Bath, con la sua elegante uniformità architettonica. Cotswolds, le colline costellate di villaggi dalle case color miele, muretti a secco, viali alberati, vacche e pecore al pascolo. Siamo nella campagna inglese più romantica, a ovest della capitale britannica. Per arrivarci, noleggiate un’auto in aeroporto e guidate per un paio d’ore. L’area dei o delle Cotswolds abbraccia sei contee, in Inghilterra e nel Galles: Oxfordshire, Glocestershire, North East Somerset, South Warwickshire (dove si trova Bath), Worcestershire e Wiltshire (si leggono shire, non shair). Un viaggio da assaporare.
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Russia, viaggio a Mosca: che cosa vedere e come fare il visto
Sono partita un po’ prevenuta, per il viaggio a Mosca, in Russia. Mi sembrava che saremmo stati per troppi giorni e che la città mi avrebbe lasciato un senso di stordimento e di insoddisfazione perché a me che piacciono i villaggi della campagna inglese e la natura, come può piacere una città che trasuda imperialismo e che m’immaginavo solo come un insieme di marmo, grandi spazi e strade immense? Viaggiare è proprio questo: scoprire che le idee che ci siamo messi in testa non sempre corrispondono al vero. E si torna a casa con un bagaglio nuovo e più pesante, più ricco. Quello delle esperienze.
E così ho trovato una Mosca elegante, pulita, sì gigantesca, ma in modo differente da come può farti sentire una città con i grattacieli, come New York o Chicago o anche alcune metropoli del Sud Est Asiatico. Perché a Mosca i mastodontici palazzi, come le Sette Sorelle, sorgono in mezzo a una piazza di cui non vedi la fine o al limitare di una strada da decine di corsie (per attraversarla se non c’è il sottopasso bisogna fare un complesso giro seguendo i semafori pedonali e non scherzo nell’affermare che ci vogliono almeno dieci minuti) e intorno gli altri edifici appaiono così striminziti che sembrano sparire. Se tra i grattacieli americani ci si può sentire schiacciati e oppressi oppure protetti, a seconda della propria percezione personale, a Mosca ci si sente un po’ come in un deserto eppure tutto sembra sempre vicino, negli spazi enormi in mezzo ai quali ci si trova e, per cui per raggiungere un palazzo, che appare a due passi, si cammina un quarto d’ora.
Eppure, accanto a questo aspetto, che ha un fascino innegabile, ecco anche la parte vecchia di Mosca, quella dei vecchi negozi di souvenir, impolverati e occupati in ogni angolo di matrioske anche di pessimo gusto, ma che regalano scorci a misura d’uomo, panchine ben tenute sulle quali si riposano turisti e moscoviti con i loro cani, per non parlare poi degli spazi verdi, che non mancano, o della zona più alla moda, tra locali che ricordano quelli più eleganti e posh di Londra.
La città blu del Marocco: Chefchaouen
Non è un set cinematografico ed esiste davvero. E’ la città blu del Marocco, Chefchaouen. Incorniciata dalle vette del Rif, è una delle città più belle del Nord Africa e – anche se il turismo ha preso piede negli ultimi anni – va detto che a Chefchaouen non si arriva rapidamente, per cui è ancora oggi esclusa dai tour più classici. Insomma, è il momento giusto per godere di questa città tutta dipinta delle svariate tonalità di azzurro. Vicoli, scale, porte, finestre: tutto è blu, turchese, acquamarina. Siete amanti delle foto scattate alle porte, magari quelle un po’ scrostate, intagliate e dalle grandi serrature che fanno tanto atmosfera? E’ tempo di organizzarvi per un viaggio, anche una breve vacanza di tre giorni, a Chefchaouen.
Roma, dove mangiare senza fregature (e con soddisfazione): i consigli da insider su ristoranti, osterie, pizzerie, dolci, locali con panorama
AGGIORNAMENTO SETTEMBRE 2020
Dove posso mangiare bene a Roma? Quale ristorante mi consigli, a Roma? Quanto influisce la scelta del ristorante e un buon pasto (magari senza spendere cifre folli o proprio spendendo poco) sull’intero viaggio o vacanza? Tanto. Perché mangiare senza fregature e con soddisfazione ci mette subito di buonumore. Tanto più quando si sceglie l’Italia come meta e un po’ si pretende che il livello enogastronomico sia alto, anche altissimo. A maggior ragione quando si sta a Roma. Per gli amici sono diventata un punto di riferimento per il cibo di qualità. Perché mi piace mangiare, ma scarto quei posti dai quali esci con un’incudine sullo stomaco, perché mi piace bere ma non farmi salassare, perché anche il contesto dev’essere quello giusto. E se poi dal ristorante si esce con gli abiti che non puzzano di cucinato, tanto meglio. Insomma, questa vuole essere una pratica, aggiornata e ragionata guida (rapida e senza fronzoli) del mangiare bene a Roma. Sono i consigli di una insider d’adozione su ristoranti, osterie e trattorie, pizzerie, dolci e caffè, locali con panorama a Roma. Non mancano i ristoranti del ghetto con cucina romana/kosher. Perché no, anche cibo esotico e ristoranti etnici. E – lo specifico fin dall’inizio – non ci sono favoritismi, nella lista. Se non quelli della mia pancia.
Viaggio in aereo? Ecco come fare il bagaglio a mano perfetto
E’ il momento di partire, ci siamo dedicati a lungo per preparare le valigie che imbarcheremo nella stiva dell’aereo, ma che cosa mettiamo nel bagaglio a mano? Come preparare il bagaglio a mano per l’aereo? Questo è un passaggio (delicato) e fondamentale soprattutto se il mezzo di trasporto che ci porterà a destinazione è un aereo. Infatti in questo caso non avremo a portata di mano tutti i nostri bagagli, ma solo lo stretto indispensabile, che potrebbe servirci anche per diverse ore, in base alla durata del volo, o, nella peggiore delle ipotesi, se le nostre valigie dovessero subire un ritardo o andare smarrite.
Nel mio libro Prête-à-Partir. Tutti i consigli per la viaggiatrice perfetta (Morellini Editore) dedico un capitolo al bagaglio a mano, ma in vista della partenza alla quale molti di voi si stanno apprestando nei prossimi giorni o settimane, diamo uno sguardo insieme ai fondamentali da portare sempre con sé nel modo più organizzato e assennato possibile (insomma, senza cacciare tutto in borsa alla rinfusa all’ultimo momento, rischiando di non trovare più niente). Proseguite a leggere e troverete la guida definitiva delle regole del bagaglio a mano in aereo. Fate confusione sui liquidi e sulle misure del bagaglio a mano? Nessun problema, risolviamo tutto insieme!
Autumn in New York: che cosa fare in città tra zucche, Halloween e foliage
Quelle giornate dell’estate indiana che ci fanno dimenticare che il sole tramonta sempre prima e che soprattutto ci fanno scordare volentieri il cappotto a casa. L’indian summer non ci delude e a New York, se si è fortunati, regala il cielo terso e un bel caldo tiepido, per indossare ancora qualche volta la gonna senza calze.
Fine ottobre è il periodo migliore per ammirare il foliage nei parchi cittadini e per passeggiare nelle città americane addobbate per Halloween, la notte degli spiriti del 31 ottobre. Sì, forse fine ottobre è in assoluto il periodo migliore per organizzare un viaggio a New York.
2017: consigli di viaggio per un anno (senza paura)
E’ iniziato così, il nostro 2017: con quella sfumatura inconfondibile di oro rosa che ha solo Petra, in Giordania, una delle sette meraviglie del mondo moderno. Eppure per la prima volta ci siamo trovati a mettere in dubbio una partenza perché solo pochi giorni prima c’era stato l’attentato al Castello di Karak, proprio in Giordania, in cui sono state uccise undici persone, tra cui alcuni turisti. E poi è stato un susseguirsi di stragi: a Berlino e a Istanbul, la notte di Capodanno. Perché te lo domandi, inutile negarlo, se stai andando proprio nelle fauci del nemico. Ma il nemico dov’è? Riusciamo a stabilirlo e a individuarlo per poterlo isolare?
Africa: Fès e Meknes, viaggio nelle città imperiali del Marocco
Una incute un po’ di timore, perché, appena voltato un angolo e poi ancora un altro, capisci subito che, da solo, non sarai mai in grado di orientarti in quel labirinto. E gli abitanti di Fès lo sanno. Ed è per quello che, a volte, ti guardando sorridendo, aspettando la tua prossima mossa di disorientamento. Ti guarderanno passare e ripassare dallo stesso tratto di strada, aspettandoti al varco, fino a quando dirai di sì e accetterai il loro aiuto per trovare la direzione giusta. L’altra, Meknes, è più piccola, una bomboniera in cui potresti veder arrivare da un momento all’altro una principessa che scende da una carrozza. E, nella sua medina, rischierai comunque di perderti. In comune le due città imperiali più belle del Marocco hanno il loro trovarsi, ancora oggi, fuori dal tempo.
USA: visitare Chicago in tre giorni (tra deep dish pizza, Route 66, spiagge e panorami mozzafiato)
E’ da Chicago che parte la Mother Road d’America, la Route 66 che, dall’Illinois, attraversa sei Stati e arriva in California, sul pontile di Santa Monica. Proprio alle spalle dello straordinario e completo Art Institute of Chicago fa capolino un cartello che, con un’unica immagine, sembra possa raccontare la storia degli Stati Uniti, quelli più veri e profondi.
Chicago è la città che, con il blues, ha aperto la strada al rock and roll. La città il cui nome si lega a quello di gangster mitici, come Al Capone. Chicago è la città dell’architettura, con favolosi edifici che si affacciano sul Chicago River e si specchiano gli uni nelle vetrate degli altri. Chicago è la città della deep dish pizza e quella dei panorami mozzafiato dalla cima dei suoi grattacieli. E’ anche la città del vento, Windy City.
Svetta verso l’alto come New York, ha un tocco elegante che ricorda Boston e alcune strade del Loop – il centro storico del Financial District di Chicago – sono grungy, dirty e filthy, con la metropolitana sopraelevata che sferraglia sopra le teste dei passanti.
Poi c’è quello che Chi-Town è per me: una giornata di sole al lago Michigan, proprio là dove la sabbia bianca della spiaggia arriva fino agli ingressi dei grattacieli e gli abitanti di Chicago si prendono una pausa, riparandosi dal sole dell’indian summer sotto le fronde degli alberi.
Inghilterra: quell’aria vintage di Brighton e la torre panoramica più alta del mondo
Il mio primo ricordo di Brighton risale a molto tempo fa: avevo appena finito la quarta Ginnasio e la mia amica del cuore (di quelle con cui ci si giura amicizia eterna e poi le cose vanno diversamente) mi disse che sarebbe partita per una vacanza studio in Inghilterra, a Brighton, per due settimane. Quindici giorni lunghissimi in cui ci siamo scritte lettere con carta e penna da mare a mare: lei da quello freddo sulla Manica, io da quello mediterraneo della Liguria. Ricordo ancora oggi a memoria l’indirizzo a cui le scrivevo: Crescent Road e da qualche parte su un bigliettino so di aver conservato il numero di telefono di quella famiglia che l’ospitava e a cui telefonavo ogni tre giorni. Oggi due settimane scorrono via nello stesso tempo in cui un alito di vento porta via le prime foglie secche cadute dagli alberi, allora erano un’eternità. E ricordo il suo amore di quell’estate. Che poi non è stato solo di quell’estate.
Sì, perché Brighton con quella sua aria un po’ kitsch e un po’ vintage nello stesso tempo, in cui puoi ancora imbatterti in una signora che passeggia sul lungomare troppo ventoso con una lunga gonna vittoriana e c’è qualcuno che a ogni ora del giorno esce un troppo sbronzo da un pub, è sempre stata scenario delle storie d’amore estive. E non solo: perché per i londinesi è da sempre località ideale per una scappatella del fine settimana, spesso con l’amante, usando come scusa quella di qualche convention di lavoro. E Brighton è a solo un’ora di treno da Londra. Ecco che cosa vedere.