Per un amante della fotografia che cosa può significare, secondo voi, arrivare alla Giant’s Causeway senza macchina fotografica? E – soprattutto – non sapendo dove sia finita perché non ce n’è traccia. E – ancora peggio – con già oltre mille scatti fatti. Ricordi di una intera vacanza.
Ve lo racconto io.
Il Selciato del Gigante è uno di quei paesaggi irreali che potrebbero fare da location al film Lo Hobbit o a qualche pellicola post Giudizio Universale. E’ uno di quei non luoghi in cui puoi perdere la misura del tempo e dello spazio. Noi abbiamo perso la macchina fotografica.
Dopo l’inconveniente del diluvio come non ho mai visto prima in vita mia al Carrick-a-Rede Rope Bridge, il giorno prima, quella mattina siamo partiti con un tempo che già non preannunciava niente di buono da Derry – dove abbiamo fatto tappa per qualche giorno – . Eravamo ancora infreddoliti dalla lavata che ci eravamo presi e anche un po’ stanchi perché a fine vacanze e dopo tanti chilometri sulle spalle (con la guida a sinistra!), il roadtrip si fa sentire.
Era però tanto l’entusiasmo di vedere finalmente il famoso Selciato del Gigante, di cui c’è qualche formazione simile nella vicina Scozia, in Islanda, in Nuova Zelanda, in Armenia e in California. Così tanto, questo entusiasmo, da uscire di corsa dal nostro B&B senza un ultimo controllo di quello che ci sarebbe servito.
Siamo tornati nella Contea di Antrim, lasciata di corsa il pomeriggio precedente perché impossibilitati a viaggiare con i vestiti zuppi, abbiamo percorso la solita sessantina di chilometri, abbiamo seguito le indicazioni (molto chiare) per la Giant’s Causeway (Causeway Road, Bushmills: località nota per il suo pregiato Irish Whiskey), abbiamo lasciato la macchina nel parcheggio a pagamento all’esterno del sito. Ed è scoppiata la bomba. Eravamo senza macchina fotografica.
Come posso spiegarvi il dramma? Come se voi lasciaste a casa vostro figlio. Peggio, forse. Perché noi non sapevamo dove potessimo avere lasciato la macchina fotografica con tutti gli obiettivi. Cioè, non una cosa di poco impiccio.
Vuoto totale. Ricordi che si sovrapponevano uno all’altro. Abbiamo ripercorso la colazione, il momento in cui siamo usciti dalla stanza e abbiamo scambiato qualche chiacchiera con la mamma della proprietaria del B&B (che aveva vissuto in prima persona la Bloody Sunday). Il nulla. Abbiamo provato a telefonare alla gentile Joan, ma non è riuscita ad esserci d’aiuto. Derubati mentre salivamo in macchina? Poteva anche essere, non riuscivamo a mettere a fuoco neppure un istante di quella mattinata. E ormai eravamo lì, solo con gli smartphone e la mia piccola digitale tascabile. Abbiamo deciso di fare un veloce giro e poi tornare a Derry a cercare la macchina fotografica.
Voi, invece, scordatevi un veloce giro. Prendetevi il tempo necessario (se fatto bene, anche 4 ore) e se il meteo non è inclemente come è stato con noi quel giorno, fatevi la passeggiata che dal centro visitatori vi porta alle oltre 40mila colonne esagonali in basalto che si affacciano sul mare. Se, invece, dovete trottare per chissà quale motivo o il clima è infame, allora potete servirvi della navetta che in 5 minuti vi porta al sito.
Che cosa vedere – e noi non abbiamo visto: il sentiero alto (occhio se piove, perchè le colonne sono molto scivolose) da cui si gode di una vista magnifica e che porta al Giant’s Organ. E poi, scendendo, il Giant’s Boot, The Granny, The Camel.
Dopo avervi descritto queste bellezze, è ovvio che partirei ora per rivedere con calma tutto quello che ci siamo persi, per godermi la pace tra quelle colonne (arrivano a superare anche i 10 metri d’altezza), per sentire gli spruzzi di mare sul viso e l’odore di salsedine tra i capelli.
Vi state chiedendo che ne è stato della macchina fotografica e dei nostri scatti? Abbiamo ritrovato tutto. Avevamo lasciato lo zainetto per terra accanto al letto e, vai a sapere come e perché, ce ne siamo scordati.
Non contenti, quel pomeriggio, abbiamo voluto consolarci con uno dei posti più belli in cui sia mai stata: il Mussenden Temple. E Francesco ha recuperato sulle foto che non aveva potuto fare al Selciato del Gigante.
Siete stati alla Giant’s Causeway? Anche voi siete rimasti senza parole davanti a tutto quello che di splendido offre la Contea di Antrim?
bia says
Grazie, userò il tuo post per il mio viaggio in Irlanda! 🙂
valigiaaduepiazze says
Ciao Bia e grazie! Ma questo è solo l’inizio perché man mano scriverò ancora sull’Irlanda e c’è davvero tanto da scoprire. Se ti può essere utile, posso anche darti il giro completo tappa per tappa. Quanti giorni hai a disposizione?
Intanto, ecco un altro post: http://valigiaaduepiazze.wordpress.com/2013/04/19/irlanda-del-nord-la-contea-di-antrim-carrick-a-rede/
A presto!
bia says
Wow!! grazie! Noi facciamo due settimane, partendo da dublino 🙂
valigiaaduepiazze says
Allora cerco di scrivere presto altri post sull’Irlanda. E’ un luogo magico e per noi è stato un viaggio meraviglioso. Siamo andati l’anno scorso ad agosto per venti giorni, ma due settimane sono ottime per un buon giro. Quando partite, Bia?
bia says
l’8 di agosto, e non sto più nella pelle 😀
valigiaaduepiazze says
Benissimo, allora cerco di darti tutte le informazioni utili per tempo. Io ci penso quasi tutti i giorni a quel viaggio magnifico, ci credi? Ti rimarrà negli occhi e nel cuore.
bia says
davvero?? mamma mia, sono impaziente 🙂
e GRAZIE mille davvero, sei un tesoro!
valigiaaduepiazze says
Lo faccio volentieri così mi sembra di riviverlo!
valigiaaduepiazze says
E’ arrivato il post sul nostro viaggio in Irlanda, Bia! http://valigiaaduepiazze.wordpress.com/2013/05/31/tour-dirlanda/
Inger Clausen says
Bellissimo blog – vi ho scoperti da poco, ma sto ricuperando! Mai stata in Irlanda, purtroppo, quasi mai rimasta senza parole : ) ma senza macchina fotografica sì…quando lei, nuova, di marca prestigiosa, improvvisamente e per il resto della vacanza, si rifiutò di scattare ancora nemmeno una foto… e quella volta che io dimenticai la batteria nel caricatore in albergo – terribile!!!
valigiaaduepiazze says
Ah! La macchina fotografica rotta in vacanza è proprio una disgrazia! Ci capiamo a vicenda, allora.
Grazie per i complimenti e continua a seguirci. Presto un nuovo post sull’Irlanda.
Roberto says
Ciao Ottimo il tuo articolo, come gli altri, giudico ricco di contenuti il tuo
bel blog e penso che ti inserirò nei miei bookmarks, Bye
valigiaaduepiazze says
Ciao Roberto, mi fa piacere! Hai visto anche i post su Londra?
Fabrizio says
Bel post. Tra poco parto anche io per l’Irlanda….emozione!!!!!! Sono contento che abbiate ritrovato tutto….leggendo ero in ansia per voi (fotografo anche io, anzi, parto prevalentemente per fotografarla). Se avete consigli (circa 13 giorni utili) li accolgo volentieri anche se, un’idea di massima già me la sono fatta :-). Grazie e complimenti ancora per il vostro racconto 🙂
valigiaaduepiazze says
Ciao Fabrizio, grazie per averci letto e scritto. Per avere un’idea del nostro tour, che più o meno è durato quanto tu ti fermerai in Irlanda, ti consiglio questo post: https://valigiaaduepiazze.ilgiornale.it/2013/05/tour-dirlanda/. Puoi anche vedere gli articoli ai singoli luoghi che abbiamo visitato. E mi riprometto sempre di scrivere quelli mancanti!
Dell’Irlanda conservo tutto nel cuore, mi è rimasta dentro.
Se hai bisogno di qualche informazione precisa, chiedi pure.
Buon viaggio e tieni sempre sotto controllo la macchina fotografica 😉