Nel nostro viaggio di Provenza – che ci ha poi portati fino a Carcassonne – Marsiglia in un primo momento non era prevista. Anzi, credo che sia stato così fino all’ultimo. Intanto non ci saremmo fermati a dormire e l’eventuale tappa non aveva bisogno di una sistemazione per la notte.
Io ero reduce dalla trilogia marsigliese di Jean-Claude Izzo – Casino totale, Chourmo e Solea – e ho insistito molto con Francesco per dare almeno un’occhiata a questa città del sud della Francia. Multiculturale, energica e con tanto da spartire con il bacino del Mediterraneo. Mio marito avrebbe preferito saltarla, per trascorrere una giornata in crociera tra le Calanques (escursioni in battello di tre o cinque ore con partenza dal Vieux Port fino a Cassis e ritorno, con il passaggio in sei o dodici calanques, oppure mini crociere serali con cena romantica a bordo), ma anche lui, passeggiando per le strade assolate e quasi deserte di una Marsiglia d’agosto, ne è rimasto affascinato.