us, It’s really beautiful.