C’è da dire che io credevo che Boccadasse fosse un paese. So che Andrea Camilleri, raccontandoci ogni tanto delle origini liguri di Livia, la fidanzata e compagna di vita del commissario Montalbano, si riferisce a un qualche luogo tra Genova e Recco, ma Boccadasse me l’immaginavo con le caratteristiche della Riviera di Ponente. Tipo Cogoleto, Pietra Ligure. Chissà perché, poi.
E’ bastato cercare in rete – non ci vuole molto in effetti – ed eccola lì, Boccadasse. E’ un antico borgo marinaro (Boca d’azë o Bocadâze in genovese) della città di Genova e confina con i quartieri di Foce e di San Martino. Per arrivarci, vi basterà prendere l’uscita dell’autostrada Genova Ovest, percorrere tutto corso Italia, parcheggiare, scendere al mare. Ecco il borgo e il Capo di Santa Chiara. La sua baia, la sua spiaggetta di ciottoli, che fino a due anni fa era occupata dalle imbarcazioni della gente del posto e che tutt’oggi è territorio dei gabbiani, soprattutto in una giornata di mareggiata e pioggia come è stata il giorno del mio compleanno. Lo scorso 9 giugno.