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Civita, la città che muore

03/01/2013 by valigiaaduepiazze 11 Comments

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Civita di Bagnoregio - belvedere

Si fa presto a dire “andiamo a fare un giro da qualche parte”, la domenica mattina. Molto meglio dormire un po’ di più – mio marito -, bighellonare per casa – io -, prendersi più coccole del solito – Margherita, la nostra Bolognese di 4 anni e mezzo, una figlia, insomma -. E poi ci si trascina, lenti, a fare un brunch.
Eppure ogni tanto questa pigrizia domenical/invernale riusciamo a vincerla. E’ successo così un paio di settimane fa e siamo andati a Civita di Bagnoregio, un’ora e mezza di macchina da Roma. Al confine tra Lazio e Umbria, non lontana da Orvieto.
Civita è conosciuta come La città che muore – che fa un po’ triste, ma la rende pure più magica – perché è isolata su rocce tufacee e la vallata intorno continua a sprofondare un po’ ogni giorno.
Civita di Bagnoregio ricorda un presepe, in particolare al tramonto, quando si accendono le prime luci, ed è raggiungibile da un lungo ponte che collega Bagnoregio e il belvedere a Civita, la sua frazione.
I residenti nel borgo che muore sono sei. Ho detto tutto.

Ancora più suggestivo è trovare Civita immersa nella nebbia. Sembra un’isola. Sembra Avalon, nelle mie fantasie di bambina. Qui un esempio.

Io non sono ero una grande camminatrice. O meglio, non lo sono ero in salita e non lo sono ero quando fa caldo (edit: 2016).
Quella mattina, tirava un’aria fredda da abbattere un asino da soma ben piazzato, ma la salita mi ha stremata (quando giusto un paio di giorni prima, presa dal desiderio di vedere Civita – Francesco già c’era stato anni fa, ma sul Lazio e dintorni è favorito perchè è lui il romano – avevo chiamato un caro amico che ci va spesso e mi aveva detto “ma no, figurati, arrivi alle 15 e alle 15 e 8 minuti sei su”. Non è vero, non per me).
Arrivata in cima, mentre mio marito scattava allegramente foto, ho ripreso fiato e poi, via, dentro il borgo. Lo si visita in dieci minuti ed è in piano. E’ tutto quanto un ristorante tipico, una taverna, un’osteria: ogni porta, un luogo in cui sbirciare. E si vende olio della Tuscia in ogni cortile. Portatevi contanti perché uno sportello per ritirarli non c’è e molti locali non hanno neanche il telefono.

vallata e rocce tufacee Civita

scorcio borgo Civita di Bagnoregio

borgo Civita di Bagnoregio

ingresso borgo Civita di Bagnoregio

rocce tufacee dettaglio Civita

Su consiglio del mio amico, abbiamo pranzato all’Antico Frantoio di Civita di Bagnoregio. Non ci sono indicazioni per raggiungerlo, ma superata la chiesa, tenendo la destra, a fine paese lo si trova. All’esterno espone una lavagna con l’elenco dei panini che si possono prendere da asporto. Divieto di scattare foto dove c’è il frantoio, quindi spero che i proprietari, se mi dovessero leggere, non ne abbiano a male. Ehm.Qui solo contanti, ma bruschette abbrustolite sulla cenere con salsiccia-formaggio-verdurine grigliate-coppa-tartufo come se non ci fosse un domani. E i fagioli! Ottimi. Piatti e bicchieri di plastica, ma ci sta.
Antico Frantoio Civita
Bruschette Antico Frantonio
Eppure non ci è bastato, perciò poco dopo (ma scrivere “per merenda”, rende meglio) ci siamo fatti un dolce (e pure una focaccina broccoli e salsiccia, che non fa mai male) al Forno di Agnese di Civita, di fronte alla piazza della chiesa. Hanno pochi posti all’interno e un grazioso terrazzo riscaldato con i funghi.
piazza borgo Civita
chiesa Civita di Bagnoregio
Proprio come desideravamo, abbiamo ripercorso il ponte al tramonto.
salita Civita tramonto
Civita dal belvedere di Bagnoregio
 Voi avete visitato qualcuno dei borghi più belli d’Italia? Avete qualche consiglio?
Per altre gita nella Tuscia:
– Lazio: il parco delle peonie di Vitorchiano
– Calcata magica, borgo di hippies (e streghe)
– I mostri di Bomarzo

Filed Under: Racconti di viaggio in Italia Tagged With: borghi più belli d'italia, europa, italia, natura

Comments

  1. Diecimila Miglia says

    09/16/2013 at 1:48 pm

    Quante belle foto nel tuo blog!

    Per i borghi più belli d’Italia, sono stata a Specchia che è un piccolo paese salentino…bellissimo ovviamente! Ne ho scritto un post, ti lascio il link se ti va di leggerlo: http://diecimilamiglia.wordpress.com/2013/09/02/specchia-specchia/

    Ciao!

    Reply
    • valigiaaduepiazze says

      09/16/2013 at 4:06 pm

      I borghi più belli d’Italia andrebbero visitati tutti, cara Diecimila Miglia 🙂
      Nella Tuscia sto scoprendo pian piano delle vere delizie. Per non parlare della Liguria http://valigiaaduepiazze.wordpress.com/2013/04/10/cinque-terre-la-via-dellamore
      Ti leggo subito e twitto!

      Elisa

      Reply
      • Diecimila Miglia says

        09/16/2013 at 4:34 pm

        Proprio sabato scorso sono stata a Monterosso, Lavaggiorosso e Levanto…ne scrivo a breve!

        Certo che hai ragione cara Elisa, andrebbero proprio visitati tutti questi borghi deliziosi…in Italia dove ci si muove è (quasi) sempre meraviglioso!

        Reply
        • valigiaaduepiazze says

          09/17/2013 at 10:29 am

          Non conosco Lavaggiorosso, ti leggo volentieri!

          Reply
          • Diecimila Miglia says

            09/20/2013 at 7:50 am

            Ecco qui il post: http://diecimilamiglia.wordpress.com/2013/09/20/lavaggiorosso/

            Ciao!

          • valigiaaduepiazze says

            09/20/2013 at 10:30 am

            Beh, è da andare a vedere! Grazie per la dritta, Diecimila Miglia.

  2. Gclub says

    06/11/2019 at 5:57 am

    This content is very good, very interesting. Thank you. Good story like this.

    Reply

Trackbacks

  1. Un giorno di tramontana a Castel Gandolfo | Valigia a due piazze says:
    05/31/2013 at 9:19 am

    […] il centro abitato di Castel Gandolfo è stato inserito tra i borghi più belli d’Italia. Qui vi avevo parlato di un altro. Andate a scoprire quale. Aggiornamento: anche qui un altro dei […]

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  2. Formentera, i Caraibi a due ore da Milano | Valigia a due piazze says:
    06/24/2013 at 9:25 am

    […] pur vero che io, come sapete, non sono una gran camminatrice, ma non vanno trascurati gli itinerari naturali che l’isola […]

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    09/16/2013 at 12:44 pm

    […] voluto prendere un fazzoletto per asciugargliela, ma ero come stordita dall’innamoramento. Margherita, […]

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  4. New England, tra le streghe di Salem | Valigia a due piazze says:
    10/17/2013 at 9:59 am

    […] La zona commerciale della città ruota attorno a Essex Street, un corso pedonale dietro al quale potete trovare comodamente parcheggio (noi abbiamo noleggiato una macchina per spostarci da Boston, in cui abbiamo fatto base) e ricco di negozi di ogni genere, soprattutto gadget. Anche di travestimenti per i vostri cani. Il peggiore credo fosse quello a forma di aragosta, che Francesco avrebbe voluto regalare a Margherita. […]

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