La prima domanda, quando qualcuno s’informa sulla Giordania, è sempre la stessa: è un Paese sicuro? Sì, la Giordania, sebbene si trovi in una regione turbolenta, per utilizzare un eufemismo, è un’oasi stabile e sicura, in cui non vi sentirete in pericolo. Per noi è stata la porta alla visita della Terra Santa, iniziando ad avvicinarci a ciò che è la storia di questi territori magici, da Betania al di là del Giordano al Monte Nebo, a Madaba. E se c’è chi viaggia in Giordania solo per scoprire Petra, uno dei siti patrimonio dell’umanità Unesco di questo Paese, sappiate che c’è anche molto altro da non perdere. Dalle rovine romane di una città meravigliosa come Jerash, alla vitalità della capitale Amman e poi il deserto di fuoco del Wadi Rum, come il Dead Sea, il Mar Morto salato e sotto il livello del mare che di anno in anno si ritira sempre più e un’escursione vale la pena prima che – purtroppo – sia tardi. Per non parlare dell’accoglienza e della generosità dei suoi abitanti nei confronti dei viaggiatori. La Giordania è uno di quei luoghi nel mondo che restano nel cuore per un mix di esperienze e di ricordi che si ha sempre voglia di rivivere.
Viaggio ai punti estremi della Gran Bretagna: dalla Scozia alla Cornovaglia
Prendiamo una matita e colleghiamo da nord-est a sud-ovest i punti estremi della Gran Bretagna. Dalla Scozia alla Cornovaglia. Due modi di vivere diversi, così come i panorami, le strade per raggiungere le due località. Un’isoletta, la Gran Bretagna, in cui convivono grandi differenze. Esiste anche un’espressione in Gran Bretagna: from Land’s End to John o’ Groats, per indicare due punti lontani e grandi differenze.
Viaggio romantico nella campagna inglese: Bath e Cotswolds
Bath, con la sua elegante uniformità architettonica. Cotswolds, le colline costellate di villaggi dalle case color miele, muretti a secco, viali alberati, vacche e pecore al pascolo. Siamo nella campagna inglese più romantica, a ovest della capitale britannica. Per arrivarci, noleggiate un’auto in aeroporto e guidate per un paio d’ore. L’area dei o delle Cotswolds abbraccia sei contee, in Inghilterra e nel Galles: Oxfordshire, Glocestershire, North East Somerset, South Warwickshire (dove si trova Bath), Worcestershire e Wiltshire (si leggono shire, non shair). Un viaggio da assaporare.
Francia: come organizzare un viaggio in Dordogna e Périgord
Dordogna e Périgord, dove case in pietra color miele si fondono con il colore delle montagne e al tramonto si accendono di sfumature ancora più calde. Porte in legno, azzurre o lavanda, dietro le quali puoi immaginare la vita che faresti se vivessi in un villaggio così romantico, in cui ancora si acquista in drogheria e si passeggia tra un orto e l’altro con il pane sotto braccio, dove i ritmi sembrano dilatati e ci illudiamo almeno per qualche giorno di poterci far scivolare via tutto lo stress dalle spalle. Campi di cereali che si susseguono per chilometri ai lati di strade curve, da cui ogni tanto spunta una lunga fila di ciclisti che non temono le salite. In autunno le foglie color porpora delle viti, in questa terra nella quale il vino è un nettare. E le vaste foreste, che non penseresti possano ancora essere così selvatiche, così fitte, così buie. Querce e castagni. E poi erba che brilla, da lontano, sotto il sole, ma avvicinandoti ti accorgi che si tratta di un ampio fiume, la Dordogna, che a volte ruba l’azzurro del cielo, altre il verde della natura intorno e sembra un prato che fluisce tra valli e colline.
Se per i vostri viaggi nella natura e tra i villaggi più belli della Francia pensate solo alla Provenza (che è sempre uno degli articoli più letti e che trovate qui), forse non avete ancora scoperto abbastanza della Dordogne e del Périgord.
California, Nevada, Utah e Arizona: itinerario nei parchi e nell’Ovest degli Stati Uniti
Da Beverly Hills a Hollywood, poi si sale in auto e si percorrono i chilometri più caldi che avete mai assaggiato, quelli che vi portano nella Valle della Morte e a Las Vegas, in Nevada. E poi si continua a macinare strada, solo asfalto senza salire mai su un aereo, per migliaia di chilometri: Utah e Arizona. Guidare per un tratto di Route 66, la Mother Road d’America, per fare ritorno in California. Questo è un itinerario on the road di 19 giorni per visitare una parte del lontano West degli Stati Uniti. Dalle spiagge ai parchi nel cuore dell’America. Siete pronti ad accendere il motore?
Itinerario nell’Ovest d’America (da San Francisco a Yellowstone fino al Monte Rushmore)
Carichi i bagagli e metti in moto. Finalmente ha inizio il viaggio on the road, il mio preferito. Non vieni catapultato da un luogo all’altro, ma vivi ogni chilometro. Sei tu che fai la strada. Come un pioniere. E a proposito di pionieri, questo è il primo dei due itinerari di viaggio per un roadtrip nell’Ovest e nel Midwest degli Stati Uniti. Qualche tratta in aereo c’è stata perché le distanze sono davvero enormi, ma tanti sono i chilometri percorsi sulle grandi strade d’America: California, Idaho, Montana, Wyoming, South Dakota.
Utah, USA: gli Hoodoos rosso fuoco e il Bryce Canyon da fiaba
Da Panguitch, un villaggio formato giusto da un paio di incroci di strade, poche case, alcuni ristoranti, ma che richiama quei sapori del vecchio e lontano West che andiamo cercando, si percorre un tratto della Scenic Byway 12 e si entra nella Dixie National Forest, superando le rocce infuocate del Red Canyon. E’ questa la salita che porta agli oltre duemila metri (fino a 2.748) del Bryce Canyon, nello Utah, con i suoi picchi dorati inconfondibili, che non si trovano nelle altre gole e vallate degli Stati Uniti. [Read more…]
Jailsalmer, India: nel deserto del Rajasthan al confine con il Pakistan
Del giorno prima non ricordo quasi niente, se non i fuochi accesi lungo le strade dei quartieri residenziali di Nuova Delhi, là dove dormono all’addiaccio i fuori casta, gli intoccabili. Arrivando in piena notte, la nostra macchina correva verso l’hotel, scansando le ombre in lento movimento, e nei miei occhi si sono fissati per sempre quei roghi nel buio. Il giorno dopo siamo partiti con un volo all’alba per Jodhpur e il nostro aereo si è sollevato nella compatta e fredda nebbia di Delhi. E ci siamo ritrovati a percorrere centinaia di chilometri passando dall’oasi di Osyan verso Jaisalmer, The Golden City, là dove il Rajasthan confina con il Pakistan. Là dove l’aria è fredda di deserto. E’ stato lì che abbiamo avuto il primo contatto con gli intoccabili. Loro non possono entrare nel forte di sabbia di Jaisalmer, siedono all’ingresso, in attesa di un’elemosina o adoperandosi in qualche spettacolo che porti loro un piccolo guadagno. A volte vendono ninnoli e attendono: più che seduti, accovacciati. In una posizione scomoda. Questo è un ricordo che mi è rimasto bene impresso da quel lungo viaggio in India: gli indiani si riposano e aspettano piegati sulle gambe, con solo le piante dei piedi che poggiano terra e il sedere sprofondato all’indietro, rasoterra. Ricordo un’anziana donna, elegante nel suo sari viola, turchese e arancione, seduta sulla strada in salita che porta al forte di Jaisalmer. Ero ancora lontana da lei e le ho sorriso, sembrava una signora che di lì a poco sarebbe tornata a casa a preparare il pasto alle famiglia, ai nipoti che – con le uniformi tutte uguali – tornano da scuola correndo, gesticolando e parlando a voce troppo alta. Mi sono avvicinata ed era una lebbrosa. Ho messo a fuoco i capelli spettinati, lo sguardo senza speranza di chi aspetta di morire augurandosi che la prossima vita sia benevola e la latta per l’elemosina. Era un’intoccabile, una senza casta. Le mancavano le dita delle mani. Ho forse fatto un salto indietro, non lo so, non ero preparata. Da quel momento mi sono resa conto che ero davvero arrivata in India.
Africa: Fès e Meknes, viaggio nelle città imperiali del Marocco
Una incute un po’ di timore, perché, appena voltato un angolo e poi ancora un altro, capisci subito che, da solo, non sarai mai in grado di orientarti in quel labirinto. E gli abitanti di Fès lo sanno. Ed è per quello che, a volte, ti guardando sorridendo, aspettando la tua prossima mossa di disorientamento. Ti guarderanno passare e ripassare dallo stesso tratto di strada, aspettandoti al varco, fino a quando dirai di sì e accetterai il loro aiuto per trovare la direzione giusta. L’altra, Meknes, è più piccola, una bomboniera in cui potresti veder arrivare da un momento all’altro una principessa che scende da una carrozza. E, nella sua medina, rischierai comunque di perderti. In comune le due città imperiali più belle del Marocco hanno il loro trovarsi, ancora oggi, fuori dal tempo.
San Antonio de Areco: viaggio di un giorno nella pampa argentina
Il sole caldo estivo il primo gennaio. E’ l’estate australe, quella di San Antonio de Areco, a circa centodieci chilometri a nord di Buenos Aires. E se ne percorrono già tanti solo per uscire dall’enorme città e poi, all’improvviso, il paesaggio diventa campagna, diventa pampa.
Si arriva sino a qui per trovare l’Argentina dei gauchos e in cui i porteños, gli abitanti di Baires, amano organizzare la gita di un giorno, soprattutto nel fine settimana. Per fare un tuffo nel fiume, rilassarsi sull’erba e mangiare l’asado, la carne cotta lentamente alla brace.