Un lo chiamano il Quartiere Arcobaleno o la Burano di Milano, l’altra la Piccola Londra di Roma. Ma davvero? Beh, forse non vedo proprio queste similitudini, ma di certo queste strade private, nelle due grandi città italiane, per i colori delle loro case e l’architettura ricordano, se non l’isola veneziana e gli scorci tipici londinesi, qualche borgo ligure.
Roma, dove mangiare senza fregature (e con soddisfazione): i consigli da insider su ristoranti, osterie, pizzerie, dolci, locali con panorama
Dove posso mangiare bene a Roma? Quale ristorante mi consigli, a Roma? Quanto influisce la scelta del ristorante e un buon pasto (magari senza spendere cifre folli o proprio spendendo poco) sull’intero viaggio o vacanza? Tanto. Perché mangiare senza fregature e con soddisfazione ci mette subito di buonumore. Tanto più quando si sceglie l’Italia come meta e un po’ si pretende che il livello enogastronomico sia alto, anche altissimo. A maggior ragione quando si sta a Roma. Per gli amici sono diventata un punto di riferimento per il cibo di qualità. Perché mi piace mangiare, ma scarto quei posti dai quali esci con un’incudine sullo stomaco, perché mi piace bere ma non farmi salassare, perché anche il contesto dev’essere quello giusto. E se poi dal ristorante si esce con gli abiti che non puzzano di cucinato, tanto meglio. Insomma, questa vuole essere una pratica, aggiornata e ragionata guida (rapida e senza fronzoli) del mangiare bene a Roma. Sono i consigli di una insider d’adozione su ristoranti, osterie e trattorie, pizzerie, dolci e caffè, locali con panorama a Roma. Non mancano i ristoranti del ghetto con cucina romana/kosher. Perché no, anche cibo esotico e ristoranti etnici. E – lo specifico fin dall’inizio – non ci sono favoritismi, nella lista. Se non quelli della mia pancia.
Roma, il Cimitero acattolico di Testaccio
Lo scorgi già da lontano, dove si trova il Cimitero acattolico di Roma. Nel suo muro di mattoni rossi è incastrata la Piramide Cestia, che dà a quell’angolo di Roma un tocco che sa di Egitto. Non ci si può sbagliare. E poi, varcando il cancello, ti immergi in un non-luogo che da Roma non ti aspetteresti mai. Ciò che colpisce di più, nella frescura di alberi e tombe illustri, è il silenzio. L’assoluta mancanza di rumori che rimbalza tra i rami e le foglie, sulle lapidi fredde ancora umide di rugiada e accarezza le orecchie, così stanche e affaticate dal traffico cittadino, dalla confusione in cui viviamo. A volte ho bisogno di tranquillità all’aria aperta. E, quando sono a Roma, il Cimitero acattolico è la risposta. E non solo la mia. C’è chi dipinge, una coppia che, seduta su una panchina, chiacchiera a bassa voce (ma quelle parole, chi le assorbe, se nell’aria non si percepisce nulla?), chi scatta fotografie, chi porta un fiore. E chi cerca pace, anche in vita.
Lazio, la città perduta di Monterano (set di celebri film)
Doveva essere una bellissima città. In mezzo alla natura, affacciata sulle verdi valli di quella che ora è la Riserva Naturale di Monterano. Tutto il resto del mondo così distante da poter quasi essere scordato. Oggi, di quell’antico feudo abbandonato i regnanti sono una coppia di cavalli dal pelo bruno e lucido di rugiada. Pascolano nell’ampio prato e si spingono fino alla chiesa diroccata dell’Antica Monterano e poi su, verso l’altura tufacea dove ancora resistono i resti di alcuni palazzi e torri. Lei, grande e regale, osserva chi si avventura fino a lì, in quello che è stato tante volte location di pellicole cinematografiche. Lui, più giovane e curioso, va in cerca di una carezza. Poi nitrisce e galoppa verso la valle.
Roma, foliage al Parco Botanico di San Liberato
Come farfalle, le foglie d’autunno volteggiano intorno ai rami degli alberi, illuminate dai raggi del sole. Quest’anno l’autunno si trascina lento, come se avesse trattenuto dentro di sé gli ultimi scampoli di un’estate arrivata troppo tardi. Anche le foglie degli alberi, seguendo questo rallentamento, hanno conservato più a lungo le sfumature estive, gli ultimi verdi, solo un po’ cotti dal sole e ammorbiditi dall’alto livello di umidità. L’esplosione di colori dal giallo oro, passando per il marrone aranciato fino al rosso fuoco è ancora visibile in questi primi giorni di dicembre. Gli amanti del foliage d’autunno anche in Italia possono andare alla ricerca di questo fenomeno che non dà mai una data precisa, ma va seguito con attenzione per trovarlo nel suo momento migliore. Nel Lazio, in provincia di Roma e a pochi chilometri dal Lago di Bracciano c’è un Parco Botanico che, al di là di un alto muro, come un giardino segreto, ospita alcuni alberi provenienti da tutto il mondo che in questo periodo sono ancora in pieno fall foliage. E’ San Liberato.
Sakura, ciliegi giapponesi in fiore a Roma
Chi ha un po’ di confidenza con i social, soprattutto quelli fotografici (come Instagram), in questi giorni sta ammirando gli scatti di chi ha iniziato a fare hanami in Giappone. Letteralmente significa ammirare i fiori e nel paese del Sol Levante è vissuto come un evento così importante da provocare vere e proprie migrazioni di milioni di persone dalle loro città verso le 60 località più famose per la presenza dei sakura, i fiori di ciliegio.
La fioritura dei sakura dura circa tre settimane e di solito si colloca tra la seconda metà di marzo e la prima metà di aprile. Da qualche anno a questa parte il rito dell’hanami ha preso piede (o forse è diventato di moda) anche a Roma.
Frida Kahlo, icona messicana in #4idee (n.2)
E’ esplosa la Frida Kahlo – mania. A ripercorrere la vita della pittrice messicana, mito assoluto tra le donne del XX Secolo, sono le Scuderie del Quirinale, che fino al prossimo 31 agosto propongono una mostra su Frida Kahlo a Roma: 160 opere, tra dipinti, disegni ed emozionanti fotografie in bianco e nero e a colori. Chi già la ammira non può che restarne affascinato. Chi di lei sa poco, non può che lasciarsi travolgere dai racconti sul coraggio nell’affrontare la sua dolorosa esistenza e innamorarsene.
Allora ecco 4 idee per chi ama Frida Kahlo.
Roma dall’alto in #4idee (n.1)
Una delle città più belle del mondo mi aiuta a inaugurare questa nuova rubrica del blog: #4idee. Con un hashtag perché possiate facilmente trovarci anche sui social (Instagram, Twitter, Facebook, Google+, Flickr, Pinterest). #4idee con cui vorremmo incuriosirvi senza il vincolo del viaggio. #4idee con cui stuzzicarvi per una gita fuori porta, un ristorante da scegliere, una bottiglia con cui brindare, un momento di relax con cui staccare da tutto. Anche all’ultimo minuto. #4idee che per noi sono il meglio e che vorremmo condividere con voi, aspettando suggerimenti e consigli. Perché le #4idee potrebbero diventare anche le vostre.
Roma, altri punti di vista – fuori le mura
Dopo il centro storico di Roma, mi sposto appena al di là delle Mura Aureliane per proseguire con i consigli della città fuori dai soliti giri. Ed è subito un ricordo.
Villa Borghese
La sorpresa di Francesco per il mio primo compleanno romano, nel giugno di due anni fa, è stato portarmi in barca sul laghetto a Villa Borghese. Tutti (o almeno tutte) avete immaginato almeno una volta di vedere il vostro compagno destreggiarsi con i remi mentre voi vi godete il lago, il sole e magari pure l’ombra di un ombrellino come in numerose scene del cinema e della tv. Quel giorno siamo scappati dal lavoro all’ora di pranzo e abbiamo noleggiato la barca (la numero 9, come la data del mio compleanno, ma ce ne siamo accorti solo al momento di scendere a terra). Il tempo di prendere confidenza con il mezzo e di non finire in acqua ed eccoci ad esplorare il piccolo laghetto di uno dei parchi cittadini più famosi della città. Eppure quasi nessuno è a conoscenza di questa possibilità: la barchetta si noleggia con 3 euro per una ventina di minuti. Qui gli orari e, navigando sul sito, anche altre informazioni.
Roma, altri punti di vista – il centro
Quando mi sono trasferita a Roma due anni fa, già conoscevo la città. La prima volta mi ci avevano portata i miei genitori nel maggio della prima elementare, a metà degli anni Ottanta. Da allora sono tornata decine di volte. Vuoi per amicizia, vuoi per lavoro. E tutto quello che si deve vedere assolutamente ormai lo conoscevo abbastanza bene. Insomma, Roma non è una città che si nasconde e che cela le sue bellezze. Basta passeggiare in centro e non sfugge quasi nulla. Roma si fa guardare. Vuole essere ammirata. E così ho chiesto a Francesco di andare a scoprire quelle parti meno conosciute, quelle che restano in ombra perché quando si viene a Roma si va al Colosseo, si passeggia per i Fori, si getta la monetina a Fontana di Trevi, si scattano le foto a piazza Navona. Anche noi ci andiamo spesso, ma c’è anche molto altro da fare e vedere, qui.