Il Thanksgiving Day, il Giorno del Ringraziamento, è forse la ricorrenza cui gli americani sono più legati, in cui le famiglie si riuniscono, come facciamo in Italia la sera della Vigilia e il 25 dicembre, e durante la quale, da tradizione, si mangia il tacchino ripieno accompagnato dalla composta di mirtilli. Nato come segno di gratitudine verso Dio per il raccolto appena concluso e per quanto ricevuto durante l’anno in corso, il Thanksgiving non ha una data che resta sempre uguale di anno in anno: è il quarto giovedì di novembre e dà il via all’atmosfera natalizia. In Italia, da qualche anno ormai, siamo molto interessati al giorno successivo il Ringraziamento, che si chiama Black Friday, venerdì nero.
Archives for November 2016
Red Hook, Brooklyn: l’unico luogo a New York in cui la Statua della Libertà ti guarda negli occhi
La prima volta che si arriva a New York si ha l’idea che la vedrai da vicino, che ci passerai accanto su un battello che quasi la sfiorerà, tra gli spruzzi, con il mare mosso e, ondeggiando, alzerai lo sguardo verso l’alto e lei sarà lì, impassibile, con la sua fiaccola nella mano e la corona con le sette punte sul capo. E, quando davvero arrivi a NYC, c’è un momento in cui quasi ti dimentichi di lei. Perché non la vedi mai. Eppure eri così convinto che sarebbe stata sempre lì, nella baia, a ricordarti che sei approdato negli Stati Uniti d’America. E, così, la cerchi mentre passeggi lungo il ponte di Brooklyn, ma, se c’è un po’ di foschia, lei non si mostra. Ti aggiri al belvedere della Freedom Tower e non la metti a fuoco. Poi, all’improvviso, un raggio di sole la illumina tra le scie lasciate dalle navi ed è laggiù. La Statua della Libertà è piccolissima. E ti dà le spalle. [Read more…]
Africa: Fès e Meknes, viaggio nelle città imperiali del Marocco
Una incute un po’ di timore, perché, appena voltato un angolo e poi ancora un altro, capisci subito che, da solo, non sarai mai in grado di orientarti in quel labirinto. E gli abitanti di Fès lo sanno. Ed è per quello che, a volte, ti guardando sorridendo, aspettando la tua prossima mossa di disorientamento. Ti guarderanno passare e ripassare dallo stesso tratto di strada, aspettandoti al varco, fino a quando dirai di sì e accetterai il loro aiuto per trovare la direzione giusta. L’altra, Meknes, è più piccola, una bomboniera in cui potresti veder arrivare da un momento all’altro una principessa che scende da una carrozza. E, nella sua medina, rischierai comunque di perderti. In comune le due città imperiali più belle del Marocco hanno il loro trovarsi, ancora oggi, fuori dal tempo.