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Piemonte, la Sacra di San Michele

11/05/2013 by valigiaaduepiazze 6 Comments

La Sacra di San Michele dal 1994 è il monumento simbolo del Piemonte ed è stata di ispirazione per Umberto Eco che in un monastero ha ambientato Il nome della rosa, giallo storico e deduttivo del 1980 e che io credo di aver letto una decina di volte dagli anni delle scuole medie in poi. Dal romanzo, nel 1986 è stato tratto l’omonimo film per la regia di Jean-Jacques Annaud (impossibile dimenticare Sean Connery nei panni di Guglielmo e il giovanissimo Christian Slater in quelli del co-protagonista Adso). L’idea iniziale di Eco era proprio quella di girare il lungometraggio alla Sacra di San Michele, ma poi la produzione preferì ricostruire tutto negli studi di CineCittà.

Ecco, io la Sacra l’ho sempre vista dall’autostrada. Svettare imponente sulla cima del monte Pirchiriano. Finalmente ad agosto l’abbiamo visitata.

La storia della Sacra di San Michele si può leggere qui. A me interessa raccontarvi come si può trascorrere una piacevole giornata quassù. Il complesso religioso si trova in provincia di Torino, direzione Bardonecchia e si raggiunge in macchina percorrendo l’autostrada A32 in direzione Frejus, uscita Avigliana Est. Se arrivate dalla Francia, qui trovate le indicazioni che fanno per voi. In treno, scendete alla stazione di Avigliana, sulla linea Torino-Susa e Torino-Bardonecchia. Poi vi tocca il taxi (13 km). C’è poi chi se la fa a piedi (non noi) e qui ci sono tutti i percorsi da seguire, compresi i gradi di difficoltà. Tra le varianti, quella da Sant’Ambrogio tocca le 15 stazioni della Via Crucis. E’ una bella meta anche per chi vuole organizzare una gita in moto.

La nostra scelta è stata la più comoda: in automobile fino al parcheggio e poi un quarto d’ora di passeggiata in salita sotto la frescura degli alberi. Prima, però, sosta pranzo. Avevamo cercato a lungo in rete perché sembrava non ci fosse un ristoro decente in zona e temevamo di imbatterci in qualcosa di precotto e turistico. Invece abbiamo trovato una deliziosa cucina con piatti del territorio un po’ rivisitati, ma senza esagerare nel ristorante del piazzale di Chiusa di San Michele. Si chiama Ristorante della Sacra, ma scritto tutto attaccato, e ci ha davvero stupito. Guardate infatti cosa ne dicono i commentatori su Tripadvisor.

Sono numerose le leggende che gli abitanti della zona si tramandano di generazione in generazione sulla Sacra di San Michele ed è sufficiente fare una ricerca in rete per leggerne alcune. Così abbiamo fatto anche noi e siamo arrivati già preparati e incuriositi soprattutto dalla storia della bell’Alda, cui è dedicata una torre che dà sul vuoto della valle. La giovane, per sfuggire alla violenza di un soldato, si gettò dalla torre e, per questo suo gesto, fu salvata da un angelo. Purtroppo Alda si fece offuscare dalla superbia raccontando ai compaesani di come gli angeli l’avessero tratta in salvo, però nessuno le credette. Così, per vanità, la vergine salì sulla torre e si lanciò nel vuoto. Questa volta, nessuno la salvò.

La Torre della bell'Alda

La Torre della bell’Alda

La vecchia ghiacciaia è stata riadattata ad ascensore, così anche le persone con ridotta mobilità possono spostarsi tra i vari livelli della Sacra.

La vecchia ghiacciaia è stata riadattata ad ascensore, così anche le persone con ridotta mobilità possono spostarsi tra i vari livelli della Sacra.

La Sacra di San Michele è stata fondata tra il 983 e il 987 sullo sperone roccioso del monte Pirchiriano e si trova esattamente al centro di una via di pellegrinaggio di oltre duemila chilometri che unisce quasi tutta l’Europa occidentale da Mont-Saint-Michel, in Francia, a Monte Sant’Angelo, in Puglia. Questo particolare mi affascina molto. E’ quella linea sottile in cui la religione sconfina del magico e nel superstizioso. Proprio come nel romanzo di Eco.
Salire in cima alla Sacra dal buio Scalone dei Morti interno o seguire il percorso esterno intorno alla massiccia costruzione, godendo del panorama sulla valle circostante che spazia sino a Torino quando il cielo è limpido, è in entrambi i modi molto suggestivo. Prendetevi il vostro tempo e raggiungete anche la cappella in cui troverete dei fedeli intenti a pregare.
La Scala dei Morti

La Scala dei Morti, in cima alla quale si trova la Porta dello Zodiaco

Uno dei cortili interni del monastero

Uno dei cortili interni del monastero

Conoscete la Sacra di San Michele? Avete visitato qualche luogo che ve la ricorda e che potete suggerirci? Mentre ero in chiusura di post, un’amica mi ha detto che la Sacra è tanto suggestiva quanto sottovalutata. Forse è arrivato il momento anche per voi di scoprirla.

Filed Under: Racconti di viaggio in Italia Tagged With: europa, italia, panorami, torino

Comments

  1. Bia says

    11/05/2013 at 10:38 am

    Sempre molto affascinanti i tuoi post! Anche questa gita me la segno per uno dei prossimi fine settimana 🙂

    Reply
    • valigiaaduepiazze says

      11/05/2013 at 10:47 am

      Grazie Bia! Questo è proprio un posto da scoprire e immagino che con un po’ di nebbia che sale verso la cima del Monte Pirchiriano sia ancora più suggestivo.

      Reply
  2. lucia says

    01/07/2014 at 3:38 pm

    Salve avrei bisogno di mettermi in contatto con voi, avete una mail alla quale posso scrivervi?
    Grazie

    Reply
    • valigiaaduepiazze says

      01/07/2014 at 6:37 pm

      Certo Lucia, ci può scrivere qui: valigiaaduepiazze@gmail.com

      Reply
  3. Marisa says

    02/19/2019 at 6:58 pm

    Desidero essere aggiornata sui Vs consigli viaggi grazie

    Reply
    • valigiaaduepiazze says

      03/05/2019 at 1:18 pm

      Può consultare il blog frequentemente, iscriversi alla newsletter e soprattutto seguire la pagina Facebook e il profilo Instagram di Valigia a due piazze!

      Reply

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